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15 anni di arretrati.......


di daddybear60
16.02.2017    |    1.233    |    0 6.4
"Arrivo la mattina del giovedì e stanco morto per il viaggio in nave mi faccio una bella doccia e mi rilasso un po'..."
Mercoledì mattina parto da Roma per recarmi in Sicilia, la mia terra natia, per stare quattro giorni a casa di mia madre, insieme a mia moglie. Arrivo la mattina del giovedì e stanco morto per il viaggio in nave mi faccio una bella doccia e mi rilasso un po'. Mi alzo per il pranzo e trovo la sorpresa che mia moglie ha la febbre e la preventivata uscita pomeridiana salta. Lei mi prega di uscire lo stesso da solo e che molto probabilmente la sua era solo stanchezza e quello che dovevamo fare quel pomeriggio lo avremmo tranquillamente fatto la mattina successiva. Mi attrezzo di buona lena ed esco per andare al centro, mentre esco dal mio quartiere cerco di intravvedere qualche mia vecchia conoscenza e con mia somma sorpresa incontro Anna, un'amica che non vedevo dal 1997, anno del mio trasferimento a Roma. La sorpresa è stata tale perchè sapevo che con Giuseppe era partita per la Nuova Zelanda per lavoro. Premetto che con lei e col marito, sessualmente ne abbiamo fatte di cotte e di crude. Mi disse che erano tornati in Italia perchè il lavoro, molto remunerato era terminato nel giro di circa 15 anni e che quindi, non avendo altro da fare, e con una certa somma erano tornati in Italia, dove lei e Giuseppe svolgevano un lavoro di consulenza assicurativa che permetteva loro di stare abbastanza bene. Anna è una prosperosa donna di 56 anni mentre Giuseppe ne ha 60, ma portati abbastanza bene. Subito il nostro discorso va alle belle serate passate a casa loro, lei sempre la solita arrapata, ed il marito non era da meno, un bisessuale incallito che non si metteva scrupolo se il suo cazzo era messo a disposizione sia della donna che dell'uomo. Anna mi disse che il marito stava rientrando e che se volevo potevo andare a casa loro per prendere un caffè. Accettai ben volentieri, anche perchè sapevo che il caffè che mi voleva offrire era molto lungo e più gustoso di un caffè, normale. Parcheggiai l'autovettura sotto il loro palazzo e salimmo insieme in ascensore fino al 4°piano ed entrati a casa ho trovato la solita Anna, chiusa la porta mi salta addosso ed in un battibaleno mi abbassa la cerniera dei jeans e mi cattura il cazzo già abbastanza barzotto e semibagnato. Mi inizia a fare uno di quei pompini che dopo 5 minuti ti fanno sborrare e ti fanno uscire anche l'anima. Cerco di fermarla dicendole che poi non avremmo potuto stare insieme a Giuseppe, ma lei imperterrita continua e mi dice che vuole assaggiare la mia sborra anche perchè non ne ricordava più il gusto e che poi ci avrebbe pensato lei a farmelo diventare di nuovo duro tranquillamente, e continua a succhiare ed ingoiare il mio cazzo fino alla radice, un mantice caldo che ti faceva andare in visibilio. Mentre lei mi succhiava, sempre sul corridoio vicino alla porta d'ingresso, sento una chiave che entra nella toppa della porta e subito entra Giuseppe che, inizialmente, resta stupito dalla scena ma poi, riconoscendomi la sua bocca si allargò in un grande sorriso e si avvicinò a noi mentre Anna, imperterrita, anzi con più foga di prima, continuava il suo spettacolare pompino, Giuseppe si avvicina a noi stampandomi un bacio lingua in bocca da togliere il fiato. Mi sono reso conto che erano ancora più porci di come me li ricordavo. Giuseppe mi slaccia la cintura e sbottonati i jeans li lascia cadere per terra posizionando la sua mano destra sulle mie natiche pastrugnandole ed andando a cercare direttamente il mio buchetto lasciato vergine per tanto tempo. Sono partito in visibilio, a me basta stuzzicare il buchetto che divento una troia se non peggio, una mia mano, quella libera, andò subito a cercare il suo cazzo che già era fuori dai pantaloni, ma quante mani aveva?, ed iniziai a masturbarlo stringendolo forte alla radice, era caldo e duro e da come ricordavo, lui sarebbe venuto da li a poco in quanto la sua prima sborrata era sempre veloce ma il suo cazzo rimaneva sempre duro ed era la seconda che che tardava tanto ad arrivare per la gioia ed il godimento di chi se lo doveva godere. Questi due erano una forza della natura, Anna succhiava e mugolava di gusto anche perchè mentre mi spompinava si s masturbava, e conoscendola bene, sotto di lei ci sarebbe un laghetto formato dalla sua sbroda, non ce la facevo più e l'avvisai che stavo per sborrare, lei continuò con ancora più impeto e Giuseppe aumentò il ritmo dello sditalinamento del mio buco, Ahhhhhh, emisi un lungo lamento godurioso e versai non so quanta sborra nella sua bocca a suo tempo Giuseppe stava per godere e la moglie imboccò anche il suo cazzo facendosi riempire la bocca anche della sua sborra, finito di succhiare Giuseppe Anna si alza e si unisce al nostro bacio trasmettendoci la sborra di entrambi che opportunamente aveva trattenuto in bocca mentre Giuseppe non smetteva di sditalinarmi il culo. Soddisfatti a dovere gli istinti sessuali ci siamo salutati con Giuseppe( Ah ah ah come se il saluto appena fatto non bastasse!!) e siamo andati i sala da pranzo dove mi offrirono quel famoso caffè che mi aveva promesso Anna.........Continua
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