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Quella volta con Emma e Teo


di cuckold211
16.12.2012    |    11.765    |    5 9.5
""Ti amo" - mi mormorò Loredana mordicchiandomi un orecchio..."
Sono ancora qui a raccontare del nostro idillio di coppia trasgressiva. Non smetterò mai di precisare che i fatti narrati non sono fantasie, bensì frutto di reale esperienza di vita, che, spero, possano eliminare le remore e provare a tuffarsi in questo gioco fatto di tanta seduzione e profondo erotismo. Certo i dialoghi, tranne alcuni che ti restano impressi nella mente, vengono adattati secondo l'esigenza del momento, ma che servono, comunque, a descrivere fedelmente le emozioni e gli stati d'animo che portano a realizzare i desideri nutriti dentro. Altro aspetto che mi va di sottolineare è che ho preferito che la mia lei rivolgesse le sue attenzioni su persone sempre nuove, onde evitare la "routine" e/o il rapporto da "tutto dato per scontato". Per noi il bello del gioco consiste non tanto nella scopata finale, quanto nelle situazioni imponderabili che necessariamente devono precedere: offrire amicizia e disponibilità ispirando curiosità, malizia, seduzione. Ovviamente non tutte le avventure vissute sono state belle, ma quelle più intriganti, come ho cominciato a fare, sono certo vorrete riviverle con me.
Ricordate quando in "Io: cuckold?" vi accennai alla signora che, ballando con me, aveva constatato l'eccitazione che mi provocava? E, quando, alla fine del racconto, dissi "forse più d'uno aveva capito?" Ecco è da qui che parte la storia che vado a raccontare.
Un giorno, di ritorno dal lavoro, trovai mia moglie stranamente euforica e, mentre si dava da fare per portare la cena in tavola, la osservavo: indossava una tunichetta da casa che la copriva giusto fin sotto i glutei ed i piedi scalzi. "E' successo qualcosa" dissi, e lei "Oggi, in giro per compere, ho incontrato Emma e Teo" "Chi?" "Ma come?...non ricordi Emma, quella che ti stava appiccicata addosso quando, da sola, andai a godermi quell'avventura in balera?" "Ah...si certo che me la ricordo" e lei "E lo sapevi che il marito, Teo, è un colonnello dell'esercito?" No, non lo sapevo, ma volevo capire dove volesse andare a parare, per cui la esortai a continuare:
"Ma lo sai che TGeo è un uomo davvero interessante? Sarà la divisa? Non so, ma mi ha intrigato non poco. Inoltre, quella volta in balera, devono aver capito qualcosa, perchè si sono mostrati molto interessati a noi. Lei, poi?!...Ma che le facesti? Con quanta affettuosità oggi mi abbracciava, sorrideva, mi stringeva la mano...ed infine mi hanno chiesto se fosse stato possibile organizzare qualcosa insieme, prima di fine mese, perchè Teo è stato trasferito e non potremo più incontrarci. Così ci siamo accordati che sabato prossimo verranno a cena da noi e, dopo, ci daremo alla pazza gioia da qualche parte. Invero non sono riuscita a trattenermi dall'informare che alla cena ci sarebbe stato anche il nostro "intimo amico" Michele". Praticamente mia moglie aveva già predisposto tutto le chiesi "E Michele...gliel'hai detto?" "Non ancora, però dovrebbe venire più tardi". Avevamo finito di cenare. Loredana si alzò per sparecchiare e si chinò per vuotare i piatti. In quel momento mi accorsi che sotto la tunichetta non aveva altro che sè stessa. Un impulso irresistibile mi fece avvicinare a lei e l'accarezzai tra le gambe, scoprendo che la vagina era intrisa di umori: mia moglie era eccitata; forse per l'imminente arrivo di Michele? Ella si girò...mi baciò in bocca con ardore e mi disse: "Hai visto, amore, è da oggi che mi sto sbrodolando pensando a Teo. Vieni...chiavami subito...non ce la faccio più ad aspettare" si sedette sul tavolo della cucina e, aprendo le gambe, volle che la prendessi così. Fu un amplesso quasi animalesco, con lei che fantasticava "amore...non vedo l'ora di farmi scopare da Teo...sono certa che anche lui dev'essere un gran porco...ma voglio fargli vedere che ha ben intuito la "troia" che sono...dovrà vedere con quanta voluttà mi farò scopare anche da Michele...e quella "troia" della moglie, Emma, sono sicura che lo avrà cornificato più d'una volta...chiavami, amore, sto per godere...quanto mi piace tutto questo!...e a te?...sei contento che la tua mogliettina si faccia fottere come una puttana?...mi volevi così, vero?...sono la giusta puttana per un porco come te?...Si, porco e cornuto, perchè hai voglia di dire che sono "corna" solo quelle fatte di nascosto! Anche, e sopratutto, te consenziente, io te le faccio perchè ne godo, ne ho voglia ed offro ad altri questa fica che avevo promesso essere solo tua...che bello essere troia...che bello avere un marito cornuto...eccomi.....goooo..doooooo".
Ebbe un orgasmo squassante, dopo di che si acquietò. All'arrivo di Michele, lei uscì dal bagno e venne a sedersi in salotto con noi. Subito il mio sguardo corse tra le sue gambe, pensando che volesse ricominciare intrigando l'amico, ma restai deluso: sotto non era più nuda, aveva indossato gli slip. Più tardi, alla mia osservazione che forse Michele si aspettava qualcosa di piacevole, Loredana volle precisare che, effettivamente durante la giornata, quando lo aveva convocato per la sera, ci aveva pensato, ma considerando che la cosa sarebbe apparsa troppo scontata e non volendo ingenerare la convinzione di poter essere trattata da "sborratoio", vi aveva rinunciato. Per questo motivo l'incontro con Michele fu rivolto alla scarna informazione sul come si sarebbe svolta la serata, non senza ricordargli che, presente altra gente, non avremmo potuto parlare troppo liberamente per non scandalizzarli, fermo restando che Loredana, a proposito di lui, agli amici lo aveva definito "intimo", per cui, dovevano aver mangiato la foglia. Finalmente il giorno arrivò e fin dal mattino Michele mi telefonò per sapere se sarebbe stato possibile defilarci, perchè aveva una voglia pazzesca di Loredana. Al che io gli risposi che non sapevo nulla, ma che era opportuno lasciar fare a mia moglie, che di sicuro qualcosa si sarebbe inventata. Michele si presentò puntuale a casa, offrendo a Loredana un bel mazzo di rose rosse che furono sistemate in un vaso di cristallo. Mia moglie, per l'occasione aveva indossato una minigonna alquanto audace ed una camicetta a colori vivaci, di quelle a bolero, che lasciano nudo lo stomaco e una bella parte della schiena. I piedi, dalle unghie curate e smaltate come quelle delle mani, erano resi seducenti da sensuali zoccoletti con tacco alto. Michele aveva appena finito di complimentarsi con mia moglie per la sua conturbante sensualità, che suonò il citofono. Erano loro: Emma e Teo. Prima che entrassero in casa, Loredana fece qualcosa di inatteso; modulando un fischio per attirare la nostra attenzione, sollevò rapidamente la minigonna fino alla vita: sotto era nuda..."così voi due - disse - sapete che sotto non indosso l'intimo ed i vostri occhi saranno sempre lì, nella speranza che vi mostri qualcosa. E sapete pure che loro non sanno"...Sulla soglia Loredana si stirò per abbracciare e baciare gli amici l'uno dopo l'altra, e così facendo mise in mostra, a favore mio e di Michele, i glutei nudi e quella peluria che si intravvedeva fra di essi. Scambiati i soliti convenevoli, ci spostammo in salotto per l'aperitivo; solo Loredana era rimasta in piedi ed aveva avuto ragione: sia i miei che gli occhi di Michele andavano continuamente alla fine della sua minigonna, con la speranza di vedere qualcosa. Era ridicolo che anch'io mi comportassi in quel modo, dato che conoscevo perfettamente l'anatomia di mia moglie, ma vi era qualcosa di diverso, di provocante, di sessualmente attraente nel sapere che era praticamente nuda e i due che sedevano davanti a noi non lo sapevano. Ma, mi chiedevo, come avrebbe fatto, Loredana, a sedere davanti a loro senza mettere in mostra il suo sesso scoperto, visto che la gonna era così corta da coprirla appena, quando era in piedi? Mi resi subito conto della sua abilità: sedette accavallando le gambe prima ancora di toccare con il sedere la poltrona di vimini. Così i due, che certo non pensavano nemmeno lontanamente alla possibilità di vedere, non ebbero modo di sciacquarsi gli occhi fra la peluria del basso ventre di mia moglie. Emma era un tesoro di donna, sui 35 anni, vivace, sorridente, con un corpo abbronzato che poteva dare molti punti a quello di diverse ragazze più giovani. Lui era sui 42, alto e robusto, con il torace villoso sempre in fuori e capelli bianchialle tempie. Nell'insieme Emma e Teo formavano una bella coppia. La cena fu consumata tra facezie varie e tanto vino che sciolse la lingua e le ultime remore dei commensali. "che ne pensate - disse ad un tratto Loredana - dell'amore di gruppo?" E subito Emma: "Credo che possa essere molto piacevole, se nella coppia esiste rispetto ed i partner riescano a cancellare il sentimento nocivo del possesso e della gelosia, che è senza dubbio il tarlo dell'amore. Credo, inoltre, che quell'esperienza sia una cosa valida anche per rinnovare l'interesse in coniugi che abbiano ormai preso la routine dell'amore, come quella del caffè dopo pranzo o dell'aperitivo prima..." "Si, credo che Emma abbia espresso anche il mio punto di vista in proposito - intervenne a sua volta Teo - non nascondo che è sorta in noi la curiosità di provare, ma ce ne manca il coraggio...ci vorrebbero degli amici sinceri, leali...ecco voi siete le sole persone che, fino ad oggi, abbiano affrontato con noi un simile argomento" "E' un vero peccato che presto vi trasferirete - mormorò Loredana - altrimenti...Si, anch'io e mio marito abbiamo parlato spesso di queste cose e, da ultimo, con Michele, ma per gruppo si intende almeno un paio di coppie, magari cinque o più persone...diversamente, con due coppie solamente, sarebbe solo uno scambio di partner". Nel frattempo erano stati distribuiti i flute con lo spumante e Loredana, sollevando il suo: "Ecco, ora possiamo brindare all'amore di gruppo: al "nostro" amore di gruppo!" Tutti si mostrarono ben lieti di aderire ed Emma, scambiatosi uno sguardo con Teo, si slacciò la blusa. Sotto portava un reggiseno trasparentissimo che non doveva sostenere un bel nulla, ma che non le stava male per niente. Slacciò anche quello e subito svettarono superbe due magnifiche tette impreziosite da due capezzoli belli ritti, che non chiedevano altro che di essere strizzati. "Loredana, ma...se resti con la camicetta, mi farai sentire a disagio..." "Oh, se è per questo, ti assicuro che non è un problema" Mia moglie si alzò ed in un attimo fu nuda, mostrando i suoi seni aguzzi nonchè il ventre coperto di peluria. Gli occhi di Teo si puntarono su mia moglie cercando di non perdere nulla delle grazie offerte e, naturalmente, per non essere da meno, anche Emma si liberò del resto. Il suo monte di Venere era proteso in avanti al termine di un ventre piatto che non poteva che far sognare ore e notti d'amore. Anche noi maschietti seguimmo l'esempio e tutti e tre ci rivelammo chiaramente eccitati, con i membri tesi verso quelle ninfe. In breve il salotto si trasformò in un'alcova e la stanza risuonava dei rumori caratteristici emessi da corpi in amore: sospiri, lamenti di piacere, parole sussurrate, monosillabi, schiocchi di baci, labbra sulla pelle, risucchi, sciabordii di sessi lubrificati dai loro stessi umori. L'ambiente era pregno dell'odore di sesso. Mi ero disteso con Emma sul tappeto e le leccavo il seno con golosità, mentre lei, a sua volta, si era imboccata il mio membro e se lo gustava a suo piacimento. Loredana ci raggiunse sul tappeto alla maniera di una baccante presa fra due satiri; Michele e Teo le strizzavano e succhiavano i seni mentre con le mani cercavano di penetrarla avidamente ovunque. Mia moglie rideva, eccitava quei due uomini portandoli al limite della pazzia e io, vedendola, mi eccitavo a mia volta. A farmi andare su di giri non erano tanto le bellezze di Emma, quanto quelle di Loredana, e sopratutto ciò che i due le stavano facendo. Mi resi conto, però, che Emma non voleva essere da meno di mia moglie, perchè prese a cavalcarmi come un'amazzone, facendosi penetrare profondamente. Raggiunsi il vertice delle sensazioni in uno stato di parossismo, quasi subito, quasi senza accorgermi. E, mentre il mio corpo era scosso da una serie di convulsioni, vidi che Teo non era riuscito a reggere più a lungo di me. Loredana, dal canto suo, stava ricevendo in sè, contemporaneamente, i due uomini, per due vie diverse. In quella naturale era prepotentemnete penetrato l'amico Michele, nell'altra Teo. Udii l'urlo di piacere di Loredana che si contorceva cercando di ricevere, al posto di Teo, che aveva ceduto, Michele che ancora si agitava su di lei serrandole contemporaneamente i seni, che strizzava come limoni. Ma non vi riuscì, non fece in tempo. Michele, costretto a fuoruscire dl corpo di Loredana per dirigersi nella parte appena abbandonata da Teo, vide la sua crema perdersi un pò ovunque, in parte sulla schiena, in parte sui suoi glutei. Ma Loredana non era ancora soddisfatta e tese le mani nella mia direzione. Lasciai perciò sola Emma, che fu subito presa da Michele, strisciai verso mia moglie e, appena raggiuntala, mi resi conto di essere in grado di ricominciare. Lei serrò convulsamente le ginocchia attorno alla mia vita, imprimendomi un ritmo veloce, folle. Ma non volevo cedere subito. Strinsi i denti quando sentii che stavo per lasciarmi vincere dal folle erotismo che ci avvolgeva tutti e continuai a mantenere il ritmo. Fino a quando Loredana ricominciò ad urlare, mentre il suo ventre diventava una morsa d'acciaio che mi richiudeva in sè.
Dopo una doccia rinfrescante, ci ritrovammo, ancora tutti nudi, in salotto e, tra un flute di spumante e qualche pizzicotto e/o carezza, si sensi si risvegliarono. Emma, rivolgendosi a Michele, gli chiese: "Tu, che ne pensi dell'amore di gruppo?" e questi: "Semplicemente che sono il più fortunato degli uomini per essere stato il quinto in questa serata estremamente piacevole e che, sicuramente, resterà indelebilmente impressa nella mia mente come una delle esperienze più esaltanti che la vita potrebbe offrire". Nell'ambiente si diffuse il suono di una musica dolce, invitante, e Michele si mise a danzare da solo. Loredana lo raggiunse prendendo a ballare con lui. Che scena, quel corpo nudo di Loredana che, nel movimento, si esibiva a noi tre, seduti. "E' una donna meravigliosa" - disse Teo, guardando mia moglie con desiderio - "e credo che potrebbe far perdere la testa a qualsiasi uomo". "E' vero" risposi, mentre Emma, alzatasi dalla poltrona, mi raggiunse e si sistemò, seduta a terra, con il capo appoggiato alle mie ginocchia. Suo marito parve non esserne dispiaciuto, quindi presi a carezzarle i seni mentre lei allungava una mano sul mio sesso. "Non balli" mi chiese Emma, sollvando la testa per darmi uno sguardo invitante. "Non ora - risposi - mi piace di più così: toccami mentre osservo le evoluzioni di mia moglie". Loredana, infatti aveva finito di ballare e si era lasciata stendere a terra ove, bocconi, era oggetto di baci e carezze da parte di Michele. Rannicchiata, Loredana mi guardava mentre Michele penetrava in lei con la furia di un animale che monta. Senza una preparazione e mia moglie amava una preparazione più lunga dell'atto stesso. Vidi una smorfia di dolore sul volto di lei, mentre l'uomo, sempre più eccitato, accelerava il ritmo. Emma aveva preso a baciare il mio sesso ed in breve anche noi due fummo sul tappeto. Loredana riuscì a raggiungermi con una mano; ci guardammo, mentre Michele stava raggiungendo l'orgasmo ed Emma, impalatasi, impazziva su di me. Ci guardammo come per dirci che, in fondo, nessun altro era capace di dare a noi, quanto sapevamo darci a vicenda io e lei. Loredana si tese ancora in avanti. La sua bocca si unì alla mia mentre il suo corpo era vinto dai sussulti di quello di Michele. Subito dopo fu la volta di Teo a prendere il posto lasciato libero. Tutto questo mentre la mia bocca continuava a rimanere incollata a quella di mia moglie. Era strano vedere così da vicino, sul suo volto, il passaggio di tutte le sensazioni che un altro uomo le stava dando, possedendola. Era strano ma meraviglioso nello stesso tempo. Fino a quando anche lei cominciò a tremare, prima appena un pò, poi abbandonandosi al piacere, saltando quasi come un'anguilla trascinata fuori dall'acqua, ma ancora perfettamente viva. Emma mormorava parole incomprensibili, continuando il suo ritmo su di me. Teo, a sua volta, continuava ad andare e venire in mia moglie, ormai fuori di sè. "Ti amo" - mi mormorò Loredana mordicchiandomi un orecchio. Sentiva la presenza di Teo nel suo ventre e me lo dimostrava. Teo, finalmente, mandò un gemito, scosse tutto il corpo di Loredana e rotolò su un fianco. Mi posi ai piedi di Loredana per assistere alla fuoruscita degli umori dal suo sesso, ormai appagato. [email protected]
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