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Mia madre... con il suo amante e... (dicarino)


di cuckold211
04.01.2015    |    26.698    |    5 9.5
"Seduta sulla sponda del letto a cosce completamente spalancate!! Con una mano si masturba il clitoride, sfregandoselo velocemente, e inserendola, ad..."
Rientro dall'Università molto prima del solito, perché non si è tenuta la lezione di anatomia.
Ho le chiavi di casa, apro ed entro. In anticamera, dalla quale si diparte il corridoio in fondo al quale si apre la stanza dei miei, noto subito all'attaccapanni il cappello marrone ed il paletot color cammello di don Vincenzo. Don Vincenzo è..., tra una decina di "amici... fissi", l'amate ufficiale di mia madre... colui, a quanto ella stessa mi ha raccontato, che ha una sorta di privativa su di lei.
Naturalmente mio padre sa tutto... ha sempre saputo tutto: egli stesso ne ha stimolato e favorito l'inclinazione alla libidine... e ne ha abusato, presentandola, quando necessario, a chiunque gli potesse essere utile... e Vincenzo, che è addirittura un amico d'infanzia, oltre a piacere a lei, è anche ben fornito... sia di cazzo che di denaro.
In casa, silenzio assoluto... avverto subito una sorta di emozione, di eccitazione, perché conoscendo la situazione, immagino, e non posso non farlo, che i due stiano, tranquilli, a chiavare. Voglio vedere; voglio provare il gusto, un po' perverso, di spiare mia madre mentre fotte con il suo amante.
Attraverso il salone in punta di piedi; entro nella mia stanza che è contigua a quella dei miei; mi accosto alla porta intercomunicante chiusa dall'interno, dalla mia parte... Mi chino a guardare dal buco della serratura...
Spettacolo stupendo!... Mia madre magnificamente nuda!!... Seduta sulla sponda del letto a cosce completamente spalancate!! Con una mano si masturba il clitoride, sfregandoselo velocemente, e inserendola, ad intervalli, quasi tutta nella fica. Dall'espressione del viso, che denota quello stato di euforica e profonda eccitazione, quasi sofferta di chi non ce la fa più, capisco che il suo piacere è smisurato. Con l'altra mano accarezza il magnifico arnese di don Vincenzo, mentre lo tiene fermo in bocca per la cappella.
Lui freme e la sollecita:
"Dai! Dai... ancora, ancora... che tra poco ti voglio chiavare e ti voglio riempire di sborra... Ahhhh!... A proposito, mi hai detto di tuo cognato che... ti vuole... te lo puoi chiavare, se ti va, ma, ricorda!, sono io il tuo amante, quello che... Ahhh!, come sei brava... quello che ti mantiene... Ahhh!".
A questo punto lei smette di succhiarlo e gli dice:
"Dai!, Adesso chiavami. Devi chiavarmi forte, come piace a me... Guarda che bello, che è... Come te l'ho fatto diventare duro... un palo... mi devi sfondare..."
Si stende sul letto, spalanca al massimo le cosce e lui, d'un sol colpo, le si sprofonda dentro, accolto da un sesso abbondantemente lubrificato per le precedenti sollecitazioni ricevute. Pochi colpi in verità... non ce la fa più a resistere. Ma pochi colpi che la colpiscono nella profondità dell'utero. Ella grida, travolta dal piacere e dalla libidine:
"Ecco... sto arrivando, godooooo.... ahhhhhhhh".
Un lungo sospiro e resta inerte... Lui continua a chiavarla.... ancora alcuni possenti colpi... poi un grido strozzato e si accascia sul corpo della sua "troia"...
Io, in assoluto silenzio, mi sto masturbando... Poi, smetto. Penso che fra poco lui andrà via... ed io mi farò trovare in camera... Le confesserò di aver visto tutto...
E così accade. Il tempo di rivestirsi, lui, e va via... Lei lo saluta alla porta con un lungo bacio, ancora completamente nuda. Torna in camera... raccoglie le mutande, evidentemente, penso, per andare a "sistemarsi" in bagno. A questo punto io "provoco" rumore, spostando (inavvertitamente?) la sedia dello scrittorio. Silenzio assoluto... Dopo pochi secondi, eccola irrompere nella stanza. Lo sguardo irritato, che esprime, comunque, anche molta meraviglia. Ancora nuda, con le mutande in una mano e l'altra a coppa sotto la fica: le stava colando un abbondante filo di sborra... Mi guarda per qualche attimo, poi mi fa:
"Ci hai spiato?!... lo sai che non mi piacciono certi sotterfugi... e meno male che non ce ne siamo accorti?! Mi avresti rovinato il momento e Vincenzo... ci sarebbe rimasto davvero molto male.... lo sai come sono fatta, no?"
Non so cosa dire. Resto immobile, come inebetito. Non è certo la prima volta che la vedo nuda; che ci scambiamo effusioni... mi ha raccontato tutto di lei e, credo, non mi abbia nascosto nulla... ma è la prima volta che la sorprendo a chiavare, nel vero senso della parola, con quello che sarà il suo amante fisso per qualche anno. La cosa mi ha profondamente scosso ed eccitato fin nel midollo. Ci guardiamo negli occhi per qualche attimo, poi, ella mi sorride e, protendendo in avanti le sue bellissime mammelle con un colpo di schiena ben misurato, con tono di voce conciliante ed invitante, mi fa: "Aiutami!"... "Che devo fare?" le chiedo non sapendo cosa desiderasse.
"Vuoi che vada perso, per terra, tutto questo piacere? Dai, leccalo tutto, che a te piace la sborra!!! Ne bevi tanta, quando Mario ti porta a farti inculare!"
Detto, fatto. Mi sale sul viso; allarga le cosce e mi posiziona sulla bocca quella stupenda fica fradicia di sborra, che tante volte mi ha fatto godere, e mi dice:
"Dai, leccamela tutta, come ti ho insegnato... dai! Ahh! Si, dai, dai... così... dai, dai... Ficcala più dentro che puoi quella lingua... Ti piace la sborra, vero?... Da quando non ne fai una bella bevuta?... Quando ti porta a farti inculare, il tuo amante?... Ha un bel cazzo, Mario, eh?... Ahhh!... Si, si, dai fammi godere ancora... falla godere questa "troia" di mamma che ti ritrovi... dai! Dopo ti faccio io un pompino... Che piacere farsi godere dal proprio... ahhhh.... figlio... che piacere... che... ahhhh! Eccomi....eccomi....!!!"
Mi ritrovo con la bocca piena di sborra, frammista al liquido vaginale emesso per l'orgasmo appena raggiunto, meravigliosamente "violento". Sono intontito. Ho appena succhiato dalla fica di questa grandissima zoccola la sborra del suo amante... la desidero... è mia, prima di chiunque altro... Lei si scavalca dal mio viso e si fionda, imboccandolo, sul mio cazzo congestionato.
"Ahhhh! Mi stai succhiando.... si "troia"... è vero mi piace tanto anche il cazzo, e tu lo sai... troia... tu mi hai avviato al doppio piacere... si, si, succhiami così... lentamente... voglio durare il più a lungo possibile... tu mi hai educato al sesso più sfrenato... da quando mi sodomizzarono, giù al porto. Da allora hai fatto di me il complice dei tuoi vizi... si, zoccola... dillo... dillo, cosa sei... mi piace sentirtelo dire..." E lei: "Si, sono una zoccola, hai una mamma puttana... da sempre..."
"Ahhhh!... sto venendo... sto venendo...., succhia.... succhia... puttana... ingoiami... ingoiami...!!!"
Entrambi sul letto... Disfatti. Lei sempre nuda e, ancora una volta, stupendamente TROIA!.


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