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Verso nuove avventure ed altre ... 4


di cuckold211
15.09.2020    |    7.124    |    8 9.6
"Ma poi, mi racconta mia moglie che mentre la scopava le diceva: "Tieni..."
Dopo qualche settimana, durante la quale si erano visti un paio di volte e lei mi raccontava sempre tutto, mi chiede se volevo vederli dallo specchio.
Alla mia risposta affermativa, mi dice:
"Domani ti mando un messaggio e ti avviso quando arriviamo".
In mattinata, ecco il messaggio: Alle 14 saremo lì.
Io, alle 13.45 ero in posizione e mi accorsi che, lasciando aperta la porta della camera da letto, attraverso lo specchio, era possibile vedere anche parte della cucina.
Di tanto informo mia moglie, invitandola a non chiudere la porta della camera.
Dopo un po' sento aprire la porta d'ingresso. Appena entrata, lei viene in camera a posare un sacchetto e lascia la porta aperta; lui se la tira e la bacia, mentre con una mano le alza il vestito di dietro e infila un dito dentro il perizoma.
Erano davanti la porta della camera da letto; lei lo tira dentro e si tuffano sul letto; mentre si baciano, cominciano a spogliarsi e, così, si ritrovano nudi, con i vestiti sparpagliati per terra.
Lui disteso sul letto, lei sopra; non avevo mai visto mia moglie così appassionata: prende a leccarlo tutto; dai capezzoli scende infilando la lingua ovunque, fino ad arrivare fra le sue gambe, che egli alza un po', così da permetterle di raggiungere i coglioni; glieli prende in bocca e li succhia, mentre con la mano segava il cazzo.
Poi inizia un pompino da urlo; ingoiava quasi tutto il cazzo, sbattendo con il naso sul pube.
Quando risaliva il pene appariva pieno di saliva; non l'avevo mai vista cosi eccitata.
Lui dopo un po' se la tira sopra e, con un movimento fulmineo, le infila il cazzo in figa e, con movimenti sincronizzati, cominciano a scopare: lui la sbatteva da sotto, lei cavalcava da vera amazzone.
Vederli era come assistere ad un film porno; erano sempre inchiavardati l'uno nell'altra; ad un certo punto, senza uscire da lei, egli la ribalta, così da ritrovarsi lei sotto e lui sopra: porta le gambe di lei sulle sue spalle e lei, abbracciandogli il collo con le braccia, gli cinge i fianchi con i piedi, così da lasciarsi sbattere completamente aperta.
Il tutto dura una buona oretta, dove le posizioni si invertono in continuazione.

Dopo che lei aveva goduto un paio di volte, egli si posiziona con il bacino sul suo petto e comincia a schizzare sborra ovunque: alcuni schizzi la raggiungono sul viso, altri su collo e seno.
Lui si abbassa e la bacia in bocca, anche dove era sporca della sua sborra.
Poi si distendono l'uno a fianco dell'altra, per lasciar calmare la respirazione accelerata. Lui se la tira a sé, con il viso sul suo petto, da vero innamorato e lei gli si accoccola vicino, senza lesinare carezze al corpo dell'amante ed all'attrezzo che tanto godimento le aveva donato.
La visione di quei momenti mi ha trasmesso la sensazione tangibile delle corna ricevute: mia moglie provava qualcosa di profondo per quell'uomo.

Quei momenti configuravano la vera essenza delle "corna": in quegli istanti mia moglie non scopava, ma faceva l'amore con tutta la passione di cui era capace. Ed ella sapeva che la stavo guardando e, quasi certamente, era proprio quello il messaggio che intendeva lanciarmi: "volevi le "corna", eccoti accontentato".. corna all'ennesima potenza, dove il sovvertimento dei sensi e la passione confluiscono in un unico alveo: l'amore.
Ed ora? Che fare? Avevo voluto giocare col fuoco e rischiavo di esserne fagocitato. Occorreva che facessi qualcosa.... ma cosa?
Niente, assolutamente niente. Mia moglie si stava godendo una seconda stagione di amori... ebbene? Non ero stato io a spronarla a vivere da libertina? A me non faceva mancare nulla, soprattutto nel sesso... con me era leale... io rappresentavo davvero il suo porto sicuro, in cui rifugiarsi, accucciarsi, confessare e rivivere quelle emozioni che tanto l'avevano travolta.
E poi... c'erano i figli: possibile rinunciare a tutto questo?
La nostra intesa, per tanti impossibile a raggiungere, poteva esser sacrificata in cambio di un cazzo che le entrava in fica? No, non dovevo far niente, perché come tutte le cose, anche quella sbandata sarebbe passata: non era stato così anche con il titolare dell'agenzia di assicurazioni?
Mia moglie stava interpretando un ruolo: quello che le avevo chiesto tempo addietro, per il quale era entrata in conflitto con sé stessa... "accontentarmi o no"?
E quando mi rivolse la domanda: "Sei proprio certo che vuoi le "corna"? Non avevo risposto sì, con tutto l'entusiasmo possibile?
Ecco, ora lei stava dimostrandomi che era in grado di sostenere per bene quel ruolo, riuscendo a trasmettermi tutte le sensazioni che una donna/moglie prova nel rendere "cornuto" il marito, nel fargli conoscere il "sapore delle corna".
Sì, me le stava mettendo alla grande ed io dovevo esserne felice, perché era ciò che volevo e, forse, anche ciò che meritavo.

Dopo qualche mese mia moglie mi chiese il permesso di poter andare a fare un fine settimana fuori con lui; ovviamente sarebbero andati a circa 250 km di distanza: un posto di mare.
Diedi il mio assenso, aggiungendo:
"Però, stai attenta: potresti incontrare persone che ti conoscono".
A lui era stato riferito che io sapevo che sarebbe andata per una gita in un santuario.
Di nascosto mi mandava qualche foto o qualche video.
A volte osava chiamarmi mentre lui la scopava: per lui era il classico intrigo tra amanti, in realtà noi sapevamo che quel gioco era un nostro momento di libidine.
La nostra intesa era tale che bastava mi dicesse una parola, ed io capivo se la stava scopando a pecora, o se invece era lei sopra, o se gli stava facendo un pompino.

Quando è ritornata, la domenica sera, era strafelice: mi ha raccontato un po' tutta la vacanza; mi ha detto che lui era un'esibizionista, gli piaceva che lei non portasse intimo e che gli piaceva farsi fare un pompino mentre guidava.
L'ho trovata molto cambiata, ma ho notato anche che nulla era cambiato nei miei confronti: io ero sempre presente nella sua vita ed era percepibile da come mi abbracciava e baciava, e, ogni volta che mi raccontava qualcosa, intercalava il "ti amo" e mi ringraziava per le libertà che le consentivo.
Il lunedì, prima che uscissi per andare a lavorare, le chiesi cosa avrebbe fatto e lei mi riferì che sarebbe andata a fare un po' di pulizie nell'appartamento, che ne aveva proprio bisogno.
Le chiesi se pensava di doverlo usare e lei, come suo solito, sorridendo sotto i baffi, disse: "Bhoo? Ancora non so".
All'ora di pranzo la trovo a casa e mi racconta di un programmino ideato da lui: gli sarebbe piaciuto di poter organizzare per un caffè con un amico e la sua amante, ma dovevano pensare a come far combaciare gli orari per tutti.
Le raccomando di tenere sempre chiuso lo stanzino e non fare scoprire a nessuno il nostro segreto.
Dopo qualche settimana mi avvisa che non viene a pranzo, che erano nell'appartamento ed avevano ospiti.
Questo è il racconto che mi fece la sera a letto:
"Amore, non sai cos'è successo oggi? Mi son ritrovata davanti il tuo amico xxx e yyy una mia compagna di scuola, che non vedevo da anni.

"Cazzo, non ci voleva" pensai lì per lì, ma poi... non so il perché, ma pensare che questo mio amico mi avrebbe guardato, d'ora in poi, come un cornuto, mi ha fatto eccitare.
Lei racconta d'esser stata la prima ad arrivare, di aver preparato un primo per loro due, mentre gli altri sarebbero arrivati verso le 15.00.
Nell'occasione mia moglie aveva un vestitino sopra il ginocchio e un sandalo tacco 10. Durante l'attesa, si siedono sul divano davanti la TV e lui la baciava e le infilava qualche dito in figa, tanto per tenerla in caldo senza andare oltre.
Verso le 15.00, sul cellulare di lui arriva una chiamata ed egli precisa il numero civico ed apre il portoncino d'ingresso.
Quando mia moglie vide quei 2, sbianca in viso.
Anche loro restarono platealmente imbarazzati, così, dopo averli fatti entrare e chiusa la porta, si siedono tutti e quattro sui divani e il mio amico dice:
"Beh, siamo tutti adulti e credo che a nessuno faccia piacere che questo segreto si sappia in giro; quindi godiamoci la vita e che tutto resti fra noi.

Rotto il ghiaccio, mia moglie gli chiede cosa può offrire loro ed essi accettano un caffè; mia moglie va in cucina e la sua amica la segue.
Una volta lì, si guardano in faccia e ridono: la sua amica le dice:
"Non pensavo che fossi così monella" e mia moglie, nel rispondere che altrettanto pensava di lei, si rende anche conto che i due amici si confidavano fra loro. Quindi, a loro volta, prendono a parlare e si confessano un po' di monellerie, per poi ritornare in salotto con il vassoio contenente il caffè e lì si siedono, ognuna accanto al proprio compagno.

Dopo il caffè, il mio amico attira a sé la sua donna e la bacia; mia moglie fa altrettanto con il suo amante e, mentre continuano a baciarsi, vede l'amica salire a cavallo del suo uomo ancora con i vestiti addosso.
Continuando a baciare la sua donna, il mio amico le alza il vestito e le scopre il culo, prendendo ad impastarle le chiappe.
La scena provoca libidine un po' a tutti, tanto che l'amante di mia moglie estrae il cazzo e mia moglie comincia a fagli un sonoro pompino, ben presto seguita dall'amica nei confronti del suo uomo.

Mia moglie si accorge che il mio amico si scambia uno sguardo d'intesa con il suo amante e, difatti, dopo un po' i due maschi erano vicini nella stessa posizione: le donne sedute e gli uomini in piedi che si facevano spompinare.
Poi, come ovvio, gli uomini si scambiano di posto e mia moglie si ritrova il cazzo del mio amico in bocca, ma lo accetta volentieri, perché già da tempo, mi aveva confessato che lui la intrigava.
Appena mezz'ora ed erano tutti nudi, in camera da letto, che scopavano:
il mio amico con mia moglie e l'altro con la sua amica.
Quando giunsero al punto di non ritorno, il mio amico disse a mia moglie: "Angela, prendimi il cazzo in bocca; voglio sborrarti in gola e vederti ingoiare tutto".
L'altra la imita ed entrambe le signore si fanno una gran bella bevuta di sborra.

Quando ebbero finito, mia moglie dice che sarebbe rimasta li a sistemare ogni cosa, non volendo lasciare tracce del loro passaggio.
La sua amica si offre di aiutarla e poi sarebbero andate via assieme.
Quando restano da sole hanno una lunga conversazione dove lei racconta di avere il marito quasi impotente e tutto preso dal lavoro; ha una figlia di 13 anni e che, da quando la bambina aveva 5 anni, lei gli ha messo le corna.
Lui nemmeno se ne accorge quando lei rientra con la sborra che le è rimasta tra i capelli. In conclusione: un cornutone che se le merita alla grande.
Espongo a mia moglie che mi piacerebbe conoscerla, per cui non sarebbe male se, qualche volta, la invitasse per un caffè.

Dopo circa una settimana, mia moglie mi avverte che l'amica verrà a casa per un caffè verso le 15.00.
Mi faccio trovare a casa e, devo dire, resto sorpreso: una bella donna, alta più di m. 1.70, un fisico molto curato con una quarta di seno; assieme a mia moglie fanno proprio una bella coppia di porcone.
Mentre eravamo seduti lei, mi fece qualche domanda: forse voleva capire che tipo ero, ma io lasciai ad intendere che del sesso non m'importava niente, parlando esclusivamente dei figli e del lavoro.
Lei assunse un sorriso sardonico quasi a voler dire: "che cornuto che sei; tua moglie scopa e tu non te ne accorgi?"
Quando lei va via, dico a mia moglie che vorrei vederla scopare attraverso lo specchio.
Mi riferisce che lei le aveva chiesto l'uso dell'appartamento per andarvi a scopare col mio amico ma lei le aveva risposto di no, perché lo si poteva usare solo se c'era anche lei, avendolo avuto in consegna dalla padrona, e non voleva rischiare che altri potessero insospettirsi, vedendolo frequentato da persone diverse.
Cosi organizzano un'altro pomeriggio.

Io mi posizionai al mio posto di osservazione; mia moglie, appena arrivano e dopo un poco che erano state sui divani, dice alla sua amica:
"Voi andate in camera da letto".
Quella splendida femmina entra con il mio amico e subito si mette in ginocchio a fargli un magistrale pompino: cazzo, il mio amico era messo proprio bene; aveva un bel cazzo grosso e lungo.
Dopo un po' entra mia moglie con il suo amante; erano già abbastanza eccitati; mia moglie si mette a pecorina e quello, da dietro, comincia a fotterla.
Dopo un po' i maschi si scambiano di posto: il mio amico va a fottere mia moglie, che appena si sente infilata in figa, ha uno sbalzo in avanti, ma lui che la reggeva per i fianchi le dice: "Sta buona, che ti ficco tutta e per bene".
Nel frattempo l'amica succhiava il cazzo di quello che aveva appena smesso di scopare mia moglie e le venne di dire: "Però, che buon sapore ha la figa di Angela!".

Dopo diversi scambi di posizione, le due donne si ritrovano messe accanto, alla missionaria; il mio amico fotteva mia moglie e l'altra coppia, un po' più sfalsata, si presentava con la faccia di lei all'altezza del seno di mia moglie ed entrambe avevano le gambe sulle spalle degli uomini
Mentre venivano chiavate, l'amica di gira e comincia a leccare un capezzolo di mia moglie.
Mia moglie le ricorda che a lei piace la "minchia", sollevando così un attimo di ilarità, che il mio amico chiude dicendo:
"Tieni questa mia, che te ne faccio fare indigestione".
Dopo un po', quasi in contemporanea, sborrano entrambi sulla pancia e sul seno delle signore; il mio amico, che le era salito sopra, le infila il cazzo in bocca e se lo fa pulire.
Quando, dopo esser stati in bagno, si ritrovano seduti in cucina a prendere il caffè, l'amica si scusa con mia moglie, precisando:
"Scusa per prima ma, sai, nel momento della libidine non ho capito niente".
Cui mia moglie risponde: "Figurati, ti capisco".
L'amante di mia moglie dovette scappar via per andare ad aprire il negozio, mentre gli altri restano ancora un po' a parlare.
A quel punto, l'amico dice a mia moglie:
"Ho sempre pensato che Ciccio potesse tenere qualche corno, ma non così, cazzo: gliene fai più lunghe di un cervo!"
Poi se ne vanno tutti; la sera, a casa, mia moglie mi chiede:
"Lo spettacolo ti è piaciuto?" ed io rispondo:
"Monella, però mica mi avevi detto il mio amico aveva quella bestia fra le gambe?"
Lei ride e mi dice:
"L'ho sempre sospettato che era ben messo: questione d'intuito femminile".

Dopo un paio di giorni, incontro il mio amico al bar e, mentre prendiamo il caffè, entra una coppia: lei una bella donna, lui si gira a guardarla, ed io gli dico:
"Sei sempre con la testa rivolta alla figa?" e lui, con un sorriso da furbetto, dice:
"Che vuoi farci? Visto che certi mariti le corna se le vanno proprio a cercare, lasciando le mogli in astinenza di cazzo?!"
Ed io: "Oh, meno male che ci sei tu a provvedere!"
Ricordavo che lui era sposato ed egli, in proposito, mi informa che, purtroppo, il suo matrimonio è durato poco più di un anno, proprio per quel suo continuo ricercare altre donne.
Egli prosegue ad informarmi di quanti cornuti ci sono in giro; quei discorsi mi stuzzicarono il testosterone: dovevo pensare a qualcosa, a come invitarlo a casa; desideravo follemente che, chiavandosi mia moglie, potesse ridere di me, umiliarmi...
La sera racconto a mia moglie dell'incontro e della mia fantasia: lei mi guarda e mi chiede:
"Vuoi confessagli che sei un cornuto consenziente?"
Le rispondo: "No, voglio creare situazioni dove tu e lui potreste scambiarvi occhiate e risatine alle mie spalle.
Nel frattempo la storia con quello del negozio andava scemando e, a maggior ragione, volevo trovare un pretesto per farlo venire a casa.
Pretesto che, invece, trovò mia moglie: lui, come sempre, faceva colazione nel bar dove ci eravamo incontrati e, su suo suggerimento, stabiliamo:
"Domani mattina andiamo assieme a fare colazione; tu, appena arriva lui, comincerai a parlare di calcio".
La prima mossa era fatta, quindi lasciai fare a lei il resto, che certamente sapeva più di me.
In quei giorni Angela si era vista con la sua amica e le aveva confidato che si era stancata di lui e che si stava sentendo con un ragazzo di 29 anni, con il quale ancora non aveva scopato.

Il sabato mattina, come prestabilito, ci mettiamo in tuta per la corsetta mattutina, poi ci fermiamo nel bar; dopo un po' entra lui, ci saluta e si siede al nostro tavolo. Io presi a sfottere la sua squadra del cuore e lui ricambiava; si facevano pronostici su una partita che si sarebbe tenuta il giorno dopo, domenica, ed era trasmessa in TV; mia moglie prese la palla al balzo e disse:
"Perché non vieni da noi e la vedete assieme? Così potrete anche continuare a strapparvi i capelli; mio marito sarebbe felice di fare un po' di casino con te"
Egli la guarda per un attimo e poi guarda me; io faccio la parte del sornione e lo invito a mia volta.
Egli accetta e restiamo d'accordo che alle 14.00 sarebbe stato da noi.

La domenica lui viene puntuale e porta una bottiglia di vino; ci sediamo in salotto, davanti alla TV, invitandomi a riporre la bottiglia in frigo.
Noi avevamo programmato tutto: ragazzi fuori, cellulare con video in funzione, appoggiato in cucina. così da permettermi anche la visuale di quell'ambiente. Gli rispondo:
"Portala pure ad Angela, in cucina, affinché la metta in frigo".
Appena lui entra, lei era intenta a pulire i piatti; lui le va dietro e la bacia sul collo, le dà una strizzata al culo e dice, a voce alta per farmi sentire, di metter la bottiglia in frigo. Lei si gira e trova la bocca di lui pronta a baciarla.
Al che lei lo rimprovera:
"Che fai...? Sei impazzito...? C'è mio marito!"
Lui ritorna da me e ci guardiamo la partita; lui, ogni tanto, arringava come cornuto l'arbitro e tutti i tifosi della mia squadra; mia moglie allora gli diceva: "Ma dai..... allora stai dando del cornuto anche a mio marito.
Lui la guardava, rideva e precisava che l'espressione era rivolta al solo scopo sportivo.
Io, mentre vedevo la partita, mi arrovellavo il cervello per trovare un pretesto per lasciar mia moglie sola con lui.
Vado in bagno e mando un messaggio a mia moglie:
"Voglio vederti fottere con lui: che dobbiamo escogitare?"
Lei non mi risponde; ritorno davanti la TV e noto lui con sul viso il rossore di chi è eccitato e lei con un bottone slacciato sul seno.
Lei si allontana e va in bagno.
Dopo un po' ritorna più tranquilla: era andata a sciacquarsi la.... faccia.
Mi invia un messaggio e mi dice:
"Senza fartene accorgere, fammi squillare il telefono".
Dovevo fare in modo che lui non sentisse, per cui azzerai la suoneria.
Faccio squillare il telefono di mia moglie; lei per rispondere va in cucina e, tornando dopo un po', mi informa che sarei dovuto andare a casa dei miei genitori, perché mia madre è rimasta chiusa in bagno come una precedente volta, e sta andando in panico.
Io, fingendomi arrabbiato, dico:
"Cazzo, proprio ora....?" lui si offre per venire con me ed io gli dico:
"No, ma figurati, devi rovinarti la partita anche tu? Resta qui: una mezz'ora e sarò di ritorno".
Prima di andare, faccio finta di munirmi degli attrezzi e ricordo a mia moglie di posizionare bene il telefono.

Esco da casa e vado in macchina; nelle vicinanze c'è un grosso parcheggio, molto isolato.
Mi fermo lì, apro il video e comincio a guardare: mia moglie era già in ginocchio che gli faceva un pompino; lui che le teneva la testa ferma sul cazzo. Lei era proprio presa da quella minchia: se la strofinava sul viso, sugli occhi, sulla fronte.
Lui gliela sbatteva sul viso, quasi a schiaffeggiarla; dopo un bel po', la fa alzare e mettere alla pecorina, appoggiata al bracciolo del divano.
Le alza il grembiule, che lei di solito indossa per stare in casa, e le infila il cazzo in figa, dando delle spinte che la facevano spostare e, se non l'avesse retta per i fianchi, sarebbe caduta a terra.
Non avevo il sonoro perché l'avevamo eliminato in entrambi i telefoni.
Ma poi, mi racconta mia moglie che mentre la scopava le diceva:
"Tieni.... saziati, prima che rientri il cornuto".
Dopo un po' lei si gira, si mette in ginocchio e lui le infila il cazzo in bocca, ma uno schizzo le arriva in fronte, poi riesce ad imboccarlo e riceve direttamente in gola tutta la sborra, che ingoia; poi si ricompone.
Io rientro dopo 10 minuti.
Quella porca si tiene lo schizzo di sborra, senza lavarsi né faccia né bocca.
Quando rientro, mi informo con lui come procede la partita, ed aggiungo:
"Ripongo gli attrezzi, mi lavo le mani e sono da te"; mia moglie mi segue, mi bacia in bocca così da farmi sentire il sapore che ha, e strofina la sborra, che ancora ha sulla fronte, sulla mia. Con un sorriso e, sottovoce, mi dice: "Così tieni lubrificate le "corna".
Dopo un po' lui se ne va; la mia squadra aveva perso e, di conseguenza, lui infieriva su di me con battutine varie.
Dopo che lui è andato via, Angela mi fa il resoconto su ciò che avevo visto.
Mi dice che si sentiva la figa in fiamme perché gliel'aveva ficcato senza pietà, l'aveva scopata come un treno e, con il calibro che si ritrovava, le stava prendendo fuoco.
Ha voluto che gliela guardassi: eravamo seduti sul divano, lei scivola un po' ed io mi metto in ginocchio a terra; infilo la testa fra le sue gambe e comincio a leccarla: era un forno sia per la larghezza che per l'irritazione provocatale.
La porto all'orgasmo; lei mi ringrazia e, in cambio, mi fa un pompino con ingoio da svuotarmi anche il midollo spinale.

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