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Verso nuove avventure ed altre.... 3


di cuckold211
05.09.2020    |    4.738    |    9 9.6
"Per un po' ebbe la faccia dell'altra sul seno, ma poi anche l'altra la imita e si ritrovano accanto con le gambe sulle spalle dei ragazzi..."

"Bello - gli dico - Pensa se quest'amico se lo potessero scopare le nostre due donne insieme, mentre noi le scrutiamo durante tutte le loro erotiche evoluzioni: chissà che l'occasione non faccia sorgere desiderio tra le stesse nostre compagne?"
Ma egli subito smorza l'entusiasmo avuto circa la possibilità di un momento saffico fra mia moglie e l'altra, dicendo:
"Impossibile! Lui è sposato e sta molto attento che questa storia non si sappia in giro; ci ha già provato mia moglie a coinvolgerlo in qualcosa di più trasgressivo, ma lui niente. Non sono mai riuscito a vederli scopare e non ti nascondo che ne sarei entusiasta...".
Gli propongo di usare l'appartamento, ed egli mi ringrazia, dicendo che tutto starebbe nella capacità della moglie di convincerlo ad usare un posto diverso dal solito, ma non sarà facile.
Allora gli suggerisco di farle dire che si tratta di un appartamento di una sua amica che è emigrata e ha lasciato le chiavi a lei, giusto per aprirlo di tanto in tanto e ritirare la posta.
La sera ne parlo con mia moglie e lei riferisce che l'altra le ha confessato di avere quella storia con l'ex.

Dopo qualche settimana organizziamo con i ragazzi: dopo cena, le donne si vedranno da sole con loro e diranno che noi eravamo all'oscuro dell'incontro, perché impegnati al lavoro.
Così noi ci chiudemmo dentro lo stanzino e dopo un po' arrivarono tutti e quattro. Li sentivamo parlare e ridere, poi... silenzio... qualche mugolio e, dopo un po' si apre la porta ed entra prima la moglie del muratore con il tatuato, già col cazzo di fuori: lei si siede sul letto e comincia a fagli il pompino. Subito dopo entra mia moglie, senza gonna e nemmeno mutande, se le era tolte nell'altra stanza.
Anche lei si siede sul letto, ma dall'altro lato e comincia a spompinare il ragazzo. Dopo un po' cambiano e sono i ragazzi che leccano le fighe, ma quella sessione dura poco, perché le fanno girare a pecora e le cominciano a scopare
Dopo un po' mia moglie si gira e si mette alla missionaria con il tipo sopra che la scopa con ardore. Per un po' ebbe la faccia dell'altra sul seno, ma poi anche l'altra la imita e si ritrovano accanto con le gambe sulle spalle dei ragazzi.
Dopo un tempo, che a noi sembrò infinito, i ragazzi si lanciano uno sguardo d'intesa e se le scambiano. Il tutto dura non meno di un'ora, poi le nostre infaticabili donne "troie", si riprendono i cazzi in bocca e vi si fanno sborrare in dentro, inghiottendo con golosità il loro frutto.
Noi avevamo i cazzi in mano e il muratore sborrò sul muro.
A quel punto mia moglie dice:
"Ragazzi, ce ne dobbiamo andare; non vorrei che qualcuno possa riferire alla proprietaria che nella sua casa c'è un certo movimento.

Si sistemano, e dapprima se ne vanno i ragazzi; le donne, con il pretesto di rassettare, rimangono: appena apriamo lo stanzino, ci mettiamo tutti a ridere.
Avevamo inaugurato lo specchio con due sborrate sul muro.
Dopo di che, anche noi siamo andati via.
Comunque avevamo constatato che il loro modo di giocare non era quello da noi vagheggiato: proponevano sempre prive' e giochi con singoli del giro.
Il nostro, invece, era un gioco fatto prevalentemente di tradimento vero e proprio: eccitava entrambi sapere che mia moglie era libera di scopare con qualche sua conquista, senza che lui sapesse che io sapevo.

Cominciammo a diradare gli incontri con il capomastro fino a lasciar passare qualche anno senza giocare.
Non capitava niente che poteva scuoterci; mia moglie non lavorava ed aveva perso l'iniziale verve nei confronti del sesso. Anch'io cominciavo a pensare che forse era il caso di abbandonare tutto: avrei potuto ripristinare la parete con del cartongesso e affittare l'appartamento.
Ma quando le cose devono capitare non è necessario andarle a cercare: si presentano da sole.

Eravamo stati invitati ad un matrimonio ed eravamo in giro per negozi a comprare degli abiti adatti.
Si era a fine maggio e lei aveva messo un vestitino a fiori sopra il ginocchio, un sandalo bianco: insomma una "mise" comoda per andare a fare acquisti.
Entrati in un negozio di abbigliamento femminile, lei comincia a guardare e, nel frattempo mi squilla il telefono; io esco dal negozio e resto davanti alla porta: vedevo mia moglie attraverso le vetrine.
Fu raggiunta da un uomo, sui 50 anni, che immaginai trattarsi del titolare del negozio, il quale conversa con lei proponendole alcuni capi.
Poi non l'ho più vista; chiudo la comunicazione al telefono ed entro; giro un po' nel negozio, ma ancora non la vedo e, quando mi avvicino ai camerini di prova, trovo lui nei paraggi e mia moglie che esce con dei vestiti in mano.
Aveva un sorriso sulle labbra che la diceva lunga ed io, non so perché, mi giro a far finta di guardare dei capi.

Lei mi vede e mi dice che aveva scelto dei vestiti, ma che dovevano esser accomodati, perché un po' larghi; lui si avvicina e le dice, dandole del tu:
"Stai tranquilla, che per domani pomeriggio, saranno pronti".
Non erano per il matrimonio, ma a lei erano piaciuti ed io, notando quella evidente confidenza sorta in così poco tempo, avevo già maturato, nella mia mente bacata, il desiderio di possibili "corna".
Ma non dico nulla e faccio finta di niente; otteniamo la ricevuta e ci convoca per il giorno dopo.
Continuiamo a girare, ma senza più fare squisiti; la sera lei non accenna a nulla e nemmeno io oso chiederle alcunché.

L'indomani mattina, pronto per andare al lavoro, le chiedo quale programma aveva per la giornata, e lei mi risponde dice che sarebbe andata dal parrucchiere: ulteriore indizio che mi portava a pensare che le si erano risvegliati gli ormoni
A pranzo la vedo con una pettinatura diversa: i capelli lisci a caschetto, corti dietro e col ciuffo davanti, di colore nero, le davano un'aria da troia.
Noto le unghie appena rifatte e quello mi lascia intendere che aveva fatto il servizio completo dall'estetista, compresa la depilazione; perché tutto questo se non c'era interesse?
Lei insiste a tenere un comportamento da reticente ed a me non resta che farle i complimenti, dicendole:
"Mi sa che devo farti proteggere da guardie del corpo, perché, così provocante come sei, correrei il rischio che mi ti portino via".
Aggiunge che in pomeriggio sarebbe andata a ritirare i vestiti; avrebbe comprato qualcosa al supermercato, per, infine, rientrare.
La sera, al mio ritorno a casa, lei era in cucina con il suo solito grembiule, ma aveva un certo che di misterioso.

La sera a letto mi dice che doveva raccontami una cosa: comincia proprio da quel negozio, cioè da quando le si era avvicinato il titolare, per aiutarla nella scelta; non ha capito il perché, ma è scattata una scintilla che ha portato entrambi, dopo pochi minuti, a darsi del tu; lui l'aveva accompagnata nei camerini e quando lei lo ha chiamato per un consiglio su come vestiva l'abito, lui le aveva detto:
"Sei stupenda: possiamo allargare la nostra conoscenza oggi stesso?" e lei ha dovuto riferire che era con me; allora lui le suggerì di tornare l'indomani a ritirare gli abiti, adducendo, con me, il pretesto che gli abiti dovevano esser mandati dalla sarta. Poi precisò di arrivare prima dell'apertura: nella ricevuta c'era il numero di telefono.
Sono arrivata alle 15.30
Lui mi ha fatto entrare ed ha richiuso; appena dentro, nemmeno un attimo ed eravamo abbracciati a baciarci.
Non c'è stato tempo per proseguire il discorso, ma ho tastato il suo inguine: ha un bel malloppo.
Lui mi ha proposto di vederci per andare in un b&b; gli ho detto di no, che sono sposata con figli, e non voglio rischiare; che non ho mai tradito mio marito e non so cosa mi abbia preso per essermi lasciata andare con lui; deve essersela bevuta, perché non credo abbia sospetti.

La incalzo chiedendole come vuole procedere; mi ha risposto con la solita indecisione: non so, ma mi intriga molto, è il mio tipo.
Poi prende il telefono e mi fa leggere dei messaggi; lui sembra che ci sappia fare a coinvolgerla
L'indomani mattina, già fin dalle otto, le giunge il messaggio di buongiorno con tante frasi di desiderio.
Quando sto per uscire, le chiedo cosa farà in giornata e lei mi dice che sarebbe andata nell'appartamento a preparare: sono proprio convinta di riprendere ad usarlo.
Io le dimostro il mio totale gradimento con un bacio da "amanti" e le dico: "Prenotami un posto in prima fila" e lei, ridendo, aggiunge:
"Solo se paghi l'abbonamento" già, penso, perché mica il tutto si risolverà in una sola volta?

Verso le 11 mi arriva un messaggio che dice:
"Ti dispiace se la prima volta me lo faccio senza spettatori?" sinceramente ci resto un po' male, ma poi, come sempre del resto, do il mio consenso.
E lei, sollecita, aggiunge: "Ti racconterò tutto al rientro; a pranzo non ci sarò; pensa tu a prepararti qualcosa; i ragazzi sono a scuola".
Non la sento fino alle 16.00, quando mi avvisa d'esser tornata.

Io rientro verso le 19.00 e la trovo in cucina; i ragazzi nella loro stanza; mi avvicino per salutarla e le chiedo sottovoce, com'è andata; mi fa l'occhiolino e mi dice:
"Alla grande, sono tutta rotta.... poi ti racconto".
La sera a letto mi racconta che lui insisteva per vederla e proponeva di incontrarsi in negozio, all'ora di chiusura, oppure andare in un b&b, ma lei è rimasta ferma sulle sue determinazioni e così gli ha proposto di andare nel nostro appartamento, ovviamente sempre con la scusa che era di proprietà dell'amica.
Egli accetta e alle 13.30 sono finalmente assieme. Lei aveva provveduto anche a portare in casa qualcosa da mangiare, ma lui, ovviamente, non aveva fame di cibo, bensì di figa.
Appena assieme si abbracciano e, mentre si baciano, si spogliano: lui la sbatte sul letto, le sfila le mutandine e prende a leccarle la figa, poi si gira a 69 e le mette il cazzo in bocca.
"Mi stava soffocando - dice Angela - mi scopava in bocca, come se si trattasse della figa; mentre mi infilava la lingua dentro, sembrava indemoniato.
Ha un cazzo sulla media, ma duro e un po' curvo all'insù, verso l'ombelico.
Dopo un po' si gira e mi si mette fra le gambe: le alza sulle sue spalle e comincia a scoparmi con spinte che mi spingevano in avanti, ad ogni botta che mi dava. Sembrava un invasato.
Dopo circa 20 minuti di quel pompaggio, esce e, senza dirmi niente, mi sborra sulla pancia e qualche schizzo, raggiunge le tette.
Crolliamo l'uno accanto all'altra. Gli dico: Cazzo, da quanto tempo non scopavi? e lui mi risponde che mi desiderava proprio tanto e, praticamente, dal primo momento che mi aveva visto
Gli dico ok... adesso andiamo in bagno a turno, poi nudi ci sediamo a tavola a mangiare qualcosa: c'è solo un po' di affettato e dei panini.

Quando mi alzo per sparecchiare, mi viene dietro, mi bacia dietro l'orecchio e mi fa piegare sul tavolo, si abbassa e con le mani mi allarga le chiappe e infila la faccia tra esse: prende a leccarmi figa e buco del culo, scopandomelo con la lingua, dopo un po' si alza e, sempre tenendomi appoggiata col seno sul tavolo, riprende a scoparmi.
Lo avverto di informarmi quando è pronto per godere, in quanto desidero la sua sborra in bocca, ed egli dice che mi toccherà aspettare un po', perché la sua seconda è parecchio più lunga.
Dopo circa 15 minuti di pecorina, andiamo in camera si distende e mi invita a salirgli sopra.
Eseguo e comincio a cavalcare; dopo un po' scoppio in un orgasmo tale che gli faccio la doccia; lui, strafelice, mi tira sul suo petto e prende a baciarmi.
Quando sente che mi sono calmata, comincia a sbattermi da sotto: ogni colpo mi sbalzava da cavallo; io ero senza forze... erano anni che non avevo un orgasmo così intenso
Dopo un po' mi fa distendere e prosegue a scoparmi alla missionaria, ma non dura molto, lo tira fuori e corre a mettermi il cazzo in bocca: non ho mai avuto la bocca così piena di sborra e, per non soffocare, ho ingoiato.
Dopo di che gli pulisco il cazzo, da tutti gli umori, sia miei che suoi.
Parliamo un po'; lui mi dice che non vuole perdermi: che sono la donna che aspettava da sempre, e non aveva mai trovato".

Vedevo mia moglie che le brillavano gli occhi; era davvero molto presa da quell'uomo.
L'abbraccio e le dico:
"Ti amo" lei mi bacia e risponde: "Anch'io".
Non volevo interrompere quel suo momento magico, in cui rievocava ogni attimo di quella fantastica avventura.
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