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Lui & Lei

La vacanza a Creta 5: Heraklion


di cuckold211
19.02.2013    |    12.643    |    6 8.4
"Mi svegliai giusto in tempo per la cena..."
Mi svegliai giusto in tempo per la cena...avevo proprio fame...ero rimasto digiuno tutto il giorno...mia moglie non era ancora tornata...all'uscita dal ristorante, alla reception c'era il "greco guardone"; mi avvicinai e lui "desidera, signore?" "Io, niente, e tu?" "Eh, io desidero tanto, ma ora non possibile. Sua signora? Non vedo" "E' andata fuori in escursione; dovrebbe tornare a momenti". E lui, sempre nel suo italiano stentato: "Tu, non offende vero? Tua signora bella donna, a me piace" "E' vero, piace anche a me, ma tu continua pure a desiderare!" "Eh - sorridendo - OK, tu, signore furbo". Accompagnò le parole con il gesto di tirarsi la palpebra in giù, poi..."Bella, bella figa, da ciulare!" Mi voltai seguendo il suo sguardo e vidi mia moglie che stava entrando. "Uhè" dissi "fa il bravo, neh?" E Loredana, avvicinatasi: "Ah, sei qui? Bravo, andiamo in camera: ho bisogno di darmi una rinfrescata" "Ma, non devi cenare? Forse sei ancora in tempo" "No... andiamo" e mentre ci allontaniamo: "Niente male quel ragazzo...è greco?" "Si, ed è quello che ti ha spiato". Si bloccò come avesse sbattuto contro un ostacolo, mi rivolse uno sguardo interrogativo come ad avere conferma su quanto le avevo appena detto, poi, abbozzando un sorriso e presomi sottobraccio: "Allora avevo visto giusto? Mi sono offerta a quel ragazzo? Chissà cosa avrà pensato di me?" "Ma dai...non dirmi che non ti sei accorta come ti guarda? E' strafatto per te...davanti a lui, ora, potrebbe anche comparire Monica Bellucci, senza scuoterlo minimamente...ha occhi solo per te..." E lei, con la sua congeniale civetteria, si voltò a guardarlo ed esclamò: "E' vero, mi tiene ancora gli occhi addosso, come imbambolato". Giungemmo in camera, si denudò in un attimo e si infilò sotto la doccia, da dove mi chiese: "E come hai fatto ad individuarlo?" così le raccontai gli scambi di battute avute e la sua intraprendenza a non nascondere al marito, l'ammirazione che provava per la moglie. Capivo la curiosità per la novità presentatasi, ma anch'io, a mia volta, avrei voluto sapere com'era andata, se l'avventura le fosse piaciuta, se ne era rimasta soddisfatta. "Amore" mi disse "gli accordi vanno rispettati. Ti avevo detto che non ti avrei raccontato nulla di oggi, per punirti...ricordi?...però ti faccio vedere una cosa..." Così dicendo si mise carponi sul letto, si aprì i glutei e...mio Dio...aveva figa e rosetta tumefatte, arrossate ed in particolare la rosetta sembrava un cratere aperto; mi sfuggì di dire: "Ma ti sei lasciata scopare da una caserma intera? E poi, non hai sempre rifuggito i rapporti anali perchè avevi dolore e ti inibiva l'orgasmo? Come è possibile che ti sia fatta ridurre così? Mi sentirà quel bastardo di Fabio" e, aggiunsi sottovoce "ma, almeno, ti è piaciuto?" "Solo all'inizio...poi la delusione più completa...ma ti prego non farne parola con Fabio...ho già pensato io a rimproverarlo e lui ha accusato il colpo...vedi nella borsa, c'è della crema...Luan...è un anestetico...me la spalmeresti? Me l'ha data lui per cercare di porre rimedio al misfatto". Mi accinsi alla bisogna con premura, delicatezza ed amore, dopodichè mi stesi al suo fianco baciandole gli occhi, il viso, le labbra, insomma cercando di farle quante più coccole possibili così da distoglierla dal dolore o fastidio che certamente doveva provare. "E tu?" chiese Loredana "ti sei divertito?". Lì per lì non sapevo cosa rispondere: se le avessi detto che me ne ero rimasto tutto solo e triste, l'avrei delusa; se le avessi detto di Patrizia, avrebbe potuto provare un moto di stizza e/o gelosia? Optai per la verità e le raccontai tutto. "Bravo, amore, almeno tu questa giornata te la sei goduta davvero! Ti amo da morire, sono contenta, ma domani devi presentarmela: sai, noi donne, siamo strane; non vorrei si inorgoglisse per essersi scopata il mio uomo e giudicarmi "cornuta". Entrambi, io e te, siamo "cornuti"...è vero...ma lo siamo per nostra scelta...siamo noi a volerlo e non già perchè ci tradiamo, come invece ha fatto lei nei confronti del marito. Voglio ringraziarla per averti fatto trascorrere una giornata piena di emozioni e lodarla per le sue virtù, che, sarebbe meglio per la coppia, non tenere nascoste. Adesso, però, dormiamo, amore, sono stanca...buonanotte".
L'indomani, appena svegli, le controllai gli orifizi: il rossore si era attenuato; la rosetta aveva quasi ripreso il suo normale aspetto, ma continuai ad applicarle il medicinale. Ci preparammo per il mare...passammo davanti alla reception (lo stronzo non c'era) ...andammo a fare colazione (Loredana aveva male a sedersi)...Fabio l'aveva già fatta perchè il suo tavolo era da sparecchiare. In spiaggia Fabio era disteso ul suo lettino...lo salutammo con scarso entusiasmo, giusto per educazione...lo superammo e ci portammo sul bagnasciuga per una passeggiata. Da lontano, e venivano verso di noi, vidi Patrizia in compagnia di quello che doveva essere suo marito. La indicai a Loredana che, al momento di incrociarci, come si conoscessero da una vita, la salutò con cordialità, facendosi presentare al marito, che lasciò con me, mentre lei si incamminava, chiacchierando con espansività con la nuova amica. Alberto, il marito di Patrizia, ebbe piacere di conoscerci: era in difficoltà con la lingua e rischiava di trascorrere intere giornate in completo mutismo. Intanto le donne si erano allontanate ed io suggerii, avendo caldo, di fare il bagno. Parlavamo di viaggi, raccontandoci le esperienze sia positive che negative. Incrociammo Fabio, che presentai ad Alberto aggiungendo che, purtroppo per lui, la sua vacanza era finita, per cui gli augurai buon rientro anche da parte di mia moglie, cui avrei ricambiato i suoi saluti. Quando rientrammo in camera, dopo il veloce pasto di mezzodì, quella adiacente alla nostra era oggetto di pulizia: chi sarebbe stato il nuovo ospite? Il problema di Loredana andava scomparendo; a suo dire le era rimasto un certo indolenzimento all'ano, che ancora le dava fastidio. Desiderava riposarsi; io, invece, no, per cui la lasciai e scesi giù. Ero ancora nervoso per l'inaspettato comportamento di Fabio ed a questo stavo pensando, quando, giunto nella hall, la ragazza della reception mi consegnò un plico da parte di Fabio. Seduto su un divano, un pò defilato, lo aprii: conteneva una missiva ed un pacchetto accuratamente sigillato e di un certo peso. Con le mani tremanti, ancora per la collera repressa, cominciai a leggere: Lucio, ti prego, non cestinarmi...sono mortificato...non so neppure da dove cominciare, ma, se potete, perdonatemi. Ieri, al ritorno dal convegno, Loredana era muta, di umore nero per cui cercai di rabbonirla chiedendole se ero io la causa di quel suo stato; se, inconsapevolmente, avessi detto o fatto qualcosa per ridurla così. E lei, inviperita, mi arringò: "Stronzo...sei uno stronzo...hai rovinato tutto...certo, non sono una santarella...avevo capito bene che, calatici nel ruolo di marito e moglie, significava che dovevo mostrarmi e fare la "puttana" per gloriare te d'essere "cornuto", ma essere umiliata e trattata da sborratoio, questo proprio non dovevi farmelo...e poi, avendo avuto sentore di come poteva finire, non t'avevo chiesto di rinunciare e andarcene per i fatti nostri? Ma tu no; dovevi far vedere che avevi la moglie più zoccola di tutte e così soddisfare la tua vanagloria...perchè non ci hai portato la tua vera moglie? Avevi avuto la fortuna di trovare un'altra troia che la sostituisse? Vero? Sono stata brava? Sappi che non ho goduto per niente: per me è stata solo sofferenza...Ho, anzi, hai vinto il premio? Puoi tenertelo; a me devi solo dare un qualche medicinale che possa lenire il dolore e bruciore di cui sono pervasa...ma basta...non voglio spiegazioni o giustificazioni...sta zitto e riportami a casa, per favore". Aveva perfettamente ragione, dicevo a me stesso; ecco dove avevo sbagliato: come avevo potuto non capire che lei era diversa? Si, diversa dalle lei di altre coppie cuck, cui non dispiaceva essere dominate, brutalizzate, umiliate? Ma, fammi procedere per gradi.
Già la sera del primo giorno, quando facemmo il bagno nudi con quei giovani, le avevo proposto se fosse stata disponibile a trascorrere un giorno, da sola con me, come marito e moglie, cui sarebbe spettata una sorpresa. Lei, come sempre evasiva, mi ha risposto: "Non so; è probabile, Lucio permettendo". Ieri mattina, quando mi è venuta incontro, sembrava una visione: bella, conturbante e, nello stesso tempo, sobria nella sua "mise"; mi son subito inorgoglito saperla al mio fianco e, certamente, sarei stato invidiato là dove intendevo condurla: una villa, ad Heraklion, dove, una volta all'anno, l'ospite, un luminare internazionale di medicina, organizzava un convegno tra professionisti di alto livello con rispettive signore, che dovevano proporsi in giochi molto, ma molto osè. Colei che avrebbe mostrato di essere all'altezza della situazione ed avrebbe ottenuto il maggior consenso, si sarebbe aggiudicato un consistente premio. Avevo appreso della cosa da un forum in internet e ne ero rimasto oltremodo incuriosito, perchè rispondente ad una mia costante fantasia erotica: vedere signore per bene, mogli di professionisti, trasformarsi in "prostitute" o peggio, per il piacere dei loro mariti. Durante il viaggio d'andata, riferii a Loredana tutto questo e lei rispose di esserne incuriosita, anche se lo aveva immaginato. Una volta a destinazione ci trovammo a nostro agio in una "location" da favola, tra persone di classe, raffinate. In un salone, con tavoli imbanditi di ogni ben di Dio, ognuno si serviva autonomamente, si guardava intorno con malcelata curiosità; si presentava e conversava garbatamente con i presenti; alle signore venivano rivolte attestazioni di ammirazione e rispetto. Loredana stessa potrà riferirti che, aggrappata al mio braccio e senza distaccarsene, fu avvicinata da quasi tutti i maschi (ne contai una trentina, mentre le donne erano in 10: proporzione ideale, una a tre) che, esternando complimenti sulla sensualità che sprigionava, non si privavano di farle il baciamano. La vedevo fiera, sicura di sè e gratificata per le numerose attenzioni rivoltele, per cui sottovalutai il suo suggerimento di abbandonare: non avevo per niente capito il disagio che la stava assalendo, per cui cercai solo di inforderle conforto e/o coraggio. Al suono di un gong, le signore furono invitate a lasciare la sala, i tavoli scomparvero ed al loro posto furono sistemati divani privi di schienale o braccioli; tende pesanti alle finestre, bastoncini profumati ovunque e grossi candelabri accesi, diffondevano una morbida e soffusa luce all'ambiente, sì da creare l'atmosfera del film di Kubrik "Eyes wide shut" con N. Kidman e T. Cruise. Si, ebbi conferma di ciò, allorchè furono introdotte in sala le signore: indossavano, sul corpo nudo, una cappa che le copriva fino alle caviglie; i visi ed i capelli erano coperti da una maschera, tipo passamontagna, numerata. Lo scopo era quello di rendere irriconoscibili le donne, che andavano votate a conclusione di ogni performances, indicandone il numero su una scheda che andava riposta in un'urna. Le signore, quindi, avevano interesse a farsi notare, per conquistare il maggior numero di voti che ne avrebbe determinato la vincitrice. Riuscii a individuare Lory fin da principio: era il n° 6, perchè, alla sfilata che dovettero eseguire, prive della cappa e quindi completamente nude, riconobbi i suoi seni gonfi e pesanti che spingevano in su capezzoli prominenti e duri; il pube delicatamente ricoperto di peluria ed il suo travolgente profumo di femmina. A questa prima, seguirono le altre performances, quali: masturbazione, fellatio, penetrazione sia vaginale che anale, doppia penetrazione con fellatio, bukkake finale. Lory ha sbaragliato le avversarie ed il premio è nel pacchetto allegato; nervosa com'era, non ha voluto prenderlo... però, Lucio, non è una cosa da niente...sono 10.000 euro che Lory ha davvero meritato, mostrando quanto una donna sia capace di donarsi per l'altrui piacere. Non me ne vogliate, caramente Fabio.
(continua)
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