Racconti Erotici > Lui & Lei > Ancora la mia signora "perbene" 3
Lui & Lei

Ancora la mia signora "perbene" 3


di cuckold211
07.07.2018    |    6.974    |    1 9.8
"Incredibile quanto era grosso! Asinino? Forse..."
Chi non ricorda i versi del sommo poeta quando così tesseva lodi alla sua Beatrice "Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta...."?
Allo stesso modo Liliana, la moglie di Franco, percorreva i marciapiedi della città, senza curarsi di chi si voltava a meglio osservarla nella sua "mise" di donna di classe, che mai avrebbe dato spunto a sospettare di quanta lussuria fosse capace di esprimere.
Già, la lussuria!
Franco aveva fatto di tutto per fargliela emergere, proprio perché sapeva bene quanta ne possedesse, latente, ma mai avrebbe immaginato quale "pozzo senza fondo" fosse.
Un primo assaggio lo ebbe quando lei si presentò all'ufficio del marito e, sfrontatamente, gli mostrò un condom, pieno a metà di sperma, quale prova della sua qualità di neo-prostituta (vedi "Mia moglie? Signora perbene").
La felicità di Franco, nell'immediato, fu massima, perché il "salto del fosso", compiuto dalla moglie, rappresentava per lui poter approdare in certi ambienti ove si praticava lo scambio di coppia e, conseguentemente, essere accolto fra le cosce di mogli "porche" e desiderose di cazzo, senza dover ricorrere ad espedienti e sotterfugi che, prima o poi, sarebbero venuti
a galla (guarda caso, proprio quella volta, egli era appena rientrato in ufficio, dopo una magnifica avventura extraconiugale).
Questa sua predilezione a voler, sempre e comunque, intingere la sua verga nell'intimità di chi gli era estranea, lo distoglieva dall'interessarsi alla sua donna, tanto da non percepire il pericolo di un possibile coinvolgimento sentimentale della moglie per qualche amante divenuto abituale, stante il ripetersi di incontri con le stesse persone.
A tal proposito, una volta Franco ebbe a confessare il suo cruccio per non aver goduto dei piaceri che la moglie coglieva a piene mani.
Tornando, quindi, alla dissolutezza cui la sua Liliana amava abbandonarsi, Franco ebbe un secondo segnale allorché, per motivi di lavoro, dové recarsi in missione a Milano e lì lo seguì la moglie.
Erano giunti a destinazione la domenica e Franco sarebbe stato impegnato fino al sabato successivo, per cui era giocoforza lasciare la moglie sola, libera tutta la giornata, per poi ricongiungersi la sera.
Già la sera di domenica, senza gli amici di bagordi, si sentivano come pesci fuor d'acqua, in ambiente sconosciuto, per cui, dopo cena ed una breve passeggiata, rientrarono in albergo e presero a far l'amore: nell'occasione Franco ricordò alla moglie di approfittare della sua libertà e non privarsi di cogliere qualche avventura.
Quella notte Liliana sognò e... sarà stata la delusione dell'ennesimo tentativo andato a vuoto di Franco a volerla sodomizzare, o l'ulteriore invito a comportarsi da "puttana", Liliana sognò una figura che doveva essere quella del marito.
Egli si voltò rivelando una fisionomia sconosciuta o, perlomeno, appartenente ad un uomo che, lì per lì, non le era possibile identificare.
Quell'uomo lanciava occhiate di fuoco all'indirizzo del suo corpo nudo e abbandonato sul letto in disordine; poi, prese a percorrere con la lingua ogni centimetro quadrato di quel corpo offerto, fino a concentrarsi nell'incavo delle cosce, ben divaricate per esibire il sesso colante umori.
Liliana si sentiva letteralmente divorata dal tizio e, quando egli si decise a parlare, lo fece con voce melliflua, morbosamente eccitato, mentre passava e ripassava la lingua sulle labbra di una vagina ormai congestionata da un violento desiderio.
"Quello stupido di tuo marito, non dovrebbe mai lasciarti sola... una donna così..."
Diceva quelle parole quasi con derisione mista ad oscenità; Liliana avrebbe dovuto manifestare risentimento e respingere lo scostumato, ma il gioco di lingua sul suo corpo, unito a quello delle mani, di cui due dita congiunte la rovistavano nell'intimo, mentre l'altra stuzzicava i seni, strapazzando, alternativamente, or uno ora l'altro capezzolo, la coinvolsero, anima e corpo, in una marea travolgente di libidine sfrenata.
Egli riprese: "Lo so... l'ho capito subito... sei una femmina in calore... un'autentica cagna che va presa subito tra le natiche, senza tante storie, perché è certo che ti sarebbe piaciuto da morire".
Diceva questo mentre quelle dita in vagina continuavano con i loro affondi sempre più selvaggi e Liliana allungò una mano alla ricerca del sesso del maschio.
Incredibile quanto era grosso! Asinino? Forse... egli le impose di servirsene a suo piacimento, in bocca, nella femminilità oppure dietro...
L'asta era davvero magnifica, inebriante e possente; svettava, alla sua sommità, un glande enorme, totalmente scappucciato, con alla base due testicoli gonfi di linfa.
Liliana emise un gemito di voluttà, afferrò saldamente il grosso arnese e, trattenendo il respiro per l'emozione, spalancò al massimo le cosce, guidandolo con decisione nella sua natura desiderosa di accoglierlo, al punto da rappresentarle alla mente le seguenti parole: "E' mio... mio"
A posteriori si potrebbe dire che quel sogno fu profetico, premonitore di quello che, tempo dopo, sarebbe successo con Antonio nella casa di Nino a Villammare (vedi "Mia moglie? Signora perbene 2).
La mattina dopo, Liliana fu svegliata dal trillo del telefono: era Franco che la avvertiva di avere una sorpresa per lei per quella stessa sera, esortandola a prepararsi sia fisicamente che mentalmente.
Si era ritrovata, al risveglio, tutta sudata ed appiccicosa per gli umori emessi dal sesso esacerbato durante il sogno.
Mentre era immersa in vasca, fra i profumi della schiuma e dei sali, la sua mente riandava al sogno e, perché no, alla telefonata di Franco: in cosa poteva consistere la sorpresa annunciata, se non in qualche avventura trasgressiva?
Era, quindi, necessario prepararsi al top....

(continua)


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ancora la mia signora "perbene" 3 :

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni