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Vivere la trasgressione (ultima parte)


di cuckold211
08.02.2017    |    8.635    |    4 8.8
"Infine non privarla del piacere di leccarle fica e culo e, se dovesse accadere che te la offra dopo aver copulato con qualcun altro, quindi, grondante..."
NOTA DELL'AUTORE: Tengo ad evidenziare che la coppia Marco e Francesca, incontrata al resort, è quella presente sul sito con il nick "xsolocoppie".
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Aprii la porta e fui investita da un ciclone: Ignazio mi artigliò come una belva affamata; mi baciava la bocca, il collo, i lobi delle orecchie e, giù giù, i seni che fuoruscivano nudi dal mio decolleté, scorrendo con la lingua le due mammelle e stringendo fra i denti i miei capezzoli duri e irti come chiodi.
Eravamo in piedi ed avevamo impattato contro l'angolo cottura; mi infilò una mano sotto, fra le cosce, e scoprì che non portavo intimo.
Con quella stessa mano, che vagava nella mia intimità e, tenendomi compressa al cucinino, sfoderò il suo randello e dopo averlo inumidito con gli umori che, abbondanti, colavano dalla vagina, mi infilzò, tenendomi una gamba sollevata di lato.
Sebbene fossi più che lubrificata, avvertii distintamente l'impatto di quel cazzo nerboruto, mentre scorreva tra le pareti delle mie mucose delicate.
Una volta dentro di me, sembrò calmarsi; mi succhiava la bocca e mi passava la lingua lungo tutta la chiostra dei denti, mentre, laggiù, dava dei leggeri affondi che urtavano il fondo dell'utero.
Ogni affondo di quelli, mi provocava mugolii e sconvolgimenti in tutto il mio sistema nervoso: fremevo come una foglia, ero percorsa da continue scariche elettriche che si irradiavano lungo tutto il corpo, con un'intensità devastante.
Se non si fosse subito scaricato dentro di me, credo che sarei svenuta; mi prese tra le braccia e mi adagiò sul letto, come una sposa condotta al talamo nuziale.
Colavo sperma dalla vagina, ma il mio Lucio non c'era lì con me. Allora scappai in bagno e mi ripulii con una lavanda interna.
Tolsi il vestito, ormai inutile, e rientrai in camera nello splendore della mia nudità.
Egli era lì e scrutava ogni mio movimento.
-- Ti ho desiderato dal primo momento che ti ho vista. Lo so, non è bello, ma ti ho spiato; ti ho spiato come un amante geloso e, nel contempo, soffrivo; godevo a vederti e sentirti Femmina con la effe maiuscola.
Invidio tuo marito, ma ho odiato quel bellimbusto di Marco che ti svolazzava intorno come l'ape sul fiore.
Ho trovato ristoro a quel sentimento, quando mi sono scopato la moglie, anche se dovrei dire che è stata lei a scopare me.
-- Quanto sei dolce, tesoro, e quante lusinghe mi stai rivolgendo. Devo però avvertirti di non adulare mai, così tanto, una donna matura come me... potrebbe perdere la testa... come in effetti l'ho persa per te, ora, ma solo dal punto di vista sessuale, perché tu hai diritto a trovare una donna che ti ami al punto da rendere ogni giorno della vita con lei, come fosse il primo. Per quanto riguarda me dal punto di vista sentimentale, amo, riamata da mio marito, al cui piacere dedico queste mie avventure. Siamo, cioè, soddisfatti entrambi e questo gioco ci avvicina sempre più. Spero altrettanto per te un domani, quando, trovata la donna che ami e ti ama, e messo da parte il sentimento del possesso, deleterio per la coppia, a tua volta potrai vivere la trasgressione senza ricorrere a mezzucci da trogloditi.
Ma ora dimmi: cosa sei riuscito a combinare circa il programma che ti ho esposto? Vedi, a Fra e Marco mancano, da domani, solo tre giorni di permanenza nel resort, per cui tutto diventa assolutamente urgente.
-- Per quanto riguarda l'ambulatorio ginecologico, è già cosa fatta. Ho un amico che è infermiere di professione ed ha la location adatta; quando saranno eseguite le riprese, sembrerà davvero lo studio di un ginecologo, con lettino per gestanti compreso. Potreste già ricorrervi nella giornata di domani, ma io non potrò esserci perché di servizio. Basta che in mattinata mi confermiate la disponibilità ed avrete tutti per voi, non so per certo, se tre o quattro bei fustacchioni Per quanto riguarda invece il club privé, bisognerà andare a Siracusa e lì, se lo desiderate, potrò esserci anch'io.
Che ragazzo prezioso si stava rivelando Ignazio; ancora una volta avevo avuto un'ottima intuizione nel rivolgermi a lui.
Presi a carezzarlo dai capelli e gli coprivo il viso di bacini; le mie mani spaziavano su tutto il suo corpo, ma dopo un lungo bacio con le lingue che saettavano tra loro, le mani furono sostituite dalla bocca. Essa scorreva sul suo petto; gli mordevo i capezzoli e poi li titillavo con la lingua... poi ancora più giù ad infilargli la lingua nell'ombelico, per proseguire verso quel pene che si ergeva maestoso.
Sì, le mie schermaglie "linguistiche" avevano ottenuto il risultato sperato: farlo risorgere in tutta la sua potenza. E che dire delle sue mani, come la sua bocca e la lingua? Non avevano trascurato alcun lembo di pelle del mio corpo, ivi compresa la parte sottostante i seni e le ascelle, riducendomi la fica in un lago.
Così, quando gli presi in bocca quel magnifico strumento di piacere, egli mi prese una gamba e si fece scavalcare nella posizione del sessantanove. Ora avevo la sua testa fra le mie cosce e quella sua bocca baciava, a volte anche mordendole, le mie piccole labbra.
Che sensazioni! Che brividi! Era bello altrettanto quanto quelli che mi venivano regalati dal mio Lucio, con la sola differenza che quelli erano belli perché ottenuti da chi mi amava, ma questi provenivano da chi, per la prima volta, ti leccava le intimità, assaporava i tuoi umori, si inebriava dei tuoi odori di femmina.
Quel ragazzo sarebbe stato un ottimo marito/amante per la donna che avrebbe avuto la fortuna di farlo suo sposo.
La mia fica emetteva umori in abbondanza e lui era lì pronto a succhiarli.
A mia volta mi spingevo il suo fallo in gola, quasi a farmi venire conati di vomito. Lo leccavo tutto, dalla cappella ai testicoli, prendendoli in bocca uno per volta. Mi spinsi fin anche al suo ano, dove cercai di intrufolarvi la lingua.
Poi, fui disarcionata, trafitta da quella verga bestiale e sbattuta senza sosta.
Non so quanti orgasmi mi assalirono, non li contavo più, perché si susseguivano ininterrottamente mentre quel pistone proseguiva inarrestabile nella sua corsa.
Ad un tratto lo sentii ingrossarsi di più e riuscii a dire:
-- Ti sento... stai godendo... godi di me, come finora ho goduto di te - e subito fui inondata dal suo seme bollente.
Entrambi ci rilassammo stremati, poi corsi in bagno per non imbrattare le lenzuola di sperma.
Tornai al suo fianco, che dormiva. Guardai l'orologio... erano quasi le 4,00 e fuori si intravedeva un leggero chiarore. Lo scossi ed il suo primo movimento fu quello di venirmi sopra.
Lo baciai con la tenerezza di una mamma e gli ricordai che era ora tornasse nel suo letto, giusto per riposare quel poco che meritava prima di riprendere a lavorare.
Controvoglia si alzò, si rivestì, mi baciò il pube ed infilò la porta d'uscita.
Fui risvegliata da Lucio che, tornato dalla notte brava con Francesca e, trovandomi nuda, avrebbe voluto concludere con me.
Erano le 8,30 del mattino; dovevo avvertire Fra della possibilità della visita medica in giornata e, una volta avuta la sua disponibilità, riferire a Ignazio che saremmo andate.
Avevo dormito poco, ma ciò che in quel giorno ci aspettava, mi teneva in costante fibrillazione.
Perciò balzai dal letto, lasciando Lucio con un palmo di naso. Indossai un costume da mare e mi precipitai da Francesca. Mi aprì assonnata, ma una volta appreso che in giornata era possibile la "visita", si svegliò all'istante. Dissi che l'aspettavo al "breakfast" ed avevo quasi finito la colazione, quando arrivò.
La informai su tutte le novità, invitandola a tenersi pronta per accompagnarmi dal medico: questa sarebbe stata la motivazione da sciorinare ai nostri maschietti.
Aspettai che anche lei finisse la colazione e andammo in cerca di Ignazio. Gli riferimmo che per noi andava bene... non restava che farci sapere a che ora avremmo dovuto trovarci alla reception per essere prelevate.
Tornammo ai nostri lettini in spiaggia ed io non ero nella pelle per sapere se la notte fosse stata di suo gradimento e, sopratutto, se Lucio avesse tenuto fede alla sua promessa.
-- Oh, Lory, è stata una notte fantastica; mai avrei creduto che si potesse godere tanto... e a quel modo. Sì, Lucio ha mantenuto la sua promessa, con notevole meraviglia di Marco, che mai si sarebbe aspettato una partecipazione così totale da parte mia. Ho provato la "doppia", sai? Ero in groppa a Marco, quando mi ha raggiunto quel porco di Lucio; prima mi ha leccato il buchetto e, secondo me, ha anche leccato la parte di membro, ricca di umori, che fuorusciva dalla fica. Con quegli stessi umori ha lubrificato il buchetto e poi, spingendomi con il petto su quello di Marco, con delicatezza, ma anche con tenacia, ha prima appoggiato la cappella e, poi, dolcemente è scivolato dentro. Mai provata una sensazione di pienezza come quella, ma, a parte l'aspetto fisico, avevo la contezza mentale di essere sodomizzata davanti a mio marito, ed egli poteva constatare quanto gradissi. Lory, per me quello era cornificarlo, ma non di nascosto, bensì davanti a lui.
Erano le 10,30 quando Ignazio venne ad informarci che alle 12,30 sarebbe venuto qualcuno a prenderci.
In quel momento sopraggiunsero i nostri mariti, cui riferimmo che saremmo state assenti per pranzo, dovendo sottopormi ad una visita medica con la compagnia di Fra.
Non sospettarono proprio niente, per cui, entrambe facemmo la doccia, lavande intime sia davanti che dietro e, poi, ci massaggiammo, reciprocamente, il corpo con la crema afrodisiaca e profumata che avevo tenuto a portata di mano dalla notte precedente con Ignazio.
Eravamo in attesa alla reception e, puntuale, un giovane sorridente ci invitò a seguirlo. Salimmo in una Renault Twingo e partimmo. L'auto era refrigerata e quando giungemmo all'ambulatorio, lo era anche quello.
La location era perfetta; ci accomodammo in sala d'attesa e dopo un po' arrivò un ragazzo in camice bianco e con una videocamera in funzione.
Ci lasciammo riprendere, poi, presentandosi come infermiere, ci fece entrare nello studio.
Lì troviamo un bel ragazzo, anch'egli in camice bianco; espongo che la mia amica è abbisognevole del suo intervento; la fa spogliare completamente, la fa stendere sul lettino e le fa poggiare le cosce sugli appositi sostegni laterali.
Francesca mi rivolge uno sguardo interrogativo ed io la rassereno con un sorriso; quello che sembrava essere il medico, con dita guantate allarga la fica di Fra, le inserisce un aggeggio:
-- Però - dice - che bel buco grande abbiamo qui, ben dilatato... chissà quanti cazzi sono entrati qui dentro.
Francy era tutta esposta ai loro sguardi e, quando entra il terzo, con camice ma senza pantaloni, lo apre e, tolto il divaricatore, infila uno splendido cazzo di circa 25 cm nell'apertura offerta di Fra.
-- Questa è la procedura prevista per le "troie".
L'altro, si avvicina alla testa di Fra e le infila un altro bel cazzo in bocca, mentre, dal lato opposto di quest'ultimo, quello che filmava le prende una mano e se lo fa menare.
Fra era letteralmente accerchiata; aveva un cazzo in bocca, uno in fica e l'altro in mano ed i proprietari di quelle meraviglie si alternavano a riempire i suoi orifizi. Francesca aveva un orgasmo dopo l'altro e il ragazzo filmava senza perdere una scena.
Quando a loro parve che quel trattamento potesse bastare per Francesca, si rivolsero a me e ricominciarono.
Alla fine io mi trovai con la fica farcita di sperma e me la zaffarono dicendomi di offrirla così a mio marito, mentre Fra ricevette in bocca, e inghiottì, lo sperma degli altri due.
Ci consegnarono la cassetta con le riprese effettuate e fummo riaccompagnate al resort.
Erano le 16,30. Eravamo state spupazzate per circa tre ore. Dalla reception chiamai in camera con l'interfono. Mi rispose Lucio e gli dissi:
-- Meno male che sei lì. E marco?
-- Non lo so. L'ho lasciato in spiaggia che faceva il "casanova" con delle signore.
-- Non muoverti di lì... arriviamo subito io e Francy.
Appena in camera feci stendere Lucio supino sul letto; tolsi lo zaffo dalla fica e gliela posi sulla bocca.
Il mio buon Lucio leccava alla grande; intanto Fra glielo succhiava e ben presto lo fece svettare. Poi, rivolta verso di me e unto il buchetto con dell'olio solare, si sedette sul fallo di Lucio, facendolo penetrare fino in fondo. Io mi godevo la lingua di mio marito in fica e Fra il suo membro in culo, mentre ci slinguavamo come due troie libidinose.
E' ovvio, quindi, che mettemmo Lucio a parte di ciò che, in realtà, eravamo andate a fare. Il suo commento:
-- Che zoccole!
Diedi la cassetta con le riprese a Lucio, chiedendogli di portarla da un fotografo, affinché ne trasferisse il contenuto su due DVD, uno per Fra ed uno per noi.
Di quanto accaduto, almeno per ora, Marco era all'oscuro e pregai Lucio di non fargliene parola, trattandosi di una sorpresa che Fra intendeva fargli.
Ci preparammo per la serata e, a cena, Marco mi chiese se la visita era andata bene.
-- Naturalmente - risposi - però, più che di me, sarebbe interessante sapere di te e delle signore della spiaggia.
Evidentemente non aveva fatto una bella figura, perché glissò senza dir niente.
Trascorremmo la serata vedendo lo spettacolo di cabaret che si dava nel resort. Marco avrebbe voluto scopare con me ed io, garbatamente, rifiutai, asserendo che era un po' che non mi godevo il marito.
-- Piuttosto - gli dissi - hai notato come sia diversa la tua Francesca? Questa notte trattala da "troia", come facesti con me la prima volta, e vedrai che ti corrisponderà in tutto e per tutto. Scopala in bocca, falle ingoiare il tuo sperma, so che le piace; inoltre ti informo che le piace anche la sodomia, ma questo dovresti già saperlo. Infine non privarla del piacere di leccarle fica e culo e, se dovesse accadere che te la offra dopo aver copulato con qualcun altro, quindi, grondante sborra, non rifiutarti, ma falle sentire che ami tutto di lei, anche l'estemporanea avventura di cui, in quel momento, ti dà prova.
Marco mi rivolse uno sguardo da inebetito, sembrava avesse visto un alieno, e assorbì i miei consigli, senza ribattere alcunché.
Rientrammo ciascuna coppia nella rispettiva camera. Dopo esserci spogliati e distesi sul letto, Lucio mi abbracciò e, tra baci e carezze, mi chiese:
-- Penso che hai qualche segreto da confessare.
-- E' vero - dissi - Ti piacciono sempre i cornini? O hai cambiato idea?
-- Assolutamente no - rispose.
-- Ebbene sappi che te ne ho regalato più d'uno. Il primo ieri notte con Ignazio, tra le cui braccia ho trascorso l'intera notte ed ho goduto fino allo sfinimento. Non ho potuto dartene prova, perché eri da Fra. Oggi te ne ho donati tre, lo potrai verificare dal DVD che ritirerai dal fotografo, ma in buona sostanza ne hai già avuto prova al mio ritorno dalla visita. Amore, erano in tre e ben dotati; io e Fra li abbiamo ospitati tutti in ogni nostro orifizio, con gran godimento per noi, ma anche per loro: due di essi hanno eiaculato in bocca a Fra, che ha bevuto tutto; uno mi ha riempito la fica e tu lo sai bene. Hanno filmato tutto, fin dal nostro arrivo in ambulatorio, epr cui avremo un ricordo per la vita. Oh, Lucio, quanto ti amo! Del resto solo con l'amore potrò ricambiare le avventure che mi permetti di vivere; queste, ad esempio, che ti ho tenuto nascoste realizzando il tuo desiderio di apprenderle da "cornuto", cioè a fatti avvenuti.
Poi, assumendo la posizione che amo da morire, cioè distesa su di lui con il suo membro appoggiato fra le labbra della fica, ho proseguito:
-- Non è finita qui, Lucio, domani sera sarà l'ultima della permanenza di Marco e Fra nel resort, per cui dovremo passarla alla grande ed al meglio di come sappiamo fare noi. Ignazio ci accompagnerà in un club privé a Siracusa. Noi tutti, nessuno escluso, assisterà alla performance di Francy, alla sua prima esperienza di un "glory-hole". Ella ha scoperto che le piace davvero tanto la "fellatio", e se il donatore non si trattiene e le gode in bocca, lei è felice di ingoiare tutto. Ne gode perché, così facendo, si sente "troia", così come si è gustata, per merito tuo, l'esperienza della sodomizzazione. Hai notato con quale enfasi, anche oggi, ti ha accolto nel suo sfintere? Naturalmente questo sarà il presupposto; resterà da vedere come si evolverà la serata.
Ormai il membro di Lucio non scivolava più solo fra le labbra della vulva, perché la rappresentazione di ciò che avevamo in mente di fare e avremmo realmente fatto, aveva esacerbato i nostri sensi. Lucio prese a scorrere dentro di me con ritmo sempre più incalzante ed io lo sentivo forte e deciso accarezzare e stimolare le pareti della mia vagina, mucose che non potevano non avvilupparlo come un polpo alla preda.
Con un dito prese a titillarmi il buchetto e l'eccitazione saliva esponenzialmente, finché, sentendo che l'orgasmo era imminente, presi a cavalcarlo con la frenesia di chi sa, e non vuole, procrastinare il momento.
Godetti con un fremito lungo, accompagnato da un mugolio profondo e la frase detta con tono quasi lamentevole "Lucio, sei contento di questa tua moglie zoccola, che ha assecondato il tuo desiderio di essere cornuto?"
Non necessitava risposta a quella domanda, ma solo continuare a sbatterla, strizzarle e morderle i seni e baciarla succhiando labbra e lingua.
Sfiniti ci abbandonammo tra le braccia di Morfeo. Il mattino dopo Lucio andò in centro dal fotografo. Io, dopo colazione, andai in spiaggia e lì, al sole, trovai Fra. Appena mi vide mi tributò tanti di quegli abbracci e baci calorosi ed affettuosi.
-- Sai, Lory, ho trovato mio marito cambiato; molto più attento alle mie esigenze. Sarà stata l'esperienza dell'altra notte quando, alla sua presenza, mi son goduta quella fantastica doppia, fatto sta che stanotte ha voluto fare tutte quelle cose che, nell'arco della nostra vita matrimoniale, non aveva mai fatto; pensa mi ha anche esortato ad offrirgli da leccare la fica farcita dallo sperma di un qualche mio amante.
Ella non sapeva, ma ero contenta che Marco avesse fatto tesoro dei miei suggerimenti. Mi guardai intorno alla ricerca di Ignazio; lo vidi e gli feci cenno, con il braccio in alto, di avvicinarsi. Appena ci raggiunse volle sapere come era andata la "visita". Io e Francy gli rivolgemmo un sorriso soddisfatto che parlava da sé, ma aggiunsi:
-- Non credo potesse riuscire meglio. E stasera?... Il club privé?... Sarai dei nostri, anche perché se non ci accompagni tu, come faremo?... Ti sei informato se c'è il "glory-hole"?
Una sfilza di domande cui, per tutte, rispose:
-- Ci muoveremo dal resort verso mezzanotte; è preferibile spostarsi con due auto; io farò da guida in una delle due. Il locale è bello, funzionale e frequentato da bella gente... non è il caso di aggiungere altro. Le signore desiderano qualcosa dal bar?
L'improvviso cambio di tono e di argomento ci fecero girare: era giunto Marco e, sentito anche il suo parere, declinammo, per ora la proposta di consumare qualcosa, rinviando a quando fosse giunto anche Lucio.
Si presentò dopo mezzogiorno e, verificato che Marco non era nelle immediate vicinanze, ci diede i DVD, chiarendo che gli era convenuto di aspettare per averli subito ed evitare di ritornare.
Sottolineò che al fotografo era sfuggita la frase "Ma chi sono queste due zoccole? Lei deve aver eseguito le riprese, per questo non figura nel filmato, ma quelle due farebbero apparire pivelline le più esperte dive del porno. Come amano il cazzo loro..." ed aveva chiuso il pensiero con un gesto magnificante, come per dire "Mamma mia..."
Arriva Ignazio con la scusa delle eventuali ordinazioni, in realtà cercando di ottenere l'adesione ad una scopata con lui.
-- No - dico io, anche per Fra - oggi faremo le brave per incamerare le forze in vista di ciò che ci aspetta stasera, e, se sei furbo, farai altrettanto anche tu, atteso che sei della partita.
Ignazio si allontanò con la coda fra le gambe; forse non si aspettava quella risposta.
Quella sera, dopo una abbondante abluzione di ogni parte del corpo, sia interna che esterna, ero pronta. Ci ritrovammo, con Fra e Marco, alla reception e Ignazio ci chiama fuori. Entra in auto con me e Lucio, gli altri ci seguiranno. Nel locale c'è già parecchia gente; lo visitiamo in ogni stanza; alcune coppie erano già all'opera in stanze che avevano buchi sulle porte per consentire la visione totale di ciò che avveniva al loro interno; nella black room, una signora matura, completamente nuda, era alle prese e distribuiva le sue grazie, ora a questo ora a quello di sei maschietti che la circondavano. Tornammo nella sala centrale dove, in pista da ballo, alcune coppie flirtavano; una ragazza seminuda era aggrappata al palo di ferro e mimava un coito con esso. Fra prese per mano Ignazio e lo condusse in sala; dopo poco, al ritmo della musica e con intorno Ignazio e la ragazza, si ritrovò completamente nuda, con le sole scarpe ai piedi. Le sue movenze sinuose calamitarono l'attenzione di diversi singoli che le si disposero intorno. La ragazza era sparita. Ignazio sguainò il suo randello e lo strofinava sul corpo di Fra; ella, allora, si inginocchiò e prese a fargli un pompino. Ovviamente gli altri singoli seguirono l'esempio di Ignazio e, in men che non si dica, Fra si ritrovò a praticare pompini ad un gruppo di non meno otoo ragazzi.
Con mio marito volli avvicinarmi per osservare meglio la mia amica all'opera, quando sentii una mano che si infilava sotto la gonna. Per ovvi motivi non avevo indossato mutandine, sicché quello arriva subito al sodo; mi accarezza i glutei e mi sditalina la fica; era un tipo molto distinto e dall'aspetto intrigante; lo lascio fare ed allargo un po' le gambe per fargli capire che è OK; quando mi pianta due dita in fica, ho un fremito che mi scuote tutta; Lucio se ne accorge e mi rivolge uno sguardo interrogativo; gli sussurro all'orecchio la situazione e lui, da perfetto porco, mi invoglia a sentire cosa proporrebbe.
Dice che sono un gruppo di ragazzi, lì presenti per un convegno di "addio al celibato" di un loro amico. Ora ciascuno di loro è in giro per il locale in cerca di "selvaggina" e, per quel che gli riguarda, ha scelto me.
Faccio presente la donna nuda e in ginocchio è mia amica e non posso abbandonarla. Egli, allora, mi chiede di proporre anche a lei la svolta che avrebbe potuto avere la serata, completandola a casa sua, con i suoi amici ed il futuro sposo.
Ovviamente gli chiesi "Ma in quanti siete?" e lui "Boh, forse 5 o 6, ma non so con certezza perché siamo distribuiti in diverse automobili".
Riferisco a Lucio e.... figuriamoci se il porco dice di no.
Allora dico al tipo di avviarsi fuori, perché, recuperati gli amici, li avremmo raggiunti.
Mi avvicino a Fra, che nel frattempo aveva messo fuori combattimento quattro ragazzi, ingoiando la loro sborra, le porto l'abito e le comunico il cambio di programma. Lei si riveste, recupero Marco e Ignazio e usciamo.
I tipi ci aspettavano; quello che mi aveva contattato e due bei ragazzi, accolgono Fra nella loro auto, Marco resta da solo nella sua, ed io, Lucio e Ignazio, con le nostre auto li seguiamo. Fra mi racconterà, poi, che appena salita in auto con loro, le tolsero il vestito e si ritrovò con quattro mani addosso: prima le leccarono le tette, poi, le infilarono dita in fica e giusto il tempo di arrivare a destinazione, aveva preso un cazzo in bocca e due in fica, anche se erano state penetrazioni veloci.
Giunti sul posto, vedemmo Fra, completamente nuda, con le sole scarpe ai piedi, uscire dall'auto e seguire gli uomini nel portone; Marco volle restare giù in auto ad immaginare le prodezze della moglie, rivelatasi più troia delle troie.
Noi altri salimmo al secondo piano ed entrammo in casa. Fra era già distesa su un divano con tre maschi attorno; io seguo l'ospite in camera da letto con i miei due maschi. Ignazio è disteso sul letto e mi preparo a fargli un pompino, mettendomi a pecorina per offrire le mie intimità al tipo, quando mi accorgo che lì, con noi, ci sono altri sei ragazzi che si menavano i cazzi duri.
Al sorgere del nuovo giorno, avevo totalizzato una decina di sborrate tra fica e culo e uno di quelli che aveva fatto il bis, sia davanti che dietro, era stato proprio il futuro sposo.
Fra mi racconterà, poi, di aver rimediato non meno di sei doppie, culo e fica, e tre doppie in fica.
Marco, infatti, confermerà la circostanza perché sebbene non mini dotato, entrava nella moglie senza nemmeno avvertire di esserle dentro.
Partirono il giorno dopo ed io e Lucio provammo una stratta al cuore.
Quando rividi Ignazio (noi saremmo partiti il giorno dopo) lo invitai in camera per quella sera. Egli giunse verso mezzanotte con una bottiglia di spumante Ferrari, che ci scolammo tra una scopata e l'altra.
Andò via verso le tre e mezza, e fu allora che Lucio mi disse:
-- Sei una puttana, amore, la mia dolce puttana! Mai, come adesso, mi hai trattato da perfetto cornuto; ti sei goduta il notevole cazzo di Ignazio in tutte le salse, finanche in culo, dove mi hai sempre detto di non gradirlo perché provavi più dolore che piacere; che grande troia sei, amore mio, la mia magnifica zoccola.
E, in risposta, mi venne da dire:
-- Porco, non sei stato tu a volermi così? Non desideravi che ti mettessi le "corna" Te le avevo promesse, ricordi? Ora se la trasgressione vissuta ti è piaciuta, affonda il tuo cazzo in questa mia fica, ancora piena della sborra di Ignazio e fammelo sentire come esplode dal piacere, nella consapevolezza di sentirti fatto cornuto dalla donna che ami e che ti ama alla follia.

FINE


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