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Vita da MILF 4


di cuckold211
29.05.2020    |    4.741    |    3 9.9
"Io godevo a profusione e loro, a maggior ragione insistevano nel loro lavorio..."
Racconto ispirato dai ricordi di Gloria, lei di coppia di "milfdiclassecalda".



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Dopo l'anno sabbatico, trascorso tra visite dal ginecologo, parto, notti insonni e pappine, mi ritrovai con una voglia pazzesca di scopare, ma non con mio marito, perché già lo facevo, avevo insomma voglia di troieggiare.
Durante il periodo pre-parto, ma anche dopo, mia sorella mi fu molto vicina: lei ne aveva già due di figli, due maschi, per cui, apprezzai molto il suo aiuto, condito di quell'esperienza che a me mancava
Una volta che eravamo da sole volli soddisfare la curiosità che avevo circa il fatto se lei avesse mai provato la doppia penetrazione. Inizialmente cercò di essere evasiva, ma poi, incalzata da me che, per aver la sua fiducia, le confessai di aver un rapporto di coppia aperta con mio marito, arrivando a narrarle dell'esperienza fatta con il collega, si aprì a sua volta, così da confessarmi di averla provata anche lei.
A quel punto volli che mi raccontasse ogni cosa, e questo fu ciò che mi narrò.
Dopo il secondo figlio, arrivato dopo circa sette anni dal primo, mi sentivo ossessionata dal sesso; più mio marito me ne dava e più ne avevo voglia. A volte, con assoluta impudicizia, incrociando qualcuno per strada, gli sussurravo all'orecchio: "Tesoro, lo vedi quello, oh amore, ti prego non ti arrabbiare, me lo chiaverei per non meno di due ore".
"Ma dai.... smettila! - mi rispondeva - possibile che ogni maschio che vedi, per te è come vedere un cazzo da scopare? Sei proprio una "puttana", una ninfomane, te ne rendi conto? Però, devo anche aggiungere che la cosa mi piace, mi eccita" e, puntualmente, la parentesi si concludeva con una nuova scopata.
Un giorno, ecco la svolta. Di ritorno dal lavoro, esordì:
Come sta la mia porcella chiavona? Ha sempre voglia di cazzo?"
"E me lo chiedi?" risposi.
"Allora preparati, perché questa sera verrà a trovarci Amedeo, sì, quel mio amico, che so che ti piace tanto".
In effetti era vero; non glielo avevo mai detto, ma in più d'una occasione, mi ero masturbata pensando a lui, che mi chiavava sia figa che culo.
Per non mostrarmi sfacciata, tentai di schermirmi, di eludere la proposta, dicendo:
"Ma, tesoro, dimentichi che in casa ci sono i bambini? Ora, di certo, non posso collocarli da nessuna parte?"
Ed egli, con la solarità che lo distingue: "Che vuoi che sia? Ad una certa ora andranno pure a dormire e noi ci divertiremo!"
Non so perché, ero combattuta: l'idea mi piaceva e non poco, però non mi sentivo tranquilla.
Comunque mi preparai al meglio, come se dovessimo andar fuori a far baldoria.
Amedeo arrivò da noi, verso le 22.00 ed io, lasciando gli uomini in salotto a chiacchierare fra loro, misi i bambini a letto. Ritornai in salotto dopo circa un'ora. Erano allegretti, forse avevano bevuto qualche goccio.
Fui invitata a sedermi fra loro due. Mio marito cominciò a limonarmi di brutto, con lingue intrecciate. Sentii la mano di Amedeo posarsi su una gamba, mentre anch'egli mi baciava e leccava tra collo ed orecchio. In breve fummo travolti dalla libidine e le mani scorrevano impertinenti sui nostri corpi, sempre più nudi.
Abbandonammo il divano e ci portammo in camera da letto; lì, mentre leccavo il cazzo di mio marito, Amedeo mi leccava la figa, senza lasciarla un solo attimo. Io godevo a profusione e loro, a maggior ragione insistevano nel loro lavorio. Si scambiarono di posto un paio di volte, e mentre Amedeo me lo metteva in bocca, mio marito mi leccava il culo.
Era una pratica, quella, che a mio marito piaceva in modo particolare, per cui, lì per lì, non pensai a cosa potesse preludere, invece...?
Mio marito si distese sul letto con il cazzo svettante; io, immediatamente, gli salii su e me lo sentii arrivare in pancia; Amedeo si pose dietro di me e spingendomi il busto su quello del marito, mi appoggiò il glande al buchetto.
Fui quasi presa dal terrore, in quel momento; avevo già la figa ben allargata e quell'ulteriore pistone, nel culo, non avrebbe potuto squarciarmi? Non ero nuova a prenderlo nel culo, per cui non ero spaventata da quello; ma, avere due calibri di quelle dimensioni, contemporaneamente, in entrambi i buchi? Sarà stata la libidine del momento, una cosa è certa che me li stavo godendo alla grande: Amedeo e mio marito avevano raggiunto un'intesa perfetta; uno usciva e l'altro entrava e così via; insomma ero riempita di continuo ed anche mugolii, piuttosto sonori, si ripetevano in continuazione. Poi....
Una vocina: "Mamma", mio figlio, il grande, era lì e mi vide, come una fetta di prosciutto in una rosetta.
"Dio......" esclamai e furibonda, scacciai i due uomini da me, presi il bambino tra le braccia e, nuda, com'ero, lo rimisi a letto, accovacciandomi accanto a lui.
Restai lì per l'intera notte. Il giorno dopo, arringai mio marito:
"Lo sapevo - dissi - ne ho avuto il presentimento... ma tu.... figuriamoci... in te premeva farmi scopare dall'amico...."
Dopo quella volta, non volli più che cose del genere, avvenissero in casa nostra, ma, sorella cara, quell'Amedeo, me lo scopai da sola, altre tre volte.

(CONTINUA)
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