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24. TRIO MANCATO IN CASA MIA


di Janus
30.06.2023    |    108    |    0 9.0
"“Beviamo qualcosa” feci, e servii ai due ospiti un drink dopo averli fatti accomodare sul divano..."
Passò qualche settimana dalla sera in cui ebbi ospite Frank a casa mia; non ricordo se ebbi troppi impegni per fare incontri o ci furono altri motivi. In ogni caso, ad un certo punto fui assalito dalla voglia di gustare ancora il cazzo del baffo grigio e decisi di telefonargli per invitarlo di nuovo a casa mia... tanto ormai conosceva il mio indirizzo. Lui mi rispose, dicendomi festoso che mi avrebbe “trombato” di nuovo più che volentieri… “Però stavolta, se sei d’accordo, porterei un mio amico con me” aggiunse. Io rimasi un po’ interdetta alla sua proposta… non che mi dispiacesse, ovvio: essere presa da più maschioni contemporaneamente era (ed è ancora) sempre in cima ai miei desideri… però uno sconosciuto in casa mi suscitava perplessità e reticenza… ma fu solo per qualche secondo: i miei dubbi svanirono e dissi a Frank di sì. Gli chiesi però qualche dettaglio sul suo amico: “…E’ ben dotato come te? E che lavoro fa? Non vorrei che mi conosca… non vorrei complicazioni…”; Frank cercò di tranquillizzarmi “Sì sì, è ben dotato… no, abita abbastanza lontano, non credo che possiate conoscervi… e poi, se anche fosse? A te piace il cazzo, lui è versatile… perciò sareste quasi pari!!”. La sua battuta mi fece ridere di gusto ed ammisi che, tutto sommato, aveva ragione; ci mettemmo allora d’accordo per vederci da me dopo un paio di giorni, sempre di sera. La prospettiva di ricevere Frank ed un altro maschione mi aveva infervorata non poco e non vedevo l’ora… all’improvviso, colma di eccitazione, mi venne la bizzarra e troiesca idea di realizzare un breve filmino di mie performances solitarie, da mostrare agli ospiti ad inizio incontro!! Per prima cosa sgomberai un angolino del mio appartamento perché non presentasse nessun elemento riconoscibile, poi buttai sul pavimento vari cuscini e su di essi stesi un anonimo lenzuolo rosso. Approntai allora la mia fotocamera digitale su un supporto all’altezza giusta per inquadrare l’angolo appena attrezzato, e la predisposi per la videoripresa. Per avere abbastanza luce, presi le due o tre lampade da tavolo che avevo in casa e le piazzai in modo che illuminassero il punto da riprendere. Infine, per controllare l’immagine e le pose che avrei assunto, sistemai un grosso specchio a lato della fotocamera. Passando alla mia persona, mi feci qualche clistere per vuotarmi a dovere e rifinii la mia depilazione, poi preparai il particolare oggetto di piacere che avevo in animo di utilizzare: un paletto di legno liscio, opportunamente arrotondato ad una estremità. La larghezza di quel dildo di legno era ben maggiore dei miei vibratori di plastica (una circonferenza credo sui 18 cm): lo usavo saltuariamente quando avevo voglia di grandi dilatazioni anali; anche in quell’occasione lo rivestii con un profilattico e lo cosparsi di abbondante lubrificante. A quel punto mi denudai completamente, indossai la solita parrucca corta unisex ed una mascherina alla “Zorro” per un minimo di protezione della mia identità, poi mi lubrificai e dilatai bene lo sfintere per prepararlo all’abnorme penetrazione che desideravo. Prima di passare al paletto, però, mi penetrai con due dei miei vibratori, prima uno di media circonferenza poi uno appena più grande, per essere graduale nell’apertura del mio ano… non volevo certo procurarmi lesioni nell’imminenza di un incontro a tre!! Quindi mi inginocchiai sui cuscini dando le spalle alla fotocamera ed allo specchio, quasi sedendomi sui talloni con le ginocchia aperte; piazzai stretto tra i talloni il mio paletto/dildo di legno, me lo puntai sul buchetto, accesi e via con le riprese!! In pratica, mi impalai molto lentamente su quel palo di legno finché non sentii la punta in fondo al retto, poi cominciai ad andare su e giù con il bacino riprendendo bene tutta la scena… la possibilità di video ripresa della mia fotocamera era di durata limitata, per cui cercai di cambiare posizione ogni paio di minuti passando dall’iniziale cow girl alla pecorina, alla missionaria, distesa col culo all’aria, distesa sul fianco, ecc.. Terminata le riprese, le controllai e ne fui molto soddisfatta: sia la luce che la qualità delle immagini erano decenti… ed il mio buco era tutto slabbrato!! I due giorni trascorsero ed infine arrivò la sera in cui Frank ed il suo amico mi avrebbero raggiunta… non stavo in me dall’eccitazione, naturalmente! Di nuovo attuai una accurata pulizia interna tramite clisteri, mi docciai poco prima del loro arrivo e mi misi nel buchino un filo di lubrificante; indossai la parrucca unisex e predisposi la connessione della mia fotocamera allo schermo TV; preparai anche qualcosa da bere, sia alcolico che analcolico, e degli snacks per i miei ospiti; poi attesi paziente, tutta nuda, il loro arrivo. Frank non ricordava bene come arrivare a casa mia dal parcheggio del supermercato, per cui mi chiamò al telefono ed io glielo rammentai… dal mio balcone, dopo pochi minuti, vidi spuntare sia lui che il suo amico dalla penombra sul retro del condominio e, a quel punto, mi resi conto che qualcosa non tornava: il portoncino posteriore poteva essere aperto solo a mano dall’interno, me ne ero dimenticata!!! Beh… da vera pazza, senza neppure pensare, aprii la porta del mio appartamento e, portandomi dietro le chiavi, corsi giù al pianterreno ad aprire la porta ai miei ospiti! Sì, esatto: completamente nuda!! Per fortuna a quell’ora per le scale non c’era nessuno!! Aperto il portoncino, sorrisi ai miei ospiti e come una saetta mi precipitai su per le scale sino al mio appartamento; loro, vedendomi completamente svestita, fecero qualche battuta divertita e salirono con calma le scale dietro di me. Arrivati al mio ingresso li feci accomodare, scusandomi per il modo in cui li avevo accolti: “Figurati, ci ha fatto solo che piacere!!” mi fece Frank in risposta… lo credetti bene! Lui poi mi presentò il suo amico, un uomo più o meno della sua stessa età e corporatura, con pochi capelli in testa e folti baffetti neri; “Lui è il mio fidanzato” aggiunse poi… “Gli ho parlato di te e si è ingelosito non poco… allora gli ho proposto di venire con me da te, perché potesse conoscerti e rendersi conto che non ha motivi di gelosia”. La cosa mi lasciò molto stupita, e forse anche un po’ imbarazzata… non volevo complicazioni di alcun genere, né per me né per altri. “Capisco” feci all’amico di Frank con un fil di voce… “Io cerco solo e soltanto sesso, non devi assolutamente preoccuparti per la vostra relazione”. Lui non rispose ed io ebbi l’impressione che l’atmosfera rimanesse un po’ fredda. “Beviamo qualcosa” feci, e servii ai due ospiti un drink dopo averli fatti accomodare sul divano. Qualche altra chiacchiera, poi feci “Se vi va, vorrei mostravi un mio filmino” … loro annuirono, ed io accesi televisore e fotocamera; si erano seduti ciascuno su un lato del divano, lasciando spazio solo in mezzo, per cui non potei fare altro che sedermi tra loro due… io nuda e loro vestiti, come peraltro mi piaceva molto. Per la successiva decina di minuti li lasciai gustare le immagini di me stessa che prendevo nel culo il paletto in svariate posizioni, sorridendo nel notare i loro sguardi compiaciuti, e passando loro via via qualche snack. Ad un certo punto Frank se ne uscì esclamando “Che buco di culo bello e slabbrato che hai! Tutto da leccare e poi trombare!!”. Il suo cosiddetto “fidanzato” rimase però in silenzio: non mi sembrò apprezzare il complimento che Frank mi aveva appena fatto, e la cosa mi preoccupò. Terminato il filmino, mi alzai per spegnere televisore e fotocamera; loro due dapprima si guardarono senza muoversi, poi Frank si spostò verso l’altro e tirò fuori il cazzo dai pantaloni, poi slacciò la patta del suo amico ed estrasse anche il suo cazzo. Maneggiando il proprio cazzo con una mano e quello del suo “fidanzato” con l’altra, Frank portò la sua bocca su quella dell’altro, e si diedero ad un reciproco lingua a lingua per qualche minuto. Poi Frank si alzò, si richiuse i pantaloni, tirò fuori una sigaretta e si diresse verso il balcone dicendoci “Via, vi lascio soli un attimo per fumare… magari fate conoscenza, intanto”; il suo amico, sempre silenzioso, continuò a smaneggiarsi il cazzo in un accenno di lenta masturbazione ma non mi guardò, né accennò alcun atto nei miei confronti. Io lo guardai… tutto sommato aveva davvero un bel cazzo dalla cappella lucente e, per un istante, immaginai di prenderglielo in bocca… ma non riuscii a muovermi: non mi sentivo a mio agio con quel musone geloso, ed inizia a percepire che l’occasione stava sfumando. Frank ci lanciava ogni tanto un’occhiata attraverso la vetrata del balcone, finché terminò la sua sigaretta e rientrò in salotto; probabilmente anche lui si era ormai reso conto che non c’era abbastanza feeling tra me ed il suo “fidanzato”, o che forse la gelosia impediva a quest’ultimo di lasciarsi andare. Diede un’occhiata all’orologio e se ne uscì dicendo “Purtroppo si sta facendo tardi, per noi” … “Capisco, non preoccuparti…” feci io in risposta “…Magari sarà per un’altra volta”. Il suo amico si alzò dal divano e rimise l’uccello nei pantaloni, poi entrambi si diressero verso la porta ed io, ancora imperturbabilmente nuda, li accompagnai. Ci salutammo con poche parole e li sentii scendere le scale, poi aprire e richiudere il portoncino posteriore del condominio, ed infine allontanarsi. Qualche giorno dopo chiamai ancora Frank; alla prima telefonata lui non rispose, alla seconda invece sì; però chiacchierandoci mi sembrò molto sulle sue, per cui non mi sentii di chiedergli di rivederci e chiusi la conversazione dicendo “Magari ci sentiamo più avanti…”. Dopo un paio di settimane mi venne voglia di sentirlo ancora e fui sul punto di telefonargli, ma poi meditando su quanto era avvenuto e data la sua relazione probabilmente anche sentimentale con l’altro uomo, conclusi che non era il caso di insistere. Da allora, pur a malincuore, rinunciai a cercarlo… ma ancor oggi, inutile nasconderlo, non posso fare a meno di ripensare a quanto piacere ebbi dal magnifico cazzo di Frank ed alle eccitanti esperienze vissute nei nostri incontri.
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