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30. UN “REGISTA” D’ECCEZIONE


di Janus
08.12.2023    |    3.112    |    23 9.9
"Mi sentii davvero una maialina allo spiedo! Stavo prendendo un bel cazzo duro nel culo e, ad ogni affondo di quello, venivo spinta in avanti sul cazzo che..."
Dopo gli indimenticabili incontri con Marco, svariate vicissitudini personali e lavorative mi fecero trascorrere un periodo in cui mancarono le condizioni adatte per soddisfare la mia segreta quanto libidinosa parte femminile.
Tuttavia il desiderio di rivivere le sensazioni provate con i miei amanti occasionali era più prepotente che mai; cercai quindi un modo efficace per conoscere uomini interessati alle “femmine col cazzo” e fu così che, curiosando online tra diversi siti di incontri, arrivai infine a scoprire A69.
Decisi di iscrivermi e cominciai a comporre il mio profilo… nacque così “Janus”, nome con cui volevo sia esplicitare la mia bisessualità (Giano bifronte) sia far ricordare facilmente il nome “Gianna” che avrei usato, da quel momento, per il mio alter ego femminile negli incontri.
L’unica difficoltà fu connessa alla disponibilità di qualche mia immagine adatta per il sito e all’inizio dovetti arrangiarmi con alcuni autoscatti, integrati da bei disegnini di travestiti trovati online.
Nei primi tempi ebbi pochi contatti, anche perché per prudenza preferii non incontrare uomini di zone troppo prossime alla mia residenza: si sarebbe potuto trattare di persone che conoscevo!
Mi avvalsi invece di A69 per individuare i luoghi di sesso all’aperto della mia provincia e di quelle vicine; ne scoprii parecchi nella sezione “Carsex” e, nel prosieguo, cercai di capirne la posizione e naturalmente li visitai per valutarli.
Uno di questi posti si trovava a poche decine di chilometri da dove abitavo ed era molto noto per gli incontri, più che altro a carattere gay/bisex, che vi si svolgevano quasi ogni notte; ci andai un paio volte ma senza particolare fortuna, e per un po’ lo lasciai perdere.
Poi la voglia di sentirmi femmina si fece di nuovo insopprimibile ed una sera, passando nei pressi di quel posto al rientro dal lavoro, colsi l’occasione per tornarci: oggi, ripensandoci, devo dire che si trattò di una delle volte più soddisfacenti della mia vita!
Prima di arrivare in zona mi fermai in una stradina buia e, in pochi istanti, mi cambiai alla meglio con il poco che avevo in macchina: in pratica tenni sotto delle mutandine nere, sulle quali indossai dei leggings del tipo push-up molto aderenti che mettevano bene in risalto il culo.
Sulla pelle indossai una maglia femminile molto leggera ed aderente, sopra di questa un maglione con cerniera, infine data la stagione un giaccone sintetico antivento/antipioggia.
Completai poi il tutto con una parrucca corta unisex castana che, nel mio immaginario, poteva rendermi attraente sia per chi cercava la femminuccia che per chi cercava il maschietto.
Raggiunta la destinazione, entrai con l’auto nel parcheggio recintato del vicino ristorante e lo percorsi sino in fondo; in quel momento non c’era nessuno e con calma parcheggiai in modo da avere sul lato sinistro dell’auto uno spazio coperto alla vista, tra la vettura stessa e la vegetazione che costeggiava il parcheggio.
Dopo una ventina di minuti iniziò l’abituale carosello di auto che arrivavano, facevano il giro per individuare eventuali presenze interessanti, e si fermavano oppure ripartivano per tornare successivamente.
Io scesi e restai sul lato in ombra della mia auto, appena visibile alla luce dei fari, mettendo sul tettuccio a portata di mano la mia borsa col necessario, ossia profilattici, gel lubrificante e fazzolettini.
Qualche auto si fermò nei dintorni; ad un tratto qualcuno che aveva parcheggiato qualche metro più in là venne nella mia direzione, aggirò il muso della mia auto e si portò dove io ero in piedi in attesa, sulla fiancata nascosta alla vista.
Si trattava di un uomo non molto alto, con il cappuccio della felpa tirato sulla testa; vedendolo interessato, misi subito a nudo il culo calandomi leggings e mutandine appena sotto i glutei, poi tirai su la parte inferiore del mio giaccone per far vedere bene quanto offrivo e mi appoggiai al tettuccio della mia auto con le mani sotto il mento.
Quell’uomo, che da vicino si rivelò poi piuttosto anziano, vista la mia disponibilità mi venne accanto e prese a palparmi il culo in modo gentile ma sapiente; dopo alcune carezze, che estese anche al mio inguine, si abbassò dietro di me e prese a baciucchiarmi prima le chiappe poi il solco di pesca, fino ad insinuare sempre di più la lingua verso il mio buchino.
Una volta raggiunto il mio ano, evidentemente oggetto del suo desiderio, prese ad esplorarlo e leccarlo con una passione che non avevo ancora provato… allora non potei fare a meno di abbandonarmi a quell’intenso piacere e, da vera puttanella, cominciai ad sculettare e mugolare mentre lui continuava a leccarmi, baciucchiarmi e mordicchiarmi delicatamente.
L’occasionale compagno di giochi andò avanti a lungo con la sua lingua avida, poi si rialzò e, standomi sempre accanto, si bagnò un dito e me lo infilò lentamente dentro prendendo a masturbarmi lo sfintere… a quella profonda carezza io risposi gemendo e sculettando ancora di più, godendomi nel contempo l’andirivieni di auto sul lato opposto della mia macchina che, svoltando in fondo al parcheggio, mi illuminavano brevemente attraverso i finestrini.
L’uomo continuò per diversi minuti a masturbarmi l’ano, mentre io rimanevo appoggiata all’auto; ad un certo punto, sentendo che la sua saliva non rendeva la penetrazione abbastanza agevole, presi del gel dalla mia borsetta e mi unsi ben bene il culo per farmelo sditalinare senza senso di fastidio.
Mentre lui era intento a compiacermi con le dita si avvicinò un altro uomo, di mezza età, non molto alto ma abbastanza robusto di corporatura.
A quel punto il mio anziano estimatore mi sussurrò “Che gran bel culo che hai…. ti piace prendere cazzi, vero troietta? Sporgilo bene in fuori, fallo vedere bene anche a lui…”.
Ovviamente io annuii ed obbedii, lasciando ancor più libera la puttanella sfrenata che avevo dentro; a quel punto l’altro uomo si portò presso di noi ed prese anche lui ad accarezzarmi il culo.
Mentre entrambi mi deliziavano con le mani, portai una mano sulla patta del nuovo arrivato per capire se fosse o meno eccitato… lui si lasciò stimolare per qualche istante poi, facendosi appena indietro, aprì la cerniera e tirò fuori un bel cazzo di notevoli dimensioni, prendendo a menarselo lentamente per completarne l’erezione.
Non ci mise molto ad averlo duro al punto giusto; io glielo presi in mano di tanto in tanto e, appena convinta della sua turgidità, aprii la mia borsa e gli passai un preservativo che lui indossò in silenzio.
A quel punto, pregustando la monta, mi passai dell’altro gel nello sfintere spingendone un po’ dentro e cercando di allargarmelo bene; l’anziano intanto stava sempre al mio fianco e mi teneva le chiappe aperte, mentre ogni tanto accendeva la torcetta del suo telefono per ammirarmi meglio. Presi con una mano il cazzo svettante dietro di me e mi abbassai piegando le ginocchia fino a sentire la cappella centrare il mio buco… quell’uomo mi prese per i fianchi e, dopo una lieve spinta, mi ritrovai il suo cazzo duro tutto nel retto sino alle palle, senza la minima fatica né dolore!!
Una volta dentro cominciò una lenta ma energica monta che io, in estasi, assecondai muovendo appena il culo avanti ed indietro… molto, molto gradevole, dovetti ammetterlo; andò avanti per diversi minuti tra i miei mugolii di piacere: quanto mi sentii femmina e troia, così fottuta e guardata, mentre la luce dei fari delle tante auto che arrivavano e ripartivano illuminavano parzialmente la scena.
Essendo abbastanza alta, stare con le ginocchia piegate divenne faticoso: allora, per mantenere il culo all’altezza del suo cazzo, allargai le gambe e così potemmo continuare senza problemi.
Dopo un po’ quell’uomo smise di incularmi e si staccò per qualche istante: forse non voleva venire troppo presto? Poi si rifece sotto, incitato dall’anziano, e me lo mise di nuovo tutto dentro riprendendo a sbattermi.
Ancora qualche minuto e cominciò ad accelerare il ritmo degli affondi, facendomi intuire che probabilmente era prossimo alla sborrata… e così fu, dopo alcuni altri possenti affondi.
Qualche altro momento dentro di me, poi tirò fuori il cazzo dal mio buco e fece per togliersi il preservativo usato; a quel punto emerse la propensione alla “regia” dell’anziano che, passandogli dei fazzolettini per ripulirsi, a voce bassa invitò l’altro uomo a non gettare in giro rifiuti e si adoperò per raccoglierli lui stesso dicendo “Se lasciamo sporcizia, prima o poi chiuderanno la sbarra del parcheggio e non potremo più venirci”.
L’anziano, che da qui in avanti definirò il “regista”, si avvicinò di nuovo a me che ero rimasta appoggiata alla mia auto col culo nudo e riprese a farmi complimenti, ad accarezzarmi e palparmi. Mentre mi rinnovava le sue attenzioni mi disse sottovoce “Quello che ti ha appena inculato è un muratore nordafricano, mi conosce e per questo si è avvicinato… ti è piacito?” “Certo” gli risposi “Grazie davvero allora!” …“Mostra bene questo bel culo” continuò, sculacciandomi sonoramente di tanto in tanto “Facciamo sentire che ci sei… vedrai che te ne faccio prendere parecchi altri di cazzi, troia che sei!”.
Ed ebbe ragione: mentre lui continuava a palparmi e sditalinarmi, estendendo le sue carezze anche al mio inguine ed ai miei capezzoli, altri due uomini si avvicinarono uno per lato aggiungendo le loro mani a quelle del “regista”.
Presa da voglia di esibizione, mi tolsi il giaccone e lo misi sul tettuccio dell’auto, poi aprii la cerniera del maglione e tirai su la maglietta aderente fino a scoprirmi i capezzoli, rimanendo quindi nuda dal petto alle cosce… mi piaceva tantissimo stare così seminuda e sentirmi desiderata!
Poi portai le mani sulle patte dei due nuovi arrivati, che prontamente sfoderarono gli uccelli per farseli maneggiare; quello alla mia sinistra l’ebbe ben presto duro, per cui gli chiesi se gradisse il culo… al suo cenno di assenso gli passai un preservativo e mi misi di nuovo del lubrificante nell’ano mentre lui si incappucciava.
Mi appoggiai quindi di nuovo alla mia auto ed afferrai il suo cazzo per guidarlo sul mio buchino, aiutandolo a centrarlo… una decisa spinta e me lo mise tutto dentro anche lui senza problemi, data la sua misura non esagerata ed il mio sfintere già dilatato dalla precedente inculata.
Lui cominciò a montarmi con lunghi affondi; a quel punto il “regista”, che intanto aveva preso un po’ in bocca il cazzo del secondo uomo, mi fece girare appena verso di esso e, sempre sottovoce, mi invitò a prenderglielo in bocca anche io.
Il secondo uomo aveva un cazzo grosso e ben fatto, il più grosso visto quella sera; mi parve molto pulito, per cui non me lo feci ripetere ed imboccai la sua lucida cappella cominciando a leccarlo e succhiarlo.
Mi sentii davvero una maialina allo spiedo! Stavo prendendo un bel cazzo duro nel culo e, ad ogni affondo di quello, venivo spinta in avanti sul cazzo che avevo in bocca di fatti sentendolo fino in gola… il “regista” continuò a farmi complimenti, esortandomi a fare la troia senza ritegno e tenendomi una mano sul collo per assecondare l’avanti ed indietro indotto dall’inculata sul cazzo che avevo in bocca.
Gustammo tutti e quattro quella situazione per diversi minuti, poi per qualche motivo l’uomo che me lo stava dando in bocca si tirò indietro e si allontanò di qualche metro, rimanendo però ad osservarci mentre io continuavo ad essere montata.
Ancora qualche minuto di sodomizzazione, sempre con il buio intorno a noi squarciato quasi ritmicamente dai fari delle tante auto che giravano, ed anche il mio secondo amante occasionale arrivò all’orgasmo.
Lui tirò fuori il cazzo dal mio retto e, come nel primo caso, l’anziano “regista” si prodigò per fornirgli fazzolettini raccomandandogli di non lasciare in giro rifiuti!!
Dopo la seconda inculata, la scena più o meno si ripeté: chiacchiere a bassa voce col “regista”, le sue dita nel mio ano, la sua bocca ora sulle chiappe ora sui miei capezzoli… poi altri tre uomini si avvicinarono.
Anche a loro il “regista” fece ammirare il mio culetto invitandoli a palparmi ed accarezzarmi; due di essi non se lo fecero ripetere e dopo un po’ tirarono fuori i loro cazzi prendendo a menarseli… però non sembrarono interessati ad incularmi.
Chiesero invece che glieli prendessi in bocca ma io, un po’ dubbiosa sulle loro condizioni igieniche, preferii rifiutare nonostante le insistenze di tutti… permisi comunque loro di continuare a palparmi il culo mentre si masturbavano incitati dal “regista” che, evidentemente, apprezzava anche il cazzo.
Quei due si allontanarono mentre il terzo restò vicino a noi a guardarci, mentre nel nuovo momento di intervallo le dita del “regista” mi titillarono ancora il culo e la sua bocca avida mi succhiò i capezzoli.
Poi un altro uomo si avvicinò e cominciò a palpeggiarmi, tirando fuori il cazzo dai pantaloni. Il “regista” fece un po’ da mediatore anche in questo caso, invitando il nuovo arrivato ad incularmi; data l’evidente voglia di lui, gli passai un profilattico e mi unsi di nuovo il buchetto, ormai slabbrato ben bene!
Pochi istanti, pochi gesti, e mi ritrovai ben piantato nel culo anche il terzo cazzone duro della serata. Questo nuovo occasionale amante aveva una predilezione: gli piaceva sentir gemere di piacere… ed io, naturalmente, non lo delusi: presi ad ansimare e a mugolare, tra gli inviti del “regista” a gemere con voce più alta!!
La monta andò avanti per parecchi minuti, con il montatore che ogni tanto mi chiedeva di abbassare il culo per mettermelo dentro meglio, finché anche lui venne con un profondo rantolo di piacere; si staccò poi lentamente, col “regista” che ripeté la parte già avuta prima nell’evitare di far lasciare rifiuti sul posto.
Dopo la terza monta della serata mi sentivo apertissima e soddisfatta, pensando tra me e me “Era ora… non prendevo così tanto cazzo da parecchio!!”.
Trascorsi poi ancora diversi minuti con l’anziano “regista”; lui, passandomi il numero di telefono, mi invitò a contattarlo per trovarci ancora insieme e lasciargli gestire, come aveva appena fatto, la troietta che ero!
Io lo ringraziai ancora e promisi di contattarlo quindi, essendosi fatto piuttosto tardi, dovetti a malincuore salutarlo per prendere la via del ritorno… per mia fortuna col culo ben dilatato, ancora umido di gel ed estremamente soddisfatto!
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