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Gay & Bisex

Coming out 3


di maledesire
21.02.2023    |    8.479    |    9 9.7
"“Ragazzi dove l’avete pescata sta troia?..."
Per fortuna non erano molti metri e il terreno erboso era morbido; inoltre, nel tragitto potevo ammirare i due nuovi cazzi che mi avrebbero scopato a breve e devo dire che erano oltre le mie aspettative. Il cazzo di Cris avevo già potuto vederlo di soppiatto, ma non mi sarei aspettato tanta abbondanza in erezione.
Mi bloccai un istante pensando che per fortuna gli altri dormivano e le finestre delle camere non davano da quel lato; il giardino dava verso la strada ma vista l’ora tarda pensai fosse difficile che qualcuno ci scoprisse. Ormai ero in ballo e quei due maschi mi piacevano da matti.
“Guarda la cagna sta già ammirando i nostri cazzi fratellone. Eh sì, non te l’aspettavi ma lo hai visto solo da moscio e non nello splendore dei suoi 21 cm; ora li godrai tutti insieme al suo che come vedi i due cm in meno di lunghezza li guadagna nello spessore ah ah .. tanto abbiamo visto che i bei calibri spagnoli li prendi facilmente”.
Entrambi allargarono le gambe, ero molto indeciso con chi cominciare visto che anche come corporatura si assomigliavano, ma mi diressi prima dal fratello visto che non si depilava come Cris in tutto il corpo e mi stuzzicava di più.
Andai per leccare le sue palle ma venni preso per i capelli e un ceffone mi colpì in pieno il volto; rimasi basito mentre mi tirò per i capelli sputandomi addosso.
“Le cagne come te devono iniziare ad adorare il padrone a partire dai piedi. Mi spiace che da poco ho fatto la doccia, ma d’ora in poi passerò prima da te per la pulizia”.
Sempre tenendomi per i capelli mi spinse la testa verso il suo piede destro che teneva alzato e così iniziai a timidamente a leccare il dorso del piede, poi non percependo odori mi spinsi verso le dita e iniziai a leccarle e ciucciarle. Con il piede sinistro mi spinse la testa più in basso spingendo in bocca il suo piede.
In quella posizione mi trovavo con il culo rialzato e Cris approfittò del momento per aprirmi le chiappe con le sue mani, ci sputò e poi cominciò a giocare con la sua cappella attorno al mio buco.
Cercai di spingermi indietro con le mani ma Cris mi prese per le braccia incrociandole sula mia schiena; venni così spinto più in basso con la testa e la mia bocca dovette spalancarsi per far posto a circa metà del piede proprio.
Cris ridendo mi afferrò i polsi e con un unico affondo infilò tutto il suo cazzo dentro di me fino alle palle mentre il mio urlo veniva assopito risultando così solo come un rantolo di godimento.
“Ahhhh che culo fratellone, era da molto che desideravo farmi questo culo da favola e ora non ci credo questa cagna lo ha preso tutto in un colpo. Voglio farci entrare anche le palle”.
E questo fu letteralmente il suo intento perché iniziò una veloce serie di affondi, cambiandone la velocità e spingendosi sempre più indietro; dopo qlc minuto tirava completamente fuori il suo cazzo per poi reimpiantarlo dentro a volte di potenza e a volte lentamente per farmi sentire ogni cm.
Il dolore divenne man mano puro godimento, e nei lenti affondi potevo gustare la pressione alle pareti interne e sentire quel tronco venoso farsi strada dentro di me. Il piede in testa mi teneva piantato verso il basso con l’altro piede che entrava sempre di più mentre le braccia erano bloccate facevano da perno per Cris nei suoi affondi, mi sentivo una vera cagna, eh cazzo se mi piaceva.
Cris mi scopava imperterrito, con un alternarsi tra affondi lenti e violenti e il mio corpo, preso dagli spasmi, godeva tramite ogni nervo in un piacere che riempiva corpo e anima.
Stavo per raggiungere l’orgasmo quando Cris uscì dal mio culo e presomi per i capelli mi alzò la testa spingendola verso il cazzo di suo fratello Stefano la cui cappella gonfia e rossa era lucida di precum che feci in tempo a gustare prima di essere spinto ad ingoiare quel grosso cazzo e sentirlo spingere nelle tonsille.
Poi Cris arpionandosi alle mie spalle riprese la cavalcata mentre suo fratello mi scopava la gola spingendo la mia testa su e giù lungo il suo grosso cazzo prendendomi per le orecchie.
Ad un tratto con un potente affondo Cris con un urlo di godimento iniziò a scaricarsi dentro di me con numerosi spruzzi che potei percepire chiaramente allagarmi il retto proprio mentre il fratello spingeva la sua cappella nell’esofago.
Quando Cris si staccò da me liberando polsi e culo mi sentivo l’aria entrare e poi la sborra scendere copiosa, così mi alzai e non volendo sprecare quel lubrificante naturale mi alzai e montai sulla panchina, misi le mani sulle spalle sudate di Stefano che mi guardò con un ghigno animale e mi accucciai impalandomi da solo su quel suo obelisco dritto e duro come una roccia. Lo feci lentamente per gustarne ogni cm mentre Stefano rimasto sorpreso della mia intraprendenza mi prese i capezzoli strizzandoli.
Quando le mie terga si appoggiarono alle sue cosce mi sputò in faccia e io preso dalla libidine spalancai la mia bocca per ricevere il secondo sputo e poi lo presi per il collo e avvicinatomi alle sue labbra iniziammo a limonare mentre iniziavo a cavalcare quel suo palo che sentivo aprirmi ancor più le pareti interne data la sua circonferenza.
Venni preso per i capelli e spinto verso il cazzo di Cris che era ancora dritto nonostante l’abbondante sborrata. “Puliscilo per bene ciucciacazzi”. Lo ammirai e leccai le ultime gocce di sborra che erano uscite, poi cominciai a leccarlo come un cono gelato mentre il cazzo di Stefano sembrava incredibilmente aumentare di spessore.
Stefano mi strinse in una morsa con le sue braccia e iniziò lui a dettare il ritmo con veloci e profondi affondi. Poi si fermò mentre una mano mi prese per i capelli e spinse la mia testa verso destra dove un cazzo svettante e gocciolante attendeva il suo turno. Non feci in tempo ad aprire la bocca che una nuova grossa cappella si introdusse nella mia gola proprio mentre qualcosa di umido iniziò a spingere sopra il cazzo di Stefano facendosi strada dentro di me e allargando il mio povero buco allo spasimo nello stesso istante in cui il cazzo in gola iniziò a sparare spruzzi densi e abbondanti di sborra.
“Ragazzi dove l’avete pescata sta troia?. Stavamo rientrando quando abbiamo visto il vs spettacolo”
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