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Gay & Bisex

Rapimento 4


di maledesire
28.03.2022    |    9.169    |    7 9.3
"Venni spinto su e giù con velocità e forza e ogni volta sentivo premere più a fondo nelle tonsille..."
Mi venne infilato qualcosa di grosso nel culo e rimessa una morsa con un cerchio che mi teneva spalancata la bocca, quindi venni sganciato braccia e gambe. Mi lasciarono pochi secondi per stiracchiarmi dopo tempo in quella posizione scomoda e poi mi ordinarono di muovermi. Mi alzai in piedi ma un calcio sul culo mi buttò a terra.
Di nuovo parlò la voce negli auricolari che non ricordavo mi avevano infilato nelle orecchie.
“Feccia devi stare a 4 zampe come una cagna al guinzaglio, sguardo a terra e stringi il culo perché se ti esce quella coda ricominciamo il giro per riempirti le budella. Ora ricomincia la musica perché c’è un ospite che conosci bene. Mi ha dato altri soldi perché ha portato pure degli amici, ma questo non era nei patti e così mi ha fatto incazzare, magari ogni tanto abbasso la musica così magari potrai capire chi è”.
Così mi tirai su e iniziai a seguire a 4 zampe il nero che mi tirava per la catena legata al mio collare mentre una musica assordante mi faceva quasi male ai timpani. La coda sobbalzava mentre mi muovevo facendo dondolare il plug che avevo nel culo. Mi sentivo il culo pieno di sborra che pressava per uscire.
Salimmo su un montacarichi che ci portò giù di diversi piani. Poi arrivammo su un sotterraneo, una sala con a sinistra una sorto di trono in legno con davanti un grande telo nero di plastica a terra circondato da faretti e cineprese ad ogni angolo, sulla destra invece un gruppo di uomini travestiti come frati incappucciati fissava un video proiettato su una parete. C’era un caldo assurdo ed un forte odore di sudore, piscio e sesso.
Stavo per contare quanti erano nel gruppo quando rimasi bloccato fissando anche io la scena del video che riprendeva il sottoscritto mentre venivo scopato gola e culo dai due gruppi di bianchi e neri. C’erano primi piani dei loro grossi cazzi che mi affondavano in gola e culo. Come potevo aver preso cazzi di quelle dimensioni? Il mio buco veniva filmato zoomando mentre rimaneva aperto durante il cambio dei cazzi.
“Ti piace vedere come sei cagna mentre vieni scopato? Sguardo a terra feccia, muoviti e vai al centro del telo. Mettiti con faccia a terra, braccia distese in avanti e gambe leggermente rannicchiate per avere il culo in alto, da perfetta troia in attesa di cazzo. Quando ti tolgono il plug spingi in fuori il culo in modo da far uscire tutta quella sborra di cazzi neri e bianchi che ti hanno appena riempito. Fai vedere come ti sto addestrando e fammi fare bella figura obbedendo altrimenti fino a quando non ricevo il riscatto prenderai un numero infinito di cazzi e dovrai usare il pannolone avendo il buco di culo come una voragine”.
Ormai avevo capito che le sue non erano solo false minacce e così venni spinto al centro del telo dove dopo esser stato bendato mi misi nella posizione indicata.
Rimasi in attesa diversi minuti. Non potevo vedere né capire cosa stesse accadendo attorno a me con quella musica assordante nelle orecchie. Mi sentivo osservato ma l’unico senso attivo era l’olfatto, che avrei preferito fosse tappato visti la puzza di sudore e piscio di quella stanza cui si era aggiunto una forte puzza di piedi, segnale che il gruppo era ora vicino e attorno a me.
Ad un certo punto una mano iniziò ad accarezzarmi la schiena, scendendo verso il culo a dare un colpo alla coda le cui oscillazioni si ripercuotevano dentro il mio culo.
Poi improvvisamente mi venne estratto il plug in un sol colpo facendomi gemere di dolore.
Finalmente potevo scaricarmi della sborra con ripetuti abbondanti spruzzi mentre la voce negli auricolari riprese:
“Wow feccia, ne avevi proprio un sacco complimenti. Gli hai sbalorditi e ora sono piegati dal ridere. Ora fai il bravo ti giri e cominci a leccare come un cane. Fai il bravo o li lascio a questi massima libertà di usarti come vogliono. Noto un certo astio nei tuoi confronti e sai che alla tua età i ragazzi non hanno mai abbastanza”.
Mentre pensavo a ci potessero essere come un automa obbedii e mi spostai girandomi, quando entrambe le mie mani toccarono una pozzanghera collosa rimasi pure io stupefatto della quantità che era uscita dal mio culo.
Volevo capire chi fossero quei bastardi e così resi soddisfatto il mio aguzzino iniziando a leccare quello schifo.
Mentre leccavo venni schiacciato a terra con un piede umido e puzzolente che mi si strusciò il viso su quel liquido colloso. Poi venni preso per i capelli e spinto verso l’alto facendomi strusciare il viso su delle grosse palle umide e odorose di piscio e sudore.
Conoscendo i miei compiti spinsi fuori la lingua per leccare ma pochi istanti dopo il cazzo mi venne spinto dentro la bocca e iniziò a sparare un forte getto di piscio caldo che dovetti ingoiare a più sorsate dato che il tipo premeva la mia testa sul suo bacino.
Sentivo attorno a me un forte odore di cazzo e quindi capii di essere accerchiato. Non ero pronto a bere il piscio di tutta quella gente, ma afferrato per i capelli venni spinto su un altro cazzo che mi si piantò in gola. Venni spinto su e giù con velocità e forza e ogni volta sentivo premere più a fondo nelle tonsille. Mi mancava il fiato e mentre subivo quel trattamento sentivo altre cappelle umide strusciarsi sul mio viso e tentare di farsi strada nella mia bocca spalancata quando venivo mantenuto schiacciato per un tempo ogni volta più lungo. Quando mi partirono gli spasmi e sparando muco da naso e bocca venni liberato, ma per pochi secondi subendo lo stesso trattamento passando da un cazzo all’altro.
Sempre preso per i capelli venni così tirato da ogni lato e cazzi di diverse misure e dimensioni si piantarono liberamente dentro la mia bocca spingendo talvolta nelle tonsille visto che la morsa consentiva piena libertà. Sentivo altri cazzi strusciarsi su di me e quel forte odore invece di schifarmi mi stava eccitando.
Era irreale e non capivo più nulla, il brutto era che quella situazione iniziava ad eccitarmi, anche il mio cazzo era duro ed eretto, e iniziai a lappare con ingordigia le gocce di precum che quelle cappelle producevano in abbondanza mentre quei cazzi iniziarono a riempirmi la bocca due alla volta.
Non so da quanto andava avanti quel trattamento, la gola e la mandibola mi facevano male mentre quei cazzi mi scopavano la gola come conigli. Finalmente i due cazzi che avevo infilati iniziarono a eruttare spruzzi intensi di sborra mentre altri cazzi in attesa mi sborravano sul viso. Fu incredibile quanta sborra dovetti ingoiare dovuta a duplici spruzzi simultanei. La cosa arrapò molto i miei aguzzini che sentivo spingersi per prendere il posto ma anche il sottoscritto tanto che quando iniziò il quarto giro di duplice spruzzata venni anche io senza nemmeno toccarmi.
Mi sentivo capelli, viso collo e petto grondanti di sborra quando finalmente quel trattamento terminò.
Rimasi lì fermo a riprendere fiato mentre la bocca mi venne liberata; poco dopo la musica nelle orecchie si spense e tra risate e voci di chi si complimentava su come fossi diventato troia una voce si alzò tre le altre che mi bloccò il respiro:
“Allora ragazzi vi avevo detto che vi sareste divertiti. Questo pezzo di merda si pavoneggiava quando vinceva le partite contro le vostre squadre solo perché il paparino pagava per bene. Ora si è bevuto mio piscio e la vs sborra, altro che idolo come avete visto ora è una vera cagna.
Ma lo stronzo so è anche scopato la mia e alcune delle vostre ragazze e ora la pagherà per bene. Adesso ci facciamo ripuli..”.
La musica riprese all’improvviso. Io rimasi bloccato. Era Nico, il mio migliore amico dall’infanzia. Non potevo crederci.
“Bravo feccia, vedi fidarti della gente? Ora fai il bravo e fai finta di nulla. Se ti scopri che hai capito chi sono finisci nella merda. Ora continui a fare quello che hanno richiesto e goditi quei cazzi che ho visto ti eccitano lurida troia.
Vediamo se questo nuovo compito ti piace. Ora a 4 zampe ti giri completamente e vai avanti, arrivato, tanto saprai quando ci sei ah ah, inizi a ripulire i piedi e mi raccomando fai un bel lavoro perché come hai capito ti conviene non farli innervosire, poi man mano sali e ripulisci tutto il corpo sudato salendo fino alle ascelle. E passi al successivo … Poi il resto dipende da come hai svolto tuo compito”.
Mi sarei messo ad urlare pensando a come tutta la mia vita fosse cambiata e ora gente di tutti i giorni mi ha visto venire scopato come una cagna, bere sborra e piscio e chissà che altro.
Ma l’idea che prima o poi la mia vendetta sarebbe giunta mi diede la forza di rimettermi carponi e muovermi avanti di qlc mentre la puzza di piedi divenne insopportabile.
Riconoscevo quell’odore visto che sia a casa sia agli allenamenti mi aveva fatto arricciare il naso varie volte. Il primo era proprio quel bastardo del mio ex migliore amico.
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