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Gay & Bisex

Un sogno diventato un incubo 6


di maledesire
26.03.2024    |    5.784    |    12 9.9
"Quindi mi butto in doccia e mi sembra di rinascere, mi insapono tutto per tre volte per togliermi quei residui di sborra rappresa e poi resto a godermi il..."
La testa mi scoppia e ogni piccolo movimento mi provoca dolore, il culo e la gola mi bruciano. Devo alzarmi per bere, sono sudato fradicio. Lentamente inizio a sbattere gli occhi che faccio fatica ad aprire. Sento la pelle tirare come avessi qualche sostanza seccatasi sul mio viso. Sono posizionato sul fianco sx e cerco di girarmi a pancia in su ma mi blocco sentendo sotto di me il letto bagnato, ci passo la mano e la ritrovo fradicia di una sostanza appiccicosa.
Mi giro e mi trovo Igor beatamente addormentato e come un fulmine i ricordi mi piombano in testa. Il mio corpo è coperto di sborra e il mio culo ne ha rilasciata mentre dormivo, tutte quelle sborrate ricevute da lui e dai suoi bastardi di amici.
Lentamente mi alzo, devo pisciare e lavarmi almeno il viso. Mi fermo a guardarlo, anzi ad ammirarlo.
Dio quanto è bello, è la perfezione totale e sprizza mascolinità da ogni poro, mi fa impazzire ogni cosa di lui, da quei piedoni enormi a quegli occhi di ghiaccio; per non parlare di quel meraviglioso cazzo che mi stupisco come abbia fatto a prenderlo da vergine, è lungo e grosso da mollo.
Anzi ho preso il suo e quello di Nico, rifletto mentre la mia mano scende verso il buco per verificarne lo stato; entrano tre dita e non sento dolore. E la voglia mi assale.
Incolpo l’aria della stanza, ancora intrisa di un mix di odori: droga, sesso, alcool, sborra, piedi, sudore e piscio. Penso ad ognuno mentre annuso l’aria come un cane cacciatore di tartufi. Il mio cazzo si agita.
Quindi apro la finestra e vado in bagno a svuotarmi la vescica in una lunga pisciata liberatoria.
Quindi mi butto in doccia e mi sembra di rinascere, mi insapono tutto per tre volte per togliermi quei residui di sborra rappresa e poi resto a godermi il getto ad occhi chiusi.
Mi prende un colpo quando una mano mi prende il cazzo in erezione, spalanco gli occhi e devo alzare la testa per vederlo negli occhi.
“Ciao cucciolo” dice Igor avvicinandosi al mio viso. Ci fissiamo e stiamo in silenzio fino a quando dolcemente mi sussurra: “Tu mi fai impazzire, mi hai stregato o fatto qualche incantesimo? Sono pazzo di te, adoro vedere come godi mentre ti scopo a fondo, guardarti negli occhi mentre annaspi con il mio cazzo nelle tonsille o mentre godi mentre ti apro quel culo da favola che hai. Mi fa impazzire vederti scopato da altri e poi infilare il mio uccello nel tuo culo pieno di sborra”.
Poi le ns labbra si uniscono in un bacio profondo con le lingue che lottano spinte da una passione infinita. Ci stacchiamo quando siamo senza fiato, ma solo per riempire i polmoni di ossigeno e ricominciare un bacio ancora più passionale.
Lui mi afferra per le gambe e io mi attacco alle sue spalle mentre mi prende in braccio. Poi mi schiaccia sulla parete e con una mano cerca il mio buco e ci infila due dita. Ansimo di godimento nella sua bocca mentre il bacio continua. Inizia a scoparmi con le dita e quando ci stacchiamo per respirare gemo di godimento come una cagna. Poi indirizza il suo cazzo verso il mio buco e ci affonda in un colpo solo facendomi gridare e inizia scoparmi come un coniglio. Sbatto schiena e testa sulle mattonelle mentre il suo cazzo mi stantuffa a ripetizione, affonda dentro di colpo, fa piccoli movimenti e poi esce lentamente per poi iniziziare nuovamente quel trattamento. Lo sento sempre più grosso e duro e godo come un riccio mentre i nostri baci senza fine continuano. Poi il porco mi schiaccia a fondo sulla parete e due delle sue dita si aggiungono al cazzone dentro di me mandandomi via di testa. Sento il mio cazzo scoppiare e quando inizia ad aumentare la velocità dei suoi affondi il mio cazzo inizia a sborrare. Sono sfinito mentre il suo cazzo continua a scoparmi, con sempre maggior violenza, sembra voglia entrare dentro di me anche con le sue palle che sbattono su di me, poi dopo infiniti minuti finalmente lo sento scaricarsi dentro di me.
Rimaniamo così diversi minuti, io schiacciato alla parete avvinghiato con braccia e gambe al suo corpo, il suo cazzo piantato dentro di me e il mio culo che cola la sua sborra, le nostre bocche vicine e aperte mentre i ns corpi riprendono fiato.
Faccio per baciarlo ma lui si stacca, mi fa scendere da quella posizione e con una mano mi spinge verso il basso e dandomi della troia mi ordina di ripulire il suo cazzo.
Scendo sulle ginocchia e non faccio in tempo ad ammirarlo che me lo trovo spingere sulle labbra e farsi strada dentro di me. Scende senza pietà fino alle tonsille e schiacciando la mia testa sul muro con il suo busto.
Rimane piantato fisso a farmi mancare il fiato, mi sento soffocare e sforzi di vomito mi fanno uscire muco da naso e bordi della bocca. Finalmente mi libera ma faccio appena in tempo a fare solo un paio di respiri che la sua cappella preme nuovamente sulle labbra.
Entra e si spinge al limite della gola, stiamo fermi e inizio a leccare quella cappella dentro di me quando parte un forte getto di piscio dal forte sapore pungente.
Sono costretto a bere ogni goccia mentre lui mi sputa sul viso e con il suo ghigno malefico mi dice che sono una vera troia.
Poi mi lascia lì e esce dal bagno.
Io rimango lì a terra chiedendomi perché è così bastardo e io così stupido.
Lo sento parlare al telefono, ma non capisco la lingua. Mi alzo, mi do una ripassata veloce in doccia e mi lavo i denti.
Lui entra, mi arriva alle spalle e mi abbraccia. Poi mi gira la testa verso di lui e mi bacia mentre con la mano raggiunge il mio culo e ci entra dentro con due dita. Le spinge dentro completamente e le ruota dentro di me. Poi esce e me le fa ripulire dalla sborra.
Poi mi benda gli occhi con una fascia nera e mi accarezza; mi prende per mano e mi porta in camera.
“Bendato vedrai come le sensazioni sono ancora più profonde” mi sussurra e poi spingendomi a terra dice a voce più alta “ora TROIA fai vedere ai miei due amici che non mento sulle tue qualità di prendicazzo che poi ti scopo di uovo quando sei bello farcito”
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