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Gay & Bisex

Rapimento 6


di maledesire
03.11.2022    |    3.846    |    0 9.8
"Avrebbero aperto la mia prigione trovando il figlio del boss nudo, pieno di piscio, con il viso e capelli colmi di sborra e con il culo aperto e gocciolante..."
Un getto di liquido caldo mi colpì il viso e mi svegliai di soprassalto. Ero rannicchiato e chiuso in una specie di scatola quadrata con un buco per lato da dove spuntavano 4 cazzi che stavano pisciando contro di me. Lo spazio era piccolissimo, faceva un caldo infernale e non potevo neppure stendere le gambe; per fortuna almeno potevo alzarmi in piedi e allontanare il viso dai loro getti. La testa mi girava, avevo la gola arsa ed ero pure fradicio di sudore.
La solita voce dall’esterno iniziò a parlare: “Feccia ti sei svegliato finalmente! Cazzo fai in piedi? Subito in ginocchio a bere il piscio che gentiluomini ti offrono per non farti morire di sete. Oggi allenamento per la tua indole di ciucciacazzi da ingoiare a fondo nelle tonsille. Visto che i tuoi amici ti hanno spanato il culo e che si sono lamentati perché non sei capace di mantenere 22 cm di cazzo a fondo in gola, ho deciso che il culo lo lasciamo riposare per oggi, ma a fine allenamento voglio vederti ingoiare una banana intera. O impari da solo o lo farai poi con la forza.
Puoi usare anche le mani così ne svuoti di più e mi fai guadagnare, sai siamo in un’area di sosta di Tir ed è una delle più grandi, quindi hai molti clienti che pagano 5 euro per pisciare e 10 per una pompa, con ingoio chiaro ciucciacazzi?. Sai non chiedo molto perché alla fine è un aiuto nel tuo addestramento e così avrai più cazzi con cui allenarti di dimensioni e razze diverse ah ah. Visto i risultati finora forse non serviva, ma hai ricevuto una droga che ti aiuterà ad esser ancora più puttana”.
Quella situazione, quel forte odore di cazzo e piscio, il piscio che scendeva lungo il mio corpo e che a terra aveva formato una pozzanghera, le telecamere che mi filmavano, la testa che mi girava, mi sentivo una vera puttana e mi piaceva. Ormai non aveva senso nascondere l’evidenza, gli ultimi eventi mi avevano fatto capire che il cazzo mi piaceva e molto. Pensavo a Nico e al suo bellissimo cazzone, esser stato scopato e usato dal mio migliore amico mi aveva aperto la mente, oltre al culo.
Fissavo quei quattro cazzi che mi eccitavano e così mi inginocchiai e mi posi davanti a quello il cui getto era al termine e presi in bocca gli ultimi spruzzi mentre con le mani presi i due a lato cominciando a segarli mentre ancora pisciavano su di me.
Non appena il getto terminò iniziai a roteare la lingua attorno a quella cappella, per poi prenderlo in bocca e scendere lungo l’asta per ingoiarlo fino alla base mentre qualche volta massaggiavo quelle grosse palle che scesi ad annusare e poi leccare inebriandomi di quel forte odore di sudore, cazzo e piscio che mi fece rizzare il cazzo. Immaginai che gli uomini all’esterno potessero vedermi tramite le telecamere visto che anche i cazzi che segavo si rizzarono velocemente.
Così iniziai a passare da un cazzo all’altro, gustando i loro diversi sapori e odori e cercando di spingerli sempre più a fondo nelle mie tonsille fino a farmi scatenare conati per lo sforzo. Ero come impazzito. Più assaporavo il sapore del cazzo e più ne volevo.
Inoltre, sentirmi dare della cagna, troia, ciucciacazzi, puttana, frocio e altro mi stimolava a dare dimostrazione di quanto quei bastardi avessero ragione, spingendomi autonomamente ad affondare i loro cazzi nelle mie tonsille fino a farmi mancare il respiro.
Uno dei 4 era bello grosso oltre che lungo e facevo fatica a spingerlo a fondo ma dopo alcuni giri sugli altri tre finalmente lo sentii con soddisfazione entrarmi nelle tonsille, ma fu proprio nel momento i cui la cappella si gonfiò iniziando a inondarmi di sborra. Fui sorpreso e mi staccai finendo con il viso pieno degli ultimi spruzzi.
Non mi ripulii e passai a quello sulla destra le cui vene gonfie erano segnale della sborrata imminente che mi lappai fino a ultima goccia mentre anche il terzo sborrò riempiendomi la mano.
Passai quindi all’ultimo e più resistente, iniziando a massaggiarlo anche le palle e roteando per bene la lingua sulla cappella prima di ingoiare l’asta allo stremo.
La quantità di sborra che mi rilasciò in gola mi sorprese, ma la gustai fino all’ultima goccia.
Non feci in tempo a staccarmi che da ogni buco spuntarono nuovi cazzi, belli duri e dritti come paletti e quindi mi rimisi all’opera contornato dalle risate e improperi che provenivano dall’esterno di quella scatola dove ero rinchiuso.
Questa volta due vennero in pochi minuti e con spruzzi scarsi nonostante le dimensioni, facendomi crescere solo la voglia. Per fortuna gli altri due mi sa che erano gg che non si svuotavano.
Il terzo giro era formato da 4 veri pali neri con grosse cappelle lucide di precum che gustai da ognuno prima di iniziare a pomparli come si deve. Le loro dimensioni erano simili a quelle di Nico e il loro colore e odore mi attirava da impazzire. Ad un certo punto mi alzai un po’ sulle gambe avendo le ginocchia doloranti e mi chinai per prendere in gola una di quelle bellezze, ma in quello spazio ristretto e con quei calibri sull’attenti, mentre facevo su e giù con la bocca su quello davanti e smanettavo i due a lato il mio culo si strusciava sul cazzone nero alle mie spalle e che mi stava riempiendo le chiappe di precum.
Non resistetti, avevo troppo voglia così mentre continuavo a spingermi in gola quel bel palo nero strusciavo pure il mio buco su quella cappella gocciolante.
La sentivo aumentare di dimensione e premere sul mio buco voglioso. Mi spinsi un po’ indietro e percepii la cappella farsi strada dentro di me per poi ritrarsi all’indietro mentre il cazzo in gola iniziò a eruttare numerosi e abbondanti spruzzi che gustai fino all’ultima goccia. Così mi dedicai ai due cazzi ai lati spingendo indietro il mio culo verso il cazzo alle mie spalle e facendolo entrare nuovamente dentro di me.
Mentre mi gustavo i due cazzi al centro, il cazzo alle mie spalle indietreggiò nuovamente rimanendo solo con la punta della cappella dentro di me e facendomi impennare la voglia di cazzo. Così mi spinsi ancora indietro con il culo per averne di più proprio nel momento in cui lui affondò dentro di me lasciandomi senza fiato e iniziando a riempirmi anche da dietro di sborra mentre i due al centro sborrarono all’unisono riempiendomi viso e capelli.
Nello stesso istante sentii delle sirene e un’auto arrivare di corsa ed inchiodare, poi un trambusto e gente che urlava e correva.
La polizia mi aveva trovato ed ero finalmente libero? Il cuore cominciò a battere velocemente per la gioia che si bloccò in un istante non appena ricordai il mio stato in quel momento. Avrebbero aperto la mia prigione trovando il figlio del boss nudo, pieno di piscio, con il viso e capelli colmi di sborra e con il culo aperto e gocciolante. Magari ci stava pure la stampa.
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