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Gay & Bisex

PRIMA VOLTA


di maledesire
28.04.2018    |    20.688    |    6 4.8
"Poi entrambi cambiarono improvvisamente ritmo, un frenetico su e giù sul mio cazzo e lunghi affondi dall’altra parte; il cazzo che usciva completamente per..."
Ero stato contattato urgentemente dalla Direzione. Nessuno conosceva il nuovo amministratore che era stato nominato il giorno prima a seguito di un ictus del fondatore dell’azienda; come prima notizia era stato informato che per colpa mia si era perso uno dei migliori fotografi disponibili...
Io ero un modello scoperto da poco ma vantavo già diversi grandi nomi nel mio curriculum sia per sfilate che partecipazione a videoclip con diverse star musicali.
Ma quel bastardo aveva superato il limite. Modello non è sinonimo di frocio e quando quel bastardo si è fatto trovare nel suo ufficio nudo e con il cazzo in tiro mentre i due suoi leccaculo cercavano di spingermi in ginocchio, non ho resistito: gli ho tirato un calcio sulle palle e me ne sono andato dopo aver rotto il naso alle sue due checche.
Avevo appuntamento nella nuova sede che si trovava su un loft fuori città, al di sopra di una vecchia fabbrica in un quartiere in abbandono.
Il posto era allucinante e pensai di aver sbagliato indirizzo quando il mio telefono squillò; venni informato di attendere l’apertura del portone e prendere il montacarichi in fondo al corridoio.
Entrai, il posto era lurido e puzzava di piscio. Passai davanti ad una grande stanza ove a terra si trovavano dei materassi lerci. Notai sparsi per terra dei preservativi usati .. e da qualcuno molto ben dotato…

Mi affrettai verso il montacarichi, chiusi le serrande e pigiai l’ultimo dei tre pulsanti.. forse con l’idea di allontanarmi da quel lugubre posto.
Rimasi sbalordito quando giunsi ad un piano totalmente circondato da vetrate che davano su un terrazzo giardino splendidamente circondato da piante e fiori di ogni tipo. Il pavimento era di legno chiaro e l’arredamento minimalista era tutto avorio.
Come aveva fatto ad allestire un posto così in un luogo del genere?
Mi venne incontro un bel ragazzo, molto giovane, ben palestrato. Vestito con jeans e t-shirt neri che contrastava profondamente con la sua carnagione chiarissima e la sua testa lucida, completamente priva di alcun pelo anche nelle sopracciglia.
“Ciao Stefano io sono Andrea. Non ti preoccupare, il posto lascia attoniti tutti quelli che entrano. Il Signore ama i contrasti. Seguimi.”.
Tramite un lungo corridoio passammo davanti ad una sala palestra attrezzatissima dove un bellissimo ragazzo si stava allenando. Era a torso nudo e tutto sudato. Le sue braccia erano tutte tatuate e supersviluppate. Più avanti una vetrata dava su una sauna dove sdraiati stavano altri due ragazzi vestiti solo di un asciugamano e anche loro lo stesso tatuaggio tribale lungo le braccia.
“Questa è la zona relax ove tutto il top management può liberarsi dello stress. Eccoci. Signore è arrivato Stefano”
Entrai e mi venne a stringere la mano un tipo abbronzatissimo, sulla quarantina, tutto vestito di bianco con una t-shirt che sembrava lacerarsi per la pressione dei muscoli che adornavano quel corpo alto quasi due metri. Mi strinse la mano in maniera così vigorosa da far male.
“Piacere io sono Paul. Con i miei fratelli ho acquisito alcune società in Italia tra cui quella dove stai lavorando, procurando solo insuccessi..”
“Non è così..”
“Sto parlando io, siediti e aspetta gentilmente il tuo turno”
Mi sedetti su una strana poltrona in pelle con la seduta lunga e bassa mentre lui mi venne alle spalle avvicinando le sue labbra ad un mio orecchio.
“Tu non hai ancora capito che in questo mondo bisogna sempre accontentare chi paga .. IN OGNI SUA RICHIESTA anche la più perversa. Il successo all’inizio si paga o per avere appoggi o per mantenere il proprio lavoro. Sai se non righi dritto con me non lavorerai per nessuno perché tutti alla fine hanno bisogno del sottoscritto. Ora imparerai cosa si deve fare. ANDREAAA!!!”
Andrea entrò. “Vieni qui davanti a noi, spogliati nudo e comincia a menarti l’uccello”.
Guardai Andrea spogliarsi, aveva già il cazzo barzotto e cominciò a menarselo in tutta la sua bella lunghezza. Feci per alzarmi ma venni preso per i capelli e un coltello mi fece un graffio sul collo.. “Se vuoi mantenere intatto questo bel faccino guarda e impara. Ha un bel cazzo, quasi 26 cm e sborra un casino il ragazzo. Devi solo imparare stando fermo ad osservare”.
Il ragazzo era decisamente bello, aveva una tartaruga pazzesca al posto dell’addome e già tutto il suo corpo era perlato di sudore talmente era concentrato ed eccitato nella sua masturbazione che proseguiva con entrambe le mani lungo quel cazzo poderoso e lunghissimo. L’asta era perfettamente dritta e percorsa da grosse vene che portavano il sangue in grosse quantità alla cappella ormai violacea. Lui mi guardava con un ghigno beffardo e io gli sputai addosso andando a colpire in pieno quella cappella gonfia.
“Aaahh sì la tua saliva sul suo cazzo.. giusto riempigli la gola”. Mi avvolse con un braccio intorno al collo mentre manteneva la punta del coltello vicina al mio occhio. Intanto il ragazzo era salito sulla poltrona e inginocchiatosi sui braccioli puntava la sua cappella tra le mie labbra che fui costretto ad aprire per lasciar entrare quel mostro dentro di me. Non ci fu nessuna clemenza, me lo infilò fino alle tonsille procurandomi sforzi di vomito che dovetti trattenere mentre quella biscia continuava a strusciarmi nella gola già stretta dalla morsa del braccio dell’altro.
“Cazzo avete già dato inizio alla festa… però che dilatazione delle tonsille…ci sta dentro quasi tutto l’arnese dell’Andrea…ora proviamo il resto”. Non riuscivo a veder chi fosse perché l’unica mia inquadratura era il bacino di Andrea. Tentavo inutilmente di scalciare mentre venivo denudato di pantaloni e mutande. Due mani per parte mi allargarono le gambe e capii che erano i tre ragazzi che avevo visto. Capii di essere finito e infatti in pochi secondi sentii qualcosa forzarmi l’ano ed entrare forzatamente dentro di me. Il dolore fu devastante e non potevo urlare dato che la mia gola era perforata dal bastone del ragazzo.
Bastarono pochi altri lievi affondi perché mi scaricasse una quantità incredibile di liquido caldo. Numerosi prorompenti schizzi di sborra continuarono ad invadermi per almeno una decina di volte e fui costretto ad ingoiare tutto mentre l’altro continuava a stantuffarmi il culo e una mano mi smanettava il cazzo che cominciava a crescere.
“La troia ci sta godendo e accoglie interamente tutti i cazzi. Andrea monta sopra il suo cazzo e fatti scopare. SUBITO SENZA DISCUTERE!! Tu lascia il posto”.
Finalmente liberò la mia gola da quel mostruoso bastone e si impalò sul mio cazzo mentre quello dentro di me veniva sostituito da uno più lungo. Sentivo il mio cazzo pian piano farsi strada in quell’antro caldo e avviluppante in un massaggio eccitante. La stessa cosa faceva l’altro cazzo dentro di me. Era una sensazione strana, il dolore si era affievolito grazie al percorso già aperto ed al movimento più lento; pian piano si trasformava in sensazione di godimento. Quella situazione all’inizio agghiacciante cominciava invece ad eccitarmi.
Poi entrambi cambiarono improvvisamente ritmo, un frenetico su e giù sul mio cazzo e lunghi affondi dall’altra parte; il cazzo che usciva completamente per poi rientrare brutalmente facendo sbattere alcune volte le palle sulle mie chiappe. Venni liberato dal cazzo nel culo mentre Andrea continuava ad impalarsi su di me. Venni copiosamente dentro di lui che a sua volta riempì il mio viso con nuovi copiosi spruzzi colpendomi dritto negli occhi.
“FERMO POLIZIA, LASCIA IL RAGAZZO BRUTTO BASTARDO”.
Mi tolsi la sborra dagli occhi che mi bruciavano e rimasi allucinato. Andrea singhiozzava accucciato vicino alle gambe di Paul che un poliziotto stava liberando dalle corde che lo tenevano legato e imbavagliato ad una sedia a rotelle.
“Maledettooo mi ha legato e costretto a guardarlo mentre violentava mio figlio. Se non fossi costretto qui ti avrei ucciso BASTARDOOO. Quando gli ho comunicato il licenziamento è andato via di matto. Il mio ragazzo.. ha 16 anni…Ti voglio morto dovrai soffrire come un cane..”
“Non si preoccupi i bastardi come lui hanno vita dura in carcere e ci preoccuperemo che sia un incubo”.
Non credevo alle mie orecchie feci per replicare alzandomi di scatto ma una manganellata in testa mi fece perdere i sensi.
Mi risvegliai mentre due poliziotti mi trascinavano per le spalle ammanettato dietro la schiena. Aprirono le porte di un furgone dove dentro c’erano altri 4 ceffi, due negri 1 marocchino ed un croato.
“Ragazzi questa merda è stata trovata con il cazzo piantato nel culo di un ragazzino… è Vs per i 20 minuti di viaggio”. Dopo che vennero mollate le catene che tenevano appese le loro manette fui scaraventato dentro.. ancora privo di pantaloni e mutande.
Ero a terra ai piedi di quei 4 e le porte si chiusero. Uno salì in piedi su di me con un piede sulla schiena e l’altro anfibio che mi premeva sulla faccia reclinata di lato mentre due mi premevano sulle gambe.
“Lurida merda umana questo è tanto per iniziare..” Era il quarto, che mi infilò nel culo due grosse dita. Cercai di urlare nonostante l’anfibio mi premesse sulla faccia e così ricevetti una pedata sulla schiena. Poi lo sentii, la cappella era molto grossa ma con tutto il suo pesò lo infilò senza alcuna pietà. Mi sentii mancare il fiato mentre l’asta continuava paurosamente ad entrare. Cercai di inarcarmi mentre anche gli altri mi pedavano. Poi finalmente sentii le palle sul mio culo. “Ragazzi questo sì è preso tutto il mio cazzone e vi assicuro che sono 25 lunghi cm. Ora senti che stantuffo bella troia” e cominciò a perforarmi come una trivella lasciando dentro solo la cappella e facendo scorrere tutta l’asta. Il dolore era allucinante, quel palo sembrava entrarmi nelle budella ogni volta lasciandomi senza fiato.
Gli altri tre scesero dal mio corpo mentre tirato per i capelli venni messo a carponi. Urlavo mentre quel palo sembrava entrarmi ancora più a fondo in quella posizione che permetteva al mio carnefice di fare uscire e rientrare il suo palo completamente.
Il marocchino tirò fuori la sua bega già in erezione e dopo avermi sberlato con essa alcune volte me la piantò in gola durante un mio urlo. Uno mi tirava per i capelli e l’altro si teneva saldo alle mie orecchie mentre entrambi i loro cazzi mi stantuffavano come martelli pneumatici. Stavo per vomitare più per la nauseante puzza di piscio e sudore che per le dimensioni quando fiotti di sborra cominciarono ad invadermi contemporaneamente in gola e in culo. Quattro grossi fiotti mi riempirono le tonsille che fui costretto ad ingoiare mentre il carnefice alle mie spalle continuava a sgorgare la sua sborra in quantità incredibile.
Quando fui liberato dalle due intrusioni avevo sforzi di vomito, la mascella dolorante e mi sentivo il culo devastato. Sentivo lo sperma straripare dal mio culo e scendere a terra. Un calcio mi prese le palle buttandomi a terra. Venni girato a pancia in su e il secondo negro allargandomi cominciò a impalarmi a sua volta. Trovò subito facile accesso visto il precedente allargamento e la notevole lubrificazione data dalla sborra del suo compagno. Poi il croato si sedette sul mio torace e presomi per i capelli cominciò a scoparmi in gola. Le sue dimensioni erano più grandi del marocchino ma minori di quelle di Andrea.
La mandibola mi faceva male e la mia gola ed il mio culo mi bruciavano mentre quei due pali venosi continuavano a scoparmi. Ad entrambi piaceva estrarlo e poi affondarlo completamente fino a sbattere le loro palle su di me. La mia gola era esausta di quelle continue intrusioni quando entrambi accelerarono il ritmo mentre il furgone si fermava e dopo poco si svuotarono anche loro dentro di me. Questa volta la maggior quantità finì nella mia gola con forti spruzzi che mi provocarono sforzi di vomito che costrinsero il mio intruso ad uscire mentre continuava con ultimi spruzzi che mi riempirono il viso proprio quando le porte del furgone si aprirono.
“BENE fatto tutti un bel viaggetto vero? AH AH AH AH… Ora mettete via i cazzi che stiamo arrivando… AI VS POSTI!! Ma guardatelo è pieno di sborra sulla faccia e gliene esce dal culo… mazza come ti hanno aperto.. hai il culo che perde sborra e sangue. Stronzo mi hai sporcato tutto il pavimento.. vieni qui brutta merda”.
Ero ancora disteso sul pavimento sotto shock, distrutto moralmente e fisicamente, ogni parte di me mi provocava dolori intensi; ero incapace di muovermi per paura di un’emorragia che partisse dal mio culo divelto. Nel giro di due ore ero stato violentato da 7 persone 4 in culo e 3 in gola. Il mio corpo era pieno del loro sperma.. dentro e fuori di me la loro sborra si mescolava l’una con l’altra.
Il poliziotto mi prese per i capelli e mi trascinò al centro del furgone dove c’erano le chiazze di sborra e sangue della mia violenza precedente. “Ora pulisci con la lingua questa merda mentre arriviamo in penitenziario altrimenti ti metto in una cella con 8 negracci così avrai da divertirti mentre ti scoperanno in culo due alla volta.. ”. La risata fu generale mentre l’altro poliziotto sistemava le catene che immobilizzavano le manette ai polsi degli altri 4.
Il terrore di quella minaccia mi spinse a fare quanto mi era stato ordinato nonostante il disgusto e così cominciai a leccare per terra dove le chiazze di sborra erano più evidenti mentre i sei mi deridevano.
“Ma bravo ti hanno addestrato bene.. ora hai capito che conviene sempre obbedire a qualsiasi ordine ti diano i tuoi superiori senza fare il galletto..”.
Alzai la testa e fuori dal furgone c’erano Paul Andrea e i tre ragazzi di prima.
“Sono tutti attori e ne è uscito un bel film porno che mi farà guadagnare un sacco di soldi.. sembri nato per farti scopare.. hai una vocazione… E io devo ancora provarti.. ti va questo bel cazzone?”.
Per la rabbia esplosi urlando e gettandomi addosso a lui. Feci in tempo a farlo cadere e tiragli una tripla di pugni sul muso ma poi venni bloccato mentre ero ancora sopra di lui. Sentivo il suo cazzo strusciare sotto di me mentre fui preso da varie braccia. Mi bloccarono sdraiato sull’asfalto con gambe divaricate rovesciate all’indietro per metter in bella evidenza il mio culo.
“L’avete lavorato per bene eh ragazzi?? Tommy e Matteo infilate insieme tutto il vs. cazzo!!”.
Si misero uno davanti all’altro con in mezzo il mio culo. Non riusciva a muovermi nella morsa di numerose mani. Urlavo mentre due grosse cappelle entravano dentro di me. Poi fu la vota di tutta la loro lunghezza che intromisero piano piano. Sentivo i miei tessuti cedere e far strada a quelle due beghe che incalzavano su e giù dentro di me.
Vedevo i due slinguarsi freneticamente mentre i loro corpi si abbassavano e rialzavano. Intanto anche il mio cazzo era diventato rigido e quella notevole intrusione mi stava eccitando. Venni anch’io gemendo come una vacca mentre i due riempivano le mie budella di sborra che usciva contemporaneamente dalle loro cappelle.
“Ma sentilo sembra una troia da film porno. Ora in ginocchio e tieni la bocca aperta che ci piscio dentro”. Mi alzai e così feci tanto sarebbe successo lo stesso. Era calda e aveva un sapore schifoso ma ogni tanto si bloccava in attesa ingoiassi quanto avevo in gola.
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