Gay & Bisex

IO E TE


di maledesire
28.04.2018    |    4.229    |    0 5.8
"Vorrei gridare prendimi e scopami ma non lo faccio, attendo il momento impaziente..."
Attendo il momento impaziente. Mi sei entrato nella testa dal ns. primo incontro, oltre che nel corpo.
Il ns scambio di messaggi conferma la forte intesa tra di noi. Siamo in perfetta sintonia fisica e cerebrale. L’unico problema è che sono totalmente tuo. Bramo il momento in cui mi farò dominare e sottomettere alle tue fantasie. Mi eccito al pensiero ogni volta.
La tua barba ruvida sulla mia pelle, le tue mani su di me quando mi stringi a te o quando mi sberli viso o chiappe; il tuo sguardo dominante la tua voce imperante, il tuo cazzo turgido e venoso, la tua cappella pulsante, il profumo della tua pelle, il sapore del tuo sudore segno che l’avermi scopato con forza consuma almeno parte delle tue energie infinite. Tutto di te fa parte di me, non ne posso fare a meno e la crisi mi prende se passa troppo tempo: è come una droga, ne senti la necessità ed è l’unica cosa che ti rende un altro, che ti fa allontanare dalle problematiche e che ti appaga dentro.
Finalmente arrivo, entro e le ns lingue si incontrano affamate l’una dell’altra, la tua mano si fa strada nei miei jeans e le tue dita mi entrano nel solco del mio culo; già il calore mi assale e la voglia di te, di essere tuo mi penetra nel cervello. Mi schiacci al muro, sento il tuo pacco gonfio, l’eccitazione già invade la stanza, i ns. ormoni sono in subbuglio e l’odore di sesso già si diffonde nell’appartamento.
Vorrei che mi prendessi subito lì in piedi, nudo e pigiato sul muro. DIO COME TI VOGLIO!
Mi spingi di là, io mi dirigo vs la stanza da letto, i ricordi del precedente incontro mi tolgono ogni volontà. Il ricordo del dolore, del piacere di sentirti dentro di me, degli affondi violenti del tuo cazzo, del suo volume che penetra con forza in me incrementano la mia eccitazione.
Ma tu hai una sorpresa. Mi spingi vs la scala nella stanza di sopra. Il divano letto aperto. Hai preparato tutto per me; hai in mente qualcosa di strano. Non ti piace la normalità ed è questo che mi fa impazzire!! Uno sganassone e mi ordini di inchinarmi. Io al tuo cospetto, tu mio signore e io ai tuoi comandi. Sai che mi piace ma ne godi anche tu.
Mi ordini di leccarti i piedi; la cosa mi disgusta ma io sono tuo, dipendo da te e agisco come tu vuoi. Con la lingua comincio a leccare il tuo piede. E’ freddo ma pulito per cui non mi dà disgusto e proseguo nel mio compito. Le tue dita lasciano impronte roventi sulle mie chiappe e questo mi scalda dentro, mi eccita e perdo ogni remora passando a leccare le dita con trasporto. Mi avvicini alla ringhiera e mi leghi come un cane al guinzaglio. Mi sento in calore come non mai.
Poi un’altra novità, la benda! Una piccola pezza dai forti poteri. Non vedere è come un forte eccitante, non sapere cosa farai mi manda in estasi. Ti voglio e tu lo senti. Per questo mi avvicini al tuo cazzo svettante che succhio con ingordigia. Mi piace il suo sapore, la sua durezza. Mi ordini di tenere la bocca spalancata e cominci ad affondarlo tutto. Sento i tuoi peli vicini mentre lui mi provoca sforzi spingendosi oltre i miei limiti. Miglioreranno te lo prometto. Sai che mi applicherò per farti godere al massimo. Voglio sentirlo tutto dentro quando arriverà il tuo premio. Sentire i tuoi spruzzi, il tuo liquido bianco invadermi sarà una ricompensa.
Ti sposti, mi rendi il culo rovente con le tue sberle e poi mi graffi con la tua barba mentre i tuoi morsi proprio lì vicino al buco mi fanno male ma mi mandano in estasi. Vorrei gridare prendimi e scopami ma non lo faccio, attendo il momento impaziente. Capisco che hai voglia di giocare e questo ci eccita entrambi.
Sono a carponi con il culo all’insù come mi ordini; sento del calore vicino e poi qualcosa di caldo scende sulle mie chiappe. E’ un olio profumato che mi scende sul solco. Me lo spalmi, sento che ti piace, lo percepisco dentro di me; cominci a scoparmi con le tue dita ed il calore in me si intensifica.
Poi mi porti sul letto, io a pancia in giù e tu sopra di me. Lo sento duro e possente, lo desidero da impazzire. Mi prendi le braccia e mi leghi le mani sopra la testa. Non capisco più nulla: ti voglio dentro di me. Vorrei gridarlo ma attendo. Alzo il culo, mi struscio sul tuo cazzo per farti percepire quanto ti desidero. Ma tu lo sai, godi a vedermi così bramoso di te ma mi ordini di chiedertelo e io lo faccio anche se con meno decibel di quel che il mio corpo vorrebbe urlare.
Poi finalmente sento il rumore della cartina dl condom. Finalmente sarò tuo. Mi allarghi le gambe e mi ordini di rilassarmi. Una parola, il mio corpo è tutto in subbuglio, la mia testa pensa solo a te, ti desidera vuole la tua forza, la tua violenza..
Due sberloni e poi lo sento farsi strada in me; il momento tanto atteso è giunto. Sento la cappella turgida entrare seguita da quella che sembra una mazza, robusta dura e lunga.
Cominci a scoparmi e io cerco di rilassarmi, memore anche del precedente incontro. Sto imparando dal mio maestro, dal padrone delle mie emozioni. Questo facilita la sua entrata, a lui che spinge con forza per conoscermi nel profondo. Lo sento entrare sempre più, come mai prima, sento il tuo corpo attaccato al mio segno di una fusione completa tra i ns. corpi.
Mi sberli le chiappe e allunghi i tuoi affondi, mi sento penetrare a fondo e mi eccito da morire. Mi scopi per un po’ così, violentemente nel profondo. Lo sento sempre più duro e il dolore mi assale, una lotta tra godimento e dolore che procede fino a quando ti stacchi.
Non ti sento più e non posso vederti. Rimango immobile a riprendere fiato. Il mio cuore scoppia, il mio culo brucia; la corda che mi tiene le mani si è allentata, ma ti attendo. Voglio essere tuo totalmente.
Ti sento salire le scale e sorrido. Sei andato a bere, segno che sto facendo bene il mio compito di farti godere.
Monti sul letto mi ordini di girarmi a pancia in su. Mi allarghi le gambe, sento la tua cappella che mi sfiora e poi un affondo violento mi lascia senza fiato. Irruente, duro e ancora più vigoroso di prima cominci nuovamente a scoparmi, i tuoi lunghi affondi mi entrano ancora più dentro in quella posizione, lo senti più libero e desideroso di te della tua forza e me lo fai sentire. Godo come mai mi è successo, sento il mio culo dilatarsi sempre più, il dolore è intenso, l’eccitazione è forte e mi abbandono a te.
Sei senza fine, il tuo cazzo continua i suoi affondi con sempre maggior intensità. Mi sento aprire ma non vorrei finisse.
Poi ti alzi mi fai avvicinare alla ringhiera. Mi leghi per il collo in modo che non possa alzarmi. Mi ordini di curvare la mia schiena poggiando i pettorali al pavimento e mettendo davanti i tuoi occhi il mio culo allargato dalle tue voglie. Lo faccio e attendo. Sento il tuo piede su di me, poi il tuo alluce si strofina nel solco ed entra dentro di me. Mi scopi con quello; io stranamente non mi sento sporco, sento che sono totalmente tuo e mi eccito da matti. Ho il culo in fiamme ma bramo essere posseduto da te. Tu lo senti, mi vedi ai tuoi piedi in attesa di soddisfarti per soddisfarmi. Poi di nuovo cominci a scoparmi.
Sento che anche la tua eccitazione non è mai stata così forte finora con me. Mi sconquassi scopandomi con violenza e facendomi sbattere ripetutamente la testa in ritmo con i tuoi affondi. Sento che sto per venire, vorrei toccarmi; basterebbero pochi gesti per venire come una fontana ma attendo che sia tu il primo.
Tu continui, senza sosta, senza fine, il dolore mi penetra nel cervello assieme ad una goduria mai così profonda. Vorrei sentirti dentro di me esplodere la tua eccitazione senza barriere tra noi in un’unione totale; ma non è così. Il ritmo aumenta, ti sento al culmine, l’aria è intrisa del ns godimento. Poi esci e sento il tuo liquido riempirmi la schiena.
Sono devastato, faccio fatica a scendere le scale ma non vedo l’ora di ricominciare!!



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