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Gay & Bisex

Nuovo lavoro? Parte 2


di maledesire
12.11.2018    |    10.204    |    5 9.3
"Entra il fratellastro dopo la corsa mattutina e lo trova così quindi se lo scopa con cazzo in gola e dildo nel culo..."
Fu tutto così veloce che non mi rimase tempo per riflettere e mi trovai a suonare al portone di una palazzina moderna appena fuori città. Entrai in un lungo corridoio dove si trovava alla mia dx una palestra e alla sx una piscina e poi una thermarium. Tramite le vetrate notai dei ragazzi che si allenavano. Mi sentivo osservato e indagato e così accelerai il passo fino ad arrivare a delle scale. Al piano superiore vi era uno studio fotografico deserto così mi fermai pochi istanti ad osservare le diverse zone di registrazione allestite. C’era una cucina, un salotto, una classe di scuola, una camera da letto, un fienile e una sala di torture che mi spaventò e corsi al piano superiore.
Qui trovai ad aspettarmi il regista, un affascinante signore brizzolato sulla cinquantina che mi fece accomodare su un divanetto davanti a delle telecamere.
Mi fece una serie di domande ma vedendomi imbarazzato e teso mi preparò da bere qlc di forte mentre mi spogliavo per le foto. Non avevo pranzato e quel drink era molto forte ma cominciò a girarmi la testa in modo strano, mi sentivo avvampare e molto eccitato mentre assecondavo le sue istruzioni per le pose pizzicandomi i capezzoli mentre mi segavo o giocando con le dita attorno al buco del mio culo in pose sempre più spinte.
Mi riempiva di complimenti e quindi mi disse che ero proprio quello che cercavo. Poi arrivò al punto: “ho in mente una scena dove il ragazzo dorme con il fratellastro maggiore. Si sveglia e trova sull’altro letto degli slip usati che comincia ad annusare. Poi trova nascosti vibratori e popper. Entra il fratellastro dopo la corsa mattutina e lo trova così quindi se lo scopa con cazzo in gola e dildo nel culo. Giù la sala operativa è pronta. Possiamo regolare le riprese da esterno così non hai spettatori vicini per le tue prime riprese. So che sei bravo di bocca, bevi sborra e ti eccita il sudore. Sei perfetto. Guarda nel tablet e scegli chi vuoi sia l’attore tra quelli giù in palestra. Poi ricorda che più sarai troia e più ti pago. Decidi tu man mano”.
Ci accordammo per 1200 euro assicurandomi che nessun cazzo sarebbe entrato nel mio culo.
Mentre preparavano il set dovetti farmi dei clisteri per evitare sorprese con il dildo. Non dissi che ero vergine perché quasi mi vergognavo. Scelsi un ragazzo moro col petto scolpito e contornato da una peluria che dai pettorali scendeva verso il pube. Mi avevano colpito i suoi tatuaggi che dal collo scendevano lungo le braccia come fossero maniche di una maglia fantasia. Poi le gocce di sudore che imperlavano il suo corpo mi avevano stregato.
Quando scesi al piano trovai tutte le luci spente tranne quelle che illuminavano la camera da letto. Mi tolsi accappatoio e mi stesi nudo sotto le lenzuola per cominciare lo show.
Feci finta di svegliarmi e lentamente uscii dal letto sorprendendomi di scoprire degli slip sul letto a fianco. Li presi in mano e con vera sorpresa notai che erano umidi e caldi realmente. Li avvicinai al mio naso e nuovamente, come la prima volta scoppiò in me una scintilla provocata da quell’intenso mix di sudore e piscio, quel mix di vero maschio che scatenava in me il bisogno di assaporare nuovamente quel nettare che avevo recentemente scoperto. Cominciai ad annusare quegli slip come un cane da caccia alla ricerca della preda e mentre la mia mano sinistra li premeva sul mio viso la destra cominciò a smanettarmi il cazzo.
Come in preda ad un raptus cominciai a cercare altri indumenti usati da annusare e guardando sotto il letto notai una scatola. La tirai fuori e una volta aperta mi trovai di fronte ad oggetti che mai fino a quel momento avevo potuto toccare dal vivo. La scatola conteneva tre dildo di tre dimensioni diverse, lubrificante, due boccette di popper, una benda per gli occhi, degli anelli di ferro e elastico, un paio di manette e una corda.
Mi ero completamente estraniato dalla realtà, come mi era successo la prima volta in cui scoprii la mia passione per l’odore maschile. Non ricordavo più di essere in uno studio a fare le riprese di un video gay fino al momento in cui una voce mi impose di annusare il popper ispirando più volte per narice e cominciare a usare gli oggetti della scatola.
Fu la mia prima volta che il mio corpo veniva a contatto con delle chems. Non sentendo nulla inizialmente feci 5 lunghe inspirazioni per singola narice. L’ultima fu come un’esplosione alla testa: il cuore accelerò bruscamente, la testa mi girava e cominciai a sudare copiosamente lungo tutto il corpo. Sensazioni molto strane che impennarono la mia voglia di cazzo. Così tirai fuori il dildo più grosso, lo misi sopra il letto in mezzo agli slip e in ginocchio cominciai a leccarlo partendo dalle palle, dove annusavo gli slip, e salendo verso la cappella.
“CAZZO LO SENTIVO CHE IL MIO FRATELLASTRO ERA UNA CAGNA SUCCHIACAZZI”.
Mi girai di scatto e il mio finto fratellastro in pantaloncini e canotta fradicia di sudore si avvicinò mostrando un gonfiore invitante.
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