Erano le 6 del mattino/3

Mentre cominciavo a riprendere fiato a grosse boccate d’aria anche il cazzone ancora nel mio culo cominciò lentamente ad arretrare, uscendo con un grosso flop che fece ridere tutti. Dovevo aver il buco bello aperto perché sentivo l’aria entrare e la sborra uscire.
Il tipo dietro me aprì le manette e mi prese per i capelli tirandomi giù di brutto dal divano e buttandomi a terra.
“Un culo molto accogliente da gran cagna oltre quello che immaginavo. Guardati hai bevuto il piscio di tre maschi, preso la sborra di due in gola, due in culo e due sul viso oltre a farti aprire il culo da tre cazzoni uno più grosso dell’altro. E ora ne vorresti ancora vero cagna?”.
Non feci in tempo ad iniziare una frase “Basta vi pre..” che un pugno mi colpì in pieno l’occhio destro e caddi di lato.


Uno si mise sopra di me a culo scoperto “Sei una cagna e non puoi parlare. Ora voglio sentire per bene la tua lingua che mi lecca il sudore del culo e mi lavora il buco cercando di entrare” Un pugno a martello mi colpì lo stomaco poi il tipo mi afferrò le caviglie rovesciando all’indietro le mie gambe e tenendole divaricate mentre il suo culo si appoggiava sulla mia faccia.
Aveva un forte odore di sudore ma per fortuna non di merda come avevo il terrore. Cominciai a leccare attorno al buco quei peli umidi. Ma non mi avvicinavo.
“Ho detto che voglio sentire la tua lingua dentro. Ragazzi ha bisogno di esser stimolato.
Alzò leggermente il suo culo e due dita inumidite di coca mi vennero infilate in bocca.
Poi mentre il tipo sopra di me mi alzava leggermente la testa tirandomi per i capelli altre due mani si avvicinarono e mentre una alternava la chiusura delle narici l’altra avvicinava una boccetta che dovetti inalare per 5/6 volte. La testa ricominciò ancora a pulsarmi e il cuore ad accelerare mentre la mia testa libera ritornò lentamente a poggiare al pavimento e il tipo sopra di me infilava il suo cazzo nella mia bocca proprio mentre un altro cazzo mi sfondò il culo ancora una volta.
In quella posizione entrambi i cazzi si piantavano facilmente dentro di me facendomi sentire tutto il loro spessore. Andavano così in fondo che sembrava volessero entrare anche con le palle. Per fortuna questi erano di dimensioni molto ridotte rispetto ai precedenti.
La mia mente era in palla: questo trattamento mi stava piacendo. I miei stavolta erano sul serio gemiti di godimento. La droga mi stava facendo proprio diventare una cagna?
Mentre gli affondi nel mio culo aumentavano d’intensità la mia lingua leccava volontariamente e con eccitazione l’asta che entrava e usciva dalla mia gola.
Evidentemente i due erano molto eccitati in quanto pochi istanti ancora e i due liberati i miei orifizi avvicinarono ambo i cazzi al mio viso riempiendomi letteralmente di sborra.
Dovevo essere una maschera di liquido denso e bianco perché ciascuno fece almeno quattro abbondanti schizzi prima di svuotarsi completamente.
“Bene troia ora ti concedo la parola esclusivamente per rispondere con un Sissignore deciso e convinto.
Devi ora dimostrare ai tuoi padroni come non vedi l’ora di esser umiliato e usato da noi dimostrando la tua totale devozione per poter esser scopato e avere il ns prezioso succo dentro di te”.
“Ora fammi vedere quanto sei cagna e desiderosa se vuoi che continuiamo con le buone . Non hai ancora provato le cattive te l’ho assicuro.
Ora chiamate Giacomino che sta finendo il suo allenamento. Tu devi convincere lui, che è uno sciupafemmine, a concederti la sua sborra e dimostrare a noi quanto sei veramente cagna dentro. “