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Gay & Bisex

Il cliente


di maledesire
31.03.2020    |    15.936    |    13 5.4
"Poi le sue mani scendono verso il basso: una mano mi prende il cazzo e comincia a smanettarlo mentre l’altra mi prende le palle e le stritola tirandole verso..."
Premessa: racconto con episodi di violenza quindi se siete schifiltosi fate a meno di continuare a leggere grazie a tutti.
………

Avevo bisogno di soldi. Ero indietro con l’affitto per quel buco dove stavo. La mia idea di venire a Roma per trovare lavoro come modello o cantante si era ormai dissolta. Qlc sporadica sfilata e qlc serata nei bar mi avevano aiutato a tirare avanti.
Mi ero ripromesso di non farlo mai più dopo la morte del mio amico in quella maledetta serata di due anni prima, ma non mi era rimasta altra via e così avevo pubblicato l’annuncio con qlc foto del mio book.
Molte mail che non tardarono ad arrivare visto che dimostro meno dei miei 23 anni, ma l’ultima mi sorprese:
“Ho letto tuo annuncio. Sono di passaggio per qlc gg in hotel. Sono dominante e cerco maschio da usare a mio piacere. Il tuo corpo mi eccita e l’idea di usarti mi fa tirare l’uccello.
Attendo tuoi esami recenti e qui vedi allegata mia tessera di donatore. Due ore 500 euro NO LIMITS più altre 200 per ora se ti va di continuare. Se sei obbediente e resistente potrei usarti anche nei gg successivi.
Attendo risposta immediata con toni corretti e contatto telefonico”.

Il mio desiderio di sottomissione prevalse sulla ragione. Era troppo tempo che non provavo quelle sensazioni e così risposi:
“Buonasera Signore ho letto con molto interesse la Vostra proposta e sarà un piacere soddisfare il Vostro piacere. Allego il documento richiesto e vi lascio il mio cellulare.
Slave devoto”.
Dopo qlc minuto un messaggio sul cellulare: “Non slave ma cagna! Non Signore ma Padrone! Cagna arrivi a hotel xx e a reception chiedi la busta che ha lasciato Mr Green. Sali al piano entri ti spogli e indossi quanto trovi sopra il divano. Alle 20 io arrivo. Ti fai trovare carponi con il culo in alto. Non voglio sentire mai parole uscire dalla tua bocca. Concesso solo un deciso SISSIGNORE e qlc gemito di dolore o godimento, dipende da te e non da me. Pulizia interna totale o finisci male “.

Ora i soldi sono nei miei jeans e io sono carponi nel pavimento di marmo della suite. Il mio culo proteso verso l’alto, il viso sul pavimento e le braccia distese in avanti con indosso quanto richiesto: ball gag, benda, collare in pelle con guinzaglio, una imbracatura per i pettorali, manette ai polsi.
Finalmente sento la porta aprirsi e dei passi. Sono dei tacchi da donna? Rimango sorpreso ma il profumo è decisamente femminile.
“MMMMhhh il mio amore sceglie sempre bene”. La sento muoversi per la stanza ma rimango fermo in attesa. Dopo alcuni minuti, si avvicina da dietro. Mi accarezza i glutei e sale lungo la schiena, poi scende piantando leggermente le sue unghie e graffiandomi tutta la schiena. Poi le sue mani scendono verso il basso: una mano mi prende il cazzo e comincia a smanettarlo mentre l’altra mi prende le palle e le stritola tirandole verso il basso. Mi cosparge il culo con un liquido oleoso e mi pianta due dita dentro. Le muove e le gira allargandole mentre con l’altra mano stringe le palle. Comincia a scoparmi con le sue dita facendole entrare ed uscire. Diventano tre mentre l’altra mano comincia a masturbarmi. Le dita escono dal culo e con la mano mi dà un colpo alle palle mentre continua a masturbarmi. Un dolore intenso mi arriva al cervello. Poi le sue mani mi allargano le chiappe e sento qlc di grosso spingere nel mio buco.
Penso sia una trans ma è troppo duro. Due sberle sulle chiappe e mi affonda dentro. Un urlo strozzato dalla ball nella bocca. Poi mi prende per i fianchi e comincia a stantuffarmi con quello che capisco essere un strap-on di belle dimensioni. Mi sento il culo aprire e quel coso affonda ogni volta di più. Le piace spingermi avanti e indietro per i fianchi per penetrarmi a fondo.
Dopo un po’ di minuti sento la porta aprirsi di nuovo.
“Ma che bello spettacolo. Già iniziato a lavorarlo. Quel cliente di merda non mi mollava più. Devo anche pisciare ma poi ho pensato di dare da bere a questa cagna bianca. Non ti dispiace vero?”.
Riconosco la voce del ragazzo nero alla reception che ghignava quando mi ha dato la busta. Ora capisco.
“Tranquillo, questa brava cagna berrà ogni goccia e così l’odore di piscio non mi darà fastidio. Mi passi quella candela?”.
Sento il tipo avvicinarsi mentre dietro la donna continua i suoi affondi. Mi prende per i capelli e mi alza la testa. Sento una zip e poi un intenso odore di cazzo. Mi viene liberata la bocca dalla ball e il cazzo comincia a colpirmi e strusciarsi sul mio viso. Poi sento la cappella spingere sulle mie labbra e con la lingua ci passo intorno. Poi il cazzo mi viene spinto improvvisamente sempre più a fondo nelle tonsille mentre una mano mi blocca e preme la testa. Non ero preparato e mi sento soffocare mentre il tipo spinge sempre più a fondo nonostante i miei conati che mi spingono fuori muco dai lati e dal naso. La ragazza fa colare della cera lungo la mia schiena mentre continua a scoparmi il culo.
Finalmente il cazzo in gola arretra e dopo alcuni colpi di tosse vengo ripreso per i capelli, il cazzo entra di nuovo nella mia bocca ma senza spingere verso la gola.
Altra cera cola su di me mentre parte un fiotto di piscio caldo. Cerco di deglutire ma il getto è forte, la mia bocca sta per riempirsi, ma finalmente lo spruzzo si blocca e riesco a liberarmi la bocca ingoiando tutto. La cosa si ripete per almeno 5 volte prima che lo spruzzo si esaurisca.
Poi vengo liberato da ambo le parti. Sento i due armeggiare e sniffare. Poi vengo messo in ginocchio e sento di nuovo il cazzo spingere sulle mie labbra. Apro la bocca e il cazzo entra spingendo nella gola. Sento che l’asta era coperta di qlc sostanza. Cerco di tirarmi indietro ma il tipo mi blocca la testa e comincia a scoparmi la gola affondando sempre più il suo cazzo. La mia mente vacilla e il cuore comincia a battere all’impazzata mentre lui si diverte a spingere nelle tonsille fino a quando il mio corpo sussulta per i conati e il muco mi schizza fuori da naso e bordi della bocca.
Questa cosa lo eccita un sacco come dimostra il suo cazzo sempre più duro e largo e i suoi affondi sempre più violenti.
La gola mi brucia mentre spinge sempre più in fondo e dopo diversi tentativi arriva finalmente a schiacciare il mio naso sui suoi peli pubici. Il mio viso e il collo sono pieni del mio muco. Poi mentre ho il cazzo piantato in gola una boccetta di popper mi viene infilata in una narice e l’altra chiusa. Sono costretto così ad inspirare più volte profondamente non avendo altre vie libere, prima da un lato e poi dall’altro.
La testa mi scoppia, il cuore va a mille, inizio a sudare lungo tutto il corpo.
Finalmente ho la bocca libera e respiro a pieni polmoni.
“Ora lurida cagna bianca ti metti a 4 zampe e mi devi dimostrare quanto troia sei ingoiando il mio cazzo fino alla base mentre ti spingi in avanti e impalandoti sul gioiello della mia amica quando indietreggi”.
Mi appoggio a terra con ambo le mani ammanettate e mi metto carponi. Muovo leggermente il culo e apro la bocca.
Un calcio mi prende lo stomaco e mi butta di lato. Mi piego su me stesso cercando di riprendere il fiato quando un altro calcio mi colpisce una gamba. La mancanza ancora di fiato e lo stringere i denti mi aiutano a non urlare sapendo gli ordini del padrone.
Mi alza la testa tirandomi per i capelli e con sguardo sadico mi sputa in faccia e mi dice: “Quando si esegue un comando si risponde SISSIGNORE lurida cagna. Ma sai le cagne bianche che non obbediscono mi piacciono perché così vanno punite. Vero, troia?”
Io rispondo con un debole Sissignore e un forte sberlone mi prende tutta la guancia sinistra.
“Non sento troia”.
Dopo aver ricevuto un altro grosso sputo rispondo ripeto a voce pù alta ma ricevo un paio di sberloni da ambo i lati della sua grossa mano destra.
Poi vengo tirato per le braccia e le manette vengono legate alle cavigliere; quindi vengo spinto all’indietro e mi ritrovo con gambe rovesciate all’indietro, le ginocchia vicino alla testa e il buco in bella vista.
“Ecco così le luride cagne bianche devono stare, con il bulo bello pronto a ricevere il cazzone negro. Ora ti apro per bene questo bel culo che la mia amica ha preparato. E mentre ti apro come meriti la tua bocca ripulisce i miei piedi che sono in queste sneakers dalla 6 del mattino.”
Questa volta rispondo quasi urlando un deciso “SISSGNORE”.
Sento che si toglie le scarpe e un forte fetore mi fa arricciare il naso. Poi lo sento mettersi a cavalcioni sopra di me e il suo piede mi spinge sulle labbra. Apro la bocca e comincio a leccare al fine di ripulire al più presto quel sudore nauseante ma il tipo ne approfitta per spingere e infilare leggermente tutte le dita mentre sento la sua grossa cappella spingere sul mio buco. Con la lingua cerco di passare tutte le dita e nel mezzo di esse mentre lui si diverte a entrare e uscire solo con la grossa cappella. La cosa va avanti per qlc minuto mentre la donna mi infila delle mollette ai capezzoli. Poi il piede si allontana e lo sento cambiare lato.
L’altro piede ancora puzzoso mi preme sulle labbra mentre di nuovo la cappella preme le pareti del mio buco senza oltrepassarne il limite. Apro la bocca e il piede mi viene premuto a fondo allargandomi la mascella. Mi prende tutta la bocca e apre la mia bocca forzatamente spingendo anche parte della pianta mentre affonda completamente il suo cazzo dentro di me.
Mi sento aprire come mi avesse introdotto un palo e il piede in bocca fa sì che il mio urlo sembri un lieve gemito.
“Mmmhh lurida cagna bianca ti piace il mio cazzone? Ti aprono per bene 23 cm di cazzo nero?”
Il bastardo lo estrae completamente e poi si risiede sopra di me impalandomi con il suo cazzo. Mi sento aprire dentro fino allo stomaco mentre la donna con la sua scarpa tira e muove le mollette sui miei capezzoli.
Sento un dolore devastante in ogni parte del mio corpo e respiro a fatica solo dal naso. Le mie urla di dolore sono bloccate dal suo grosso piede che mi invade tutta la bocca mentre quel grosso cazzo continua a fare su e giù dentro di me uscendo del tutto ogni volta.
Dopo ca dieci minuti il mio culo si è dilatato e accolgo quel palo senza dolori, anzi comincio a provare godimento nel sentire quella grossa cappella che spinge a fondo la prostata. La donna nota il mio cazzo completamente eretto e con una mano mi stringe il cazzo mentre con l’altra tira le palle. Poi molla tutto e dandomi una forte sberla sulle palle.
“Il mio amore ha trovato una vera cagna. Facciamola divertire di più!” Mentre il cazzo continua a stantuffare il mio culo, ma ora senza uscire totalmente, sento qlc altro forzare il mio buco dietro e davanti il cazzone.
La bastarda inserisce due dita per lato e spinge per divaricare sempre più il mio buco.
Ora ricomincio a provare dolore ma sempre bloccato da quel grosso piede. Finalmente sento la cappella gonfiarsi.
“Cazzo ora ti riempio le budella di sborra lurida cagna bianca”.
Sento il cazzo gonfiarsi ancor di più e numerosi spruzzi di sborra spingere vs l’intestino mentre il suo corpo percorso da brividi spingi ancora più a fondo il suo piede nella mia bocca.
Non ho mai sentito nessuno riempirmi il culo come in quel momento penso mentre mi sento soffocare dall’alluce che spinge verso la gola. Finalmente il ragazzo si ridesta e mi libera la bocca.
Tossisco e riprendo fiato per pochi istanti prima che la donna mi infili in bocca le sue dita.
“Toglimi la sborra dalle dita troia!”. Pulisco e gusto quel sapore forte ma delizioso mi domando perché non ho mai scopato con un nero prima d’ora. Noto che Il mio cazzo eè tornato in completa erezione e ha sbrodolato sul mio torace.
“Mmmm guarda che bel lavoro, ora hai il culo bello aperto e ci si vede la mia sborra dentro. Ci faccio una foto per i miei amici”.
“caspita vero, guarda come è rimasto ancora aperto e ripieno di sborra”.
Sento che la bastarda ci infila dentro due dita e me le rimette di nuovo in bocca. “Lecca troia che ho visto che ti piace la crema del cazzone nero”
Mugolando di piacere ripulisco ancora una volta quelle dita affusolate mentre sento la porta aprirsi.
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