Gay & Bisex

SELEZIONE


di maledesire
28.04.2018    |    7.267    |    4 7.5
"“Ora entrate in questo buco e stringetevi..."
Eravamo rimasti in una dozzina di soldati scelti dopo le due settimane di dure prove di selezione e resistenza.
Eravamo stati portati non so dove dopo diversi spostamenti con tutti i mezzi possibili, l’ultimo in aereo per diverse ore. Appena sbarcati ci trovammo in mezzo ad una bufera di neve e venimmo condotti dentro un hangar vecchio e gelido. Dopo averci messo in fila ci fecero spogliare completamente e ci portarono via tutto, scarpe e medagliette di riconoscimento compresi.
“Cazzo puzzate come delle fogne. Ma siete delle merde per cui....Questa è la penultima fase e dopo 10 gg ne rimarranno solo 3 di voi. Verrete sottoposti ad altre prove molto speciali per fortificare il Vs spirito e prepararvi a resistere ad eventuali prevedibili torture cui sarete sottoposti in caso foste presi dal nemico. Dovrete obbedire quindi a qualsiasi comando vi venga rivolto da me e dai miei uomini di questa base!! Le uniche Vs parole dovranno essere un urlato SISSIGNORE!!” .
Ed un coro rispose “SISSIGNORE”.
“Ora prendete i vs piccoli cazzi in mano e masturbatevi; l’ultimo che viene passerà alla seconda prova dopo aver pulito con la lingua la sborra finita per terra...”.
Cominciammo a menarci il cazzo mentre gli altri soldati tutt’intorno a noi se la ridevano. Il tipo al mio fianco chiese cosa fosse questa farsa ma fu subito colpito con una bastonata sulle natiche che lo spinse a terra dove fu raggiunto anche da un’anfibiata sul fianco che lo fece contorcere.
Un altro soldato si mise sopra di lui bloccandogli le braccia con le ginocchia mentre altri due bloccavano le gambe calpestando i polpacci con tutto il loro peso.
Il tipo sembrava il più giovane di tutti là dentro e questo non giocava affatto a suo favore.
“La puttanella ha bisogno di una lezione” disse il soldato mentre tirava fuori un grosso cazzo già in erezione con cui cominciò a sberlare il viso del mio compagno il quale teneva i denti ben serrati per impedirne l’accesso.
“Dai lo so che ti piacerà e poi non ne potrai più fare a meno piccola troietta!! Chissà quanti cazzi ha già preso questo culetto sodo” e così dicendo gli infilò un grosso dito dentro il culo. L’altro gemeva per il dolore ma teneva serrata la bocca anche mentre le dita che lo scopavano diventavano due e dopo tre. Allora uno dei due in piedi mise l’atro suo anfibio sul cazzo del mio compagno stritolandolo e facendogli così aprire la bocca per urlare permettendo all’altro di ficcargli in bocca tutto il suo cazzo. Il ns gruppo assisteva inerme mentre il soldato cominciò così a scoparlo incitato dagli altri: il suo cazzo era grosso e lungo ca. 20 cm che affondava nelle tonsille sbattocchiando le sue palle sul mento del mio compagno. Lui aveva gli occhi sbarrati tentava di divincolarsi ma era premuto a terra e bloccato dal peso dei tre uomini.
“INGOIA PICCOLA TROIA SENTI CHE NETTARE.!!!”Dopo qualche secondo la sua gola venne riempita da numerosi schizzi di sborra che fu costretto ad ingoiare mentre il tipo continuava i suoi profondi affondi con scosse di godimento che si riflettevano su tutto il suo corpo.
Non mi ero accorto che quasi tutti i soldati avevano il cazzo fuori in tiro, alcuni gocciolanti fino a quando fui preso per le braccia da due uomini e spinto in ginocchio. Subito due cazzi cominciarono a sbattocchiarmi il viso....erano puzzolenti e tesi ...tentai invano di sottrarmi a tale violenza ma un’anfibiata sulle palle mi costrinse ad aprire loro una via d’entrata.
Me lo sentivo arrivare alle tonsille e afferrato per le orecchie ero costretto ad ingoiare alternativamente due aste lunghe e nodose fino ad annusare i loro peli puzzolenti di sudore e piscio.
Credevo di morire per la mancanza di respiro quando un terzo cazzo si intromise senza fine; non grosso come gli altri due ma lunghissimo cominciò a stantuffarmi come un coniglio.
“Gran belle troie questo giro....diamogli insieme il benvenuto AH AH AH” ...
Lo sentii pulsare dentro di me ed un torrente di sborra calda mi invase la gola mentre gli altri due mi riempirono la faccia e i due di lato mi centrarono le orecchie. Una vera pioggia di sborra mi inondò ma potei finalmente respirare.
Ai miei compagni era toccata la stessa sorte visto che erano al centro di diversi gruppi di commilitoni; vidi il capitano che mi guardava con un ghigno mentre un altro duo di cazzi si avvicinava alla mia bocca e la violenza ricominciò. Tentavano di entrarmi insieme e quando due dita mi sfondarono il culo vergine riuscirono a farlo sborrando copiosamente insieme e costringendomi a bere ogni goccia. Ormai erano talmente invasati che bastava me lo infilassero in bocca due tre volte per riempirmi le tonsille, alcuni anzi mi spruzzavano addosso appena si avvicinavano.
Avevo la mascella dolente, gli occhi mi bruciavano un sacco ed ero sfinito quando la violenza cessò; almeno 12 tipi di sperma mi avevano percorso l’esofago per non parlare di quanti mi avevano riempito il corpo.
Il comandante diede lo stop e ordinò di alzarci e avviarci immediatamente alle docce.
Eravamo esausti e luridi della sborra di quei bastardi ma tutti riuscimmo ad alzarci, venimmo ammanettati dietro la schiena e condotti lungo un corridoio.
“Ora entrate in questo buco e stringetevi ...dovete starci tutti se volete lavarvi perchè non sprechiamo acqua per delle troiette....Tratteniamo altri due ciucciacazzi che ormai non vivono più senza un cazzo in gola AH AH AH in attesa di una più profonda conoscenza AH AH AH ”.
Quindi ci fecero entrare tutti con somma fatica in un loculo grande come uno sgabuzzino,, sovrastato da delle grate. Eravamo schiacciati l’un l’altro quasi da mancare il fiato, per fortuna scivolavamo sui ns corpi ricoperti della sborra dei ns aguzzini. Nessuno proferiva parola, sentivo attorno a me i cazzi dei mie compagni ; uno di loro cominciò a crescere, lo sentivo pulsare sul solco delle mie chiappe.
All’improvviso ci piovvero addosso secchiate di acqua gelida che in poco tempo riempirono quel loculo dove ci trovavamo fino a quasi metà dei ns. corpi. Tutti i ns corpi tremavano e l’unico rumore che si sentiva era il battito dei ns denti. Poi sentii un liquido caldo che mi scaldava, era il cazzo che avevo sul solco delle chiappe che stava pisciando. Ansimi di sollievo riempirono quel loculo mentre ognuno si scaricava.
“A queste 4 troie piace la pioggia dorata....fatevi sotto ragazzi......AH AH AH”.
Cominciarono così a turni di 4 alla volta, agli angoli della stanza per prenderci tutti: questa ennesima tortura sembrava non finire mai: scoprimmo infatti che ca. 80 uomini facevano parte di quella base sperduta tra i ghiacci; litri e litri di piscio ci caddero addosso alzando il livello dell’acqua fino a metà busto.
Se la ridevano pisciando e sputandoci addosso. La cosa positiva era che l’acqua non era più gelida ma il tanfo era micidiale. Fummo costretti a restare lì dentro per due gg. immersi ormai fino alle spalle. Riuscivamo per fortuna ogni tanto a dormire sorretti dai corpi degli altri. Ogni tanto eravamo presi da conati di vomito ma non ci usciva nulla visto che da oltre 2 gg non toccavamo cibo o acqua.
Finalmente si aprirono dei buchi sotto di noi e l’acqua cominciò a defluire. Potemmo goderci solo per poco l’asciutto quando un forte getto di acqua gelida ci colpì; la pressione era talmente forte e la temperatura così fredda che lasciava senza fiato.
In due minuti l’acqua arrivava alle spalle e presto fummo immersi completamente.
Mi sentivo mancare ....non avevo più aria aprii la bocca e l’acqua gelida mi entrò nelle viscere....
Mi risvegliai di soprassalto .. ero in una stanza, avvolto in una caldissima coperta, ero sfinito e con la febbre molto alta, tentai di alzarmi ma ricaddi più volte nel sonno.
Dei rumori mi svegliarono, ma vedevo offuscato, stavo sognando o tre uomini erano attorno a me? Provai a muovermi ma le mani erano legate alla testiera
“La troia è tutta eccitata al pensiero, sentiamo com’è umida...” Mentre le gambe mi venivano bloccate e allargate un grosso dito si infilò nel mio culo, subito seguito da un altro facilitato infatti dal sudore provocato dalla febbre. Cercai di liberarmi ma col solo risultato di eccitare i miei aggressori ancora di più; il terzo infatti salì sopra di me col cazzo in tiro. Puzzava da voltastomaco quella grossa cappella rossa già gocciolante e in un attimo me la sentii affondare in gola. Poi sentii un altro salire sul letto mentre le gambe mi venivano allargate e rovesciate all’indietro spingendo il corpo dell’altro ancora più sopra di me. Sentivo i peli del suo cazzo su per il naso e quella massa di carne spingere ancora di più dentro di me.
Poi arrivò il momento tanto temuto...Lo sentii umido e duro poggiarsi sul mio buco vergine, potevo percepire quella cappella violare il mio corpo con estrema lentezza ed entrare dentro di me lacerando le mie difese. Il dolore era intenso ma il cazzo in gola mi impediva di urlare. Rimase un po’ fermo prima di procedere qualche cm e quindi uscì di colpo. Due sberloni mi fecero andare a fuoco le chiappe quando sentii di nuovo una cappella appoggiarsi ..questa volta però con un affondo che mi lasciò senza fiato entrò più grossa e dura accompagnata da un bastone venoso pulsante e senza fine. Il dolore era intenso mentre finalmente sentii le palle poggiarsi sulle mie chiappe.
“Ah lo sapevo che sei la più troia di tutte, i miei 25 cm di cazzo tutti dentro in un colpo, GODI PUTTANA!!” e cominciò a fare una serie di affondi facendo uscire ogni volta un gran pezzo di quel tarello lasciandomi senza fiato mentre il cazzo in gola eruttava spruzzi di sborra calda. Fui costretto ad ingoiare tutto anche quest’ennesima volta mentre lo stupratore modificava la sua violenza facendo ogni volta uscire completamente il suo grosso cazzo e affondando tutta la sua lunghezza in affondi violenti.
Mi sentivo devastare, un dolore acuto che mi percuoteva il cervello mentre una nuova violenza ebbe inizio quando il cazzo che non mi aveva abbandonato la gola cominciò a pisciare direttamente nelle mie tonsille. Nello stesso momento sentii l’altro cazzo eruttare numerosi fiotti di sborra nelle mie viscere.
Pensavo di morire soffocato per quel liquido caldo che mi sgorgava nella trachea e sforzi di vomito mi scuotevano il corpo.
Prima di liberare i miei orifizi venni bendato per impedire la vista sui miei aggressori ed il gioco ricominciò con gli altri due che fino a quel momento mi tenevano le gambe bloccate.
Questa volta fu meno dolorosa, lubrificato dalla sborra che mi aveva allagato il culo e beneficiando delle minori dimensioni; tuttavia il nuovo intruso sembrava assatanato fottendomi con la foga di un coniglio e lacerando ancora di più il mio povero ano. Per fortuna i due erano già troppo eccitati ed in pochi minuti potei sentire i due cazzi pulsare prima di essere nuovamente inondato di sborra in bocca e culo.
Quindi mi imbavagliarono e legarono le gambe all’indietro mettendo il mio culo proprio in bella vista e ben allargato. Di seguito avvenne l’impensabile: sentii due salire sopra di me uno dietro il mio culo e uno sopra di me a gambe allargate , cominciarono a strusciare alternativamente i loro cazzi sul solco delle mie chiappe e poi sentii le loro cappelle poggiarsi sul mio buco e tentare di farsi strada.
Tentai invano di urlare bloccato da un strofinaccio in gola mentre sentivo le due masse rompere le ultime resistenze. Un dolore allucinante mi devastava corpo cervello e anima mentre i due entravano e uscivano senza pietà. In quella posizione potevo sentire quelle masse farsi strada dentro di me, pensavo di morire in quel modo dissanguato dal culo. Svenni ma fui risvegliato a suon di sberloni sul culo, non potevo perdermi quel loro supplizio, poi finalmente sentii le loro eruzioni riempirmi di numerosi spruzzi di sborra.
Mi vennero slegate le gambe e la stanza si riempì dello loro risa nel veder la sborra defluire copiosamente dal mio culo allargato. Prima di uscire l’ultimo mi liberò anche le mani dopo avermi stritolato le palle mentre mi minacciava di ulteriori incursioni se avessi fatto parola dell’accaduto.
Rimasi agonizzante per il dolore alle palle ed al culo incapace di alzarmi dal letto. Mi addormentai..
Fui svegliato da un pugno sullo stomaco e spinto giù dal letto, un’anfibiata mi colpi le costole e subito dopo una alla schiena.
“Sei ancora uno dei pochi rimasti ma vedremo che fare....ora TROIA lecca palle e asta facendo scorrere lentamente la tua lingua”.
Mi tirai su in ginocchio e fui circondato da tre grossi e lunghi cazzi già in completa erezione. Con mia grande sorpresa erano puliti.
Mi dedicai a quello di fronte a me la cui cappella era già pulsante e gocciolante e la presi in bocca succhiando quell’asta svettante, fui preso per le orecchie e il mio aggressore cominciò a scoparmi di brutto affondando per tutta la sua lunghezza quel suo cazzo venoso.
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