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confidenze di una trav


di apbsxmi
17.04.2020    |    1.567    |    1 8.5
"Ero intento a rimuginare che avevo buttato dei soldi e del tempo per una schifezza che la ragazza che avevo intravvisto mi si avvicina e mi dice “ci hanno..."
La situazione di “clausura forzata” attuale fa pensare e mi fa ricordare avvenimenti accaduto anche tanti anni fa. Era la fine degli anni '80 quando i cinema XXX stavano avendo un grande successo nelle grandi città e a Milano ve ne erano diversi. Ero un assiduo frequentatore sia per vedermi il film (non era ancora così diffuso internet) che per fare qualche incontro erotico... sega reciproca, pompini, anche qualche scopata dietro le pesanti tende o nelle toilette. Una sera vado a vedere un film ma era una “bufala”!!! spacciato per XXX era invece un film erotico anni '70 dove si intravvedeva forse mezza tetta... a metà film visto che era veramente anche una palla come trama, seguo l'esempio di altri ed esco scocciato, brontolando alla cassa con la cassiera che facendo spallucce quasi se la rideva... mi fermo un attimo all'uscita e dietro di me esce una bella ragazza sui 25 / 26 anni; non mi ero accorto che in sala ci fosse anche lei. Ero intento a rimuginare che avevo buttato dei soldi e del tempo per una schifezza che la ragazza che avevo intravvisto mi si avvicina e mi dice “ci hanno fregato con questo film... vero?” io la guardo, le sorrido e le dico”verissimo...”. Mi chiede se voglio andare con lei a casa sua: vive con una sua amica ma la sua amica sarebbe rientrata molto tardi, durante la notte. La guardo e le dico che non ho mai pagato e non pagherò mai per fare sesso e lei mi risponde che lo avrebbe fatto perché gli piacevo e non voleva soldi. Un po' titubante la seguo pensando che così almeno non avrei buttato nel cesso la serata. Saliamo in ascensore e lei mi bacia sulla guancia e mi dice “devo prima dirti una cosa...” … prende la mia mano e se la mette davanti e sento che ha un cazzo duro.... rimango lì e lei mi dice “se non vuoi, puoi ridiscendere subito e comunque sappi che non farò mai una cosa che non andrebbe di fare...”; neo era la prima volta che toccavo un cazzo e non ero nemmeno vergine dietro per cui ho accettato e sono entrato nel suo appartamento: classico appartamento da donna, pulito, profumato, ordinato. Mi fa accomodare sul divano emi chiede se voglio un caffè: accetto. Quando torna con il caffè mi stampa un bacio sulle labbra e mi dice “ti avevo visto in sala e mi sei piaciuto subito” le rispondo che non mi ero accorto di lei ma anche lei mi piace molto. Terminato il caffè iniziamo a baciarci e a spogliarci e lei mi dice di seguirla in camera da letto che saremmo stati più comodi; finiamo di spogliarci nudi: lei spoglia me e io spoglio lei. Lei ha due magnifiche tette, un tera abbondante e un gran bel cazzo duro e grosso, accompagnato da un paio di chiappe fantastiche. Ci abbracciamo, ci baciamo e finiamo sul letto a 69. Mentre ci succhiamo i rispettivi cazzi ci facciamo anche ditalini anali; lei ha il buco bello spalancato e lei si accorge che anche il mio culo non è vergine. Mentre eravamo a 69, con lei sopra e io sotto, lei mi gira, si sfila, mi posiziona alla pecorina e mi dice “ora voglio farti questo bel culetto”, sputa saliva sulla mano, me la passa fra le chiappe velocemente e mi punta subito la sua grossa cappella al buchetto. Lo fissa bene sull'apertura senza però entrare, mi afferra saldamente per i fianchi e con un colpo secco mi è entrata tutta nel culo: lancio un leggero urlo perché i ha fatto un po' male. Lei inizia ala cavalcata e mi piace sempre di più sentirmela nel culo. Il mio cazzo reagisce e da duro diventa durissimo poi sborra senza che lo toccassi... una sborrata enorme. Le contrazioni del mio cazzo che si trasferiscono al mio sfintere fanno sì che lei mi sborri, senza preservativo (me ne sono accorto in quel momento!), nel mio culo in abbondanza, tanto che sembra che mi avvia fatto un clistere. Toglie il cazzo dal mio culo, sono stremato e lei mi dice “sporcaccione! Non sei pulito dentro! Mi hai sporcato di cacca il cazzo! Andiamo in bagno che mi lavo e lavo anche Te” mi alzo a malavoglia( avrei voluto sdraiarmi sul letto); arrivati in bagno si lava il cazzo con tracce della mia cacca nel bidet, poi mi fa sedere sul bidet e mi lava il buco infilandomi le dita bene in profondità. Terminata questa operazione ci infiliamo in doccia e facciamo la doccia mentre ci baciamo in bocca e ci accarezziamo poi ci laviamo reciprocamente. Usciamo dalla doccia e ci asciughiamo e lei mi chiede “hai qualcuno che ti aspetta a casa?” le rispondo che vivo solo quindi non ho nessuno che mi aspetta e lei mi fa un sorriso e mi dice “perché non stai qui da me a dormire questa notte? Domani è Sabato e se non devi andare a lavorare possiamo stare un po' a letto assieme”. La proposta mi fa felice e così mi fermo da lei a dormire. Andiamo a letto, ci abbracciamo, ci baciamo e i viene voglia di farle il culo, così la forzo a girarsi, lei capisce e mi dice che le piacerebbe se la inculassi con lei a pancia sotto e aderente al materasso. Le vado sopra, le apro le chiappe, faccio cadere un po' di saliva sul sui buchetto che si apre accogliente; mi sdraio sopra di lei e le infilo di colpo il cazzo nel culo. Inizio a scoparla e mentre le scopo il culo le succhio il lobo dell'orecchio; sento che si irrigidisce e sento le classiche contrazioni del buchetto sul mio cazzo: sta sborrando e infatti sento immediatamente il movimento del bacino e i suoi sospiri di piacere: le riempio il culo di sborra! Ci stacchiamo e non mi ricordo come e per quale motivo, lei inizia a raccontarmi la storia della sua vita.
Viveva in Brasile in una località vicino a Brasilia e lei, in quel momento ancora “lui” era il terzo figlio maschio di una famiglia composta da padre, madre e 8 figli di cui 5 maschi e tre femmine. Era un bel ragazzino quando a 13 anni si presenta in casa un ricco signore di Brasilia che dice alla famiglia che avrebbe dato loro tantissimi soldi se i miei genitori avessero lasciato che io seguissi lui a Brasilia dove mi avrebbe mantenuto, fatto studiare e diventare ricco; i genitori, che facevano fatica a mettere assieme il pranzo con la cena hanno accettato subito e lui, a malincuore ma per il bene dei suoi genitori e dei suoi fratelli, fa seguito quell'uomo a Brasilia. A Brasilia è stato portato in un appartamento che sembrava un sogno, ampio, bellissimo; il signore lo ha fatto spogliare nudo e fatto lavare da due suoi camerieri che lo hanno lavato dappertutto compresa la scappellata del cazzo e il buchetto vergine e stretto. Una volta lavato gli hanno fatto indossare una tuta senza sotto le mutande e lo hanno riportato dal signore. Hanno detto al signore che era stato lavato bene e che era “perfetto dietro”. Il signore fa cenno di assenso e dice ai due di portare il ragazzo vicino al tavolo di cristallo. Una volta lì, i due fanno piegare in avanti con la pancia sul tavolo e bloccato in quella posizione. L'uomo si è messo dietro, ha abbassato di colpo i pantaloni della tuta scoprendo il magnifico culetto, si è spalmato un lubrificante sul cazzo durissimo, lo ha puntato al centro delle chiappe, sul buchetto con il ragazzo che urlava che non voleva ma lo ha afferrato per i fianchi e con un colpo secco gli ha rotto il culo entrandogli tutto dentro, fino alle palle. Ha iniziato a incularlo con forza incurante delle urla e del pianto del ragazzo fino a sborrargli nel culo. Quando l'uomo si sfila, il ragazzo si accorge che nella stessa stanza sono apparsi anche altri uomini e una donna. Il buchetto viene immediatamente riempito da un altro uomo che se lo incula fino alla sborrata e via così fino alla donna che è l'ultima ma, il ragazzi si accorge che la donne che gli si è parata davanti sollevandosi la gonna... ha un cazzo enorme; gli fa un sorriso, gli strizza l'occhio e si posiziona anche lei dietro e anche lei se lo incula fino alla sborrata. Terminato il trattamento viene fatto alzare con i pantaloni che ormai erano arrivato alle caviglie, il culo che perdeva sborra con tracce di sangue e il cazzo semirigido. Il signore dice al ragazzo che verrà affidato alle cure della “donna” che avrà il compito di formarlo a dovere e che ogni mancanza sarebbe stata a lui segnalata e lo avrebbe punito a dovere.
La signora lo ha portato in una camera dove c'era anche un bagno con doccia e lo a lavato dentro: aveva il buchetto che ormai non era più un buchetto, che gli faceva male e bruciava e la donna gli ha detto “ti ci devi abituare, siamo passate tutte da questa strada! Ti farò diventare una gran figa con le tette e un cazzo duro, ma il tuo culo sarà mio per parecchio tempo, finché non sarai pronta” poi ha continuato con le istruzioni: avrebbe dovuto masturbarsi davanti a lei almeno 4 volte ala giorno con sborrata e lei lo avrebbe inculato da 3 a 6 volte al giorno. Veniva sempre più vestito e truccato da donna. Questa fu la sua vita per un paio di mesi, poi un giorno, la donna lo ha vestito di tutto punto en femme e lo ha portato un paio di piani sopra a dove vivevano; qui fu presentato ad alcuni uomini e donne presenti. Lo hanno fatto spogliare nudo, una donna si è sollevata la gonna e aveva uno strap on allacciato in vita, lo ha fatto piegare sulla spalliera di un divano e davanti a tutto lo ha inculato alla grande facendolo anche sborrare mentre lo inculava. La donna alla fine, quando si è sfilata dal suo culo ha detto che per lei andava benissimo e voleva sapere se lui aveva già inculato qualcuno o scopato una donna; alla risposta negativa del signora, la donna ha risposto “provvediamo subito a vedere come si comporta; ha fatto chiamare un ragazzo sui 18 anni e gli ha detto di mettersi nudo e di fare un pompino al ragazzo ma senza farlo venire perché poi doveva essere inculato dal ragazzo. Il 18enne ha fato diventare duro il cazzo, si è messo a 90 nella stessa posizione del ragazzo, si è aperto con le mani le chiappe; la donna ha preso il ragazzino con il cazzo duro, gli ha messo un po' di lubrificante sul cazzo e con il dito ne ha messo anche nel culo del 18enne, poi ha guidato il cazzo al buco spalancato e ha ordinato al ragazzo “inculalo”. Era la prima volta che scopava e l'eccitazione lo ha fatto sborrare dopo tre o quattro colpi davanti alle risate di tutti.
La donna lo ha preso sotto la sua ala protettrice e lo ha portato a Londra dove gli ha insegnato tutti i trucchi del mestiere comprese le forme sado maso, l'enema, ecc. Un paio d'anni prima la donna le aveva portato in Italia e dopo un anno la aveva lasciata libera da ogni vincolo per cui lei ora si muoveva come meglio credeva.
Quando ci siamo addormentati è arrivata la sua amica che si è infilata nel letto vicino a lei e abbiamo dormito fino alla mattina.
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