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Scambio di Coppia

Una Calda Moglie. Daniela (2 episodio)


di Giangi57
18.08.2022    |    1.646    |    0 8.7
"Mia moglie si è inginocchiata in mezzo a noi e cerca di leccarci i genitali, ma le sue attenzioni sono rivolte soprattutto a Danila..."
Una Calda Moglie. Daniela

(2 episodio)

Sono passati un paio di giorni da quella fantastica serata quando, rientrando a casa dall'ufficio, trovo un messaggio di Enzo sulla segreteria telefonica.
Avvisa che per il fine settimana avrebbe goduto di una certa libertà in quanto i genitori erano in gita con degli amici e quindi era disponibile per venire da noi.
Mi piace questo ragazzo, nonostante la sua giovane età, compirà infatti 18 anni solo fra un paio di mesi, sa quello che vuole ed è perseverante nelle sue intenzioni.
Gli telefono immediatamente e mi risponde proprio lui; dopo i soliti convenevoli, ci accordiamo per sabato pomeriggio.
Quando quella sera partecipo a Daniela la notizia lei si eccita talmente che subito partorisce un'idea per lei molto intrigante.
-Come ti avevo già detto, è mia intenzione di cominciare a farmi sodomizzare da te per poter avere rapporti più completi, adesso però, mi piacerebbe che fosse Enzo a sverginarmi il culo, vorrei fosse lui il primo ad incularmi! Mi eccita da morire il solo pensiero di essere sverginata alla mia età da un ragazzo così tenero e giovane.
Ti prego dimmi di si! Considera poi che il suo cazzo non è grosso come il tuo e mi farà certamente soffrire meno. Quando mi avrà abituata ed allargata, anche tu riuscirai ad incularmi con più gusto e potrò godermi anch'io il tuo cazzo senza soffrire.
Ti prego accontentami, dimmi di sì... lascia che sia lui il primo a prendermi di dietro!-
Ci rifletto su un poco, da una parte mi spiace dover cedere il passo ad Enzo, ma il pensiero di vedere il ragazzo sverginare il culo a mia moglie mi eccita ancora di più.
-Va bene Daniela l'idea mi piace, il ragazzo avrà la gioia e la fortuna di essere il primo a farti il culo.-
La risposta è quella che Daniela desiderava, tutta felice mi abbraccia, mi riempie di baci e di carezze e comincia a sognare l'incontro ormai prossimo.
Arriva il Sabato e arriva Enzo. Entra in casa portando una ventata di allegria; a me offre solamente la mano e un gran sorriso, ma bacia sulle labbra mia moglie e non perde tempo ad accarezzarle il seno.
-Sentilo come ce l'ha già duro questo porcello, vieni andiamo di là che stiamo più comodi.-
Pilota il ragazzo in salotto e lo fa sedere sul divano iniziando subito ad accarezzarlo fra le gambe. Anche lui non perde tempo, le infila una mano nella scollatura del vestito e palpeggia le mammelle roteando i capezzoli fra le dita come sa che piace a Daniela.
-Vedo che ti piacciono le sue tette, ne hai mai viste di così belle?-
-Solo sulle riviste, ma dal vero, oltre alle sue, di così belle ho visto solo quelle di mia madre, anche se non sono grosse come quelle di Daniela.-
-Ma che fai sporcaccione vai a sbirciare anche la tua mamma?-
Mi fingo scandalizzato e gli dò una manata sul sedere.
-E' vero e mi vergogno un po' ad ammetterlo, ma mi piace spiarla e quando capita l'occasione non la lascio perdere. Non lo dico perché è la mia mamma, ma anche lei è veramente bella, dovresti conoscerla! Mi piace spiarla quando è nuda, quando va in bagno o si fa la doccia e... a volte spio anche mia sorella.-
-Hai anche una sorella?-
-Si siamo fratelli gemelli ed anche lei è molto bella.-
-Ti eccita guardare tua madre nuda?-
-Si, come ti ripeto è una bella donna, ti ecciteresti anche tu se potessi vederla, a volte quando la sera la sento far l'amore con mio padre vado a sbirciare dal buco della serratura della loro camera e se hanno tenuto la luce accesa rimango lì a guardarli mentre scopano, mi piacciono le scene di sesso, forse sono un po' guardone, ma mi eccitano da morire, come è successo quando ho visto voi quella sera al Forlanini.-
Mentre mi racconta questi fatti mi inginocchio davanti a lui, gli sbottono i pantaloni e impugnatogli l'uccello lo meno facendo andare su e giù la mano.
Comincia subito a mugolare di piacere, sono i primi effetti della sega che gli sto facendo, si aggrappa di più a Daniela, le mette una mano tra le gambe e va a frugarle la fica infilando le dita sotto le mutandine.
-Ti sei mai fatto accarezzare da un uomo?-
-No è la prima volta, però mi piace, non mi da fastidio!-
Daniela si alza in piedi, si slaccia due bottoni dell'abito sopra le spalle e il vestito le cade a terra con un fruscio.
-Guardala! Ti piace?-
Il ragazzo è senza fiato, rimira le gambe alte e ben tornite inguainate nelle calze e le accarezza le cosce forti e voluttuose.
I suoi occhi fissano estasiati prima il mini tanga dal quale straripa il vello nero della vulva, poi le mammelle che un reggiseno a balconcino riesce a malapena a contenere.
Sento crescere nella mia mano la sua eccitazione e continuo a masturbarlo dandogli ogni tanto qualche succhiata sul glande.
Gli sto ingoiando il cazzo fino alla radice mentre lo sento mormorare con voce impastata:
-Sei meravigliosa, sei bellissima... posso baciarti come l'altra sera in mezzo alle gambe?-
-Porcellino mio, certo che puoi, vieni, vieni qui a levarti questa soddisfazione.-
Slaccia il reggiseno, si sfila il tanga e si sdraia sul divano con le cosce oscenamente spalancate per accogliere il giovane.
Enzo le si accosta subito e le apre le labbra della fica liberandola dai peli, si sofferma a rimirarla per qualche istante, poi inizia a leccare tutto intorno.
Alterna le leccate lunghe e profonde dalla fessura al foro anale, si sofferma di tanto in tanto sul clitoride e lo martella con piccoli colpetti ritmici, poi fa penetrare la lingua ancora nella vagina e succhia avidamente le secrezioni provocate dal piacere di Daniela.
-Sei bravo a leccare... continua leccami tutta, anche sul culo... ti piace il mio culo?-
Enzo biascica una risposta quasi incomprensibile perché non vuole interrompere la sua azione:
-Mi piace, ma mi piace anche la tua fica... che buon sapore! Non farei altro che leccartela, metterci la lingua dentro.-
Nel frattempo continuo ad accarezzargli il cazzo, glielo riprendo in bocca e lo spompino con succhiate profonde facendolo sprofondare fino in fondo alla gola.
Mi piace sentirlo palpitare sulla lingua, ma sto attento ai suoi fremiti perché non voglio farlo godere subito, non deve sprecare troppo in fretta la sua resistenza.
Lo lascio un attimo per spogliarmi anch'io, poi mi accosto alle sue spalle e gli infilo il cazzo fra le gambe facendogliele chiudere.
Inizio un fantastico infracosce, muovo il cazzo avanti e indietro strofinandolo nel solco delle sue giovani natiche mentre con una mano gli cingo la vita e con l'altra scendo ad impugnare la sua virilità.
Il mio glande arriva a sfiorargli le palle e la base del cazzo sul quale continuo una lenta masturbazione con la mano.
Daniela intanto è squassata da un primo orgasmo e gode singhiozzando con grida strozzate. Si riprende e blocca Enzo che vuole scoparla subito.
-Adagio porcellino, non avere fretta, è lungo il pomeriggio e abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Piuttosto desidero sapere una cosa, perché per la tua età sei veramente bravo ad usare la lingua, dove hai imparato a farlo così bene?-
Enzo rimane un attimo senza fiato poi, per la prima volta, sembra intimidito.
-Con una ragazza.-
Risponde vagamente, io e Daniela ci guardiamo negli occhi, poi lei chiede:
-Bè mi sembra evidente che tu abbia imparato a leccare la fica con una ragazza... è una tua amica, una tua compagna di scuola?-
-Sì una mia compagna di scuola.-
Risponde evasivamente con un certo affanno ed è evidente che sta mentendo ed allora voglio prenderlo in contropiede per sapere la verità.
-Bugiardo! Se la tua è una scuola di soli maschi come può essere una tua compagna?-
L'ho buttata lì così, istintivamente, perchè non so neppure che scuola frequenti, ma devo aver colpito nel segno.
Rimane ancora di più senza fiato, come interdetto, la sua bugia è stata smascherata e si sente perduto, si chiude in sé stesso per cercare di fare barriera alla nostra curiosità.
Daniela tenta di sdrammatizzare il suo momento difficile.
-Dai sciocchino a noi puoi dirlo, con chi l'hai fatto? Anche noi ci fidiamo di te altrimenti ora non saresti qui, ti pare? Ricambia la nostra fiducia, ti prometto che sarà un segreto che terremo solo per noi, su dimmelo con chi l'hai fatto?-
Rimane ancora in silenzio e gli diamo qualche istante per riflettere, poi con un tono di voce sottile che a fatica gli esce dalle labbra, balbetta:
-... Con mia sorella...-
-La tua sorellina!? E come è successo? Racconta!-
Titubante inizia a parlare mentre io e Daniela ascoltiamo eccitati.
-Una sera di qualche mese fa mi ha sorpreso mentre me lo stavo menando. Dalla porta socchiusa della loro camera, stavo spiando nostra madre che scopava con papà. Subito mi sono preso una paura folle perchè pensavo che volesse dirlo ai miei, invece mi si avvicina e vuole vedere anche lei e mentre guarda, senza una parola, me lo prende in mano e comincia ad accarezzarmi.
Anche se è mia sorella le sue carezze mi piacciono e sentendoci ormai complici entrambi, comincio a ricambiarla accarezzandola anch'io. La tocco sotto la camicia da notte e scopro che è senza le mutandine, le accarezzo la fica ed entro con un dito nella fessura.
Mi apre le gambe al massimo per facilitarmi il compito, le mie carezze le piacciono un sacco e la sento vibrare tutta per il piacere, intanto, guardiamo nostra madre che con le gambe spalancate si fa leccare da mio padre. Li vediamo poi cambiare posizione, la mamma ha preso in bocca il cazzo di papà e comincia a succhiarlo ingoiandolo a volte tutto quanto.
- Come ce l'ha grosso! -
Mi sussurra all'orecchio mia sorella mentre mi stringe l'uccello così forte da farmi male.
All'improvviso mi chiede di tornare in camera nostra e appena chiusa la porta alle nostre spalle, pretende che mi spogli per potermi vedere tutto nudo.
E' la prima volta che mi vede da vicino completamente nudo e con il cazzo duro! Rimane impressionata per le sue dimensioni, non pensava che gli uomini ce l'avessero così grosso.
Nonostante non sia più una ragazzina, è ancora molto ingenua, non ha mai avuto nemmeno un filarino ed è ancora tutta da svezzare. L'occasione di quella sera è per lei la prima esperienza.
Vuole provare a farmi quello che ha visto fare dalla mamma al papà, non riesco a dirle di no perchè l'idea piace anche a me.
Lo prende in bocca ma non sa succhiarlo, le prendo la testa e la guido nei movimenti, che ancora non conosce, imponendole il ritmo, ma glielo sfilo quasi subito perché sto per sborrare.
Ne approfitta per chiedermi di leccarla, mi sdraio fra le sue gambe e l'accarezzo con la lingua, ha la fica che sembra di velluto da tanto è morbida e delicata.
La lecco facendola godere per quasi un'ora e mi fermo solo perché non ce la faccio più, ho la bocca e la lingua che mi fanno male, ma lei è insaziabile e mi concede poco tempo per riposare.
Ne approfitta per farsi spiegare alcune cose sul sesso e su quello che ha visto fare ai nostri genitori.
E' ancora molto sprovveduta e le devo anche dare spiegazioni sullo sperma che viene eiaculato dall'uomo nel momento del piacere e di come una ragazza può provare gusto a sua volta nel riceverlo fra le gambe o in bocca. Pretende di provare subito l'esperienza e vuole sentire che sapore ha la mia sborra.
Riprende a succhiarmelo spalancando al massimo la bocca per farlo entrare il più possibile, è proprio inesperta e non lo sa fare bene, ma il solo pensiero che sto chiavando in bocca mia sorella mi fa godere come un matto.
Dopo averla avvertita, sborro riempiendole completamente la bocca, rimane un attimo interdetta, è la prima volta che riceve lo sperma di un uomo, ma non si sottrae, anzi, si forbisce la bocca leccando la sborra che le esce dagli angoli delle labbra e senza che le abbia detto nulla comincia ad ingoiare quella rimasta sulla lingua.
Sono stupito nel constatare come le piaccia e non abbia repulsione per lo sperma, infatti dopo un po' si dà da fare ancora sul mio cazzo perché vuole riprovare l'esperienza e mi devo ripetere per accontentarla; questa volta ingoia tutta la sborra senza perderne una goccia.
Da quella sera ci siamo masturbati spesso reciprocamente e da allora non perde una sola occasione per stare in intimità con me.
Ha sempre voglia di farsi leccare e giocare col mio cazzo, ora vorrebbe provare anche a chiavare, ma non l'abbiamo ancora fatto perché ho troppa paura di metterla incinta, ecco... è tutto qui, ora sapete come ho imparato.-
-Ma bravo! Così hai fatto scuola con la sorellina, prometti di farcela conoscere un giorno? Se è veramente così porcellina come dici ce la devi proprio presentare. Adesso però comincia ad accarezzarmi la fica... fammi quello che ti piace di più. Chiavami Enzo...! Voglio sentire il tuo cazzo dentro di me, infilalo così, ahh... come è bello il tuo cazzo e come lo sento bene... ti piace scoparmi?
Senti come sono già tutta bagnata, la senti la mia fica come è tutta eccitata per te?
Chiavami amore, in questo momento sono la tua vacca tutta da fottere, voglio sentirti godere nella mia pancia, voglio sentirti sborrare dentro di me, voglio sentire la tua sborra bagnarmi la fica, qui, subito, davanti a mio marito. Chiavami come hai visto tuo padre chiavare la mamma... godi porcellino mio, ahh... godo anch'io insieme a te... con il tuo cazzo tutto dentro la fica... ahh...-
Enzo viene con un gemito e quando esce da lei ha il cazzo ancora duro come il ferro.
Glielo prendo in bocca e succhio avidamente le ultime gocce del suo seme, poi mi avvento fra le cosce di Daniela leccandola freneticamente, bevo golosamente lo sperma che è ancora tutto dentro la vagina.
Mentre la lecco Enzo mi prende il cazzo, se lo infila in bocca e inizia a farmi un pompino che mi sconvolge dal piacere.
Godo nella sua bocca, lo sperma gli fuoriesce di lato dalle labbra e cola lungo le gote, Daniela gli si avvicina con la lingua protesa fuori dalle labbra e lo lecca, poi gli toglie il mio cazzo dalla bocca e se lo infila nella propria succhiandolo fino a pulirlo completamente.
-Ti è piaciuto? - Gli chiede - Ti piace far l'amore con noi? Sai ora vorrei fare una cosa con te, una cosa che non ho mai fatto con nessuno. Ti piacerebbe mettermelo nel culetto? Sai lì non me l'hanno mai infilato e sarei felice se tu fossi il primo a farlo.-
Enzo rimane senza parole e allora lo sprono.
-Dai ti piacerebbe provare? Su vieni! Andiamo di là che vi preparo.-
Ci rechiamo in camera da letto e prendo la crema che ho preparato in precedenza.
Comincio ad ungergli l'asta che svetta dura più che mai, poi mi avvicino a Daniela che si è messa in ginocchio sul letto offrendo una fantastica visione del suo posteriore.
Con la testa appoggiata sul cuscino si allarga le natiche da sola mettendo in bella vista la fica contornata dal suo pelo morbido e serico.
Poco più sopra la bruna rosellina è pronta per essere sacrificata al dio Priapo.
-Guarda Enzo che bel culetto, aiutala a tenere aperte le natiche che devo ungerla.-
Prendo la crema e la spalmo sullo sfintere all'esterno, penetro con un dito nell'ano e la ungo bene anche lì, poi inizio a muovere il dito facendolo entrare e uscire per abituare Daniela alla ormai prossima maggiore intrusione. Lei è così infoiata che solo per l'azione di questo massaggio comincia a mugolare e chiede di essere presa senza ulteriori indugi.
Faccio cenno ad Enzo che si avvicina tenendo l'uccello teso in avanti come un ariete, lo impugno e gli faccio appoggiare la punta della cappella sullo sfintere.
-Sei pronta Daniela?-
-Si sono pronta. Spingi Enzo, spingi senza aver paura... è la prima volta gioia mia e mi stai sverginando tu..., ecco che comincia a scivolare dentro... continua ... ecco... sta entrando tutto... sento che è dentro... ahh...! Franco guardami, mi sono fatta sverginare per te, mi sta inculando davanti ai tuoi occhi... mi ha sverginato perché anche tu possa incularmi e farmi inculare da tutti quelli che vorrai!
Non ti fermare Enzo, continua a spingere... mettici più forza, ma cerca di non godere subito, voglio tenerti dentro il più a lungo possibile, ahh... che bei colpi mi dai... e non mi fai nemmeno troppo male!
Continua, continua cosiii...!-
Enzo mena colpi all'impazzata, sodomizza mia moglie ad un ritmo così disordinato e bestiale che solo la sua giovane età gli può consentire. E' eccitante sentire il rumore che fa il suo ventre ogni volta che colpisce le natiche di Daniela.
Scosciato davanti al viso di mia moglie le infilo il cazzo nella bocca, sono infoiato, una libidine incredibile mi attanaglia i visceri, l'afferro per i capelli e spingo il cazzo con forza tra le sue fauci.
Le sono arrivato in gola e la chiavo come se l'avessi in figa, so che le sto facendo male, ma in quel momento non me ne frega niente, mi preme solo una cosa, dare sfogo alla mia lussuria cresciuta a livelli parossistici nel vederla sodomizzata.
La sento gemere, soffocata dalla mia ingombrante presenza, ma non me ne do per inteso e continuo a pomparla con ferocia, sono completamente fuori di me per la libidine.
-Succhia troia, lecca il cazzo di tuo marito che ti sta facendo inculare da un altro maschio, vedo che ti piace prenderlo nel culo e tu Enzo forza, sfondaglielo! Non vedi come le piace? Continua senza fermarti! Hai visto che puttana è mia moglie? Come le piace farsi chiavare ed ora anche inculare? Sborro... sto godendo... ahh..., ti vengo in bocca!-
-Anch'io sto sborrando... ti sto sborrando nel culo, mamma come ce l'hai stretto! Mi stringi il cazzo come in una morsa!-
Con un ultimo grido di piacere raggiunge l'orgasmo e riversa fiotti di sperma nel culo di Daniela.
Da parte mia le godo direttamente nella gola, probabilmente non è riuscita neppure a sentire il sapore della mia sborra, bada solo a non restare soffocata, che lo sperma non le si riversi nei bronchi.
Quando mi ritiro è in debito di ossigeno e ansima rumorosamente.
Anche Enzo si sfila da dietro, ha il cazzo ancora duro, ma anche lui ansima per il piacere appena raggiunto.
Le si adagia vicino e le accarezza le gambe, con le mani sale là dove finiscono le calze e le stringe le cosce con forza, poi va a frugare nell'inguine fra i peli della vulva, ci gioca cercando di arrotolarli sulle dita, le accarezza le natiche e gliele allarga, vuole controllare se ha fatto qualche danno.
-Non preoccuparti tesoro non mi hai fatto male, anzi mi è piaciuto tantissimo, più tardi lo rifacciamo ancora, vuoi?-
Rinfrancato avvicina il viso alle natiche e le bacia teneramente, si spinse nel mezzo e bacia il fiore bruno appena violato e che odora del suo sperma.
Lo lecca cercando di far penetrare la lingua nello sfintere, lo lappa con amore tutto intorno, lo accarezza con le labbra per poi scendere più in basso a slinguare la fica.
Daniela gli spalanca le cosce per facilitargli il compito mentre io, rapito, guardo la lingua del ragazzo penetrare la vagina di mia moglie.
Il cazzo mi ridiventa duro e mi sto eccitando ancora. Mi butto su Enzo, gli prendo in bocca l'uccello e comincio a spompinarlo lentamente.
Mi gusto il suo cazzo intriso degli umori suoi e di mia moglie, poi gli apro le natiche e gli solletico il buchetto con la lingua, Si lascia fare, anche quando dopo averlo insalivato ben bene, gli infilo delicatamente un dito nello sfintere facendolo andare su e giù.
Nel frattempo Daniela sotto l'azione della lingua di Enzo sta per raggiungere un nuovo orgasmo.
Mugola schifosamente mentre si tortura i capezzoli con le dita ed è oscenamente spalancata sulla bocca del ragazzo. Enzo intanto sembra gradire la mia carezza anale.
-Mettimelo nel culo, voglio provare anch'io!-
Si sistema per facilitarmi il compito, mi avvicino infilandogli il membro fra le cosce, me lo stringe serrando forte le ginocchia e inizio i movimenti di va e vieni.
Avverto il calore delle sue natiche sul mio ventre e mi eccito da impazzire. Lo scopo fra le gambe come fosse una verginella accarezzandolo sul petto glabro. Gli pizzico i capezzoli che s'inturgidiscono subito.
-Prova... prova a metterlo dentro anche a me.-
-No, non voglio - protesta Daniela - gli farai male!-
-Voglio provare invece, - insiste Enzo - se mi farai male non andrai avanti vero?-
-Te lo prometto, però prima fatti ungere per bene.-
Lo preparo e mi ungo anch'io il glande e parte dell'asta, Daniela ed Enzo li faccio distendere sdraiati sul fianco nella classica posizione del 69, mi corico alle spalle del ragazzo e chiedo a mia moglie di aiutarmi a metterglielo dentro.
Mi prende il cazzo fra le gambe spalancate di Enzo e glielo punta sull'ano.
Comincio a spingere adagio fino a fargli penetrare la cappella, Daniela nel frattempo, ha preso in bocca il cazzo del ragazzo e lo spompina.
Enzo geme per il dolore, ma non vuole mollare, vuole che lo inculi come ha fatto lui con mia moglie, ma non appena con un'ultima spinta il cazzo gli scivola dentro per metà della sua lunghezza, urla per il male. Mi fermo immediatamente e mi sfilo dal culo mentre Daniela cerca di lenirgli il dolore masturbandolo con la bocca.
-Vieni porcellino mio, adesso vienimi sopra e mettimelo dentro... ti ha fatto male quel brutto porco vero? Ma ora chiavami... povero il mio porcellino, non è più bello così fra le mie cosce?
Come mi piace sentire il tuo cazzo tutto dentro la fica, la senti come è calda e tutta bagnata per te?
Ahh... come ti sento bene... ti piace chiavarmi? Lo sai che potrei essere la tua mamma...? Ti piacerebbe farlo così con la tua mamma... ti piacerebbe farlo con lei?-
Daniela ha senza dubbio toccato un tasto segreto, con un urlo Enzo affonda di più i colpi, spinge e sbuffa come un forsennato martellandole la fica.
-Siii che mi piacerebbe! Ahh... quante volte l'ho sentita godere mentre chiavava con mio padre, come vorrei godere anch'io con lei, sborrare fra i suoi peli, nella sua fica, ahhh... godo, godoo...!-
Si accascia fra le braccia di mia moglie inondandole la vulva di sperma.
Passato il momento dell'orgasmo si gira su un fianco e si mette supino, il respiro è affannoso.
-Ora tocca a me - dico a Daniela - mi è rimasta la voglia del culo e mi faccio il tuo.-
La ungo ancora e glielo punto contro lo sfintere penetrandola lentamente. Grida per il male, ma continuo ugualmente a fotterla, a poco a poco però il dolore diminuisce e lo capisco perché la sento ricambiare le mie spinte venendomi incontro con le natiche.
Enzo infila una mano fra i nostri corpi e sgrilletta la fica di Daniela che presa contemporaneamente su due fronti comincia a godere per l'ennesima volta.
La inculo per venti minuti buoni, voglio resistere il più a lungo possibile per abituarla al coito anale.
Il mio cazzo ormai ha aperto bene la via e si muove agevolmente.
Gode senza soffrire molto per l'atto sodomitico, probabilmente era naturalmente predisposta a farlo ed ora ci incita per accrescere il suo piacere.
Gode almeno un paio di volte, ma io non voglio venire, appena avverto l'approssimarsi del piacere rallento il ritmo o mi fermo un attimo, devo scoparla in culo il più a lungo possibile, voglio prepararla bene perché gli uomini ai quali la concederò possano possederla nel culo come nella fica.
Quando non ce la faccio più sborro come rare volte mi è successo, il cazzo freme e guizza strettamente serrato fra le sue natiche. Finito di eiaculare, mi accascio sfinito, ma appagato, al suo fianco.

Da quel favoloso pomeriggio passano una decina di giorni e ogni giorno possiedo analmente Daniela. Nulla viene a turbare il clima idilliaco che si è instaurato fra me e mia moglie.
Le ultime esperienze hanno riacceso e ravvivato l'amore che da sempre ci unisce. Ora scopando tra noi non serve più far uso della fantasia per accendere i sensi sopiti, ci basta ricordare le situazioni vissute o premeditare di farne altre.
Le avevo promesso di portarla ancora all'Idroscalo, ma per un motivo o per l'altro, in genere per il lavoro che mi impegna nella mia professione, non ho ancora trovato il tempo per accontentarla. Daniela, da quando ha cominciato le sue esperienze con altri uomini, sembra sempre in calore.
Ha quarantatre anni, ma nelle vene ha il fuoco di una liceale e non perde occasione per confidarmi le sue continue voglie di cazzo.
Ha due chiodi fissi ora: farsi scopare da un uomo di colore - le è rimasta la nostalgia dell'incontro con il keniota - e provare a lesbicare con una donna.
L'opportunità per quest'ultimo tipo di incontro non tarda a presentarsi e me lo racconta un giorno mentre siamo seduti a tavola per il pranzo.
Daniela, tutta eccitata, mi riferisce quello che le è accaduto quella stessa mattina quando, salita in solaio per riporre alcune cianfrusaglie, incontra Danila, la custode dello stabile, che ha accompagnato l'antennista della TV a regolare l'antenna centralizzata.
Sistemate le proprie cose si ferma a scambiare le solite chiacchiere di condominio e mentre parla, per la prima volta pone la sua attenzione sulla donna e nota come la custode sia ancora una bella figa.
In maniera particolare è rimasta impressionata dalla prosperosità del suo seno e dalla curva delle anche alte e forti che sembrano promettere le gioie del Paradiso. Sorreggono, infatti, un sedere così pieno e armonioso che sembra non chieda altro che essere accarezzato.
Per farla breve la donna le è piaciuta e ha cominciato a guardarla con occhio morboso.
Danila ad un certo punto sale i quattro gradini della scaletta di pioli di ferro, cementati nel muro, che portano alla botola che dà sul tetto. Si sporge sulle tegole per chiedere al tecnico per quanto tempo ne abbia ancora, ma nel ridiscendere le scivola un piede e rischia di cadere.
Istintivamente Daniela l'afferra per le gambe per aiutarla a riprendere l'equilibrio e nel far questo il suo sguardo si posa prima sulle cosce e poi risale fino alle mutandine.
Resta come folgorata, una repentina libidine la costringe ad approfittare della insperata situazione e ostentatamente sbircia le parti intime della donna.
Mi racconta che ha delle belle cosce, sode e per non parlare del culetto che riuscirebbe a far perdere i sentimenti anche ad un santo.
Quando poi la custode riprende a scendere dalla scaletta, Daniela, facendo finta di continuare a darle aiuto, la tiene per le ginocchia e lascia scivolare lentamente le mani lungo le gambe.
Man mano che la donna scende, le mani salgono sempre più in alto fino a raggiungere i fianchi di Danila che sembra non avvedersene e fa finta di nulla.
Daniela allora si fa più audace e le spazzola via dalla camicetta della polvere inesistente. Così facendo ha anche la possibilità di sfiorarle lievemente i seni e il contatto col turgore delle mammelle non fa che aumentarle la libidine che già la pervade.
In poche parole mia moglie si è eccitata per quella donna e mi confessa che, una volta tornata in casa, si è masturbata a lungo pensando a lei.
Quando alla fine si sono salutate, per tornare ognuna alle proprie incombenze, Daniela, con la scusa che è sempre sola, invita Danila per un caffè dopo l'ora di pranzo ed ora la sta aspettando con ansia.
Ha intenzione di provare a sedurla ed è convinta di riuscirci perché è quasi certa che le sue carezze non siano passate inosservate e non siano del tutto dispiaciute alla custode.
-Questa sera ti racconterò tutto, cerca di tornare presto!-
Quando esco dall'ascensore per tornare al lavoro incrocio Danila davanti alla guardiola; ha già appeso il cartello con scritto torno subito.
-Buon giorno dottore, sto proprio andando a trovare sua moglie.-
Contraccambio i saluti e mi accomiato con un sorriso rimirandola nei punti giusti.
La guardo come fosse la prima volta che la vedo ed in effetti non avevo mai posato, prima di allora, il mio interesse su di lei come donna.
Daniela ha proprio ragione è davvero una bella figa e me ne vado a malincuore perché mi sta passando la voglia di andare al lavoro al pensiero degli avvenimenti che accadranno di lì a poco in casa mia.

Il ragno ha tessuto la tela ed ora sta aspettando la mosca.
Danila suona il campanello:
-Buon giorno signora Daniela.-
-Entra Danila, accomodati, preferisci bere un caffè caldo o freddo?-
Cominciati i soliti convenevoli, vanno a sedersi in poltrona in salotto e come spesso succede in tali circostanze, finiscono per parlare dei rispettivi problemi di famiglia.
Danila è preoccupata perché il marito la trascura, sta fuori fino a tardi la sera e a volte rientra alle due o alle tre del mattino, sa che la tradisce e dopo un po' che racconta i propri guai inizia a piangere.
Daniela stenta a credere alla ghiotta occasione che le si presenta e ne approfitta subito, l'abbraccia e le asciuga le lacrime.
Più Danila si sfoga, più mia moglie la coccola e la tiene vicina, si conquista la sua confidenza e le accarezza le spalle.
Le dà qualche bacetto sulle tempie e con la mano le sfiora leggera i capelli per consolarla. Quando la donna si mette a piangere più forte, la stringe al proprio seno e guancia a guancia le mormora parole di conforto e d'affetto.
Danila accetta le coccole e con un braccio cinge la vita di mia moglie appoggiandole nello stesso tempo il capo sulla spalla.
Daniela le accarezza l'orecchio con le labbra, la sfiora con bacetti leggeri intervallati da parole di compassione sussurrate dolcemente, la bacia sul collo e si accorge che ad ogni bacio Danila è percorsa da brividi lungo tutta la schiena.
Decide allora di dare maggiore consistenza al proprio attacco e la bacia sempre più apertamente sul collo, poi vicino all'orecchio che stuzzica con la punta della lingua.
Scende a baciarla sulla guancia ed i singhiozzi si fanno più leggeri. Le dice allora parole di circostanza per finire di calmarla e poi le sfiora la bocca con le labbra.
E' un bacio leggero, ma le basta per respirare il suo alito profumato. E' un bacio ancora casto, ma che serve per arrivare ad una maggiore intimità.
Quando crede che la preda ormai non possa più sfuggirle, la bacia lascivamente dietro l'orecchio, poi ritorna sulla bocca e vi preme contro la propria con le labbra leggermente dischiuse.
Le asciuga le lacrime con le labbra e ne assapora con piacere il gusto amaro e salato, torna a baciarla leggera sul collo, risale ancora alla guancia inumidendo il percorso con la punta della lingua, torna di nuovo a sfiorare la bocca di Danila e questa volta la bacia apertamente.
Rompendo ogni indugio le forza le labbra penetrandola con la lingua e con tripudio sente che la donna la ricambia e che a sua volta la cerca.
Ora entrambe spalancano la bocca per essere raggiunte in profondità, si leccano le labbra e si baciano sempre più intimamente, le lingue si annodano, si sciolgono e si avviluppano di nuovo bevendo ognuna la saliva dell'altra.
Daniela si stacca dal bacio e guarda Danila negli occhi.
-Sono contenta che ti piaccia, avevo paura di una tua reazione contraria, che tu non volessi.-
-E' stato bello anche per me, mi consola un po' delle mie disgrazie, non hai idea da quanto tempo non ricevo più un bacio.-
-Ora è tutto finito, ci penserò io a riempirti di baci, non ti lascerò mai mancare le carezze di cui hai bisogno.-
Fa uscire oscenamente la lingua per tutta la sua lunghezza avvicinandosi nello stesso tempo alle labbra di Danila che spalanca la bocca per accoglierla ancora più oscenamente.
Si avvinghiano di nuovo in un bacio da togliere il respiro.
Le mani di Daniela raggiungono i seni di Danila e li accarezzano sopra il vestito, comprime i globi di carne con forza e glieli strizza fino a farle male poi sale in alto sulle spalle e le fa scivolare insieme lungo le braccia le spalline del vestitino e del reggiseno.
E' un'esplosione di mammelle che libere da ogni vincolo vibrano all'aria in un tripudio sensuale.
Ha i capezzoli erti, scuri e grossi, subito Daniela li raggiunge con la bocca e li succhia estasiata.
Si stacca per un attimo per togliersi a sua volta rapidamente camicetta e reggiseno e sostenendosi con le mani le mammelle le porge a Danila perché gliele baci.
-Leccamele anche tu, fammi sentire la tua lingua sui capezzoli.-
Si lascia leccare e stropicciare i seni, sente il calore aumentarle fra le cosce ed è piena di una libidine senza uguali.
Fa alzare Danila e finisce di spogliarla, ma quando cerca di sfilarle le mutandine riceve un rifiuto.
-No, questo no, non voglio andare oltre, i tuoi baci mi piacciono e ne voglio ancora, ma questo no, ti prego di scusami, ma non sono lesbica.-
-Nemmeno io lo sono, non hai idea di come mi piacciano gli uomini, però mi piaci anche tu e mi piacerebbe accarezzarti e baciarti anche lì fra le tue cosce.-
Mentre le parla l'accarezza sul sesso sfiorandola leggera con la punta delle dita sopra le mutandine.
-Da quanto tempo tuo marito non fa l'amore con te? Da quanto tempo non godi fra le braccia di qualcuno? Se vuoi ti posso aiutare, mi piacerebbe accarezzarti con le mani e con la lingua, non devi temere, né sentirti a disagio.
Molte donne se sono amiche, senza che siano necessariamente lesbiche, lo fanno. Lo fanno così, solo perché è bello farlo! Dai prova con me, mettiti tranquilla e lasciami fare.-
Così dicendo riesce a vincere ogni resistenza, le fa scendere gli slippini fino alle caviglie e la spinge per sdraiarla sul divano aprendole le gambe.
In ginocchio davanti a lei si sofferma a rimirarle il sesso parzialmente nascosto da una folta pelliccia di pelo scuro. Avvicina il viso e si inebria aspirando l'aspro profumo della vulva.
Libera la fessura dai peli e respira ancora, estasiata, il forte afrore femminile che si libera dalla vagina già umida di piacere. Applica la lingua alla fica e la frulla lungo i bordi esterni delle grandi labbra, la lecca succhiando il nettare che secerne e infine la penetra slinguandola in profondità.
Inghiotte le secrezioni che le riempiono la bocca, sale all'estremità superiore della vulva, si avventa sul clitoride turgido e lo risucchia fra le labbra stringendolo fra i denti delicatamente.
Danila emette un gemito e comincia a godere senza più ritegno nella bocca di Daniela.
-Ahh... godo, sto venendo sulla tua lingua, leccami ti prego, non ti fermare, ahh... da quanto tempo non godo così, non credevo che fosse così bello anche con una donna, continua, continua...-
Urla, singhiozza, geme, due volte raggiunge l'orgasmo e alla fine si placa lasciandosi andare esausta.
Con le mani tiene la testa di Daniela premuta fra le proprie cosce e muovendo il bacino continua a sfregare la vulva sul viso dell'amante.
-E tu poverina? Tu non hai goduto, vuoi che provi anch'io a baciarti... come hai fatto con me? Però guarda che per me è la prima volta e non so se sarò capace di farlo bene, può darsi che mi dia fastidio metterti la lingua nella fica.-
Invertono le posizioni e Danila infila la faccia fra le cosce di Daniela, timidamente accosta il viso al pube e con le labbra sfiora il pelo folto e profumato.
Si fa più audace e passa le labbra chiuse sul clitoride, infila il naso nella fessura e la percorre per la sua lunghezza, in un attimo fa guizzare la lingua come una serpe e penetra nella vagina.
Per la prima volta avverte sulla lingua il sapore del sesso femminile, non ne è particolarmente turbata, anzi la novità le piace, a poco a poco ci prende gusto e comincia a leccare tutto intorno le grandi labbra aumentando via, via il ritmo.
Lappa disordinatamente l'interno della vulva, sale al clitoride e lo solletica sulla punta, lo risucchia in bocca come ha appena fatto Daniela con lei.
Comincia a suggerlo con forza e avverte il piacere che inizia a serpeggiare nell'amante fino a farlo sfociare in un orgasmo sfrenato.
Si solleva dal ventre che ancora sussulta e va a baciare il viso di Daniela, le accarezza le mammelle e con le dita le tormenta i capezzoli fino a farli raggrinzire ed indurire.
A mano piena agguanta e stringe il basso ventre all'interno delle cosce, infila due dita nella vagina fradicia di succhi e nel medesimo tempo cerca la bocca della donna.
Quando la trova la penetra con la lingua.
Daniela risponde al bacio, le lingue si intrecciano in giochi vorticosi, si succhiano a vicenda ed è come se ognuna volesse superare l'altra.
Daniela ha la bocca colma di saliva che Danila beve in preda ad una libidine mai provata.
La mano abbandona per un attimo la vulva ed accarezza il boschetto peloso, si sofferma a giocarci un poco arruffando i peli morbidi e setosi poi ritorna alla fessura e vi intrufola ancora le dita frugandola in ogni anfratto.
-Sono una svergognata, è la prima volta che faccio l'amore con una donna, ma ora mi sembra di averlo sempre desiderato, mi è piaciuto moltissimo farlo con te.-
-Quando ne hai voglia sai dove trovarmi, ma ora raccontami, davvero tuo marito non ti guarda più? Una donna bella e passionale come te!-
-In tre mesi mi avrà scopata si e no un paio di volte, credimi mi chiedo chi o che cosa mi trattenga dal fargli anch'io le corna magari col primo che capita, cerco di calmarmi masturbandomi da sola, però... sento la mancanza di un cazzo.-
-Se tu lo vuoi, se sei disponibile, io forse ho la soluzione al tuo problema.
Quando la sera ti ritrovi sola perché lui se ne è andato per gli affari suoi e ti prende la voglia di fare l'amore, sali da me, se ti piace come uomo, ti faccio scopare con mio marito, anzi, potremmo fare l'amore tutti e tre insieme... che ne dici, ti andrebbe? Ti piacerebbe provare?-
-Tuo marito? Ma parli seriamente? Non sei gelosa...? E io come faccio? Salgo così da te e gli dico: dai scopami! Che vergogna...! E se poi non gli piacessi o non mi volesse? Come faccio? Mi Offro a lui così... mi sembrerebbe di essere una puttana di strada.-
-Ma cosa dici Danila, mio marito sarà certamente ben felice di venire a letto con te e non gli sembrerà vero di potersi scopare una donna bella come te.
In quanto a sentirti puttana, guarda che più spesso di quello che credi mi sento così anch'io e ti dirò di più, mi piace fare la troia per mio marito. Sai che per il nostro piacere lui mi fa chiavare anche con altri uomini? Ti assicuro che è un piacere diverso, incredibile. Attenta! E' un segreto, sei l'unica a saperlo! A me piace da morire sentirmi puttana ed essere trattata come tale quando mio marito mi porta in giro a scopare. Non devi fartene un problema, butta alle ortiche scrupoli e falsi moralismi, sali invece da noi e ti accorgerai quanto riuscirai a godere di più concedendoti a lui come una puttana, più ti sentirai troia e più ti piacerà.
Ti faccio un'altra confidenza: io e mio marito ci vogliamo più bene da quando ci siamo esaltati nella libertà più assoluta del sesso. Soprattutto da quando mi permette di comportarmi come una vera vacca, ovviamente non per soldi.
Mi fa scopare con tutti gli uomini che voglio, lui stesso me li porta in casa o mi porta in certi posti dove posso concedermi a degli sconosciuti, prova a venire con noi una volta e vedrai quante scopate ti faccio fare.-
-Mio Dio, ma veramente ti lascia andare a letto con altri uomini? E ti porta a scopare per strada?-
-Non è che mi mandi a battere su un marciapiede, ma mi accompagna in posti particolari, frequentati da uomini che vanno lì apposta per scopare con donne come me, che amano farsi fottere come troie.
Sai quanti cazzi mi sono fatta nei tre mesi che tu l'hai gustato solo un paio di volte? Vorrei poterti dire il numero esatto, ma ne ho perso il conto.
Svegliati Danila! Il mondo là fuori è pieno di uccelli che non sognano altro che entrare a fare il nido in una fica come la tua o la mia.
Apri la mente al piacere del sesso, libera di concederti a chi vuoi! Comincia provando con mio marito! Vedrai come ti piacerà fare l'amore con lui, non perché sia particolarmente dotato o abile, ma perché assaggerai il sapore del proibito, perché ti sentirai posseduta da un cazzo che non è quello del tuo uomo! Allora... ti aspetto una di queste sere? In seguito poi, se ti piacerà e se lo vorrai, ti porteremo con noi e potrai provare anche tu il brivido di aprire le gambe a gente mai vista prima, in culo a quel coglione di tuo marito.-
-Mio Dio mi hai eccitata tutta, non so... ora sono così frastornata che non so darti una risposta... mi gira la testa... ti prometto di pensarci, ma cerca di capirmi mi sembra una cosa così strana, così fantastica. Conoscendoti mi sembra così incredibile che tu faccia queste cose... insieme a tuo marito poi! Non riesco a crederci, ti fai portare da lui a battere... come una qualunque puttana di strada e godi nel prostituirti!
Lo sai che solo l'averti promesso di pensarci mi fa già sentire una maiala? E' vero... solo l'idea di buttarmi fra le braccia di altri uomini mi fa provare una incredibile sensazione di piacere. Daniela ho voglia ancora... fammi godere un'altra volta... con la bocca... ahh la tua lingua sulla fica, continua... leccami! Guarda come mi spalanco tutta per te, mi sento troia anch'io... sii Daniela, voglio provare quello che mi hai detto, voglio farmi portare a letto da tuo marito, voglio farmi chiavare da lui, voglio sentire il suo cazzo entrarmi nella fica e anche nel culo... che mio marito non vuole più.
Fammi godere Daniela, voglio morire di piacere fra le tue braccia, mordimi, fammi male, ahh... godo, godo come una vacca, la tua vacca Daniela!-
Gode contraendo gambe e bacino, tra le convulsioni dell'orgasmo si preme la testa di Daniela sulla vulva gustandosi l'agile lingua che le esplora ogni anfratto della fica.
Vuole ricambiare le piacevoli attenzioni in eguale misura, si rovescia ed incolla a sua volta le labbra sul sesso dell'amica per darle piacere.
Placatesi dopo l'orgasmo, Daniela le accarezza ancora le tette opulente, gusta il turgore di quelle mammelle schiacciandole e strizzandole con le dita.
Dà un'ultima, rapida succhiata ai capezzoli, poi l'aiuta a rivestirsi. Le strizza un'ultima volta il seno da sopra il vestito mentre presale una mano se la porta alla vulva fradicia e palpitante:
-La senti come ne ha ancora voglia? Mi spiace che te ne devi andare, ma ti aspetto al più presto, promettimi che tornerai con o senza la presenza di mio marito, anche se spero proprio che salirai per far l'amore anche con lui.-
Prima di lasciarla la stringe a sé un'ultima volta e la bacia con ardore sulla bocca, le lingue si cercano e si intrecciano ancora per un lungo, ultimo, appassionato momento.

Una sera suona il campanello, Daniela va ad aprire, è Danila.
-Ciao entra!- La saluta con gioia.
-Non dirmi che tuo marito ti ha lasciata sola anche questa sera!-
La pilota in salotto, Danila è confusa ed ha il viso rosso porpora.
-Sì se ne è andato..., credo dalla sua amante.-
Quando nota la mia presenza si emoziona ancora di più.
-Buona sera dottore, mi scusi se vengo a disturbare.-
-Ma cosa dici? Vieni accomodati e non darmi del lei, sei fra amici no? E poi Daniela mi ha raccontato tutto di voi, dell'altro giorno e penso che ormai sia d'obbligo una maggiore famigliarità, non credi?-
Le mie parole la mettono ancora di più in agitazione e Daniela le dà il colpo di grazia:
-Ciò che conta è: ti sei decisa a venire solo per me o anche per lui?-
Danila si tormenta le mani nervosamente e si agita sul divano dove nel frattempo si è accomodata.
Liscia una piega inesistente del vestitino e tiene il viso basso e sempre più tendente al rosso acceso.
-Scusatemi ma mi sento tutta confusa e a disagio, forse è meglio che me ne vada.-
-Ma nemmeno per sogno cara. Adesso sei qui e rimani con noi, su non essere così vergognosa, mettiti tranquilla e vedrai che il disagio ti passa subito.
Ricorda che sei fra amici e che mio marito è stato felice quando ha saputo di come ti sia piaciuto l'altra volta, ora ti faccio un buon caffè che ti aiuterà a tirarti su!-
Se ne va in cucina lasciandoci soli, mi accosto a Danila che continua a tenere gli occhi bassi e vergognosi.
-Su non fare così, Daniela mi ha raccontato tutto dei rapporti tra te e tuo marito, delle tue insoddisfazioni, però tu non devi rovinarti l'esistenza per un uomo che non ti merita e che oltre tutto deve essere anche coglione per rinunciare ad una donna come te.
Devi trovare il coraggio di provare a cercare altrove quello che ti viene negato in casa.-
Cerco di stimolarla con le parole e intanto le cingo le spalle con un braccio attirandola sul mio petto. Ancora vergognosa, non osa guardarmi negli occhi, allora la prendo per il mento e le forzo il viso verso l'alto.
-Guardami, non essere così timida!-
Lei alza gli occhi e mi guarda, ma non riesce a tenerli fermi, mi fissa solo per brevi istanti vagando da un punto all'altro del mio viso.
Le accarezzo una guancia e facendomi più vicino, accosto le labbra alle sue che penso di dover forzare, invece, le trovo già dischiuse e disponibili.
Inizio a baciarla dolcemente e la penetro con la lingua cercando la sua, mi risponde con rapidi guizzi e si abbandona completamente fra le mie braccia.
Il respiro è corto e affannoso, con gli occhi chiusi mi lascia fare senza opporre alcuna resistenza.
Mentre la bacio le accarezzo il seno. A mano piena le palpo così forte una mammella che emette un gemito nella mia bocca.
E' certo che le piaccia essere accarezzata così, perchè è tutta un tremore e da sopra il vestitino leggero sento i capezzoli che le si inturgidiscono.
-Sei più calma ora? Lasciati andare tranquilla e non crearti problemi, vedrai che sarà più facile di quello che immagini.-
Le prendo una mano e la guido sul mio pene già esploso in una magnifica erezione, lo stringe subito da sopra i pantaloni mentre accosta il volto alla mia spalla e mi bacia sul collo.
Sospira di piacere e quell'alitare sul mio orecchio, unito alla carezza della punta della sua lingua, fa acuire la mia libidine.
Le infilo una mano sotto il vestito e le accarezzo le gambe salendo lentamente alle cosce sode e carnose che si dischiudono per agevolarmi il passaggio.
Raggiungo le mutandine e ci faccio scorrere sopra le dita percorrendo la lunghezza della fessura.
Altro che timida! La trovo già fradicia e infatti mugola di piacere e si dimostra pronta per essere sacrificata all'altare di Venere.
-Ti piacerebbe far l'amore con me e Daniela? Ti piacerebbe sentire dentro di te quello che stai tenendo in mano? Sentirlo godere nella tua pancia?-
Danila è completamente abbandonata e disponibile, credo che non aspetti altro che concedersi alle nostre voglie e sta scoppiando dal desiderio di vivere questa esperienza.
-Fammi quello che vuoi e mantieni anche quello che Daniela mi ha promesso, voglio far l'amore con voi perché sono stanca di masturbarmi da sola, chiavami...! Chiavami insieme a tua moglie, come due troie, le tue troie...ahh... sbrigati a darmi il tuo cazzo che non ne posso più!-
Lo stringe con forza nella mano e in quell'atto ci sorprende Daniela che stava arrivando con i caffè.
-Bene, vedo che avete cominciato senza di me e credo proprio che ora il caffè non interessi più a nessuno!-
Prendo Danila per la vita e l'aiuto ad alzarsi in piedi, la bacio sulla bocca e intanto le faccio scivolare dalle braccia le spalline del vestito che cade frusciando a terra.
Le brancico con forza le mammelle strapazzando i capezzoli, le piace essere palpata rudemente, con violenza e mi incoraggia a proseguire nell'azione senza usare tanti riguardi.
Daniela intanto si è già denudata ed ora mi sta aiutando a fare la stessa cosa. Appena sono nudo appoggio la mia virilità sul bassoventre di Danila, fra il suo folto cespuglio di peli bruni mentre continuo a frugarle la bocca con la lingua.
Mia moglie si è inginocchiata in mezzo a noi e cerca di leccarci i genitali, ma le sue attenzioni sono rivolte soprattutto a Danila.
Si porta alle sue spalle e la bacia sulle natiche che allarga con le mani per poter arrivare con la lingua a leccarle l'ano.
-Ti hanno già inculata!-
Grida quando si accorge che Danila non è più vergine neppure lì.
-Chi è stato? Tuo marito?-
- Anche! Quel porco, quando ancora mi desiderava, preferiva mettermelo di dietro... un'abitudine presa quando eravamo fidanzati, ma anche a me piace sentire il cazzo nel culo, mi piace da morire, ora ti prego prendimi... lo voglio dentro, infilamelo!-
Non mi faccio ripetere l'invito e glielo punto sulla vulva, lei cerca di aiutarmi, lo impugna saldamente con una mano e lo forza sulla fessura.
Non riesce a farlo penetrare in quella posizione ed allora tenendolo ben stretto nel pugno, indietreggia fino al divano e vi si rovescia sopra con le cosce spalancate.
Non perdo altro tempo e la infilo come un tordo allo spiedo con un colpo secco, violento.
La penetrazione è dolorosa e urla per il male che però viene subito placato dal repentino insorgere del piacere.
-Finalmente ho il tuo cazzo dentro di me, non avevo il coraggio di dirlo, ma da quando Daniela me ne ha parlato non ho desiderato altro che farmi chiavare da te, ahh... finalmente tua... chiavami con forza, non aver paura di farmi male e tu Daniela vieni vicino... dammi la tua fica da leccare!
Lo sai Franco che mi piace la fica di tua moglie?
Ci siamo leccate come due lesbiche e ci siamo sborrate in bocca... non fermarti continua a spingere, più veloce, più in fondo, fottimi tutta...voglio essere la tua troia, anzi la troia di tutti, di tanti uomini... come Daniela...! Promettimi che porterai anche me assieme a tua moglie... che mi farai riempire di sborra... nella fica e nel culo... si anche nel culo... Franco voglio che mi chiavi anche nel culo... mi piace tanto...sto venendo... godo... come una vacca, sono fatta apposta per essere chiavata... chiavata da tutti, ahhh...-
Urla quando raggiunge la vetta del piacere e si contorce sotto i colpi del mio ariete che la penetra nel profondo della vulva fino a colpirle l'utero.
Sento i muscoli della vagina che contraendosi mi stringono l'uccello in un abbraccio morboso, li sento stringere ed allentarsi in un massaggio continuo che mi portano in breve all'orgasmo.
In uno spasimo finale spingo il cazzo il più in fondo possibile irrorandola di sperma e Danila, appena avverte il caldo liquido zampillarle in fondo alla vagina, si consuma in un altro orgasmo per poi abbandonarsi quieta.
Daniela mi allontana bruscamente per avventarsi come una furia fra le sue cosce, applica le labbra alla vulva e comincia a leccare e succhiare lo sperma che sta gocciolando fuori.
La penetra con la lingua che fa roteare lungo i bordi, raggiunge il clitoride e lo risucchia fra le labbra poi infila le dita nella vagina e gliela allarga al massimo.
Ripenetra con la lingua e succhia lo sperma che vi è rimasto, la ripulisce completamente dal nettare che le ho appena iniettato e in quel momento Danila gode di nuovo.
Faccio cambiare di posto le due donne e sdraiare mia moglie sul divano.
Ora tocca a lei! Le palpeggiamo le tette, le cosce e il sedere pieno e sodo.
Spalanca le gambe tenendole sollevate e Danila vi si intrufola in mezzo mentre Daniela si apre con le mani il fiore rosa e carnoso per farsi leccare meglio.
Comincia a godere subito non appena la lingua dell'amica le sfiora la fica.
Io nel frattempo continuo ad accarezzarle le tette, sono ancora turgide nonostante i ripetuti orgasmi, le strapazzo i capezzoli che diventano grossi e duri, glieli lecco tirandoli con le labbra e Daniela sotto l'azione delle nostre lingue va in estasi guaendo di piacere.
Danila continua a leccarla tutta, le bacia l'interno delle cosce, le apre la fessura con le dita e lappa l'interno della fica, poi le schiude le natiche, appoggia le labbra sul fiore bruno e lo bacia come una seconda bocca penetrandolo con la lingua.
A quella vista sono assalito da una vampata di lussuria e la mia virilità riprende consistenza, mi porto alle spalle di Danila e comincio a baciare anche lei sui glutei morbidi e carnosi, scendo con la lingua all'interno del solco delle natiche e raggiunto il buchetto più stretto lo bagno di saliva.
Ci infilo dentro un dito per lubrificarne l'interno, aggiungo ancora saliva e questa volta vi infilo due dita, entrano senza difficoltà, senza dubbio Danila è già stata sodomizzata molte volte.
Mugola sentendosi masturbare il culetto e mi incita a prenderla senza ulteriori indugi:
-Dai porco fammi il culo, mi piace farmi inculare ed ora ne ho una voglia pazza... prendimi!-
Strilla appena affondo in lei e prendo a brandeggiare dentro e fuori il mio piolo che sembra dover scoppiare da tanto è ritornato duro e gonfio.
Ad ogni colpo Danila risponde spingendo le natiche contro di me ed io, infoiato da non capire più nulla, accentuo la forza dei miei colpi che già sono abbastanza violenti.
-Porco ti piace sfondarmi il culo...? Il culo della tua puttana... fottimi come la più troia delle troie... voglio il tuo cazzo! No, non solo il tuo! Ne voglio tanti... li voglio in fica e in culo tutti insieme, ahh come mi sento riempita...!-
Inizia così a provare un orgasmo di una intensità incredibile, è come in preda al delirio e si agita come un'ossessa urlando frasi senza senso.
Si capisce solo che vuole tanti cazzi che la fottano in tutti i buchi del corpo, si sbatte così convulsamente che fatico a mantenerle il cazzo infilato nel culo. Con pochi e rapidi colpi raggiungo per la seconda volta il piacere e le riverso nell'intestino una buona razione di sperma.
Mi sfilo da lei che si gira di scatto e con mossa felina me lo prende in bocca, lo ingoia fino a toccarmi le palle con le labbra e lo succhia lubricamente pulendolo dai residui del coito.
Ebbri di piacere, rimaniamo sdraiati e quieti tutti e tre per un meritato riposo.
Sto ancora giocando con i riccioli del pube delle due donne quando il sonno ci sorprende.
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