conoscenze a scuola 2

continuazione di conoscenze a scuola 1


decisi che dovevo scoprire di piu'. non potevo chiedere nulla a giada, altrimenti mi avrebbe accusata di averla spiata e di essere gelosa. d'accordo che giada e' bruttina, ma perche' tradire il suo ragazzo? dai post su facebook sembrava amore eterno tra di loro. sei la mia vita, sei l 'aria che respiro. tante parole, non era vero niente. ricordo ancora le serate a quattro a giocare a monopoli, o al cinema, o il capodanno passato in montagna. ognuna delle due abbracciata al proprio ragazzo, accanto al camino. a essere coccolata, amore e dolcezza. e invece? proposi di nuovo di vederci a casa mia per il lavoro di gruppo, non interessandomi di cosa avrebbe potuto pensare diego. prima della fatidica ora, sistemai la mia videocamera tra i miei libri, a parete, cercando di inquadrare tutta la camera. avevo fatto un piano. cosa mi interessava di diego e giada? perche' facevo tutto cio'? le mie due amiche e diego arrivarono alle tre, e io alle cinque chiesi a beatrice di accompagnarmi in macchina a ritirare un pacco per mia mamma in lavanderia. dissi a giada e diego di continuare, che in ventiminuti saremmo tornate. speravo che tra di loro sarebbe successo qualcosa, o quanto meno avrebbero parlato. tornando, trovai giada un po' strana , feci comunque nulla di niente. i capelli erano scompigliati , e il rossetto era stato risistemato molto in fretta. le sbavature erano evidenti. inoltre mi accorsi una macchia sulla macchia, resa evidente per il colore blu del maglione. mi chiesi cosa era successo. alle otto e mezza, mi chiusi in camera , scaricai il video su pc . e inizio' la mia meraviglia. appena noi eravamo uscite, diego si era avvicinato a giada, mettendole le mani sotto la maglia. si vedeva chiaramente che a giada la cosa piaceva. senza indugio, le ordino' di tirargli fuori il pene . come un'automa, obbedi' al comando, e in meno di un minuto era gia' inginocchiata per terra, intenta a succhiare il pene di diego. diego era veramente peggio che uno scaricatore di porto, gli insulti si susseguivano, le ordino' di tirare fuori i seni , voleva una spagnola. la mia amica, ormai soggiogata, rimanette solamente coi jeans, e acconsenti' ad accogliere tra le sue mammelle quel fallo diabolico. non era piu' lungo del normale, ma era sicuramente largo piu' della media. giada cercava di spremerglielo come meglio poteva per dargli piu' piacere possibile, lui alternava il su e giu' tra le sue mammelle, ai dentro e fuori nella sua bocca. la saliva colava ai lati della bocca di giada, lui cercava di fargliello entrare il piu' possibile, si vedeva che giada faceva fatica, eppure lui, noncurante della difficolta' della mia amica, si aiutava con le mani, spingendogli con forza la nuca. la mia amica inizio' a tossire, nonostante quello lui non voleva saperne di fermarsi, e ridendo le ricordo' che rischiava di farsi trovare con il cazzo in bocca da noi. il rossetto della mia amica sembrava disegnasse il sorriso di un clown, i liquidi di diego avevano chiazzato le guance di giada. diego le ordino' di leccargli anche bene la peluria sopra lo scroto, giada si ritrovo' a tossire, probabilmente qualche pelo le era andato di traverso. diego , in tono arrabbiato, le ordino' di continuare e giada lo accontento'. la mia amica era la sua schiava, lui comandava e lei sembrava rispondere sissignore. il pene di diego era durissimo, giada lo supplicava di venire ,temendo che noi tornassimo, ma le uniche parole di diego erano zitta troia. finalmente diego venne, riempi' copiosamente i seni di giada, gran parte dello sperma cadde per terra sul pavimento. quanto sperma aveva fatto. diego le prese i capelli, la spinse per terra e puli' il suo sperma con i suoi capelli. che cosa umiliante.ma come poteva la mia amica accettare tutto questo? giada era schiacchiata con la faccia contro il pavimento, i suoi capelli erano ormai tutti impiastricciati. a giada sembrava non importare. diego le disse che doveva anche pulire il suo pene, e le ordino' di prendere una mia maglietta da un mio cassetto. la mia amica avrebbe dovuto dirgli no in un secondo, eppure......giada guardo' verso i cassetti e cerco' una mia maglietta. la avvolse sul suo pene, pulendoglielo alla meglio, e rovinando completamente una mia maglietta con strass che avevo pagato piu' di 150 euro. giada, finita la pulizia, scappo' in bagno, e dopo un po' torno' con tutti i capelli bagnati e il mio phon in mano. capii' che aveva cercato di lavarli per nascondere quanto era successo. diego intanto con dei fazzolettini cercava di rendere piu' presentabile il mio pavimento. diego poi prese la mia maglia, la strappo' in due e la nascose nello zaino di giada. giada gli sorrise in segno di accodiscenza. ero sconvolta da cosa avevo visto, guardai il pavimento e mi ripromisi il giorno dopo di passare litri i litri di candeggina piu' volte. pensai alla mia maglia, che mi era stata regalata dal mio ragazzo per il mio onomastico l 'anno scorso. pensai alla mia amica, che non riconoscevo piu'. il giorno dopo all'universita', parlai con giada e beatrice come se nulla fosse. beatrice sapeva tutto? diego intanto aveva iniziato a salutarmi nuovamente, in modo comunque freddo e distaccato. il lavoro di gruppo era stato un successo, le mie amiche proposero di festeggiare. tra di me pensai che forse la relazione clandestina tra diego e giada era una fortuna, in quanto diego si era dimenticato di me. erano settimane che ormai non si spingeva piu' oltre a un semplice ciao o a qualche frase inerente esclusivamente l ambito scolastico. proposi una serata tra sole donne, ma loro obiettarono che merito era anche di diego. decidemmo cosi' per una pizza, la settimana successiva.