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La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( cap 49 giulio torna su')


di chiara94
22.11.2023    |    4.148    |    19 7.8
"Finalmente Francesca si era fatta risentire..."
DUE ANNI PRIMA
Giulio era con Riccardo, e i soliti altri amici, dell'universita'.
Riccardo era il piu' combattivo, cercava di spronare gli amici, a farsi avanti con le ragazze. Ma il pessimismo e la tristezza, regnavano nel gruppo.
Giulio, quella volta, a voce alta, disse :" La mia ragazza ideale, e' Francesca. Bellissima, intelligente, simpatica, carismatica"
I suoi amici, in coro, gli risposero:" Ma se Francesca ci considera dei lebbrosi, Giulio, come puoi dire, che sia intelligente? Guarda l'aspetto fisico e basta"
Nascosta dietro al muro, Giorgia, una delle paggette di Francesca, disse :" No, guarda anche il conto in banca ! E voi avete delle semplici carte ricaricabili. Adesso vado a raccontare a Francesca, cosa hai detto Giulio, cosi' Francesca si fara' quattro risate o si arrabbiera', a seconda dell'umore"
Io dissi:" Giorgia, ma io non ho detto nulla di male "
Giorgia gli disse :" Non ti permettere mai piu', di chiamarmi per nome, o vado dal rettore, a dire che mi molesti" e si allontano'
I ragazzi si guardarono, uno piu' triste dell'altro. Ma cosa avevano fatto, di male, per meritarsi una vita simile?

OGGI.
Finalmente Francesca si era fatta risentire. Ma decisi, di non rispondere subito. Dopo quello che mi aveva fatto, dopo come si era comportata? Non potevo cedere oppure, ancora una volta, mi avrebbe raggirato.
Dovevo essere piu' forte di lei.
Dopo otto ore , mi arrivo' un secondo messaggio" Giulio, dobbiamo parlare"
Anche questa volta , ripensando alla festa, al non essere stato invitato, all''essere stato umiliato, anche davanti la mia famiglia, non risposi.
Non sapevo cosa fare, ma rispondere, sarebbe stata, sicuramente, la cosa piu' sbagliata.
Volevo prima sentire, la conferenza stampa di Francesca. Mi collegai on line, ad un telegiornale, e all'ora stabilita , comparve. Era bellissima. Aveva un taiellur rosa, con sotto una lupetto viola, e degli stivali viola, a tacco alto.Una cintura viola sottile a completare il tutto, con una borsa a mano, sempre nel colore viola.
Avviso' subito la stampa, che non avrebbe risposto alle domande.
Fece solo una semplice dichiarazione: Ringrazio tutti, per essere qui. Ringrazio il consiglio di amministrazione, per la fiducia accordatami. In questi giorni, riorganizzero' tutti i team e l'asset dirigenziale , all'interno dell'azienda. Ringrazio Salvo, Giancarlo e Gabriella, per il lavoro svolto ,con grande professionalita', presso la nostra azienda, ma con decorrenza immediata, le loro strade si separano , da quelle di questa azienda. Grazie a tutti, per l'attenzione" e si allontano'
Francesca aveva licenziato Salvo, Giancarlo, e Gabriella? Ma allora, era vero, aveva scelto me. Probabilmente, sulla festa, c'era stato un equivoco. Ed io, ero stato stupido, a scappare subito. Decisi di fare una sorpresa a Francesca, tornando su con il primo treno e, sicuramente, in ufficio, sarei riuscito a parlarle. Non ce l'aveva con me. Aveva allontanato definitivamente Salvo, segno che mi aveva pure vendicato. Salvo non ci serviva piu' ai nostri scopi, e lei l'aveva fatto fuori.
Avevo le lacrime agli occhi , ma per la gioia. Corsi in paese, a vedere gli orari della corriera. Entrai in un supermercato e comperai un pezzo di pizza e una bottiglietta d'acqua, per il viaggio. Arrivai alla cassa, e la cassiera, era la ragazza del pulman!!!!Le passai i miei acquisti e le dissi:" Parto di nuovo, torno su', buona permanenza qui. Ciao"
Come mi immaginavo , non mi rispose neppure, dicendomi solamente la cifra da pagare. Era pure antipatica. Una cassiera dovrebbe accettare, di scambiare quattro parole, con un cliente.
Pagai ed usci', correndo verso la stazione.
Mi ero dimenticato, che Giancarlo mi doveva parlare. Ma cosa mi doveva dire? Era stato fatto, anche lui, fuori. Ormai non c'entrava piu' nulla, con me e la mia ragazza. Ed io stupido, a credere ad Alvaro e Noemi.
Un altro messaggio di Francesca:" Giulio, ti prego, non farmi preoccupare"
Dovevo resistere e non risponderle ancora. Doveva desiderarmi. Al mio ritorno, le avrei chiesto la figa. E non avrebbe potuto dirmi di no. La sua figa era mia , altro che di Salvo, quel tipo brutto come la fame. Che era stato licenziato.
Arrivai in stazione .Mi sedetti in sala d aspetto, ad aspettare il mio treno, che mi avrebbe riportato da Francesca. Non vedevo l' ora.
Sali' sul treno, e questa volta, sarei tornato nella mia città, per sempre , avrei chiesto la mano, a Francesca, e l avrei sposata . E poi subito , l'avrei messa in cinta.
Arrivato dopo tante ore di viaggio, corsi a casa ,a farmi una doccia. Volevo essere bello e presentabile, per la mia Francesca. Feci in fretta colazione, e andai subito in ufficio.
Mi misi a cercare Noemi , chiedendole:" dove è' Francesca?"
Noemi ,alzando la voce, disse :" come ti permetti, di mancare di rispetto, alla nostra amministratrice, chiamandola per nome ?"
Cercando di trattenermi, le dissi:" va bene , Noemi. Dove posso trovare l' amministratrice? "
Noemi mi disse :" Giulio, hai un appuntamento?
Io, sicuro di me , le dissi : " io sono il suo ragazzo , non ho bisogno di prendere un appuntamento "
Noemi si mise a ridere :" ancora con questa storia ? "
Noemi continuo':" aspetta le mando un messaggio "
Noemi scrisse "Francesca, c' è' Giulio. Vuoi parlargli ?"
Francesca rispose quasi subito :" No "
Ci rimasi di sasso. Dissi a Noemi:" ma se Francesca, mi ha mandato tre o quattro messaggi "
Noemi disse " impossibile "
Io le dissi :" guarda " e le feci vedere il cellulare
Noemi, ridendo, mi disse " questo non è' il numero di Francesca "
Io ci rimasi malissimo. Del resto, la persona che mi aveva scritto, non mi aveva detto, chi era. E io non avevo risposto. Avevo dato per scontato, fosse Francesca.
Le gambe mi cedettero e caddi per terra. Noemi chiamo' due nostri colleghi, per aiutarmi a rialzarmi, e mi feceportare una sedia e un bicchiere d'acqua.
Noemi mi disse :" Giulio, appena ti riprendi, e' meglio che vai in ufficio, a lavorare, o rischi anche tu il licenziamento"
Le dissi:" Noemi, io voglio sapere dell'altra sera"
Noemi mi disse :" Giulio, di cosa parli?"
Le risposi:" del cocktail di benvenuto"
Noemi, ridendo, mi disse :" Giulio, scusami, ma non sono affari di tuoi, se abbiamo parlato , bevuto, ballato, o fatto altro. Non essere insolente, per questa volta chiudero' un occhio"
Con il fiato corto, le chiesi:" Ma e' successo qualcosa? Francesca e' andata via con qualcuno?"
Noemi mi rispose :" Giulio, non ti dico nulla, sono affari di Francesca"
La guardai, le lacrime iniziavano a scendermi.
Lei, probabilmente infastidita dal mio terzo grado, mi disse :" Giulio, se lavori qui, non puoi molestare l'amministratrice delegata."
Io le risposi:" Ma Francesca e' la mia ragazza"
Noemi , ridendo , mi disse :" Giulio, se Francesca fosse stata la tua ragazza, non sarebbe andata via, con uno dei partecipanti, alla festa.Non credi?"
Ancora una volta, una forte delusione.
Le chiesi :" Con chi, e' andata via?"
Noemi mi rispose :" Non posso proprio dirtelo. E poi, perche' lo vuoi sapere? Per farti le seghe?" e scoppio' a ridere.
Nuovamente mi era mancato il respiro. Francesca mi aveva fatto delle promesse e le aveva puntualmente infrante.
A voce bassa, ormai distrutto , dissi:" Francesca, allora, mi ha tradito "
Noemi mi disse :" Giulio, Francesca non e' la tua ragazza. In questo caso, non c'e'stato nessun tradimento. Vai in bagno, a darti una rinfrescata, e poi vai a lavorare"
Stavo malissimo, mi chiusi in un bagno e vomitai. Mi misi a piangere. Sarei dovuto tornare giu', ma non ne avevo piu' le forze. Il problema era che ero innamorato pazzo di Francesca, e non volevo perderla. Ed invece lei, non mi voleva neanche parlare.
Forse ero stato troppo asfissiante, non dovevo metterle troppi divieti. Le avevo imposto, che non volevo che chiavasse con qualcuno e che non si facesse vedere nuda, e la mia troppa bramosia di comandare, l'ha fatta allontanare, e prendere tale decisione.
Sicuramente era andata via con Salvo, si era fatta scopare da lui, e poi il giorno dopo, l'aveva licenziato. Pero' non aveva senso. Nulla aveva senso.
E soprattutto, chi mi aveva scritto con quel numero? Dopo il lavoro, avrei risposto a quei messaggi. Ma a proposito di lavoro, ero ancora un dipendente? Chi mi avrebbe seguito?
Tornai da Noemi, e le chiesi:" Noemi, scusa. Ma ora che Salvo non c'e' piu',chi mi affianchera' all'inizio?"
Noemi ci penso' un attimo, prese il cellulare e mando' un messaggio. Dopo pochi istanti, ricevette una risposta.
Noemi mi disse :" Ti affianchero' io, Giulio"
Le chiesi:" Te l' ha detto Francesca?"
Noemi mi guardo' malissimo.
Mi corressi subito :" Te l'ha detto l'amministratrice delegata?"
Noemi, sorridendomi, mi rispose :" Forse . Pero' , ormai, per oggi, e' andata cosi'. Inizi domani ufficialmente , non tardare"
L'unico modo per vedere Francesca, sarebbe stato andare ad aspettarla ,sotto casa.
E cosi' feci.
Mi nascosi dietro un bidone della spazzatura, dal lato opposto. Verso le undici, un grosso macchinone parcheggio' e scese una persona, che non avevo mai visto. Faceva freddo, aveva la cuffia, e mi sembrava avesse anche la pancia, ma non potevo esserne sicuro. Ando' dal lato passeggero e apri' la portiera. Aiuto' Francesca ad uscire,Francesca che aveva un cappotto bianco , lungo fino le caviglie, degli stivali neri alti, e un cappello di pelliccia bianco , in testa.
Entrambi salirono a casa di Francesca. Verso le tre di notte, questa persona usci' dal palazzo. Ormai non c'erano piu' dubbi, e non era importante chi fosse. Non mi sembrava ne' Salvo, ne' Giancarlo, ne' Alvaro, ma ormai poco importava. Mi aveva tradito e basta.
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