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La mia fidanzata nel mondo del lavoro (cap 36 la scrivania ) )


di chiara94
13.10.2023    |    2.928    |    43 9.0
"Non ti ricordi piu', cosa ci siamo detti prima? Hai cambiato idea?" Io, sempre piu' spiazzato, le dissi:" Non avevo capito, che avrei dovuto..."
Rassicurato dalla mia ragazza, mi rimisi in viaggio, verso l'ufficio di Francesca. Francesca, per tutto il viaggio di ritorno, volle cantare, e mi chiese di fare dei duetti, con me. Era la prima volta, che me lo chiedeva. Allora era proprio innamorata di me. Era felice con me.
Arrivati nel garage del ufficio, le dissi:" Francesca, io ti aspetto al bar"
Francesca mi disse :" No , Giulio. Devi salire con me. Cosi' ti presentero' ai tuoi futuri colleghi"
Spiazzato da questa cosa, le dissi:" Ma , Francesca, io non ho il coraggio di venire nel tuo ufficio, con te in quelle condizioni"
Francesca, stupita della mia risposta, mi disse :" Giulio, io sono la tua futura moglie, non puoi tirarti indietro. Uno dei tre, diventera' la persona, con cui flirtero' nel lungo periodo, quindi ti dovrai abituare, a dei piccolissimi equivoci. Non ti ricordi piu', cosa ci siamo detti prima? Hai cambiato idea?"
Io, sempre piu' spiazzato, le dissi:" Non avevo capito, che avrei dovuto esserci, anche io"
Francesca, con un pizzico di odio, mi disse :" Ti stai tirando indietro? Allora mi hai presa in giro ? Non sei un ragazzo serio, se fai cosi'."
Io la tranquillizzai: " No , tranquilla, salgo , se e' quello che vuoi tu"
Francesca mi sorrise e mi disse :" Bravo, Giulio, e' cosi' che si comporta un futuro marito e padre di miei figli"
Scendemmo dalla macchina , e come immaginavo, Francesca non si rimise il giubbotto, lascio' pure la giacchetta rosa aperta. Le macchie di sborra si vedevano bene.
Passammo davanti il custode del palazzo,il quale guardo' Francesca , sorridendole, e fissandola. Probabilmente, anche lui, era stato informato da Salvo. Il custode chiamo' la mia ragazza e le disse :" Francesca, se ha bisogno di salviette o di uno smacchiatore, o di una doccia, puo' farla nel mio appartamentino, qui dietro."
Francesca gli sorrise e gli rispose:" La ringrazio signor Alvaro, ma sono in ritardo, e per due macchie, non casca il mondo."
Anche il custode ci stava provando, con la mia fidanzata.
Mi avvicinai a Francesca e le dissi:" Francesca, sicuramente Salvo l'ha avvertito, si capiva che sapeva"
Francesca mi disse :" Alvaro fa parte dell'azienda, non dira' nulla in giro "
Le chiesi:" Quindi, anche lui vedrebbe le tue foto, ed eventuali video?"
Francesca mi rispose :" Si, sul book di platino, non c'e' distinzione tra dirigente e lavacessi.Basta che sia dipendente dell'azienda.Anche per loro c'e' un obbligo di riservatezza e superano dei rigidi controlli all'assunzione."
Francesca continuo':" Giulio, ma cosa abbiamo detto sul book di platino?
Le risposi :" Hai ragione, scusa"
Francesca mi disse :" Dopo che mi faccio vedere in ufficio, mettiamo Salvo in stand by e tu hai sempre il potere di eliminarlo. Ricordati sempre, questo"
In effetti, aveva ragione Francesca, dovevo stare piu' sereno. La mia ragazza mi aveva, non avevo capito, avevo frainteso.
Schiacciammo il tasto dell' ascensore .Appena le porte si aprirono, entrammo per andare al primo piano , dove lavorava Francesca. L'odore della sborra di Salvo, si sentiva molto, era molto forte, Francesca non aveva neanche tentato di nasconderne l'odore, con del profumo. Provai a chiederle.
Le dissi:" Francesca, ma forse non e' meglio, se metti un po' di profumo?"
Francesca mi guardo', senza rispondermi. Era un no, come risposta.
Insistetti:" Sentiranno tutti, l'odore della sborra di Salvo"
Francesca mi disse:" Giulio, preferisci che pensino che, parte del suo sperma, sia finito, nella mia bocca?"
Francesca, ad un certo punto, fermo' l'ascensore. Mi disse :" Giulio, tira fuori il pisello" Gia' prima, me l'aveva fatto ritirare, senza darmi una spiegazione. Pensavo si fosse stufata, perche' tardavo a venire o che avesse in testa altro, ma non avevo fatto obiezioni. Ora ci trovavamo tra un piano e un altro, e mi diceva di tirare fuori il pisello. Me lo feci diventare duro , e per fortuna trovai un preservativo di scorta, che avevo nascosto nel borsello. Me lo rimisi, e Francesca riprese a segarmi.
Mi disse :" Giulio, ascolta. Per te e' piu' intrigante, che mi vedano piena di sperma nei vestiti e comunque impregnata del suo odore maschile, oppure per te e' piu' intrigante che pensino che mi venga in bocca, in faccia e negli altri posti?"
Le dissi:" Francesca, basta con questa domanda. Me l'hai gia' fatta prima"
Francesca, sempre segandomi lentamente, mi disse:" Giulio, io queste domande, te le devo fare, perche' devo fare, anche le cose che piacciono a te, non solamente cosa piace a loro"
Le dissi, ansimando:" Pero' Francesca, non chiedermelo"
Francesca, sempre segandomi, mi disse :" Perche' non devo chiedertelo? Ti vergogni a dirmelo? A te piacerebbe, che uno di loro tre mi venga in bocca o in faccia, vero? Ma non hai il coraggio di dirmi chi e' dei tre, vero?"
Ansimando , non le risposi.
Mi disse :" Giulio, ti sarebbe piaciuto, se prima, avessi raccolto, con un dito ,un po' di sperma di Salvo, e me lo fossi messa in bocca, per assaggiarlo ? L'odore dello sperma di Salvo lo conosco, il sapore no. Senza ovviamente dirlo a Salvo, un nostro segreto eterno. Ti sarebbe piaciuto o no?"
Le dissi:" Piantala, Francesca. Ti prego" Non resistetti, e venni copiosamente nel profilattico.
Francesca mi disse :"Giulio, sei venuto improvvisamente e copiosamente, e' come se mi avessi risposto "
Le dissi:" Ma, Francesca....." e mi interruppe
Francesca:" Giulio, non ti devi vergognare, di dirmi queste cose. Sono la tua futura moglie, le capisco al volo"
Non le risposi.
Francesca fece ripartire l'ascensore e arrivammo al piano.
Francesca entro' in ufficio e ,subito , davanti a noi, comparvero due colleghi di Francesca , che la fissarono, all'altezza delle tette, e la salutarono. Cercarono di fare finta di niente , ma si vedeva che sapevano.
Francesca era rimasta impassibile, nonostante due colleghi avessero fissato le sue tette, nascoste dalla lupetto , sborrata.
Francesca mi disse :" Giulio, tu aspettami qui, io devo andare a parlare, un attimo, con LUI"
Non feci in tempo a rispondere, Francesca era gia' entrata in una porta ,sparendo . Io mi sedetti, su una sedia , riservata ai clienti, e cercavo di non guardare quei due ragazzi, intenti a prendere il caffe', alla macchinetta. Furono raggiunti da tre ragazze, che volevano ,anche loro, il caffe'.
Ma ,anche facendo finta di niente, non potei, non sentire, i loro discorsi.
" Allora si e' fatta veramente sborrare addosso da Salvo.....Francesca e' proprio troia.......Salvo le ha sborrato addosso, davanti a Giulio, e lui non ha detto niente........Ma perche' lei non lo lascia?......Ma sapete che forse Giulio viene a lavorare qui? ......Ma no, non e' possibile, Salvo si sbattera' regolarmente Francesca. Volete che lo faccia, con il suo ragazzo, nell'ufficio vicino?"
Le risate aumentavano, mi guardavano e ridevano.
"Ma no, cosa dici......Salvo si chiavera' Francesca, proprio davanti a Giulio....tanto ,quello li', accetta tutto........e lei che sembrava cosi' perfettina....invece che troia che e'......fortunato Salvo, che se la inculera' pure....Francesca ha un culo spaziale "
Io, non vedevo l'ora che tornasse Francesca, ero disperato , nel sentire certi discorsi.
" E pensate a tutti i pompini che Francesca fara' a Salvo.....lavorera' piu' sotto la scrivania di Salvo che sulla sua scrivania.......no, stai tranquillo, la chiavera' e la inculera' regolarmente sulle varie scrivanie, anche su quella di Giulio....."
E tutti a ridere e a guardarmi.
Intanto Francesca usci' dalla porta e i colleghi e le colleghe la salutarono, facendo finta di niente.
Francesca mi disse :" Giulio, la proposta di lavoro, che ti faranno, e' ottima. Te la spieghera' Salvo, al suo ritorno. Non ci sara' nessuna condizione, che leghera' il contratto a me. Quindi , se tu elimini Salvo, puoi continuare ,tranquillamente, a lavorare qui. E , con due stipendi, possiamo iniziare ad organizzare il matrimonio."
Le chiesi:" Ma anche tu, non ti licenzieresti , vero?"
Francesca mi disse :" Giulio, e' diverso. Se bocci Salvo, preferisco non vederlo piu' e cambierei io, lavoro. Devi capire, che lo vedrei come un ex, e non mi andrebbe di vederlo tutti i giorni, otto ore al giorno. Ma pensa alla bella notizia invece, ci sposeremo. Non sei felice?"
Le dissi:" Certo , Francesca " Ero felice, ma mi sembrava tutto troppo facile.C'era qualcosa, che mi stava sfuggendo, ma non riuscivo a capire cosa.
Intanto, le dissi:" Francesca, i tuoi colleghi stavano facendo commenti su....."
Francesca mi disse:" su cosa , Giulio?"
Non risposi.
Rispose lei, per me:" sulla tua futura moglie, che ha i vestiti ,macchiati dalla sborra di Salvo?"
Io abbassai lo sguardo.
Francesca mi diede una carezza, e mi disse :" Giulio, lascia perdere, dopo le prime volte, ti abituerai"
Non so, come avrei potuto abituarmi, a lavorare in un posto dove, la mia ragazza, sarebbe stata sbattuta regolarmente, da un altro, forse tutti i giorni e piu' volte al giorno.Pero' volevo dare fiducia a Francesca. Non sarei mai riuscito, a lasciarla.
Francesca mi disse :" Giulio, vieni, ti faccio vedere ì'ufficio"
Io le risposi:" Francesca, ma cosi', ti vedranno, piu' o meno tutti "
Francesca, mi rispose :" Giulio, ci togliamo questo peso, e non ci pensiamo piu'. Cosi' vivrai meglio, anche gli altri due speed date"
Non ne ero convinto, ma feci segno di si', con la testa
Francesca mi prese per mano, e mi condusse, attraverso una porta , in un corridoio, al termine del quale, giungemmo in una sala operativa. C'erano piu' o meno tutti i dipendenti, che stavano lavorando,suddivisi in team.
Appena videro Francesca, tutti gia' sapevano . Probabilmente, Salvo li aveva avvisati. Perche' nessuno e nessuna, avrebbe potuto pensare, di primo acchito, che quella era sborra.
Alcuni si misero a ridere, mettendosi la mano davanti la bocca, altri iniziarono a bisbigliare, tra di loro. Solamente una di loro, si avvicino' a Francesca, e la chiamo' in disparte, affinche' io non sentissi.
La mia ragazza e questa sua collega, iniziarono a parlare e a ridere, sempre sotto voce, affinche' io non sentissi. Sicuramente parlavano della sborrata di Salvo, sulla mia ragazza, ma io non potevo esserne sicuro. La mia ragazza sembrava felice e contenta, e l'altra ragazza sembrava che la stesse spronando e le stesse facendo i complimenti.
Io non ci stavo capendo nulla, stavo impazzendo semplicemente.
Lo sguardo delle altre persone si sposto' su di me, ed iniziarono a ridere e a parlare tra di loro, come era prevedibile.
Io ero imbarazzatissimo, ce l'avrei fatta a lavorare, in un posto simile? Francesca giustificava la cosa, dicendo:" Giulio, fregatene, tanto sono cornuti, anche gli altri. Tra cornuti, non avete molto da prendervi in giro." Ma rimane comunque una motivazione ridicola e non consolabile.
Francesca continuava a ridere e sembrava stesse raccontando, per filo e per segno, qualcosa a quella ragazza, e non era difficile immaginare cosa. Questa volta non aveva aperto la chiamata, sia perche' c'erano le altre persone, sia perche' non voleva che io sentissi.
Ad un certo punto , sentii' una voce da dietro:" Cosa ti avevo detto? Visto che avevo ragione?"
Mi girai. Era Gabriella.
Non le risposi . Feci finta di niente.
Gabriella rincaro' la dose:" Ma veramente, tu credi ancora a Francesca? Ti ha preso in giro dall'inizio. Ti fa credere di essere la tua ragazza, quando e' la ragazza di Salvo"
Le risposi:" Non e' vero, sono io il suo ragazzo"
Gabriella, ridendo, mi disse :" Quindi la sborra, sui vestiti di Francesca, e' la tua?"
Mi girai, cercando di far finta di nulla, ma Gabriella continuo'" Giulio, e' la sborra di Salvo quella e, se e' finita sui vestiti di Francesca, e' perche' ha deciso lui cosi', non lei. Lei si farebbe anche sborrare in bocca, da lui. E anche tu lo sai. E Salvo lo fara'. E Francesca aprira' la bocca e ingoiera'.
Iniziarono a scendermi delle lacrime tanto che, la ragazza che parlava con Francesca, se ne accorse e l'avviso'.
Francesca subito si giro' e vide Gabriella, corse da me e mi disse :" Giulio, cosa succede. Cosa ti sta dicendo, quella li'?"
Io mi misi le mani in faccia, dalla vergogna. Rispose Gabriella:" Francesca, gli sto dicendo la verita'. Che sei la ragazza di Salvo, e lo sappiamo tutti in ufficio. Non illudere piu' Giulio, non prenderlo piu' in giro, e' un bravo ragazzo, non se lo merita"
Francesca la guardo' , con uno sguardo pieno d'odio, e le disse:" Ma tu cosa vuoi? Pensa alla tua vita, che nessun ragazzo ti vuole, perche' sei una grassona e brutta come la fame"
Gabriella le rispose:" Francesca, lo so. E so anche, che tu sei bellissima. E che Salvo, vuole solamente te. Ma non e' questo il problema. Io cerco di mettere in guardia Giulio. Lo stai distruggendo psicologicamente.
Francesca, furente , rispose:" Giulio, non ascoltarla, e' gelosa, perche' sono io,quella che e' stata sborrata da Salvo. Voleva esserci lei, al mio posto."
Tutte le persone, nella sala, si guardarono, incredule, nel sentire questa frase di Francesca. Le mie gambe ormai non si reggevano piu', e mi inginocchiai per terra.
Mi resi conto anche io, della frase di Francesca. Si era vantata, di essere stata lei, ad essere stata sborrata da Salvo. E si era vantata, facendosi sentire da tutti.
Gabriella rispose :" Gelosa? Si, piace anche a me, Salvo. Ma mi fai pena. Sei solamente la sua marionetta. Perche' ha voluto che ti facessi vedere sborrata, davanti a tutti?"
Francesca urlo':" Queste sono cose, che riguardano me e il mio ragazzo. Ha voluto cosi' e basta. Il mio ragazzo non deve giustificare le sue decisioni, neanche con me. Prende le decisioni e io mi adeguo.Tu non c'entri nulla. Hai capito?"
Gabriella rispose :" Ma il tuo ragazzo, non e' Giulio?"
Francesca mi guardo' e le rispose:" Io e Giulio, ci siamo lasciati, siamo in una fase di riflessione, il nostro rapporto e' in stand by"
Ma prima aveva parlato di matrimonio , figli; adesso diceva che mi aveva lasciato. Aveva di nuovo cambiato versione. E non era Salvo, che doveva finire in stand by?
Non riusci' a stare zitto e le chiesi:" Francesca, non avevamo fatto pace?"
Francesca mi rispose:"Si , Giulio, ma non siamo tornati assieme"
Mi manco' il respiro. Mi aveva ingannato in macchina, per farsi accompagnare in ufficio. Quanto era stata spietata e malvagia.
Mi misi a piangere , di fronte a tutti, e il sentimento, degli altri dipendenti, era di pieta' e compassione, nei miei confronti. Probabilmente, erano tutti dalla mia parte. Avevano capito come stavano le cose. Un conto sono delle corna, un conto e' voler volontariamente far male a qualcuno.
Gabriella disse:" Adesso che Francesca ha gettato la maschera, hai capito che persona e'?"
Francesca, le urlo':" Sei una bugiarda invidiosa. Lascia stare,Giulio. Tu vorresti il cazzo di Salvo, ma lui lo vuole dare, solamente a me. Tu vorresti che lui si prendesse cura della tua figa, ma lui vuole solamente la mia figa."
Altro stupore inaspettato in sala . Nessuno stava credendo, a cosa aveva sentito.
All' improvviso, entrarono tre persone, vestite di nero, con occhiali neri, che presero per un braccio me, Francesca e Gabriella, e ci portarono nell' ufficio di Salvo. Lui ovviamente non c'era. Gli altri dipendenti ci avevano seguito.
Io fui sbattuto a terra, da uno dei tre della security , che mi urlo':" Oh, ma sei venuto a rompere i coglioni, in ufficio? ma come ti permetti ? se la tua ragazza si fa sborrare da altri, le parli fuori dal lavoro, non qui, chiaro?" e mi arrivo' un forte schiaffo .
Improvvisamente si accese un video e apparve Salvo, il quale disse:" Basta. Lascialo stare. Lui non c'entra niente. E' colpa di quelle due zoccole, che non si sanno comportare. Litigano per la mia minchia. Francesca, Gabriella, ma vi sembra il caso, di comportarvi cosi', in ufficio? Ma avete capito, che il lavoro e' una cosa seria?"
Francesca e Gabriella erano in totale silenzio.
Salvo inizio' a urlare:" Gabriella, ti ho gia' detto, che tu puoi essere mia amica e basta. Se vuoi ,puoi uscire qualche volta con noi, se non disturbi. Ma quando sei al lavoro, devi produrre. Non sei pagata per litigare, a causa del mio cazzo. Ci siamo capiti?"
Gabriella rispose :" Si', Salvo. Scusa"
Salvo continuo':" E tu, Francesca, non hai capito un cazzo, del discorso che ti ho fatto prima? Ti ho gia' detto, che se ci sono problemi, ti fai portare a casa da Giulio, ti fai una doccia e poi uscite fuori a cena. Ma qui, non vieni a creare problemi . Qui vieni, solamente a lavorare. Sei venuta in ufficio, sborrata, gli altri dovevano solamente vedere e basta. Non ho mai parlato, di scene da cinema o da teatro. Te lo richiedo , per l'ennesima volta, Francesca. Ci sono problemi? Tu sai, come stanno le cose"
Francesca rispose :" No, non ci sono problemi. Scusami Salvo , ho sbagliato"
Salvo continuo' ad urlare:" Dunque, cerchiamo di capirci. Tu ,Gabriella, sei mia amica, e se vuoi essere mia amica, sai le regole. Tu, Francesca, se vuoi la mia minchia, sai le regole . Te le ho dette e spiegate bene, prima. Avete capito entrambe?"
Gabriella rispose :" si, Salvo"
Francesca rispose:" si ,Salvo"
Salvo continuo':" Giulio, ti chiedo scusa. Questo spettacolo non era preventivato. Ti chiedo scusa, a nome dell'azienda, e al mio rientro, ti spiego il tuo ruolo"
Io feci segno di si', con la testa, anche se non so ancora, adesso, il motivo.
Salvo disse:" Ora Gabriella, sai le regole. E' la seconda o la terza volta che ti riprendo, per il tuo comportamento. Non posso fartela passare liscia. Se vuoi continuare ad essere mia amica, sai cosa succedera', e il lavoro non centra nulla."
Gabriella inizio' a piangere e disse :" Si , lo so , Salvo, accetto la punzione "
Salvo disse a Gabriella:" Gabriella, muoviti, mettiti a novanta gradi sulla scrivania, e smetti di piangere, che mi dai fastidio."
Gabriella si avvicino' alla scrivania e si distese, mettendosi a novanta gradi.
Salvo disse a Francesca:" Francesca, spogliala completamente, dalla vita in giu'. Gabriella deve rimanere con il culo nudo, e al vento "
Francesca, con un ghigno malefico , rispose:" con molto piacere "
Francesca si avvicino' a Gabriella e, da dietro, con forza, le tiro' giu', contemporaneamente, leggins e mutandine. Dovette metterci un po' di forza, a causa delle gambe grosse, della sua collega. Comunque, con un po' di fatica, leggins e mutande, arrivarono alle caviglie.
Francesca le tolse via le scarpe, gettandogliele lontane, le tolse anche le calze di spugna, e poi le tolse completamente leggins e mutande. Gabriella era a culo nudo, al vento.
Salvo mi guardo' e mi disse :" Giulio, togliti la cintura"
Io, imbarazzato, gli chiesi :" Perche'?"
Intervenne Francesca:" Giulio, fallo e basta. Ha insultato la tua futura moglie e madre dei tuoi figli, deve essere punita"
Io chiesi:" Come punita?"
Francesca, furente, mi disse:" Giulio , la devi prendere a cinghiate. Devi darle cinque cinghiate. O non hai il coraggio? Devo aspettare che torni il mio ragazzo , da Roma, e lo faccia lui?"
Ancora questa precisazione , davanti a me: Salvo era il suo ragazzo. Un altro colpo al cuore. Non potevo credere, a cosa stavo sentendo. Tutti gli altri dipendenti erano muti.
Salvo si rivolse a me:" Giulio, stai tranquillo, questa non e' una cosa che riguarda il lavoro. Questa e' una cosa che riguarda l'amicizia . Gabriella poteva benissimo continuare a lavorare qui, senza alcuna conseguenza. Pero' avrebbe perso la mia amicizia. Ha scelto la punizione. Quindi devi stare tranquillo"
Io ero immobile. Francesca mi urlo' :" Giulio, devo aspettare che torni il mio ragazzo, da Roma, per vederla presa a cinghiate?"
Ero distrutto, ma le urla e la pressione psicologica di Francesca, mi fecero fare una cosa, lontana anni luce , dal mio carattere. Mi sfilai la cintura. Stavo perdendo Francesca, e non poteva succedere. Dovevo fare, come volevano.
Presi coraggio, e colpi', una prima volta, la natica destra di Gabriella, che disse :" ahia"
Francesca mi urlo':" Giulio, devi colpirla forte, devi lasciarle i segni, le striature viola. O devo aspettare una settimana , che torni il mio ragazzo e faccia giustizia? Giulio, stai dimostrando, che non te ne frega niente di me. Per questo ti ho lasciato, e mi sono messa con Salvo. "
A queste parole, la vista mi si inizio' ad annebbiare. Ero confuso, Francesca mi stava uccidendo. Con le ultime forze che avevo, colpi', una seconda volta, la natica destra di Gabriella. Questa volta, ci misi piu' forza, e Gabriella aumento' l'intensita' dell'urlo, scoppiando a piangere"
Francesca mi disse :" Giulio, fallo per la tua futura moglie e futura madre dei tuoi figli. Vendicami . Lasciale i segni. Il mio ragazzo, al suo ritorno, le farebbe il culo, a strisce viola.Come una grata. Mi farebbe contenta e poi e' logico, che mi sborrerebbe addosso. Per festeggiare, sia il suo ritorno, sia per premiarlo io, per avermi accontentata.
Sentite queste parole, avendo capito che, se non l'avessi fatto, Francesca mi avrebbe lasciato definitivamente, e avrebbe concesso tutto a Salvo, diventando totalmente sua; non ci vidi piu' e, con una forza, a me sconosciuta, iniziai a colpire, piu' e piu' volte , entrambe le natiche di Gabriella , che inizio' a urlare e piangere, come una pazza. Invece che colpirla solamente tre volte, continuai a colpirla, tanto che , i colleghi di Francesca, ad un certo punto, mi bloccarono.
Francesca, ridendo, mi disse:" Bravo , Giulio"
Alcune colleghe di Gabriella, la sorressero, in quanto era sul punto di svenire , per il dolore. Sulle natiche, si potevano notare delle strisce profonde e violacee. Sarebbero rimaste permanentemente o il tempo le avrebbe cancellate? Cosa avevo fatto, ero sul punto di svenire. Ero diventato un mostro, a causa di Francesca.
Salvo torno' a parlare a Francesca:" Francesca, per questa volta , il tuo culo e' salvo. E' la prima volta, che dai problemi. Come tu sai , puoi tranquillamente lavorare, uscire da questa stanza, senza conseguenze. Pero', se rifacessi casini, come oggi, il tuo culo nudo riceverebbe le frustate, come Gabriella. Se tu non accettassi? TI dovresti dimenticare di me e della mia minchia. Le regole mi sembrano molto chiare. Ci siamo capiti? ci sono problemi? Francesca, se devi dire qualcosa, parla, non ho voglia di sentire i tuoi piagnistei e capricci, in seguito ."
Francesca , rispose:" So come stanno le cose, non ti preoccupare, Salvo. E' tutto chiaro"
Salvo ci saluto' e lo schermo si spense.
Io ero allibito per quanto successo. Ero morto dentro. Francesca mi aveva ingannato dall'inizio. Stavo male dentro, avevo bisogno di scappare da tutto e tutti.
Cercai di raggiungere l'uscita dell'ufficio, ma venni bloccato da Francesca:" Giulio, dove vai? Abbiamo il secondo speed date. Portami a casa che devo prepararmi, che e' gia' tardi"

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