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La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( cap 52 le prime giustificazioni)


di chiara94
03.12.2023    |    2.167    |    30 6.8
"Salvo mi aveva riempita di sperma, sui vestiti, e mi aveva voluta mostrare, in ufficio..."
DUE ANNI PRIMA.
Giulio aveva studiato in biblioteca, fino quasi l'orario di chiusura, dell'universita'. Accortosi dell'ormai imminente orario di chiusura, mise il giubotto, e usci' dalla stanza. Stava percorrendo il corridoio, ormai deserto, quando senti' una voce, provenire da un'aula.
Facendo finta di niente, si fermo'. Senza farsi accorgere, si mise ad origliare e rimase sconcertato, dalle frasi sentite. " Dai puttana, succhiami meglio il cazzo, mettitelo tutto in bocca.Sei una puttana, altro che una reginetta. Lecca la cappella. Vuoi fare tanto la capetta, ma le tue amiche, sono piu' brave, a fare i pompini."
Ma era la voce di Marcello. Ma chi c'era, con lui? Francesca? Il cuore , in quel momento, mi si fermo', quasi'
La voce continuo'":Ma che cazzo fai , schifosa puttana! Hai fatto cadere tutta la sborra, per terra. La devi ingoiare, hai capito? La prossima volta, o ingoi, o lecchi la sborra, direttamente dal pavimento."
Improvvisamente, il mio cellulare squillo'. Lo chiusi subito, ma ormai, il danno era fatto. Mi dovetti allontanare, e mi accorsi, che Marcello apri' la porta , mettendosi a correre , per cercare, chi li stava spiando.
Mi chiusi in un'aula studio, e Marcello si accorse, dove ero entrato. Inizio' a gridare:" Apri , o butto giu' la porta , segaiolo. Apri" .Ma, le sue urla, attirarono l'attenzione di un bidello, e Marcello, fu costretto a scappare.

Usci' di corsa, anche io, ed andai in direzione opposta. Scesi le scale e, al piano terra, dell' ala ovest ,corsi, il piu' in fretta possibile, verso l'uscita. Un bus stava partendo , con la mano, gli feci cenno di aspettarmi , e sali'.
Con il fiatone, sali' di corsa, e con le luci interne basse del bus, arrivai a meta'vettura. Trovai posto, accanto una ragazza, tutta bardata, che guardava il finestrino.
Iniziai a parlare, tra di me, a bassa voce :" Non e' giusto, non poteva essere lei.La mia Francesca "
Ed iniziai a piangere, come un bambino. Arrivai alla mia fermata e scesi.
Restai fermo e lasciai partire il bus. La ragazza , accanto a me, sul bus, guardava ancora fuori. Non si era mossa. Per una frazione di secondo, mi sembro', che mi guardo'. Ma ,solamente, per un attimo.Ma......un attimo.....era Francesca!

OGGI.
Francesca mi raggiunse in camera . Si tolse il cappotto lungo. Era vestita con un taielleur bordeaux, degli stivali bianchi, con tacco alto, ed una lupetto bianca, molto attillata, comunque coprente. Ecco il motivo, probabilmente ,della richiesta, di uno dei due fidanzati, delle mie cugine. La richiesta di leccare le tette alla mia ragazza.
Francesca si sedette sul letto e mi fece segno, di sedermi anche io.
Decisi di iniziare io, a parlare:" Francesca, non so bene, da dove iniziare a parlare perche', in pochi giorni , e' successo di tutto. Tu dici, che le cose sono come prima, ma io ti sento molto lontana, rispetto a me. Vedo che ,adesso, c'e' una barriera , un muro, tra noi due, e si chiama Noemi. Io mi sono allontanato qualche giorno, eppure tu non ti sei fatta sentire, non ti sei neanche preoccupata dove ero, non sei venuta a cercarmi"
Francesca mi guardo' e mi rispose:"Giulio, sono stata nominata amministratrice delegata, di un'azienda importante e di grandi dimensioni, pensavo che il mio ragazzo, capisse tutte le problematiche e le incombenze,
da sbrigare urgentemente, e per questo motivo, si fosse messo in disparte, per cercarmi solamente, per motivi urgenti."
Le dissi:" E come ti contattavo? Senza il tuo numero?"
Francesca si mise a ridere:" Giulio, ma poi te lo do, il numero, tranquillo. Pensi veramente, che non ti voglia dare, il numero di telefono?"
Le dissi:" Francesca, quando parlavo con Noemi, ti ha chiesto, se volevi parlarmi. E tu, al telefono, le hai risposto un secco no."

Francesca, ridendo , mi disse :" Ma no , Giulio, hai frainteso. In quel preciso momento, non potevo parlarti, ero in una call, per parlare con i soci esteri"
Le dissi:" Pero' poi, hai organizzato una festa, e non mi hai invitato"
Lei mi guardo' e mi disse :" Giulio, io non ho organizzato alcuna festa, se qualcuno ti ha detto cosi' , ti ha mentito"
Io le risposi:" Francesca, vuoi negare, che ci sia stato un cocktail di benvenuto?"
Mi rispose:" E quella, la vuoi chiamare festa? In quel frangente , ho dovuto dare delle comunicazioni importanti, a livello lavorativo e organizzativo"
Le dissi:" All'inizio, l'ho pensata cosi' anche io, ma poi ho scoperto, che era stato invitato anche Alvaro"
Francesca mi disse :" Alvaro, non era stato invitato da me e, chi ha fatto questo, e' stato allontanato dall'azienda"
Le dissi:" Francesca , io non ci sto capendo niente, vuoi spiegarmi?"
Francesca mi rispose:" Giulio, sono l'amministratrice delegata.Dentro l'azienda, avro' dei nemici. E tu mi aiuterai, a scoprirli. L'avranno invitato, per mettermi contro di te, e farti ingelosire"
Le dissi:" Quindi al cocktail di benvenuto, avete solamente parlato, niente festeggiamenti?"
Francesca mi diede una carezza e mi disse :" Esatto "
Le dissi:" Pero' Noemi, mi ha detto, che sei andata via con uno, e non mi ha detto chi. E mi ha chiesto, se volevo saperlo, per farmi le seghe"
Francesca, spiazzata da questa frase, per trenta secondi , non parlo' , poi prese il telefono e chiamo' Noemi:" Puoi tornare, un attimo, qui?"

Francesca mi guardo' e , prima che potessi parlare , mi disse :" Giulio, questa cosa, e' da chiarire subito. Poi continuamo a parlare"
Noemi, in dieci minuti, arrivo' e si presento', al cospetto di Francesca.
Francesca le chiese:" Noemi, e' vero che hai detto a Giulio, che sono andata via dalla festa, con qualcuno? E' vero che gli hai detto, che secondo te, voleva saperlo solamente, per farsi le seghe?"
Noemi e Francesca si guardarono, e Noemi sembrava stupita della domanda di Francesca. Ma, appena lo sguardo' di Francesca, si fece piu' minaccioso, Noemi rispose:" Mi scusi, dottoressa. Giulio ,quel giorno, era molto insistente ed agitato, e lei ,dottoressa, aveva delle incombenze urgenti. Ho pensato che quello, fosse l'unico modo, per liquidarlo.Sono stata maleducata e bugiarda, chiedo scusa a lei,dottoressa , e a Giulio"
Non mi convinceva per niente, la risposta di Noemi, sembrava l'avesse inventata, sul momento.Allora decisi di chiedere:" E allora, con chi sei andata via ,Francesca?"
Nuovamente Francesca e Noemi si guardarono, e Noemi disse :" Francesca e' venuta via dalla festa, con me"
Era chiaro, che entrambe stavano mentendo, ma non riuscivo, a capirne il motivo. O meglio. Potevo solo immaginare, che Francesca, si fosse fatta portare, da qualche parte, da uno dei maschi, e si fosse fatta chiavare! Ma da quale partecipante, alla festa? Quello, sarebbe stato un tradimento vero e proprio, senza alcun genere di scuse.
Mentre pensavo fra me e me, Francesca mi chiese:" Giulio soddisfatto?Noemi puo' andare via?"
Io feci di si', con la testa, anche perche', se erano d'accordo, non sarebbe servito a nulla, insistere.
Francesca, mi disse :" Giulio, non devi vedere tutto negativamente ,sempre.Lo sai, che io ti sposero' e faro' figli con te . Ora per favore, sono stanca, fermati a dormire qui, vai a casa a prendere un pigiama. Poi domani, ho preso una giornata di pausa, perche' devo ricaricare le energie. Certo , avro' sempre il tablet e magari ricevero' qualche chiamata, ma potremo affrontare, tutti gli altri argomenti, che vuoi.
Dissi:" Va bene , Francesca. Prendo il pigiama e lo spazzolino da denti, cosi' domani, ho gia' tutto il necessario, per andare in bagno"
Francesca mi guardo' pensierosa e poi si alzo', di corsa e, correndo in bagno, mi disse:" scusami un attimo"
Avevo visto probabilmente giusto, si era resa conto, che c'era un secondo spazzolino. E questo suo comportamento, l'aveva tradita. L'avrei smascherata ,questa volta.
Aggiunsi :" Porto anche un deodorante, altro che puoi aiutarmi, a ricordare di portare ,Francesca?"
Mi accorsi che, con il naso, Francesca cerco' di sondare, gli odori della stanza, e probabilmente, aveva intuito.
Aveva capito che sospettavo. Non aveva tenuto le finestre, abbastanza aperte.
Non aveva nascosto lo spazzolino.
Eppure non sembrava preoccupata.
Prima di andare a casa, a prendere il necessario, le dissi:" Ma i tre corteggiatori, tutti eliminati?"
Francesca mi disse :" Riccardo, non l'ho piu' sentito, da quella sera e, avendo saputo della mia nomina, non mi cerchera' piu'. Non ha neanche il mio nuovo numero di cellulare"
Le chiesi:" E il Signor Vincenzo? "
Mi rispose:" Domani, le presento Federica"
Le dissi:" Ti prego , Francesca. Ricordati che Federica, fa parte della mia famiglia"
Francesca mi rispose:" Certo Giulio, non ti preoccupare. E poi , io non sono la tua famiglia?"
Imbarazzato , le risposi:" Hai ragione, Francesca"
Stavo quasi per dimenticarmi , e dissi:" E Salvo?"
Francesca la vidi rattristirsi ,in viso, e mi disse:" Giulio, ho dovuto comunque licenziarlo, oltre che eliminarlo. Salvo mi aveva riempita di sperma, sui vestiti, e mi aveva voluta mostrare, in ufficio. Non era possibile, che continuasse a lavorare li'.Il mio potere, sarebbe stato a rischio"
Le dissi:" Pero', se non ti avesse mostrata in ufficio, l'avresti eliminato ugualmente?"
Francesca mi disse :" Si' , Giulio."
Le chiesi:" Ma dovremo ugualmente parlare in tre, con Salvo, della situazione?"
Francesca mi disse :" Giulio, ti ricordi, che era uno dei tre punti, affinche' io scegliessi te? In un secondo momento, vedremo, per ora non so dirti.
Feci segno di si', con la testa, e mi alzai, per andare a prendere le cose, a casa
Francesca mi disse :" Giulio aspetta " e mi fece uno squillo, con il nuovo numero.
Francesca mi disse :"Hai visto, tu che sei sempre sospettoso?"
Aveva ragione, me l'aveva dato subito . Le mie erano solamente paranoie.Dovevo fidarmi di Francesca. E che bello, avrei dormito con lei, e magari , mi avrebbe anche fatto una sega.
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