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Lui & Lei

conoscenze a scuola ( cap 27 gaetano e beatrice parte 5 )


di chiara94
13.05.2023    |    2.359    |    6 9.8
"Ma, dopo anni e anni , in cui sono rimasta sola, o legata a bambocci da copertina, o ragazzi noiosi;interessata solamente alle cose materiali, ..."
Io mi misi a ridere. Lo guardai e stampai , le mie labbra, sulle sue. Dopo quel contatto di dieci secondi, cercai di fargli aprire le labbra, iniziando a succhiargliele. Lui fece altrettanto, stavamo succhiandoci le labbra, come si succhia un limone . A un certo punto, spinsi la mia lingua, nella sua bocca e cercai la sua , e iniziammo a limonare . Non contenta , strinsi le mie labbra , attorno la sua lingua , e cercai di succhiargliela. Ero nuovamente partita. Stavo facendo veramente la porca. Non ero mai stata cosi' porca. Era il mio primo bacio con lui, e trasmetteva una passionalita, fuori da ogni logica. Dopo qualche minuto, in cui le nostre salive e le nostre lingue si unirono, mi staccai e gli sorrisi.
Mi disse :” Non mi hai risposto “

Gli dissi :” Si , ti ho risposto, infilandoti la mia lingua, in bocca “
Rispose :” Non ho capito la risposta, riprova “
Risi ,e nuovamente, tornai a baciarlo. Gli dissi, di tirare fuori la lingua, e mi misi a leccargliela ,per tutta la sua lunghezza.Tornai a succhiargliela, in modo che lui potesse vedere bene.
Mi disse di aprire la bocca, la spalancai, lui si avvicino’, e ci sputo’ dentro.
Mi disse :” Ingoia lo sputo “
Io , guardandolo negli occhi, in un colpo solo, lo ingoiai.
Mi prese per i capelli, me li’ tiro’, e mi fece reclinare la testa , verso l’alto. Mi stava facendo un po' male, ma la situazione, e il momento, erano particolari, quasi magici. Mi disse di riaprire la bocca, e nuovamente, ci sputo’ dentro, due volte. Mi avviso’ di non ingoiare, e di gustarmi , i diversi sputi. Feci come mi disse, sorridendogli.
Mi disse :” Scusami, ho voluto farti provare qualcosa , di un po’ piu’ forte “
Gli risposi :” Non ti devi scusare, ti andava di farlo e l’ hai fatto “
“ Adesso ingoia pure “ disse , ridendo
Ingoiai , sorridendo, e aprendo la bocca, per fargli vedere, che avevo ingoiato .
Mi misi a ridere e gli risposi :” L’ hai capita ora la risposta?” Disse :” Preferirei che la risposta me la dicessi, esplicitamente , mi intrigherebbe di piu ‘”
Risposi :” Non devi sentirti limitato, nel nostro rapporto, devi essere te stesso. Al massimo ,mi adeguero' io “
Disse :” Ti riferisci, ad esempio, quando prima, ti ho presa per i capelli, e ti ho riempito la bocca , di sputi ?”
Risposi :” Esattamente “
Mi accorsi che, sotto il mio peso, il suo cazzo stava tornando duro. Glielo accarezzai, da sopra i jeans .
Gli dissi :” Forse meglio che andiamo a casa tua “
“ per stasera basta, o mi viene un infarto. Anche se ho una voglia ,incredibile , del tuo culo “ disse, ridendo
Gli risposi :” hai finito il burro e i negozi sono chiusi “ e risi
Mi disse :” Pero’ puoi salire a prendere, il burro, a casa tua “
Lo guardai e gli dissi, ridendo :” Ma cosi , condannerei a morte il mio fondoschiena, da sola “
“ Il 27, la prima cosa che faro’ ,sara’ di andare a comperare il burro “ disse
Lo guardai e gli chiesi :” Vuoi veramente incularmi ?”
“ Si, anche se con il burro, perderebbe molto la cosa. Vero che, senza burro , urleresti e piangeresti, ma ti sentirei molto piu’ mia, a romperti il culo, senza lubrificartelo .E' una cosa che si puo' provare , solamente una volta, con il culo di una ragazza.“
Nuovamente , lo baciai con una foga incredibile, le nostre lingue, sembravano essere ,ormai ,una cosa sola. Gaetano , ad un certo punto, con i denti, mi morse le labbra, e poi passo’, a mordermi la lingua. Fu un bacio selvaggio e violento, ma lo reputai bellissimo, ugualmente, perche’ spontaneo.
“ Non mi senti gia’ tua ?” gli chiesi
“ Si , ti sento gia’ mia, perche’ ti fai sborrare, nella figa , senza precauzioni “ rispose
Dissi :” Pero’, non ti basta, vero ?”
“ Se vuoi che ti menta, ti dico che mi basta “ rispose
Gli dissi :” No , non voglio assolutamente , che tu mi dica bugie “
“ Ma non preoccuparti.Come regalo di Natale, sarei il ragazzo piu’ felice del mondo ,se mi regalassi il tuo cuore “ disse
Risposi “ il mio cuore, ce l ‘hai gia ‘ . Pero’ tu vorresti anche altro “ e risi
Disse ;” Certo, ma mi accontento, di cosa passa il convento . Chi si accontenta, gode “
Ancora una volta lo baciai, la mia lingua, ando’ a cercare , di nuovo , la sua .Dopo l’intreccio vorticoso di lingue, decisi di fare la troia. Tirai fuori la lingua e iniziai a leccargli la faccia. Dall’espressione, capii che gli piaceva molto. Il suo viso, era un po' lucido, a causa di tutta la mia saliva, depositata.
Ormai avevo superato ogni limite, mi stavo dirigendo, verso l’abisso della perversione. Una cosa venuta quasi per caso, ma ,soprattutto, non ero stata obbligata. Sembravo quasi piu’ presa io, che lui
Mi disse :” Devo pisciare, me lo reggi te, mentre piscio ? “
Gli risposi , ridendo :” Vuoi proprio farmi fare la troia? “
Mi rispose :” Spostiamoci nella via laterale “
Scendemmo dalla macchina, e ,a piedi, ci dirigemmo nella via ,perpendicolare alla mia . Vicino un cassonetto della spazzatura, mi disse :” Inginocchiati , aprimi i jeans e fammi pisciare “
Mi inginocchiai, Gli slacciai i pantaloni, glieli tirai giu’, gli abbassai i boxer. Presi il suo pene . tornato molle, e lo indirizzai, verso il cassonetto. Lui inizio’ a orinare , il getto era abbastanza potente e ampio. L’ odore , del suo piscio, mi riempi’ le narici. A pisciata finita, glielo sgrullai .
Rimanendo inginocchiata, gli chiesi “ Sono stata brava ?”

Mi disse :” Si, segamelo un po', adesso “
Gli chiesi “ Ma, in mezzo la strada ?”
Mi rispose “ Si “
Ero abbastanza coperta, dal cassonetto della spazzatura , anche se , da qualche finestra , dei piani superiori , qualcuno avrebbe potuto vedere .
Iniziai a menarglielo , per farglielo diventare duro . Non avendoglielo sgrullato bene , prima, usci’ qualche goccia di urina, che mi colpi’ la fronte e la guancia.
Gaetano rise e disse :” Almeno inizi ad abituarti, al mio piscio “
Ridendo , gli dissi “ Stupido “
Senti’ un leggero odore di urina, ma essendo all’ aperto, scomparve quasi subito. Dopo qualche minuto , il suo cazzo era diventato duro, come il marmo.
Mi tolse la mano, e tiro’ fuori un preservativo. Lo apri’ e se lo mise. Mi disse “ Succhiamelo , pero’ non fare come prima, voglio che te lo faccia arrivare, fino alle tonsille “
Sempre inginocchiata, nonostante il freddo pungente ,cercai di fare, cosa mi disse . Lentamente, lo presi in bocca.Iniziai a percorrere , tutta la sua asta, con le labbra, e ad un certo punto, non riusci' piu’ ad ingoiare .
Lui se ne accorse, mi prese per i capelli, fece una specie di ciocca, con i miei capelli , e ,prendendomi la testa per quella ciocca, spinse la mia testa ,con forza, verso di lui. Non lasciava la presa, e non mi lasciava indietreggiare, mi trovai spinta in avanti, non riuscendo piu’ a respirare. Con le mani ,cercai di divincolarmi, e , dopo qualche secondo , ci riusci’. Mi tolsi il cazzo , di bocca , e iniziai a tossire. Cercai di riprendere fiato, il piu’ velocemente possibile.
Gaetano si avvicino’, di nuovo, e mi disse :” Subito in bocca, muoviti “.Lo ripresi subito in bocca, ancora una volta, Gaetano cerco’ di infilarmelo, piu’ a fondo possibile.Oltre a non riuscire a respirare, ebbi dei conati di vomito. A differenza della volta precedente, Gaetano, vedendomi in difficolta’, lascio' la presa. Toltami il cazzo dalla bocca, tossi’ nuovamente.
Molta saliva, si era addensata , ai lati della mia bocca. I contorni, della mia bocca , erano arrossati, per il forte sforzo fatto. Tornai a guardarlo in faccia, gli sorrisi, e ripresi, il suo cazzo ,in bocca .
Sentimmo una macchina che si stava avvicinando .Io lo guardai negli occhi , ma lui, mi disse ,di continuare a succhiare. Stavo andando , su e giu’, sulla sua asta , senza mai fermarmi, segandoglielo , con le mie labbra.
Il rumore della macchina cesso’ , capimmo che si erano fermati.
Gaetano mi disse di spostarmi , dietro il cassonetto della spazzatura. Dall’altro marciapiede , avrebbero potuto solamente vedere, lui in piedi. Poi , ovviamente , chiunque avrebbe capito , senza molta immaginazione.
Senti’ una portiera richiudersi, guardai Gaetano negli occhi.Mi disse che erano due vecchi, di non fermarmi assolutamente, anzi, di aumentare il ritmo. Feci come mi disse, ormai ero pronta a tutto, per lui. I passi , lentamente, si avvicinarono, per poi scomparire. Non ebbi mai il coraggio, di chiedergli cosa videro quelle persone, chi erano, e se avevssero fatto , delle strane facce.
Gaetano mi disse :” Guardami , fai dei pompini magnifici .Pero’ voglio anche il tuo culo “
Io lo guardavo , mentre avevo il suo cazzo in bocca .
“ Domani , nei bagni del cinema, voglio che , mentre me lo succhi, ti metti le dita, nella figa. Voglio sentirti godere. “
Ascoltavo attentamente i suoi discorsi.Guardandolo in faccia , e continuando a succhiare. Lo senti’ ansimare, e dire “ sborro , che bello, quanto godo “ e , nuovamente , mi accorsi del momento esatto. Mossi la lingua, per sentire la parte finale del preservativo, era piena di sperma .
Gaetano mi accarezzo’ i capelli, e mi disse “ Brava , sei sempre piu’ fenomenale . Devi solo capire che ,se non bevi la sborra , o che se non ti fai sborrare in faccia o sui capelli, io non godo appieno “
Preoccupata, gli chiesi :” Ma non ti e’ piaciuto allora ?”
Mi disse :” Si mi e’ piaciuto, ma per sentirti, ancora piu’ mia ,devo incularti anche, e farti fare tante altre porcate “
Continuo’ :” Dai, sfilami il preservativo , usando solo la bocca “
Gli risposi “ Non so come si fa “
Mi disse “ Prendi il serbatoio , dove c’e’ la sborra , con i denti.O stringendo forte, con le labbra ,e tirando ,a poco a poco, lo sfili “
Gli chiesi :” E se si rompe il preservativo ?”

Mi rispose “ Bevi la sborra.Dai, inizia , o me lo faccio togliere ,davanti a casa tua”
Gli dissi “ No ti prego, potrebbe arrivare la mia famiglia “
Provai subito a fare, come mi aveva detto , Gaetano. Stringendo, con i denti, la parte superiore del preservativo.
Ma la paura ,di romperlo, era forte. Tra di me, cercai di trovare un ‘altra idea.Avevo pochi secondi, e all’improvviso, mi venne. Feci una leggera pressione, sulla parte del preservativo ,che avvolgeva la cappella, e provai a tirare . Il preservativo si mosse leggermente . Ripetei l'operazione ,piu' volte, finche’il preservativo non si sfilo', quasi ( mi aiuto’ anche il fatto che ,non aveva il cazzo piu’ duro ).
Ormai aveva, mezzo preservativo fuori, e decisi di fare ancora di piu’ la troia. Abbassai la mia schiena , fino quasi a toccare per terra . Ero sdraiata, quasi con la pancia che toccava il terreno. E poi , con la testa, risali’. Ridendo, afferrai il serbatoio del preservativo, con i denti, e glielo sfilai. Ormai , avevo perso, ogni forma di dignita’ .
Mi disse “ Stai diventando molto troia “
Gli dissi :” Io voglio diventare la tua ragazza, e ho capito, che non ti piacciono le suore “ e risi
“le suore non si fanno rompere il culo “rispose , ridendo
“ Mi chiedi delle cose veramente perverse , sei veramente tanto porco “ risposi
“ E’ niente , questo . Adesso cammina, a quattro zampe, fino la macchina, mentre io ti tiro, i capelli”
Mi misi a 4 zampe , e lo guardai ,negli occhi. Lui, prese i miei capelli , e me li tiro’ , facendomi capire ,che mi sarei dovuta muovere . Feci circa cinquanta metri , in quel modo.Chiunque, ad una finestra, avrebbe potuto vedermi.
Mi fece risalire in macchina, e accese il motore , aspettando che si riscaldasse.
Mi chiese “ Sei sicura, che vuoi venire a dormire da me ,o ti ho sconvolta?”
Risposi :” Voglio venire a casa tua e non andare piu’ via “
Disse “ Pero ‘ stanotte dormiamo, sono a pezzi. Stiamo abbracciati, magari limoniamo “
Risposi “ Pero’, ogni tanto , sborrami anche nella figa “
Disse “ Vuoi che ti ingravidi ?”
Risposi “ Non vedo l’ora “
Vi sembrera’ una cosa strana, un controsenso. Ma, dopo anni e anni , in cui sono rimasta sola, o legata a bambocci da copertina, o ragazzi noiosi;interessata solamente alle cose materiali, finalmente, faccio pace con me stessa. Finalmente , do un impronta alla mia vita.Grazie a questo ragazzo. Non voglio , assolutamente, lasciarmelo scappare
Rispose “ Va bene , alterneremo bocca e figa. Ma voglio anche il culo “

Gli dissi , ridendo “ Le principesse hanno il culo vergine “
Rispose , ridendo :” Pero’, poi, al cavaliere donano il loro culo vergine, come pegno d’amore. Sempre , se tu ,mi consideri il tuo cavaliere “
Risposi subito :” Non scherzare neanche, certo che lo sei “. Gli presi le mani , e gliele misi , subito , sul mio culo, infilandogli la lingua in bocca , quasi contemporaneamente .Iniziammo un bacio appassionato, che duro’ circa due minuti.
Finito questo interminabile e fantastico bacio, gli dissi :” Sono una principessa, con il culo vergine , ma non mi hai ancora chiesto, di diventare la tua principessa”
Rispose :” Sono piu’ importanti, le parole o i gesti? Ti sborro nella figa, stai per venire, a vivere da me. Mi sembrano due gesti molto importanti “
Gli risposi :” Hai ragione, scusa “
“ Troppo una tentazione, avere una principessa, con il culo vergine ,nel proprio letto, e non poterglielo rompere “ Disse
Gli chiesi, fissandolo :” Allora hai proprio deciso di incularmi ? Non c’e’ possibilita’, di farti cambiare idea?”
Mi rispose : “ Si , ho deciso che voglio incularti, e poi devi farti perdonare, per quella sera in discoteca . A proposito, guarda “
Prese il suo cellulare e apri’ un video. Nelle prime immagini , compariva una ragazza, che aveva un vestito bianco . Non riconobbi questa ragazza. Il luogo , era una specie di stanza vuota, con solamente un palo al centro. La ragazza ,era bloccata al palo , con un paio di manette.
Ad un certo punto, comparve una persona incappucciata; dalla stazza , doveva essere Gaetano. Aveva una frusta in mano. La poso’ , un attimo , per terra, si ‘avvicino’ alla ragazza ,e le strappo’ il vestito. Riprese la frusta, e inizio’ a colpire , violentemente , la schiena e le natiche della ragazza. Furono una decina di colpi , veramente molto forti. La ragazza urlava e piangeva. Ad un certo punto , poso’ l attrezzo, tiro’ fuori il suo cazzo, si mise dietro la ragazza ,e la inculo’ selvaggiamente. Per un quarto d ‘ ora, la ragazza fu sodomizzata, finche’ Gaetano, non venne nel suo culo. Le furono aperte le manette, e la ragazza cadde a terra. Dopo un minuto si rialzo’ , rimanendo comunque in ginocchio. Gaetano si avvicino’, e un getto di piscio parti’ , verso la faccia della ragazza. Stranamente, la ragazza non provo’ neanche a girarsi , rimase li, a farsi riempire la faccia di piscio. In quel momento, capii che alla ragazza, piaceva essere trattata cosi ‘ e che era conseziente.
Gaetano chiuse il video, e ne apri’ un altro. Riconobbi, questa volta, una mia coetanea, che conoscevo di vista. Era seduta sul cazzo di Gaetano, si stava inculando da sola. Nel mentre ,inseriva e toglieva , nella sua figa, un vibratore.
Gaetano rimise il cellulare in tasca . Io lo guardai e gli chiesi “ Dovro’ fare , anche io, quelle cose , vero ?”
Rispose :” Quelle ragazze volevano essere trattate cosi’ , e’ un altro lato del sesso. Sei mica obbligata a farle”

Chiesi ancora :” Ma tu vorresti, che io le facessi ?”
“ Se siamo una coppia, se ne parla e si decide in due . Parlare non ha mai ucciso nessuno , pero’ , se non vuoi, non ne parliamo nemmeno. Non sono quelle, le cose fondamentali in un rapporto “
Nuovamente, lo baciai appassionatamente, ogni risposta di quel ragazzo , mi piaceva sempre di piu’. E’ vero, sono cose che, fino a ieri , non avrei neanche immaginato, nell’anticamera del cervello, ma non mi obbligava. Mi dava la possibilita di scegliere. Non era un mostro ,come gli altri due.
Gli risposi , ridendo :” Almeno , avvisami per tempo. cosi' mi metto dei vestiti, che non uso piu’ “
Mi disse “ Tanto sono cose , che non faro’ piu’, perche’ usciro’ dal gruppo dei moschettieri, ora che ci sei te “
Lo rassicurai “ Sono io che mi adeguero ‘ a te, e non viceversa. L'Importante, e' che tu non vada piu’ con altre ragazze, o ti strozzo veramente “
Disse :” Al ballo, saro’ con la ragazza piu’ bella, e tutti i ragazzi, guarderanno il tuo culo ,e saranno invidiosi di me “
Risposi “ Dovranno capire, che il mio bellissimo fondoschiena , appartiene a te “

Disse :” Alle tue amiche, cosa dirai?”
Risposi convinta “ Che sei il mio ragazzo, che mi sono trasferita da te, che mi scopi divinamente , e che ti faccio i pompini “





Vidi le luci della macchina , dei miei genitori. Stavano imboccando la via del mio palazzo , tornai di corsa al mio posto, e gli dissi di partire.
Mi disse :” Peccato, avevo voglia di farmi leccare i piedi”
La colpa era anche mia , avevo fatto la troia . Ovviamente lui ne approfittava.
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