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Lui & Lei

conoscenze a scuola 8


di chiara94
31.03.2016    |    3.610    |    7 9.4
"Le mani sfuggirono alla mia presa, ed andarono ad appoggiarsi al mio fondoschiena..."
Durante i giorni seguenti, Bea insistette per andare a ballare il sabato. Ne parlai con il mio ragazzo, e acconsenti' . Era l'argomento preferito dalla mia amica nelle pause tra una lezione e l'altra, ne parlava ad alta voce, come una soprana dell'opera. Forse per far sapere la cosa a Diego?Infatti il nostro compagno una mattina si avvicino' con in mano due calde brioches, appena sfornate dalla pasticceria adiacente all'universita'. Che bello, niente merendina confezionata.Era stato proprio carino, aveva pensato a noi. Dopo il primo assaggio, Il nostro amico usci' con una battuta sibillina :" sono piene di crema, come piacciono a voi" La frase era carica di doppio senso, Bea gli diede un calcetto ,abbozzando un sorriso. Io diventai tutta rossa. Prima gentile e carino, poi sfacciato e rozzo. Aggiunse " dopo la discoteca , vi portero' a fare colazione ". Io e beatrice ci guardammo ,senza dire una parola. Questa volta anche la mia amica bionda arrossi' . Nessuna delle due sapeva cosa dire o cosa rispondere. Fummo salvate dal professore, che stava rientrando in aula. Per una volta, ero contenta del riprendere della lezione.
Arrivo' il sabato . Io sarei passata da Beatrice. Andrea si sarebbe trovato nel locale, c'era l'anticipo di serie a. Prima il calcio, poi io. O forse prima anche gli amici e la pesca. Guardai per una buona mezzora il mio guardaroba . La giornata era molto fredda, le previsioni azzardavano la prima nevicata, eppure niente mi soddisfava. Erano le cinque e mezza, mia mamma stava andando in centro, andai con lei. Mi accompagno' in un negozio dove eravamo abituate a fare shopping. Iniziai a provare diversi capi di abbigliamento, mandando sempre le foto a Bea per avere un suo consiglio. Provai un vestito nero a fascia con una gonna molto corta, mi guardai allo specchio davanti e dietro, clik clik, doppia foto. Era un vestito da mettere senza reggiseno, le gambe erano molto scoperte. Il mio ragazzo si sarebbe arrabbiato, meglio evitare. Beatrice scrisse " a Diego piacerai con quel mini abito " Mi riguardai ancora una due o tre volte, mi convinsi che non potevo andare vestita cosi'.
Provai un top a fascia nero sempre senza reggiseno, abbinandoci un paio di pantaloni attilati rosa. I due capi mettevano molto in mostra le mie forme, arrivo' subito il giudizio della mia amica ." farai morire diego cosi' " Io le risposi " smettila, devo piacere ad Andrea".Mi guardai ancora allo specchio, e avvicinandomi, notai che il top metteva in mostra i miei capezzoli. Tutti si sarebbero accorti che non avevo il reggiseno. Anche Diego. Ma perche' finiva sempre nei miei pensieri? Ripensai a quando era intenzionato ad aprirmi la camicetta nei bagni, ripensai alla mia maglietta usata da lui per pulirsi il pene , pieno di seme maschile. Mi diedi due schiaffetti e usci' dal camerino, intenzionata a cercare qualcosa di meno vistoso. Vidi una maglietta nera, con delle fascette elastiche laterali. Mi piaceva molto , ma non volevo uscire senza reggiseno. Cosa avrebbe pensato il mio ragazzo? Diego avrebbe apprezzato molto. Pensavo ad Andrea, e neanche pochi istanti e il pensiero ritorno'su Diego. Alla fine optai per una camicetta bluette, da abbinare sui pantaloni rosa. Beatrice critico ' la mia scelta, definendola poco coraggiosa.
Alle undici e mezza arrivai sotto casa di Bea. Avevo abbinato il tutto con un reggiseno blu modello push up, una brasiliana abbinata, niente collant. un paio di decolte tacco 12 . i capelli resi lisci con la piastra. Un cerchietto rosa con gli strass in testa. Beatrice opto' invece per una maglietta bianca, che lasciava la schiena coperta. Una scritta in mezzo "Io ballo da sola ". Degli shorts lucidi color nero, abbinati a dei collant color carne luccicanti. Anche lei un decolte nero tacco nero con plateu, con una catenella in ottone sul tallone. Capelli raccolti a coda. Diego avrebbe preferito lei, non potevo competere con la mia amica.
Stavamo salendo in macchina, quando una piccola utilitaria ci fece gli abbaglianti in faccia. Non distinguemmo subito chi fosse. Appena aperta la portiera, la riconoscemmo. Era Angelica, si era fatta portare casa dopo una pizza. Aveva dei pinocchietti sportivi tessuto morbido color nero , che si adagiavano sul suo fondoschiena, rendendolo irresistibile. Altro che il marmo di carrara di Bea. Angelica era la piu' bella. La felpa della tuta, abbinata ai pinocchietti. Delle scarpe da ginnastica bianche. Diede un ultimo bacio al suo ragazzo e corse verso di noi. Ci chiese dove stavamo andando . Si autoinvito '.
Bea le chiese se volesse andare a cambiarsi, lei scosse la testa. Io le domandai se voleva avvisare filippo, mi rispose che durante il tragitto gli avrebbe mandato un messaggio. Se avesse avuto ancora credito nel cellulare.
Fino le due la serata fu molto tranquilla, noi tre stavamo vicine, per respingere l'assalto di ragazzi ubriachi e cascamorti. Filippo arrivo' verso l'una, Angelica gli aveva scritto dopo due ore. Voleva forse vedere chi c'era in discoteca? Andrea e Filippo rimanevano in disparte, ad osservarci da lontano, convenendo che lasciarci respirare avrebbe fatto bene ad entrambi i rapporti. Pronti ad intervenire nel caso di bisogno. I ragazzi ci avvisarono che sarebbe andati dieci minuti al bar.
Spariti dalla nostra visuale, apparve Diego, come un predatore che resta nascosto per ore ad aspettare le sue prede.
Ci chiese di andare con lui nella sala vicina. C'erano gli altri moschettieri.
Il dj annuncio' che era il momento dei lenti, Diego mi invito' , Gaetano invito' Bea, ad Angelica tocco' Silvano. Sebbene le mie amiche non fossero contente, accettarono i rispettivi inviti.
Diego si strinse subito a me e nell'orecchio mi disse " Bea mi ha mandato le foto di oggi pomeriggio, dovevi scegliere qualcosa da mettere senza reggiseno "
Tra di me pensai " Che traditrice la mia amica " Non gli risposi e lui continuo' " A fine serata saresti rimasta con le tette di fuori "
in quel momento le sue mani iniziarno ad appoggiarsi sulla mia camicetta, ad altezza seni, iniziando a spostarsi verso l'interno.Gli bloccai le mani, spaventata degli sguardi di quelli attorno a noi. Anche se solamente per pochi secondi, era riuscito a passare le mie mani sui miei seni, percorrendoli interamente. La mia terza abbondante era stata violata dalle mani di quel ragazzo sfacciato. Le mani sfuggirono alla mia presa, ed andarono ad appoggiarsi al mio fondoschiena .
Disse " che culo che hai " , palpandomelo vigorosamente. Senti ' proprio le natiche strizzate, come se fossero un oggetto antistress.
Sempre sulla difensiva, gliele tolsi il piu' velocemente possibile.
Non contento, appoggio' le sue labbra al mio collo, iniziando un sensuale succhiotto. Lo allontanai con una leggera spinta sul viso . La sua reazione fu pronta. Si stacco' e mi lascio' in mezzo la pista, con la canzone arrivata all'ultimo ritornello. Che figura, tutti mi fissavano. Avevo fatto la figura della ragazza respinta. Sarei voluta sprofondare sottoterra.
Diego era molto plateale nei gesti. Pretendeva addirittura le mie scuse per non averlo lasciato fare? l'avrei strozzato in quel momento
Guardai le altre due coppie ballare. Bea cercava di divincolarsi da Gaetano , che con il suo peso e la sua pancia la stava schiacciando addosso a se. Potevo vedere i suoi seni che erano compromessi contro quel ragazzone, il quale cercava il piu' possibile il contatto fisico. Bea, con molta fatica, riusci' a liberarsi della sua presa, e venne verso di me , dicendomi " Non respiravo piu' "
Angelica forse trasmetteva inquietudine a Silvano, il quale rimase a dieci venticentimetri di distanza. Ecco la vera Angelica, di cui mi ricordavo.
La canzone fini ', questa volta fui invitata da Silvano, Angelica da Gaetano, Bea da Diego.
Angelica rispose un secco " No grazie " facendo rimanere male il ciccione
Silvano , forse capendo la mia situazione, o forse lo avevo semplicemente giudicato male, ballo' anche con me in modo distaccato.
Ero portata dal cavaliere, e fini' a ballare vicino la coppia dei miei amici. Diego sembrava arrabbiato, aveva due occhi scuri come una tempesta, e poche parole riusci' a cogliere, anche per la forte musica.
" e' una puttana " stava dicendo Diego, e Beatrice sembrava dargli ragione. Stavano parlando di me?
Mi sarei aspettata di vedere Beatrice ricoperta dalle mani del ragazzo, invece non ando' cosi' .
L'ultimo ballo mi tocco' con Gaetano. Era tutto sudato , le guance grondavano di sudore, eppure insisteva nell'appoggiare il suo viso al mio. Mi senti' tutta appicicaticcia, le sue mani si appoggiavano sulla mia schiena in modo rude, insistendo nella ricerca della parte posteriore del mio reggiseno. Giocava a spostarmi il gancetto , sentivo il contatto della plastica con la mia pelle. Senti ' poi le sue mani andare a cercare i miei fianchi, e mi chiesi perche ' non mi fossi comportata come Angelica. Bloccai le sue mani, ritenendole troppo invadenti, e gliele riappoggiai sulla mia schiena. E di nuovo si mise a ricercare il mio reggiseno, come se non ne avesse mai toccato uno.
Cosa potevo dirgli? o fare? Un 'altra scenata in mezzo la pista? ero gia' stata protagonista prima, meglio di no. Con la coda dell'occhio osservavo Angelica e Diego, anche con lei si comporto' da gentiluomo. Mi accorsi che le disse qualcosa all' orecchio, lei lo guardo' e rise, facendogli segno di si con la testa.
Finita la canzone, Angelica ando' ad invitare Gaetano. Mi ero persa qualcosa? C'entrava qualcosa forse Diego?
Angelica si strinse forte a Gaetano, ero stupefatta. Era il potere di Diego? Gaetano fu cosi' pazzo da alzare leggermente la felpa della tuta di qualche cm e appoggiare le sue mani sulla parte finale della schiena, al confine coi pinocchietti. Era sempre schiena, d' accordo, pero' aveva osato alzare leggermente , anche se in modo impercettibile, la tuta a una diciottenne. Le dita di Gaetano percorrevano la pelle nuda di Angelica, e la stessa fece finta di nulla. Finita la canzone, gli diede i tre bacini sulle guance per ringraziarlo del ballo. Era pazza? Le gote del grassone erano un lago di sudore.
A bordo pista, un immobile filippo , lascio' cadere per terra un bicchiere, con un coktail verde dentro. Angelica , con un 'aureola da angioletta, torno' da lui, sorridendo.
La tensione era ai massimi livelli, l'aria ne era cosi' satura, che non si riusciva a tagliare neppure con il coltello.
Filippo urlo'" Anche lui e' un ex di una tua amica?"
Angelica lo guardo' e senza proferire parola, si allontano' , in un crescendo di indifferenza.
Il mio ragazzo si avvicino' a me e mi disse " Voi tre e' meglio che non usciate piu' assieme "
Arrabbiata nel sentire queste parole, avvisai Bea che sarei andata a prendere la macchina e le avrei aspettate davanti l' uscita.
Le mie amiche uscirono quasi subito, la serata era stata fin troppo movimentata.
Misi la prima, e in quel momento Diego piombo' davanti il cofano e mi fece segno di aspettare.
Si avvicino' alla portiera' e richiamo l 'attenzione delle mie due amiche
Tiro' fuori un foglio dalla tasca e lo apri' mostrandolo alle ragazze. Era una foto delle due sorelle, in spiaggia, a Sanremo. Beatrice era sdraiata per terra con un bikini bianco, che contrastava con l'evidente abbronzatura,
a pancia in giu' era sistemata Angelica, con uno slip rosso, che nascondeva le natiche, lasciando comunque tutto all'immaginazione. Diego diede loro la foto e una penna, e chiese loro una dedica autografata. Le miei amiche, invece che sentirsi imbarazzate, risero e si guardarono. Bea fu la prima , e scrisse " ti piacciono i miei occhi?" firmandosi, Angelica invece " la ragazza in rosso ", firmandosi anche lei.
Diego riprese la foto e le ringrazio'. Se l'avesse saputo Filippo.
Diego mi guardo' e mi disse " c'e' una vostra amica che vi aspetta dall'altra parte del parcheggio "
Con la macchina, raggiungemmo il lato opposto. Una cinquecento blu era parcheggiata lontana dalle altre automobili.Era la macchina di Giada.
Ci avvicinammo, in macchina non sembrava esserci nessuno. Andai verso il lato del passeggero, e vidi Giada ,seduta per terra, nascosta dallo sportello dell 'auto. Aveva un maglioncino nero pieno di macchie bianche, ai lati della bocca c'erano ancora tracce di una sostanza che sembrava densa e di color trsaparente e appiccicosa.
Aveva tentato di pulirsi, ma era pur sempre in un parcheggio.
Le chiesi cosa era successo, e mi rispose che era stata lasciata dal ragazzo. Il suo tipo aveva visto due video. E si mise a piangere , risalendo in macchina. Tentai di fermarla, probabilmente la vergogna che provava era troppo forte. L'avevamo sorpresa con la faccia sporca di seme maschile.
Chi era stato? Diego? Silvano? Gaetano? o tutti e tre?
In macchina nessuna di noi tre parlo'. La vista di una delle nostre migliori amiche ci aveva sconvolte. Lasciai le due sorelle e mi diressi verso casa.
Cercai la chiave nella borsetta e la infilai nella serratura. Due mani mi spinsero dentro, richiudendo la porta alle mie spalle. Era Diego, che era scivolato nell'androne di casa mia. Mi prese per mano e mi porto' velocemente al mio piano, facendomi percorrere tutte le scale. Gli dissi di non correre, avevo i tacchi. Sulla porta di casa lo guardai, non capendo le sue intenzioni. Mi disse " Zitta, non ti voglio fare nulla, voglio solamente controllare una cosa in camera tua ". Lo feci entrare, pregandolo di non fare rumore. I miei stavano dormendo. In camera mia, si mise ad aprire i miei cassetti. Stava cercando qualcosa. Seduta sul letto, osservavo ogni suo movimento. Inizio ' a lanciare a destra e sinistra qualcosa. Erano i miei collant. Mi guardo' e mi disse " ti avevo detto di comperare le autoreggenti, vedo che non l' hai fatto. buonanotte. " E usci' dalla stanza. Ero esterefatta, il suo modo di fare mi aveva presa alla sprovvista. Apri' la porta, e gli andai dietro. Ma ormai era gia' uscito dall'appartamento. Tornai in camera mia, mi tolsi le scarpe e mi buttai sul letto, iniziando a piangere.
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