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Lui & Lei

conoscenze a scuola 3


di chiara94
24.03.2016    |    4.872    |    15 9.2
"Mi racconto' del pomeriggio , del week end, mi disse i progetti per la domenica, e io lo ascoltavo attenta, ridendo ogni tanto..."
passarono i giorni e d'un tratto giada cambio'. era diventata taciturna, quando arrivava diego, si allontanava subito, inventando le piu' banali scuse. era successo qualcosa? ma che cosa? provai a chiedere a beatrice, ma scrollo' le spalle, anche lei era all' oscuro, o semplicemente non voleva dirmelo. il sabato sera con il mio ragazzo, e la mia compagnia, andammo in un bel locale a ballare, per scaricare la tensione settimanale. giada era rimasta a casa, convincendo il suo boy a vedere un film. ma come, era la prima che voleva sempre uscire e andare a destra e sinistra. dentro di me, sapevo perfettamente che non potevo competere con beatrice, cercavo comunque di farmi sempre piu' bella possibile, per non far notare la differenza e non essere da meno. ero fidanzata, e' vero, pero' non essere corteggiata e guardata da veramente fastidio, vedere solamente la migliore amica riempita di attenzioni e sguardi. per quel sabato sera tirai fuori un bellissimo completo intimo, composto da una brasiliana color nerocon un fiocchetto laterale, un reggiseno fucsia modello push up . un paio di collant velati scuri completavano il tutto, per rendermi piu' sexy. sopra misi una maglietta attillata, per mettere in evidenza la mia terza, abbinata a una gonna a tubino con spacco laterale. una gonna, odiata tanto dal mio ragazzo, geloso come pochi. per finire un paio di decolte tacco 12, con un leggero plateu. decolte rigorosamente a punta. un leggero trucco e i capelli legati , per sembrare un'amazzone. e beatrice? una camicietta di seta color bianca con delle strisce fucsia, abbottonata poco sopra i seni, per lasciare spazio all'immaginazione, un paio di pantaloni bianchi molto attillati, ai piedi dei cavalerizzi color marrone. capelli sciolti che le cadevano sulle spalle. un trucco molto piu' marcato del mio. non potevo assolutamente competere, era piu' bella di me. sebbene ai ragazzi piacesse il mio fondoschiena, il suo era perfetto. eravamo in sette quella sera , oltre a me e il mio fidanzato c'erano beatrice, una nostra amica e tre altri ragazzi . le attenzioni dei nostri tre amici erano solamente per beatrice. di questi tre ragazzi, uno era il classico ragazzo di papa, figlio di un industriale ricco, sempre vestito firmato, macchina potente coi sedili in pelle e tutti gli optional possibili e immaginabili. il secondo era il suo migliore amico, di un ceto sociale medio, l'unico che riusciva a sopportare la sua vanita' e arroganza. per finire , c'era piero, il piu' carino dei tre, purtroppo molto timido e taciturno, tanto che abbiamo sempre pensato gli piacessero i ragazzi. beatrice non era assolutamente interessata a loro tre, approfittava solo di guido, per farsi portare in giro su una macchina da ottantamila euro e farsi fare qualche regalo. mi ricordo ancora il giorno del suo compleanno quando scartando il pacchetto, beatrice trovo' una borsa da oltre mille euro e uno smartphone appena uscito con i brillantini incastonati. per ottenere cosa in cambio? nulla.....beatrice non volle saperne neanche di dargli un bacio a stampo, minacciando di ridargli indietro tutto. ovviamente era solamente una finta, le cose le avrebbe tenute. quando un ragazzo e' innamorato perso, lo si comanda come fosse una marionetta. e beatrice e' la regina in questo. per avere speranze? tre requisiti : un conto in banca da sei zeri, essere belli come degli dei grechi, essere sulle copertine o essere visibili subito nelle ricerche con google. mi sono sempre chiesta come abbia potuto lasciare il numero a diego. a piero non ha neppure dato l'amicizia fb. troppo sfigato. a meta' serata, il mio ragazzo ando' a salutare dei suoi amici, cosicche' io mi diressi verso il bagno, promettendogli di fare piu' in fretta possibile. mentre ero intenta a cercarlo al ritorno, venni presa per un polso e quasi inciampiai, per il brusco arresto. mi girai e vidi diego. meravigliata , gli chiesi cosa stesse facendo li e mi rispose che i suoi amici erano voluti venire li perche' volevano vedere l ospite tanto attesa, per una foto con lei da postare su fb. la solita gara di chi ottiene piu' mi piace. mi chiese se avevo voglia di bere qualcosa, gli risposi che non ero sola e che non vedendomi tornare il mio ragazzo si sarebbe allarmato. mi rispose che mi aveva offerto da bere, anche se ci avesse visti, non ci sarebbe stato nulla di male, mica ci avrebbe scoperti intenti a fare lingua in bocca. Mi guardai intorno, e gli proposi di andare ad avvisarlo, che mi sarei fermata a fare due chiacchiere con un compagno di studi. Acconsenti', e mi disse che sarebbe andato a prendere da bere intanto. Il mio ragazzo mi disse va bene, e tornai a sedermi in un divanetto scelto da diego, che nel frattempo era tornato con una coca cola per me, e con un moito per lui. Odiavo come si vestiva, aveva una camicia sbottonata con collana di metallo al collo, un paio di jeans strappati in vari punti, e delle scarpe da ginnastica , che sembravano quasi piu' da giardiniere. Il classico tamarro insomma. Eppure suo papa' aveva un impiego importante, ma lui detestava firme e cose costose. Non voleva apparire, ma essere. Sembrava che l'essere stata colpita con uno schiaffo, buttata a terra, essere umiliata ulteriormente con il lancio su di me di un pezzo di torta, non fosse mai successo. quanto ero stupida a fare finta di niente. mi racconto' del pomeriggio , del week end, mi disse i progetti per la domenica, e io lo ascoltavo attenta, ridendo ogni tanto. Eh si, era un ragazzo veramente simpatico. Mi accorsi che il mio ragazzo era entrato nella saletta, seppure ancora ad una certa distanza.Se ne accorse anche diego, il quale all'improvviso, senza alcun segno premonitore, si abbasso' e con fare lesto mi tolse le scarpe e le mise dietro la sua schiena. Io ero rimasta inerme, non aspettandomi la sua mossa. gli chiesi se era impazzito, lui mi rispose " Se vuoi che ti dia le scarpe indietro, sposta la gonna e fammi vedere bene le cosce " Lo guardai con fare minaccioso e gli dissi " Vuoi che chiami il mio ragazzo?" E lui per tutta risposta mi disse "Chiamalo, cosa me ne frega, la figura la fate voi due, non certamente io " in meno di un secondo, contrattaccai dicendo " ti odio quando fai cosi'" E lui rispose " Piu' passa il tempo, piu' rischi che si avvicina.Se ti trova senza scarpe, cosa pensera ?" E mi guardo' facendomi l'occhiolino. Io mi girai e guardai il mio ragazzo. In effetti, come mi sarei giustificata? di sicuro si sarebbe arrabbiato anche con me, accusandomi di scegliere male gli amici. Non mi avrebbe portata come minimo a sciare il giorno dopo. Ormai vinta, spostai la parte della gonna che copriva le mie gambe, e misi in mostra le mie cosce, ricoperte dai collant velati. Le mie cosce erano in bella vista, alla merce' di diego.Diego mi disse " la prossima volta metti le autoreggenti, chiaro?"Gli risposi dicendo che non le avevo e che comunque non l'avrei mai accontentato e che dopo oggi non gli avrei piu' parlato, lui in modo deciso mi rispose" girati e fissa il tuo ragazzo " feci come volle volle lui, nella speranza che mi ridesse le scarpe il prima possibile e potessi andarmene via.All'improvviso senti' la sua mano che stava risalendo la mia coscia, come se stesse pattinando su una lastra di ghiaccio. continuo' per una decina di secondi ad accarezzarmi la parte superiore della coscia, passando dalla sinistra alla destra. la situazione mi stava distruggendo, anche se devo ammettere che in parte iniziavo a sentire caldo nel basso ventre. Il fare di diego mi stava piacendo. Con un movimento repentino diego spinse la mia mano verso il mio pube, accarezzandomelo furiosamente. sebbene il mio ventre fosse coperto dalle mutandine e dai collant, usci' dalla mia bocca un piccolo grido. il mio ragazzo non poteva vedere nulla, la visuale era nascosto dallo schienale del divanetto. Diego lascio' un attimo la presa , per poi aumentarla improvvisamente e sfregare il suo palmo furiosamente contro di me. non ce la facevo piu', mi alzai di sobbalzo in piedi e mi diressi verso il mio ragazzo, senza ricordarmi che ero scalza. Il mio ragazzo e il suo amico mi guardarono in modo strano, io abbassai gli occhi non sapendo cosa dire. Diego ci raggiunse, dicendo" Hai dimenticato le scarpe, d'accordo che ti fanno male i piedi, ma non puoi lasciarle li " Dallo sguardo tra il mio ragazzo e il suo amico capii che ci avevano creduto, tirai un sospiro di sollievo.Dentro di me mi ripromisi di non accettare piu' inviti di diego. Troppo pericolosi, troppo sfacciato il suo essere. Diego si presento' ai due ragazzi, come se nulla fosse.Disse al mio ragazzo" sei proprio fortunato, chiara e' una bravissima ragazza, gli ho offerto da bere perche' mi presta sempre gli appunti " schernendolo davanti a me. Diego fece una battuta sulla juventus e basto quello' per far dimenticare tutto. Il mio ragazzo addirittura lo invito' al bar il giorno dopo per vedere la partita e gli chiese l ' amicizia su fb. Stava diventando amico del ragazzo che mi aveva mancato di rispetto. Con una scusa, lasciai loro tre ai discorsi sul calcio e andai a cercare beatrice.Le raccontai l'accaduto e si mise a ridere .Mi promise che il giorno dopo avrebbe parlato a diego. rimasi male dalla sua prima reazione, speravo in una maggiore comprensione , non una spaventosa superficialita' sfociata in una sonora risata. In macchina fui molto taciturna, il mio ragazzo rispetto' il mio silenzio. Ruppe la quiete un bip, guardai il mio cellulare. Era diego che mi scriveva "Ricordati che domani sera al bar devi darmi i 5 euro per la coca cola"Pure questa? Dopo il danno la beffa?
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