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Voglia di triangolo - 16


di bird2012
08.09.2015    |    15.908    |    4 9.5
"I maschi accarezzavano apertamente il culo e le fiche delle loro donne al di sopra delle gonne..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 16



La sera, come d’accordo, decidemmo di andare tutti e quattro al localino per divertirci un po’.
Io ero già abbondantemente su di giri: durante tutta la cena Marco non aveva fatto altro che fissarmi il seno abbondantemente scoperto, a farmi piedino, ad accarezzarmi le mani e a sussurrarmi frasi oscene che non facevano altro che infiammarmi di più i sensi, in questo coadiuvato da quel dolce porcellino di mio marito, che approfittava di ogni occasione per rendere la situazione erotica al massimo.
Nico, da bravo amico, ci aveva messo in un angoletto appartato, lontano da occhi e orecchie indiscrete.

“Dimmi Marco, ti è piaciuta la fica di mia moglie questa mattina? Questa sera avrai anche il piacere di sentire non solo il suo sapore, ma anche il suo calore! Credo tu abbia capito che il mio amore è sempre alla ricerca di validi uccelli che sappiano soddisfarla completamente: la mia porcellina è diventata molto esigente!”

Marco mi fissava con gli occhi fuori dalle orbite, mentre sentiva le parole di mio marito.

“Franca, hai una meravigliosa fica da troia, che non aspetta altro che essere chiavata! Questa sera avrai tre cazzi tutti per te: comincia a pensare come desideri goderteli! Luciano andrà in visibilio quando vedrà la sua mogliettina impalata in tutti i buchi! Mentre eri in camera a prepararti ci siamo visti io Nico e tuo marito e siamo stati tutti e tre concordi: questa serata te la faremo ricordare!”

Sentii un lungo brivido: già immaginavo quelle tre verghe pronte a sfondarmi la fica e il culo per tutta la serata e a farmi un pieno di sborra come mai prima in vita mia!
Guardai mio marito.

“Amore, questa sera voglio dare il meglio di me stessa, non solo per il mio, ma anche per il tuo piacere: voglio che anche per te sia una sera da ricordare!”

Dopo terminato di cenare venne Nico a prenderci e mi guardò sorridente.

“Sei pronta?”

“Come mai in vita mia! Dai, andiamo che non ce la faccio più!”

Decidemmo di andare con la nostra auto.
Dopo aver indicato a Luciano la strada per raggiungere il locale, ci sarebbe voluta circa una mezz’ora, ci avvicinammo alla macchina.

“Spero non ti dispiaccia se noi ci accomodiamo dietro insieme a tua moglie!” chiese Nico a Luciano.

“Affatto, purché me la trattiate bene, con tutti i riguardi! Non fatele mancare niente: ci tengo che mia moglie abbia sempre il meglio! Se poi volete farla sentire completamente a suo agio fatela salire in mezzo!” rispose mio marito.

“Grazie del consiglio, Luciano: sarebbe meraviglioso se tutte le donne avessero un marito amorevole come te!”

Prima di salire li abbracciai e li baciai tutti e tre.

“Ragazzi, oggi è stata una giornata ricca di situazioni erotiche, ho immagazzinato eccitazione su eccitazione. Per cui questa sera mi sento una grande zoccola, quindi guardate un po’ cosa potete fare: sono certa che sapete bene come deve essere trattata una zoccola golosa di cazzi! Avete sentito l’invito del mio amato maritino? Non dovete farmi mancare niente!”

Entrammo in macchina a loro mi misero in mezzo... in tutti i sensi!
Ormai era buio e potevamo agire indisturbati.
I due maschi cercarono subito la mia bocca: aprii le labbra, mi baciarono insieme!
Le loro due lingue mi entrarono in bocca simultaneamente e iniziarono a mulinare dentro.
Mentre mi godevo quelle due lingue sentii la loro mani scivolarmi lungo le cosce.

Mi allungai sul sedile e aprii subito le gambe: volevo subito dimostrare la mia più ampia disponibilità e collaborazione.
Mi rivolsi a Luciano.

“Amore, i nostri amici cominciano a giocare pesante, mi hanno messo le mani sulle cosce e stanno già cercando la mia fica! Uhmm! Sono proprio due porcellini pieni di buone intenzioni! Credo stiano prendendo alla lettera le tue indicazioni e la cosa non mi dispiace affatto!”

“Tesoro, spero non li deluderai: desidero che anche loro si ricordino di te!”

“Non ci penso affatto: mi sono già scosciata come una troia per ricevere le loro carezze!”

“Ti sei tolta le mutandine? Così saranno più piacevoli le loro carezze a pelle… sia per te che per loro!” disse premurosamente il mio amore.

“Avete sentito mio marito? Che aspettate? Il periodo del corteggiamento è terminato: ora sfilatemi le mutandine e scopritemi la fica!”

Ognuno di loro prese un lembo delle mie mutandine e cominciarono a sfilarmele insieme, mentre io tenevo sollevato il culo dal sedile per facilitare l’operazione “fica libera!”.
Appena sfilate allargai di nuovo le cosce: eh, si… senza mutandine la fica era tutta un’altra cosa!

“Forza ragazzi, è stato rimosso ogni impedimento!”

Le carezze non tardarono a venire.
I due maiali agivano in perfetta sintonia: si vedeva come fossero abituati a lavorare insieme!
Sentii due dita infilarsi con decisione nella vagina: spinsi il bacino in avanti per andare loro incontro.

“Si, cazzo si! Ficcamele dentro!” sussurrai!

Nico, autore della dolce introduzione, rimase compiaciuto.

“Cazzo che puttana: ancora deve iniziare la serata e già sei fradicia! Hai proprio la classica fica da troia, che si bagna subito per essere pronta per farsi infilare!”

“Perché non ti gusta la fica da troia? Sono felice tu abbia capito che sono già pronta per farmi infilare! Dai, muovi queste dita!”

Marco, invece, si dedicava al grillo: lo stuzzicava, lo strizzava, lo massaggiava, lo intrappolava tra tutte le dita e me lo tirava!
Io, ovviamente, non stavo con le mani in mano: le avevo posate sopra i loro cazzi, già in perfetto stato di erezione, e li stringevo ritmicamente per gustarmi la loro durezza.
Sentii la voce di mio marito.

“Amore, come va lì dietro? Tutto bene? Tienimi informato: sai quanto io ci tenga al tuo piacere!”

“Meravigliosamente bene, tesoro! Me la stanno lavorando proprio bene la mia passera: Nico mi lavora dentro la vagina e Marco mi lavora fuori sul grilletto!
Amore, dovresti sentire i loro cazzi: duri da morire… sono al massimo dell'eccitazione! Uhmmm! Già penso a quando li succhieremo insieme!”

“Glieli hai tirati fuori? Li stai segando?” seguitò a chiedermi Luciano.

“No, li sto accarezzando sopra i pantaloni! Tirandoglieli fuori ho paura di farli sborrare!”

“Hai ragione, tesoro, sei previdente: è più gustoso farli svuotare più tardi dentro di te! Ci pensi, amore: questa sera con tre cazzi da soddisfare farai il pieno di sborra!”

Nico chiese chiarimenti.

“Perché hai detto che ci succhierete insieme?”

“Pensavo Marco ti avesse detto che anche Luciano, oltre me, è bisex e gli piace giocare con i maschietti e la cosa eccita moltissimo anche me… quindi preparatevi!” risposi prontamente.

“Cosa intendi?” chiese ancora Nico.

“Che io e mio marito lavoriamo in coppia: chi desidera sfondarmi il culo, e ti faccio presente che la cosa mi manda in estasi, deve essere ben felice di subire lo stesso delizioso trattamento da parte di mio marito! Lo abbiamo già fatto con un nostro amico e ci ha confessato che è stato meraviglioso sentire l’uccello di Luciano che lo inculava delicatamente mentre lui era dentro la mia fica a fottermi come un pazzo! Diciamo che è una doppia penetrazione un po’ particolare: la donna nella doppia prende un cazzo in culo e uno in fica, l’uomo nella doppia mentre penetra la donna viene penetrato a sua volta!

Vedrete, ragazzi, che questa sera i nostri quattro buchetti di culo avranno di che divertirsi: ho detto quattro in quanto, ovviamente, anche mio marito ama farsi inculare mentre è dentro di me! E se poi riusciamo a trovare un certo affiatamento pensa quanti deliziosi trenini possiamo costituire: tu inculi me, Marco incula te e mio marito incula Marco, oppure Marco incula me, tu inculi Marco e Luciano incula te… e così via! Nico, vedrai quanto ci divertiremo tutti e quattro!”

“Cazzo santo, che coppia di porci perversi e depravati siete diventati!” esclamò Nico, mentre lo sentivo fremere: sembrava che la cosa poi non lo dispiacesse affatto!

Mentre lui seguitava a fottermi la fica con le dita, sentii Marco spostare le dita dal clito al buchino: i succhi del piacere della mia fica che erano colati attraverso le natiche lo avevano reso bello viscido e fu un gioco da ragazzi, per Marco, infilarmi due dita profondamente nel buchetto del culo.
Urlai come una maiala.

“Nooo! Bastardo! Figlio di puttana! Così non si fa! Senza alcun preavviso!”

Sentii la voce di Luciano.

“Amore, cosa succede? Cosa ti stanno facendo questi due maiali? Non hanno rispetto per una signora?”

“No, amore, non hanno alcun rispetto: si stanno approfittando della mia debolezza! Siccome pensava non bastassero le due dita di Nico nella fica, questo bastardo di Marco mi ha infilato due dita nel culo! Hai capito amore… due dita in fica e due nel culo… e senza neanche chiedermi il permesso! Mi stanno trattando come fossi una zoccola che dà la fica e il culo al primo che passa! Uhmmm! Sentissi come me le stanno muovendo dentro… sono due figli di puttana… ma mi stanno facendo godere… proprio come piace a me… in fica e in culo!!”

Sentii Nico rivolgersi a mio marito.

“Tranquillo, Luciano, stiamo preparando per bene tua moglie per il proseguo della serata! Le stiamo aprendo per bene i buchetti: sappiamo di avere due cazzi ben oltre la media e non vorremmo trovasse difficoltà quando la impaleremo!”

“Ti ringrazio Nico, mi fa piacere tu sia così premuroso nei riguardi di mia moglie, ma ti posso assicurare che il mio amore non avrà alcuna difficoltà ad accogliervi nella sua fica e nel suo culetto! In questi ultimi mesi ha mantenuto i suoi buchetti in piena attività! Sondateli per bene, dovreste trovarli già belli aperti!”

“Hai ragione, Luciano, pensavamo Franca fosse più stretta, invece sentiamo che è bella aperta sia nella fica che nel culo, come deve essere, d’altronde, una vera troia! Ti confesso, amico mio, e devi credermi sulla parola, che se trovassi una donna come Franca non perderei un attimo per sposarmela: una moglie troia come lei farebbe la felicità di ogni marito!”

Mi sentii lusingata… ma sentivo anche le loro dita che mi stavano ancora vangando deliziosamente entrambi i buchi!
Mi stavano proprio facendo godere!

“Grazie Nico, è molto piacevole sentire i complimenti dei miei amanti! Forza ragazzi, muovete forte le dita, dai… fatemi sborrare! Dai, fate sborrare la vostra zoccola!”

“No, tesoro, noi le donne le facciamo venire con il cazzo nel corpo, davanti o dietro secondo il loro piacimento! Lasciamo loro la scelta se godere con il cazzo nella fica o nel culo! Questa sera te ne daremo quanto ne vuoi… e dove lo vuoi!
Comunque siamo arrivati.”

A malincuore sentii togliere le loro mani dalla passera e dal culo, ma già pregustavo profonde e interminabili chiavate e inculate!
Entrammo nel locale: ci venne incontro il titolare.
Nico fece subito le presentazioni.

“Ciao Gino, ti presento due grandi amici, Franca e Luciano, coniugi innamoratissimi a cui piace molto trasgredire il comune senso del pudore!
Vorremmo divertirci nella più completa libertà per cui ho pensato questo fosse il locale più adatto.”

“Avete scelto bene! Ormai tu e Marco siete abituali frequentatori e sapete bene come funziona: qui vengono solo persone che vogliono scambiarsi effusioni amorose… senza alcun limite. Anzi, per capire bene di cosa si tratti basta analizzare bene il nome del locale: “L’Oasi del piacere”!
Qui dentro tutto è permesso: il limite viene deciso solo dalle stesse persone. Ci si accerta che siano tutte persone maggiorenni, che siano consapevoli che possono assistere a rapporti di sesso esplicito, anche se non è affatto obbligatorio fare sesso.

Si può passare una serata diversa dalle altre, ballando, bevendo qualche gustoso drink, e magari assistere a scene di sesso molto coinvolgenti.
Non sono ammessi singoli, né maschi né femmine: solo coppie o gruppi già organizzati come il vostro! Sono ammesse anche coppie omosessuali: siamo per la massima libertà individuale.

A differenza dei classici Privé è vietato lo scambio, al di fuori dei gruppi che, come detto, vengono insieme.
Nulla vieta, ovviamente, di parlare liberamente con le altre coppie e di assistere ai loro accoppiamenti, l’importante è che non ci siano scambi sessuali tra coppie o gruppi diversi.

Mi si chiederà: “Se non è possibile lo scambio che ci vengo a fare? Tanto vale rimanere nella propria stanza da letto!”

Invece posso assicurarvi che possono esserci situazioni in cui non solo è piacevole ed eccitante venire qui, ma è quasi indispensabile.
Prendete, per esempio, una coppia, amanti, fidanzati o quant’altro, che non hanno un posto dove potersi scambiare effusioni in completa libertà: quale posto migliore di questo? Sempre non si vergognino nel farsi guardare mentre si amano!

Oppure, e sono la maggioranza, ci sono proprio quelli che amano sia guardare che farsi guardare… e questo è proprio il locale che fa per loro!
Volete mettere fare sesso nella solitudine e nel silenzio di una stanza da letto invece di fare sesso mentre sentite e vedete persone vicino a voi che emettono, senza vergogna né pudore, gemiti, mugolii, lamenti di godimento, che ansimano mentre raggiungono appaganti orgasmi?
Oppure avere il piacere di assistere a sfrenati accoppiamenti, talvolta anche multipli, come potrebbe essere il vostro caso, o mostrarsi senza alcun ritegno agli occhi dei presenti?

Inoltre, ogni postazione riservata è assolutamente aperta per permettere a chiunque di guardare ed essere guardato: se desideri guardare gli altri è doveroso permettere agli altri di guardarti… e vi assicuro che la gente gode come non mai nell’esibirsi!
Ecco anche perché è vietato lo scambio tra diverse coppie: si evita che la serata diventi una immensa orgia e si perda il piacere sia dell’intimità che della esibizione!”

Come ormai era mio costume mi comportai spudoratamente, da perfetta troia.

“Lo ritengo più che giusto! Inoltre, come dice giustamente lei, se non mi piacesse farmi guardare mentre scopo me ne starei in camera da letto!”

Intervenne mio marito… e ci mise il carico!

“Franca è una donna di mondo, non si fà certo problemi se qualcuno la guarda. Anzi, posso dire che dà il meglio di se quando si sente ammirata mentre fa dolcemente la porcellina!”

"Ehi! Mio marito mi sta facendo una bella pubblicità!" aggiunsi ridendo.

Il padrone mi squadrò da capo a piedi e poi se ne usci con una frase che mi inorgoglì.

“Signora, lei non ha bisogno di pubblicità: la sensualità che traspira dal suo corpo, dal suo viso e dall'espressione dei suoi occhi parlano per lei!”

“Grazie! Mi sento lusingata! Dammi pure del tu e ti ringrazio delle belle parole!”

“Allora posso dire apertamente che mi hai incuriosito: quasi quasi vengo a sbirciare mentre, come dice tuo marito, dai il meglio di te! Ovviamente scherzo: nella mia qualità di proprietario non mi permetterei mai!”

Mi sentivo sempre più puttana.

“Nessun problema, con me te lo puoi permettere: mi piace esaudire i desideri di chi mi ammira! Se veramente vuoi assistere mentre mi prodigo a soddisfare i miei amici una sera potremmo organizzare uno spettacolo solo per te, in un ambiente più intimo!”

Mi guardò e mi sorrise.

“Solo assistere?”

Ricambiai il sorriso.

“Pensi mi tirerei indietro? Non sono abituata a lasciare a bocca asciutta, anzi a cazzo asciutto, chi mi desidera! Comunque ne potremmo sempre parlare e approfondire l’argomento!”

Entrammo nell’enorme salone, con al centro la pista da ballo, dove tutto intorno c’erano le varie postazioni messe a disposizione delle persone, arredate con divano, poltrone, tavolino, mobiletto e frigo bar.
Le dimensioni della postazione e degli arredamenti erano adeguate al numero delle persone: la maggior parte erano per due persone, ma ce ne erano di molto più ampie… per chi voleva divertirsi alla grande!
Questi angoletti di piacere erano divisi lateralmente, uno dall’altro, solo da piante alte circa un metro, proprio per dare possibilità di vedere e sentire cosa accadeva nelle postazioni attigue… davanti erano completamente aperte!

Mentre ci avviavamo lentamente verso l’angolino a noi riservato cominciai a guardarmi intorno e percepii subito una atmosfera colma di sensualità ed erotismo: mi sembrava di stare nel girone Dantesco dei lussuriosi.

Quasi tutti già si erano tolti gli indumento superflui, gonne, calzoni e mutandine, con le loro intimità spudoratamente esposte agli occhi dei presenti.
Aveva ragione il proprietario: il locale era frequentato principalmente da persone che amavano l’esibizionismo, che si eccitavano nel farsi guardare mentre facevano sesso e, a loro volta, si eccitavano nel guardare gli altri.
In poche parole tutti quelli che avevano gli stessi gusti miei e di mio marito: godere nel guardare ed essere guardati!

“Qui mi trovo proprio a casa mia!” pensai tra me e me.

Lo spettacolo offerto era veramente affascinante e altamente arrapante: si potevano ammirare cazzi splendidamente eretti di tutte le fogge e dimensioni, coglioni gonfi di sborra, per non parlare delle fiche delle signore!
La maggior parte completamente depilate, con le grandi labbra già gonfie e aperte dall’eccitazione, alcune deliziosamente incorniciate da eccitanti peli, tra cui una con i peli rosso fuoco: questa eccitantissima fica apparteneva a una sensuale signora rossa di capelli che, completamente scosciata, la mostrava orgogliosa a chi volesse godere di quella meraviglia della natura!
Tra cazzi e fiche ce n’era veramente per tutti i gusti, c’era solo l’imbarazzo della scelta.

Mi sentii osservata, molti occhi erano fissi su di me: potei immaginare subito il perché di tanto interesse verso la mia persona.
Tutte le postazioni erano occupate da una coppia, all’infuori di una in cui vi erano due coppie, ovviamente desiderose di fare qualcosa in quattro.
Per cui ero l’unica donna in compagnia di tre uomini: era facile immaginare, nella mente dei presenti, una serata particolarmente ricca di sorprese.
Anche in quel luogo di perdizione non era certo facile trovare una donna alle prese con tre bei maschioni: una donna che gioca con tre cazzi è sempre uno spettacolo esaltante!

Passando davanti a una coppia con lei già completamente scosciata, per mostrare con estremo piacere la sua virtù deliziosamente pronta ad essere visitata, riuscii a percepire i suoi commenti.

“Amore, spero uno dei tre sia il marito: dovrebbe mandarti fuori di testa vedere tua moglie che si fa chiavare da tra maschi!” sussurrò l’uomo.

“Ma penso che anche la moglie che si fa chiavare da tre cazzi andrà certamente fuori di testa!” rispose sorridendo la donna.

“Ti piacerebbe provarlo? Ne abbiamo parlato spesso!”

“Lo so tesoro: muori dalla voglia di vedermi con un cazzo nella fica, uno nel culo e uno in bocca, possibilmente con tre sborrate simultanee dentro di me! Abbi fede… e pazienza! Questa sera voglio vedere come si comporta la signora con i suoi tre amici: chissà che la sua esibizione non mi convinca di accontentarti!”

Mi fermai e lo guardai.

“Hai ragione, uno è proprio mio marito e ti confermo che è vero ciò che hai detto: quando mi faccio chiavare dagli altri il nostro piacere è reciproco! Andiamo entrambi ai pazzi: lui quando mi vede godere come una troia mentre mi faccio montare con gusto ed io quando lo vedo sbavare dall’eccitazione nel fissare la mia fica penetrata da un altro cazzo! Comunque sarà un piacere sapere che mentre mi godo tre deliziosi uccelli potrei esserti di aiuto per far felice tuo marito… e ricordati che fai felice anche te!” e seguitai a camminare verso la nostra postazione.

Molte coppie già erano già in piena attività.
Alcuni limonavano lascivamente, mentre con le mani accarezzavano reciprocamente i loro sessi; qualche maschietto leccava con gusto la passera della propria compagna, la quale, dall’espressione beata del viso, dimostrava di gradire particolarmente quel dolce servizio.

La maggior parte delle femminucce, invece, stavano deliziando le verghe dei loro uomini con dei pompini da favola: si vedeva chiaramente come tutte le signore fossero molto abili nel lavorare il cazzo e i coglioni.
Gli uccelli venivano leccati, succhiati e ingoiati completamente fino alle palle da fare invidia alla protagonista di “Gola profonda”, mentre i coglioni venivano leccati e succhiati uno per uno con una libidine da far rabbrividire… e tutte assumevano posizioni tali da mostrare chiaramente il servizio con cui stavano sollazzando il loro compagno.

Notai che sulla pista da ballo c'erano le due coppie amiche che stavano nello stesso angoletto: erano strettamente abbracciate a limonare senza ritegno, incuranti degli altri presenti nel locale.
Capii subito che il ballo era solo una scusa per avere i corpi in stretto contatto e scambiarsi baci e carezze senza alcun pudore.
Nessun bacetto casto da innamorati, ma osceni lingua in bocca da far accapponare la pelle.
I maschi accarezzavano apertamente il culo e le fiche delle loro donne al di sopra delle gonne.
Le femminucce ricambiavano con appassionate carezze sopra i loro pacchi gonfi come mai.

Dopo un pò le due femminucce si lanciarono un cenno d’intesa e si scambiarono i due maschi!
Ripresero a limonare, mentre le mani delle porche si impossessarono subito dei nuovi uccelli.

Bastò poco e la situazione precipitò drasticamente: una delle due sbottonò i calzoni del suo maschio e gli tirò fuori l’uccello.
Bella mazza, dura, che la sua donna impugnò saldamente e seguitò a ballare… con il cazzo stretto in mano a segarlo dolcemente!
Dopo un minuto fu imitata dalla sua amica: ora le due coppie ballavano strettamente allacciate, ogni donna con in mano il cazzo del suo compagno di ballo!

La mia fica cominciava a sbrodolare di brutto: mi ha sempre eccitato oltre ogni dire vedere persone in atteggiamenti erotici!
Dopo aver terminato di ballare, si fa per dire, tornarono al loro angoletto per bere qualcosa e per seguitare a pomiciare.

Cominciai a pensare a Claudio e alla sua fidanzata: sarebbe stato proprio il posto adatto per svezzarla un pò!
Prima avremmo ballato ognuno con il proprio coniuge, poi sarebbe avvenuto lo scambio dei mariti, ma solo per ballare… almeno inizialmente! Poi… chissà!

Mentre pensavo a come sedurre Susy, da una postazione vicino a dove mi trovavo sentii provenire profondi gemiti: mi venne spontaneo girare la testa per vedere.
Una avvenente signora era avvinghiata al suo uomo con le cosce aperte e la mano di lui si muoveva convulsamente tra le sue cosce, sotto la sua gonna.
Dal movimento della mano avanti e indietro era evidente la stesse chiavando con le dita.
Quando il maschio vide che mi ero fermata davanti a loro per guardarli si rivolse alla sua donna.

“Amore, la signora ti sta guardando, falle vedere come godi!”

Forse lei non aspettava altro: sollevò la gonna fino alla vita e allargò ancora di più le cosce per mostrarsi meglio, poi, come non bastasse, si allargò le labbra della fica con entrambe le mani… e mi fissò.

“Guarda come godo! Me ne ha infilate quattro… il mio porco mi sta chiavando con quattro dita nella fica! Guarda come mi chiava… guarda! Guardami, che sto per venire!”

Fissai la sua fica: il maschio, con la mano aperta, la stava chiavando con quattro dita dentro la vagina, lasciando fuori solo il pollice.
Il movimento dentro e fuori era veloce e profondo, il palmo della mano, quando usciva fuori, era completamente coperto dei succhi della fica: la porca si stava bagnando in maniera impressionante.
Si sentiva chiaramente il suono dello sciacquio della mano immersa in quel lago di umori.

La cosa che mi mandava il sangue in testa fu vedere il comportamento della signora: mi fissava con il volto sconvolto dalla libidine mentre mi mostrava quanto stesse godendo mentre il suo uomo la chiavava con le dita!
Gemeva senza limiti… seguitò a fissarmi.

“Guardami… guarda come gode una troia! Guarda come sono bagnata: quando il mio amore mi sfonda la fica mi bagno come una maiala! Dai, amore... dai che sto venendo! Fa vedere alla nostra amica come sei bravo a far sborrare la mia fica! Spingile dentro! Si… si… dai amore… dai cazzo… dai! Vengoooo! Dio, guardamiiiiii!!! gli sto sborrando in mano!!!”

Tirò fuori la lingua e la infilò in bocca al suo uomo mentre agitava convulsamente il bacino contro le sue dita per terminare completamente la sborrata!

Ero al settimo cielo dalla eccitazione: ormai tutti stavano facendo sesso, anche le due coppie amiche.
Si erano spogliate, i maschi allungati vicini sul divano e le due femminucce a cavallo dei loro cazzi se li stavano galoppando alla grande, mentre si scambiavano deliziose carezze e baci saffici!

Ad un certo punto si alzarono e si scambiarono di posto, anzi è più giusto dire che si scambiarono di cazzo: ognuna si impalò sul cazzo dell'altro maschio e riprese a limonare con la sua amica mentre iniziavano entrambe nuovamente un delizioso saliscendi sopra le due verghe.
Era di una eccitazione indescrivibile vedere quei due possenti cazzi entrare e uscire da quelle due fameliche fiche!

Dopo un po’ si alzarono di nuovo, una si mise ancora a cavallo di uno dei due maschi, con la schiena rivolta verso di lui, si adagiò con la schiena sopra il suo torace e allargò le cosce: il cazzo le era entrato tutto nella fica.
La sua amica si mise in ginocchio davanti a loro e iniziò a leccare la fica, il cazzo che entrava e usciva dalla vagina e i coglioni, mentre l’altro uomo aveva messo l’uccello in bocca alla ragazza impalata.
Questa si dimenava sopra il cazzo come una troia, godeva come non mai: aveva un cazzo nella fica, uno in bocca mentre la sua amica le leccava la fica… wow!!!

Non ce la facevo più, gli umori colavano abbondantemente lungo le cosce, la visione di tutte queste donne che stavano godendo mi mandava ai pazzi: era ora che anche io dessi spettacolo… la fica e il buco del culo erano in preda a continue contrazioni… segno tangibile che avevano bisogno di cazzo!

Ero ancora in piedi dentro la sala: mi sganciai la gonna che cadde a terra e rimasi nuda dalla vita in giù… le mutandine erano rimaste in macchina.
Vidi che gli sguardi aumentarono: ovviamente sentirmi al centro dell'attenzione di tante persone mi riempiva di orgoglio!
Sentivo il loro desiderio, certamente stavano facendo pensieri osceni nei miei confronti, già mi vedevano alle prese con i tre cazzi… e la cosa mi eccitava da morire!
Guardai i miei amanti.

“Ragazzi, se vi guardate intorno sono ancora l’unica donna senza cazzo: che vogliamo fare?” e ripresi a dirigermi verso il nostro angoletto sculettando come una zoccola.


Se vi piace vado avanti.

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