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I miei gemelli - 2


di bird2012
09.11.2012    |    51.780    |    4 9.7
"Mentre ero assorta in questi pensieri, sentii Vichi sussurrarmi: “Mamma… ti sei pentita di aver fatto sesso con noi, tuoi figli?” La guardai e..."
I MIEI GEMELLI

Cap. 2

Avvicinai la mia bocca a quella di Vichi e spinsi la mia lingua tra le sue labbra… la mia bambina cominciò a succhiarla e a leccarla con voracità… spinsi il mio dito nella sua vagina… lei allargò e piegò le gambe per farsi penetrare meglio… contemporaneamente spinsi indietro il culo contro il dito di Marco… sentii la prima falange penetrarmi dentro… presi a segargli il cazzo lentamente…

I miei ragazzi cominciarono a mugolare…

“Ohhh!! Mamma… mettimelo tutto il dito nella fica… Dio… chiavami… mamma… dai… chiavami con il dito… uuuhhhmmm…”

“Segami… brava mamma… sei stupenda… adorabile… dai… dai… sento che ti piace il dito nel culo… Dio mio… quanto sei porca… un’adorabile porca…”

Le frasi oscene dei miei bambini invece di offendermi, mi spingevano a essere ancora più porca: ormai avevo abbandonato ogni resistenza!
Ormai ero pienamente convinta… chi se ne frega dell’incesto… stavo godendo come non avevo mai goduto!

“Ragazzi… amori miei… non ce la faccio più! Bastardi… mi avete fatto eccitare e adesso fatemi godere! Fatemi vedere come siete bravi con la vostra mamma… con questa porcella della vostra mamma…”

I miei due adorabili porcellini non aspettavano altro…
In un attimo mi spogliarono completamente nuda: ognuno di loro mi tolse un capo di vestiario
Vichi la camicetta… Marco la gonna… Vichi il reggiseno… Marco il tanga… mi lasciarono solo con le autoreggenti fumèe… non so se perché così li eccitavo di più o perché non volevano perdere tempo…

Incollarono i loro corpi nudi al mio!
Marco dietro di me, la sua bocca sul mio collo, il torace a contatto della mia schiena, il cazzo tra le mie cosce!
Vichi davanti, la sua lingua contro la mia, il suo seno contro il mio, capezzolo contro capezzolo, pube contro pube… loro stringevano me… io stringevo loro…

Stemmo così per qualche minuto a goderci il contatto dei nostri corpi.
Poi, come ad un segnale convenuto, mi presero in braccia e mi adagiarono sul letto.
Ero ormai completamente in balia della loro libidine.

Si misero ai lati del mio corpo e mi fecero provare sensazioni di godimento che non solo non avevo mai provato, ma non immaginavo potessero esistere.
Essere baciata, leccata, succhiata per tutto il corpo contemporaneamente da due bocche e da due lingue, ed essere accarezzata, massaggiata, titillata, pizzicata da quattro mani che percorrevano ogni centimetro quadrato del mio corpo è un piacere indescrivibile che solo chi lo ha provato può capirlo.

Mentre una lingua mi leccava il viso, l’altra leccava i capezzoli, una mano accarezzava l’interno delle cosce, un’altra percorreva la fessura della mia fica… titillava per qualche secondo il clitoride per poi spostarsi a strizzarmi i capezzoli per dare il cambio all’altra che mi penetrava la vagina.

Io avevo allargato completamente e oscenamente le cosce: volevo facilitare ai miei amati figli le loro carezze sulla mia fica, i loro titillamenti sul mio grilletto, le loro penetrazioni nella mia vagina.

Pian piano le bocche scesero fino ad arrivare tra le mie cosce… ad occhi chiusi mi godevo quel dolce e sensuale trattamento.
Sentii le loro mani alzarmi e allargarmi le cosce: sentii una bocca impossessarsi della mia fica, mentre un’altra bocca incollarsi sul mio buchetto del culo, con la punta della lingua che forzava l’orifizio per penetrarci dentro!

Una bocca sulla fica e una sul buco del culo!
Dio mio…. Credevo di impazzire!!!
Ci sapevano fare i miei adorati gemellini: si vedeva… e si sentiva… che avevano una grande esperienza nel far godere insieme una persona… chissà quante donne avevano fatto godere sotto le loro duplici carezze.

Non sapevo di chi erano quelle bocche sulla fica e sul culo, sapevo solo che mi stavano mandando in paradiso.
Allungai le mani sulle loro teste e spinsi i loro visi contro il mio corpo: sentii la lingua penetrarmi nel buco del culo, mentre l’altra bocca mi succhiava il grilletto come se avesse voluto staccarmelo dal corpo.

Dai capelli riconobbi i miei angeli: era Marco che mi inculava con la lingua, mentre era di Vichi la bocca che mi deliziava la fica.
Era troppo… non si poteva resistere ad un trattamento del genere.
Mi liberai definitivamente delle ultime remore e diedi libero sfogo al mio godimento: urlai il mio piacere di essere troia tra i miei figli!

“Siiiiiii… siiiiiiii…. Amori di mamma…. Fatemi godere!! Mi avete voluto sedurre… adesso allora fatemi sborrare l’anima! Marco, tesoro, lavorami il culo come una zoccola… dai… lo so che ti piace avere una madre zoccola! Uuuhhmmmm… Vichi… angelo… la fregna… succhiamela… daiii… cosìììììììì… insieme… leccatemi insieme che vengooo! Nooooo!!!! Dioooo!!! Siii… bastardiiiiiii!!!.. sbbb..ooo..rrrroooo!!! Aaaaaa!!!!!!! Avete fatto sborrare questa troia di vostra madreeee!!!!!”

Non connettevo più: ero andata fuori di testa!
Un tremendo orgasmo mi afferrò il ventre e una scossa elettrica mi percorse il corpo!
Cominciai a tremare… urlai!!!
Il mio bacino sobbalzava dal godimento… ma le loro bocche non abbandonavano il gustoso pasto.

I miei figli… i miei amati, adorabili figli mi avevano procurato un orgasmo da impazzire… quante sono le donne che hanno provato questo immenso piacere… godere per mano dei figli… solo loro possono comprendere le mie sensazioni!

Un orgasmo del genere avrebbe spossato chiunque… me no… avevo ancora voglia, una immensa voglia di godere ancora con i miei adorati porcellini e ricambiare il godimento.
Ci alzammo, baciai entrambi con passione, lingua in bocca.

“Tesori di mamma… sdraiatevi… adesso la vostra mammina vi restituirà con gli interessi il piacere che le avete dato!”

Li feci sdraiare supini al contrario, il cazzo di Marco vicino alla fica di Vichi… io mi misi a cavallo del viso della mia piccolina nella classica posizione del 69… la mia figliola sotto… io sopra… con la bocca vicino alla sua fica e al cazzo di Marco.

Spinsi il ventre sulla bocca della mia porcellina e sentii subito la sua lingua percorrermi tutta la fessura, dalla vagina al grilletto.
Imboccai subito il cazzo di Marco: volevo sentire il dolce sapore di mio figlio!
Dio, quanto era duro e caldo: lo leccai tutto, dalle palle alla cappella, alternando leccate a lingua piatta a veloci colpetti con la punta.

Presi la cappella tra le labbra e dopo averla succhiata un po’, spinsi la testa lentamente verso il ventre di Marco… sentii il cazzo arrivarmi piano piano fino alla gola: mi fermai solo quando le mie labbra toccarono i peli del suo pube!
Lo avevo ingoiato tutto: il cazzo di mio figlio completamente dentro la mia bocca!

Sentii Marco mugolare dal piacere!
Afferrò la mia testa con entrambe le mani per tenerla ferma e cominciò a muovere lentamente il bacino avanti e indietro… allargai la bocca più che potevo… sentivo la cappella strofinarmi la gola… il mio porcellino stava scopando in bocca la sua mammina!

“Uhmmm… mamma… che bocca… te lo sei preso tutto… sorellina… mamma mi ha ingoiato tutto il cazzo… fino alle palle… sentissi che gusto… ora la sto scopando in bocca… come fosse una fica… aaaaahh!!!... aaaahhh!!!... uhhmmm!!!”

Sentii le labbra di Vichi afferrarmi il clitoride e succhiarlo con vigore: evidentemente sapere che avevo imboccato tutto il cazzo dell’amato fratellino l’aveva eccitata al massimo.
Dopo un po’ tolsi il cazzo dalla bocca, seguitai a segarlo, mentre mi tuffai con il viso sulla fica di Vichi.
Appena sentì le mie labbra ebbe un sussulto e spinse le sue labbra verso di me…

“Ohhhh!!!... mamma… ti prego… leccamela… fammi sborrare… non ce la faccio più…”

“Aspetta amore… prima di farti sborrare voglio farti godere!”

Cominciai a leccare con tutta la passione che potevo avere… quella fica completamente depilata era una delizia: la succhiavo… la mordevo… ci sputavo sopra la saliva per poi risucchiare tutto… sentivo il corpo di Vichi fremere sotto il mio.

Presi il cazzo di Marco e cominciai a strofinarlo lungo tutto lo spacco della fica della sorella, mentre con la punta della lingua titillavo il grilletto… il ventre di Vichi sobbalzava dal piacere!
Appuntai il cazzo sulla vagina e infilai dentro la cappella… cominciai a roteare il cazzo dentro la fica, mentre con la lingua avevo aumentato le leccate sul grilletto.
Dopo un po’ mi rivolsi a Marco.

“Ficcaglielo dentro… fammi vedere come scopi tua sorella… voglio vedere il tuo cazzo che le entra nella fica… dai…”

Marco non si fece pregare… spinse il cazzo e lo infilò completamente nella fica di Vichi che sobbalzò all’introduzione.
A pochi centimetri dal mio viso vidi il cazzo di mio figlio farsi strada tra le labbra della fica della sorella e riempirle completamente il ventre.

“Siiiiiii!!! Aaaaahhh!!! … Dai fratellino… scopami mentre mamma mi lecca…”

Marco cominciò a fottere la sorella ed io rituffai il viso sopra i loro sessi.
Leccavo fica e cazzo: titillavo il grilletto con la punta della lingua quando il cazzo era completamente dentro la vagina… leccavo il cazzo quando Marco lo tirava fuori lasciando dentro solo la cappella.

Ogni tanto lo estraeva completamente e me lo metteva in bocca… io da brava mammina lo succhiavo e lo ripulivo di tutti gli umori vaginali di Vichi per gustarne a pieno i loro sapori… poi lo infilava di nuovo dentro e riprendeva a chiavare la sorella, mentre io riprendevo a succhiare il clitoride.

Vichi ondeggiava il ventre sotto i nostri colpi di cazzo e di lingua per godere pienamente del servizietto che le stavamo facendo… smaniava… mugolava!
Quando inarcò il ventre contro di noi e la sentii vibrare capii che stava per venire.
Accelerai i colpi di lingua, poggiai una mano sul culo di Marco e lo spinsi verso il ventre di Vichi per far accelerare anche a lui i colpi di cazzo dentro il suo corpo…
Vichi non resistette… un grido liberatorio ci avvertì della sua venuta…

“Mamma… mamma… sborrrrooooo!!!!!... siiiiiiii!!! Succhiami tuttaaaa… Marco… il cazzoooo… muovilo… nella fregnaaaa!!! Non ti fermareeee!!!… “

Marco spinse tutto il cazzo e lo infilò tutto nella fica della sorella… e seguitò a scoparla ancora per qualche minuto.
Poi si alzò.

“Mamma… seguita a leccare Vichi… mi piace vedervi abbracciate a lesbicare…”

Mi rituffai tra le cosce spalancate di Vichi strofinando il viso sulla sua fica… avevo il viso completamente viscido dei suoi umori… intanto lei aveva incollato le labbra sulla mia vagina e muoveva la lingua dentro e fuori… mi stava chiavando con la lingua.

Mi stavo deliziando con quello stupendo 69 lesbico e incestuoso quando sentii Vichi afferrarmi le natiche con entrambe le mani e allargarmi completamente il culo… sentii un fremito lungo la schiena… mi piaceva da matti farmi aprire il culo, esporre il buchetto agli sguardi desiderosi e libidinosi del mio amante!

Lo ritenevo un gesto particolarmente osceno che mi eccitava da morire… e poi fatto da mia figlia… Vichi lo allargava sempre di più… mi sentivo aperta con il buco che palpitava.
Cominciai a smaniare… incitai Marco.

“Marco… tesoro di mamma… guardami il buco del culo… ti piace vero… dimmelo… questa porcella di tua sorella me lo ha allargato tutto… uuuhhhmmm.. quanto mi sentro troia… siiiii… la vostra troia… guardalo… guardalo… come palpita…”

Allargavo e stringevo la rosellina… non feci a tempo a desiderarlo che sentii Marco appuntarci sopra la cappella e spingere leggermente… sentii lo sfintere allargarsi per ricevere con tutti gli onori la punta del cazzo di mio figlio.
Non appena la cappella fu dentro il culo Marco si fermò… voleva godersi la sensazione di avere la cappella dentro il culo della madre… il porcello voleva godere… e io lo avrei accontentato.

Cominciai a contrarre il muscoli dello sfintere anale intorno alla cappella… stavo massaggiando la cappella di mio figlio con le contrazioni del mio buchetto del culo.
Marco non potè fare a meno di urlare il suo godimento.

“Siiiiiiiiiiiiiii!!!!! Dio… Mamma… mi stai succhiando il cazzo con il culo… mi spompini la cappella con il buco del culooooo!!!!…”

Seguitai per un po’ questo trattamento, poi girai la testa verso di lui e lo fissai…

“Figlio mio… ti aspetto… infilamelo… tutto… tutto nel culo… non desideravi inculare tua madre? Io sono pronta… e desiderosa… dammelo tutto… tutto… fino alle palle…”

Ci fissammo, come per immortalare un momento magico e indimenticabile.

“Si… mamma… te lo do… nel culo… tutto… tieni… prendilo tutto…”

Urlai.

“Daiiiiii!!!... spingilo nel culooooo!!!... nel culooooooo!!!!... tuttoooooooo!!!...”

Appena lo sentii cominciare a penetrarmi, spinsi il culo tutto all’indietro verso il suo ventre… in un attimo me lo sentii tutto nell’intestino.
Il piacere di avere mio figlio nel culo mi tolse la parola… avevo la bocca spalancata dal piacere.
Sentii Marco rantolare… sembrava piangesse dal godimento.

“Mamma… mamma… amore mio… tutto… te l’ho dato tutto… il cazzo di tuo figlio… tutto nel culo… Dio mio… tutto nel culo… uhmmmmm!!!”

Credevo di impazzire!
Mi sollevai, tenendo sempre il cazzo dentro, e girando il volto verso il suo lo baciai, con tutta la lingua in bocca.

“Amore di mamma… lo hai tanto desiderato… allora inculami!. Si, amore… fammi il culo… come vuoi… nella maniera più depravata che preferisci! Spaccamelo… fammi godere come una troia… ma non venire nel culo… ti voglio in bocca… voglio assaporare il tuo sperma!”

E mi riabbassai spingendo il suo culo verso il suo ventre e abbracciai forte Vichi, posando il viso sulla sua fica.
Chiusi gli occhi e mi godetti con tutta me stessa quella splendida inculata.
Marco mi aveva afferrato per i fianchi e alternava lente penetrazioni, dalla cappella alle palle, per farmi assaporare ogni centimetro del suo cazzo, a forti colpi contro il culo, che mi davano la sensazione di sentirmelo nello stomaco.

Poi lo spingeva completamente tutto dentro attirandomi a se e rimaneva fermo per farmi sentire le palpitazioni del suo membro contro le pareti del mio buchino… le sue mani sui miei fianchi e il sentirmi attirare con forza verso il suo ventre, mi facevano sentire completamente sua.

Vichi, da par suo, collaborava pienamente al mio godimento tenendomi le natiche completamente aperte e succhiando e spompinando il mio clitoride… sentivo il grilletto scoppiare per quanto era duro e gonfio.
A far centuplicare la nostra eccitazione le frasi oscene, gli incitamenti, i mugolii, i sospiri che risuonavano per la stanza…

“Dai fratellino… inculala… faglielo sentire tutto… fa godere mamma… come è il suo culetto?”

“Oh!!... sorellina… dovessi sentire… stupendo… se lo prende tutto… fino alle palle… come te… tutto nel culo… uhmmm!!! Mamma… che gusto farti il culo…”

“Siii!!!... tesoro di mamma… siiii!!!!... inculami… la tua mamma ti da il culo… Dio mio… ti do il culooooo!!!!”

Immaginai la scena: io a pecora… mia figlia mi teneva il culo aperto e mi leccava la fica… mentre mio figlio mi inculava!
In quel momento mi resi conto del piacere che stavo provando nel sentirmi completamente troia, porca, depravata in mezzo ai miei amati figli.
Non resistetti molto… sentii l’orgasmo arrivare… inevitabile!
Cominciai a tremare… allargai le cosce e spinsi indietro il bacino per sentirmi tutto il cazzo nel culo mentre venivo.

“Nooooo!!!!... Marcoo!!!... amore di mammaaa!!!… vengooooo!!!... vengoooo!!! Con il tuo cazzo nel culooooo!!!... spingiloooo!!!...”

Marco incollò il suo ventre contro le mie natiche e mi tenne stretta a lui mentre godevo… godevo… come forse non avevo mai goduto.
Avevo avuto un orgasmo sconquassante, ma non ero ancora sazia… mi sfilai malvolentieri il cazzo dal culo, mi girai e abbracciai Vichi… volevo sentire il suo corpo caldo contro il mio… insinuai la mano tra le sue cosce, che lei dolcemente allargò per permettermi di penetrarla con due dita nella vagina.

Il mio angelo mi imitò subito: cominciammo a baciarci oscenamente… lingua in bocca… scambi di salive… ognuna con le dita che mulinava nella fica dell’altra.
Marco si inginocchiò davanti alle nostre teste, insinuò la cappella tra le nostre labbra e cominciò a segarsi lentamente.

Io e Vichi poggiammo le labbra ai lati della cappella e cominciammo un leggero movimento di avanti e indietro…
Marco cominciò a mugolare: evidentemente quel massaggio che stavamo facendo io e sua sorella sulla punta del suo cazzo era di suo completo gradimento.

“Uuuhhmmmmm!!!... brave… si… fatemi sentire le vostre labbra sulla cappella… siiiiiiiii!!!... che sto per sborrare!”

Sentii la cappella gonfiarsi: il mio bambino stava per schizzare tutto il suo dolce nettare!
Fissai Vichi negli occhi e roteai furiosamente le dita nella sua vagina…
Vichi ricambiò il mio sguardo e comprese il mio desiderio… con le sue labbra spinse la cappella dentro la mia bocca e mi dette un dolcissimo bacio sulla guancia…

“Prendila, mamma… è la prima sborrata in bocca che ti fa tuo figlio… è giusto che la prenda tutta tu!!! Non pensare a me… io già conosco il suo dolce sapore… ingoiala tutta… non sprecare nulla… avremo tempo per scambiarci il suo sperma… oggi deve essere tutto tuo!”

La guardai con gratitudine: avvolsi la cappella con le mie labbra e poggiai la lingua a contatto del filetto… volevo sentire gli schizzi sulla mia lingua!
Alzai gli occhi: vidi Marco che mi fissava con uno sguardo pieno di libidine!
Aveva aumentato il ritmo della sega… lo sentii irrigidirsi e il cazzo pulsare!
Dio… mio figlio stava per sborrarmi in bocca… stava per sborrare in bocca a sua madre.

“Maaaa..mmmaaa!!!... siiiiiii!!!... mmaaaa…mmmaaaa!!! Amoreeeee miooooo!!!... veeennngggooo!!! Ti sborro in boccccaaaaaa!!! Dio!!! Maaammmaaaaaaaa!!!!!!!!”

Il suo cazzo cominciò a schizzare: sentii la lingua ricoprirsi di crema calda!
Serrai le labbra intorno alla cappella… non volevo e non dovevo perdermi neanche una goccia dello sperma di mio figlio.

Cominciai ad ingoiare, mentre Vichi mi riempiva di dolcissimi baci le gote, gli occhi, l’angolo della bocca a contatto del cazzo.
Più la sborra scivolava sulla lingua e mi riempiva la bocca, più ingoiavo!
Data la situazione particolarmente eccitante, perversa, incestuosa, depravata, la sborrata di Marco fu abbondantissima… sembrava non finire mai… ma io riuscii a prendermela tutta… non feci uscire dalla bocca neanche una goccia.

Quando sentii che il cazzo non sborrava più, lo presi alla base e lo strizzai per tutta la lunghezza, dalle palle alla cappella, per far uscire l’ultima sborra che era rimasta.
Ne uscì una discreta quantità che raccolsi sulla lingua… ne avevo ingoiata abbastanza… non mi ero certo dimenticata della mia bambina… mi rivolsi verso di lei con la lingua fuori dalla bocca ricoperta di sperma.

Mi sorrise compiaciuta ed aprì la bocca: ci infilai tutta la lingua e lei cominciò a succhiare con grande libidine, finchè non la pulì tutta della sborra del fratello.

Mi distesi sul letto spossata… avevo goduto… Dio quanto avevo goduto!!!

I miei gemellini si sdraiarono ai miei lati e mi abbracciarono ricoprendomi il viso di baci, mentre le loro mani cercavano tutto il mio corpo… allargai le cosce… sentii accarezzarmi la fica con una dolcezza che mi faceva sciogliere dal piacere.

Mentre eravamo così abbracciati e sentivo i loro corpi nudi stretti al mio, pensai a quanto era cambiato il mio sentimento nei loro confronti.
Se due ore prima avevo verso di loro un amore pari a 100, adesso, dopo quel meraviglioso rapporto sessuale, sentivo verso di loro un amore pari a 100.000… il rapporto sessuale aveva centuplicato il mio amore per loro.

Se questo era il risultato del nostro rapporto incestuoso, beh!! Sia benedetto l’incesto e reputo fortunati quelli che lo praticano con amore, liberamente, senza violenze né costrizioni, ma solo per il piacere di donarsi reciprocamente amore e passione.
Mentre ero assorta in questi pensieri, sentii Vichi sussurrarmi:

“Mamma… ti sei pentita di aver fatto sesso con noi, tuoi figli?”

La guardai e risposi:

“Si, sono pentita… sono molto pentita!”

Vidi nel suo volto una profonda delusione e i suoi occhi inumidirsi…

“Mi dispiace, mamma…”

Le sorrisi e le detti un bacio sulle labbra.

“Si, sono proprio pentita… ma di non averlo fatto prima! Avevate ragione voi… è stato stupendo… e se lo vorrete ho tanta voglia di farlo ancora!!!

Mi sommersero di baci.

“Oh!!, mamma… ti amiamo… ti amiamoooo!!!”

Misi una mano sui loro sessi e li strinsi amorevolmente… ricambiarono subito verso la mia fica…

Vichi si rivolse a Marco.

“Fratellino… tu hai avuto il piacere di goderti questo amore di mamma… adesso però tocca a me…”

Mi guardò con uno sguardo colmo di libidine.

“Mamma… me lo farai assaggiare il cazzo di papà, vero?”

“Stanne certa, amore… avrai il piacere di gustare il cazzo di papà prima di quanto credi…”


Continua.


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