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La maturità - 4


di bird2012
24.07.2013    |    24.943    |    4 9.7
"I titolari, visto il successo che avevamo riscosso, ci hanno proposto di esibirci tutti i sabato, ovviamente dietro lauto compenso: abbiamo cortesemente..."
LA MATURITA’
Cap.4

Il locale era un po’ fuori città, per cui partimmo per tempo.
Durante il viaggio Asia mi descrisse in dettaglio il locale dove eravamo diretti.

“Papà, ti sto portando in un locale molto esclusivo, conosciuto da pochi. E’ particolare, anche se potrebbe rassomigliare ad un Club Privé, ma è tutto un altro livello con degli accorgimenti particolari.
Ogni coppia, o anche più coppie insieme, vengono condotte in stanze riservate, dove viene servita una squisita cena.
Dentro le stanze puoi fare ciò che desideri: puoi limitarti a gustare l’ottima cena, sempre di un livello superiore, oppure divertirti liberamente, come meglio credi.

L’accesso alle stanze è consentito solo con apertura dall’interno tramite telecomando: così si può decidere se e chi fare entrare.
Comunque, quando non si vuole essere disturbati per alcun motivo, si può accendere una luce rossa fuori della porta.
Ma la cosa molto intrigante del locale è che tutte le stanze sono collegate tramite telecamere: ognuno può vedere cosa accade all’interno delle altre stanze, sempre, ovviamente, se qualcuno si vuol far vedere! Per una questione di “Par conditio” se qualcuno non si vuol far vedere e spegne la propria telecamera, non ha possibilità di vedere gli altri: mi sembra giusto… come si dice… ti faccio vedere se anche tu mi fai vedere.

Se vuoi comunicare con qualche stanza lo puoi fare tranquillamente tramite il televisore a cui è collegata una tastiera: mentre le immagini, volendo, possono essere viste da tutti, i messaggi che compaiono sul monitor vengono letti sono dagli interessati… per una questione di privacy potrei non voler far sapere se desidero ampliare i miei orizzonti sessuali.

Tra una portata e l’altra c’è sempre un periodo di riposo, circa mezz’ora, che ognuno può impiegare come meglio crede: guardare cosa accade nelle altre stanze, fare conoscenze, scambiarsi opinioni e, ovviamente, fare sesso, mentre, magari, dalle altre stanze, qualcuno ti guarda. Anche se un pompino o una leccata di fica, tra una portata e l’altra, potrebbe farti passare la fame il che sarebbe un vero peccato con tutte le squisitezze che ti offrono!”

Rise di gusto alla sua battuta!
La guardai… il suo volto sprizzava gioia: forse era felice per essere insieme a me?
Non lo sapevo… anche se in cuor mio lo speravo!
Sapevo solo che era adorabile!
Sarebbe stata una compagna perfetta… peccato che aveva un piccolo handicap: era mia figlia!!!!!!
Asia riprese a parlare.

“Ovviamente il locale non è alla portata di tutti: il tipo di ambiente è riservato solo a persone di un certo livello sociale o presentate da persone già conosciute ed affidabili. Per non parlare dal punto di vista economico: ti ho portato qui poiché, ringraziando Dio, so che non hai problemi sotto questo punto di vista.”

A questo punto la mia domanda, come si dice, sorse spontanea.

“Ma da quello che mi hai detto, come fai a frequentarlo? Chi ti ci ha portato? E dal punto di vista economico come fai?”

Mentre guidavo si accoccolò vicino a me e mi mise una mano sulla coscia.

“Ci vuole ancora un po’ per arrivare… ti dispiace se nel frattempo ti coccolo un po’?”

Ovviamente acconsentii… non immaginando a quale tipo di coccole si riferisse!
Riprese a parlare.

“Ho conosciuto il locale tramite Vanessa. Ha conosciuto un potente uomo politico che ogni tanto si scopa… è lui che l’ha portata in questo locale.
Un sabato sera Vanessa mi ha detto se volevo partecipare ad un loro incontro, precisandomi che se volevo avrei fatto sesso solo con lei: al suo uomo sarebbe molto piaciuto vedere Vanessa lesbicare con una sua amica.

Quando Vanessa mi descrisse l’organizzazione del locale e che se avessimo voluto avremmo potuto far vedere le nostre effusioni amorose a tutti, la mia indole esibizionista mi fece accettare subito l’invito: farci ammirare e provocare eccitazioni mentre ci leccavamo le fiche è sempre stato un nostro grande desiderio che ora potevamo realizzare!”

Cominciavo ad eccitarmi.
Asia salì con la mano lungo la coscia e mi mise la mano sopra il pacco: il cazzo ebbe un potente sobbalzo!

“Dio santo, papà, sei stupendo: già ti sento duro! Ormai non puoi mentirmi, il pensiero di me e Vanessa che ci lecchiamo le fiche ti fa addrizzare! Lo so che non vedi l’ora di vedermi tra le cosce della mia amica e sinceramente non aspetto altro! Ma tranquillo, esaudirò i nostri reciproci desideri, e certamente anche quelli di Vanessa, quando meno te lo aspetti! Intanto spero non ti dispiaccia se comincio a giocarci un pochino!”

Sentii la sua mano sbottonarmi la patta.

“Asia, ma sei pazza! Mi fai sbattere!”

“No… tranquillo… rimani sulla destra e rallenta la velocità: tanto è presto… fammi giocare un pochino mentre seguito a raccontare! Spero ti piaccia questa sorpresina, è questo il sesso che desidero… quello inaspettato: una sega a sorpresa in macchina della figlia al papà… che ne dici, non è il massimo?”

Si, orami avevo perfettamente capito i gusti sessuali di Asia: amava la sorpresa, era quella che la faceva eccitare e la rendeva pronta a tutto… avevo memorizzato… e al momento opportuno…!

Mi misi tutto sulla destra per non intralciare il traffico e rallentai al massimo: allargai le gambe per godermi la mano di mia figlia!
Piano piano me lo tirò fuori e cominciò a segarlo.
Ma non si limitava a muovere la pelle su e giù… me lo accarezzava con dolcezza… faceva scorrere le unghie lungo tutta l’asta… bastò poco per farmi raggiungere la completa erezione.

“Uhmmm! Papà… prenderti questo cazzo duro in mano è sempre un qualcosa di celestiale! Ma non credere di essere solo tu eccitato… senti!”

Tolse la mano dal cazzo, se la portò sotto la gonna e la vidi frugare tra le cosce… poi la tolse e me la mise davanti al viso.

“Guarda e senti come sono ridotta… e la serata deve ancora cominciare!”

Guardai la mano: era letteralmente ricoperta dei suoi umori!
Avvicinai il naso e fui colpito da un inebriante profumo di fica che si ripercosse sul cazzo!

“Tesoro mio, ma sei fradicia… è colpa mia?”

Portò la mano sul cazzo e ci spalmò sopra tutti i suoi succhi vaginali.
Poi si avvicinò al mio viso e mi sussurrò con la sua voce sensuale.

“Ma papà, che dici…. è merito tuo!”

Riprese a segarmi con una stupenda delicatezza… più che una sega era una carezza… il mio amore (è sconveniente chiamare “amore” mia figlia?) voleva darmi piacere senza farmi venire!
Riprese il racconto.

“Papà, fu una serata memorabile! Demmo a tutte le stanze la possibilità di vederci! Poi sapemmo che anche i titolari del locale, una coppia di coniugi, e i camerieri tramite un video personale che serviva per controllare che nelle stanze non avvenisse niente di illegale, ebbero la possibilità di assistere alle nostre effusioni!

Fu uno spettacolo stupendo, non solo per i nostri spettatori, ma anche per noi due. Avevamo inserito l’audio, per cui sentivamo tutti i lamenti, i gemiti di godimento e principalmente gli incitamenti che le coppie, uomini e donne, ci facevano.
Più loro ci incitavano ad essere porche, a leccarci la fica più noi davamo libero sfogo alla nostra libidine.
Sentivamo le donne che ci proponevano di unirsi a noi in un’orgia saffica, gli uomini che desideravano sborraci addosso mentre raggiungevamo l’orgasmo!

Non so per quanto tempo io e Vanessa, tra una portata e l’altra, ci siamo abbracciate, baciate, accarezzate, leccate e succhiate, penetrate in tutti i buchini e non so quanti orgasmi abbiamo raggiunto: alla fine della serata eravamo completamente esauste, ma altamente felici per la nostra esibizione.

Alla fine ci hanno fatto anche un applauso… è stato un premio per la nostra indole esibizionista.
I titolari, visto il successo che avevamo riscosso, ci hanno proposto di esibirci tutti i sabato, ovviamente dietro lauto compenso: abbiamo cortesemente declinato l’invito. Essere pagate per fare sesso non è nelle nostre corde… finisce tutta la spontaneità del piacere!

Allora ci hanno detto che quando volevamo venire, io e Vanessa insieme, considerato l’interesse che due giovani e carine ragazze come noi insieme avrebbero destato, anche senza fare sesso, saremmo stati ospiti del locale: ecco perché, quando abbiamo voglia di divertirci, possiamo venire tranquillamente senza pagare.
Adesso papà sai veramente tutto!”

Entrammo nel locale. Un cameriere, appena vide Asia, ci venne incontro sorridendo.

“Asia, sei sempre stupenda!”

“Anche tu sei sempre in forma! Ma non mi saluti più?”

“Scusa, ma ho visto che sei con un nuovo compagno di giochi…”

“Tranquillo… senza problemi!”

Si abbracciarono e si scambiarono bacetti di benvenuto… anche sulle labbra!
Asia lo prese per mano e si avvicinò a me.

“Faccio le presentazioni… questo è Max, il miglior cameriere della città… e non solo!”

Ormai avevo accettato la situazione… anche io volevo essere spudorato!

“Intendi “non solo” della città?”

Asia sorrise e vidi che faceva l’occhiolino a Max.

“No, intendevo “e non solo” come cameriere!”

Anche Max sorrise e mi stese la mano.

“Molto lieto!”

Mentre gliela stringevo ricambiando il piacere, Asia aggiunse.

“Questo, invece, è mio padre!”

Rimanemmo entrambi bloccati, ognuno stringendo la mano dell’altro! Max alternava il suo sguardo da me ad Asia… non credeva di aver sentito bene!

“Veramente! Tuo padre…!”

“Certo! Questa sera festeggio la mia maturità e l’ho portato qui per trascorrere una serata diversa… dove uno, se vuole, si può divertire!”

Max, poveretto, seguitava a non capire!

“Divertirsi… con tuo padre… in questo locale!”

“Certo! Gli ho detto che si mangia molto bene, l’ambiente è raffinato e che il servizio con te è superlativo!”

Max non potè fare a meno di chiedere.

“E per il resto?”

“Beh! Quello dipende solo da me… e ovviamente conto sulla tua completa discrezione!”

“Ormai mi conosci!”

“Certo Max, mi fido di te… ecco perché l’ho portato qui!”

Max ci accompagnò nella nostra stanza: molto grande, arredata con gusto e raffinatezza come mi aveva anticipato Asia.
Il tavolo per mangiare, ben apparecchiato, un comodo e spazioso divano, che capii subito potesse trasformarsi in un letto, un frigo ben rifornito, un elegante settimino e un grande televisore a parete… e non poteva certo mancare un bagno privato.
Di fronte al divano un enorme specchio che prendeva tutta la parete.
Un ambiente molto invitante al peccato…
Max aprì una bottiglia di Prosecco di marca, riempì due bicchieri e ce li servì.

“Questo è il vostro aperitivo, vari stuzzichini sono sul tavolo… vi auguro un buon inizio di serata… ci vediamo dopo per l’antipasto!”

Il televisore era già acceso e sul mosaico si vedevano tutte le stanze già collegate.
Max stava per uscire dalla stanza quando Asia spense la nostra telecamera, per impedire agli altri di vederci e sentirci, gli si avvicinò e gli mise una mano sul pacco, sopra i pantaloni.
Max mi guardò, sentendosi a disagio, ma fu subito distolto dalla voce di Asia.

“Tu non ci fai compagnia per l’aperitivo? Sarebbe bello iniziare in tre la serata!”

E con la mano seguitava a massaggiargli l’uccello.
Max evitò il mio sguardo.

“No, scusa Asia, sai quanto vorrei, ma ora non ho tempo, ci sono molte sale da servire.”

“Ma ce lo dedicherai un po’ del tuo tempo questa sera? Vorrei far vedere a papà quanto mi sei simpatico!!!”

La patta dei calzoni era già molto gonfia: il sapiente massaggio di Asia gli aveva fatto ben addrizzare il cazzo!
Lui seguitava ad evitare il mio sguardo ed anche io cominciavo ad eccitarmi dal comportamento di mia figlia.

“Certo, farò il possibile… te lo farò sapere!”

“OK, ci conto… ma ti prego… solo un attimo… sentila!!!”

“Ma Asia… c’è tuo padre!”

“Dai… con lui che mi guarda è ancora più eccitante! Toccamela!”

Max mi guardò, ma ormai mi stavo integrando perfettamente… lo incoraggiai.

“Si, Max… toccagliela… non ti fare scrupoli… accarezzale la fica!”

Max non credeva alle sue orecchie.
Asia volse il suo sguardo verso di me: era raggiante!
Non si aspettava certo questo mio invito, ma è questo che piaceva a lei… la sorpresa, l’erotismo, la perversione.

“Dio santo! Grazie papà… così è bello!!! Dai Max, toccami la fica… hai il consenso di papà… toccamela!!!”

Max infilò una mano sotto la gonna di Asia… lei allargò le gambe e chiuse gli occhi…

“Dai, Max… accarezzami… mentre papà ci guarda!”

Max non potè fare a meno di esclamare:

“Dio santo! Asia sei fradicia… le tue mutandine sono zuppe del tuo piacere!”

“Si, sento colarmi lungo le cosce… questa situazione con mio padre mi sta facendo impazzire… e siamo solo all’aperitivo!”

Asia volse il suo sguardo verso di me e cominciò a sbottonare la patta di Max, che sobbalzò.

“Asia, che fai… ti prego!!!”

Ma lei non l’ascoltava: mi fissava e glielo tirò fuori.
Rimasi piacevolmente colpito… sinceramente un gran bel cazzo dalle ragguardevoli dimensioni… sia in lunghezza che in grossezza! Certamente oltre i 20 cm con una cappella fuori ordinanza! Cercai di immaginare cosa potesse provare una donna nel sentirselo in corpo… e mi chiesi se mia figlia lo avesse già assaggiato!
Asia lo abbracciò e lo baciò in bocca.

“Porco… hai accarezzato la mia fica… adesso accarezzo un po’ il tuo cazzo!”

Asia lo impugnò e lo segò per tre o quattro volte, mentre mi fissava: quello che disse mi fece fremere.

“Papà, guarda che stupendo cazzo ha Max… dopo quello tuo questo è quello che preferisco! Il tuo è il cazzo di mio padre… il cazzo della perversione! Il suo è il cazzo super… delizia di ogni fica degna di tale nome! Mi piacerebbe tanto giocare con tutti e due!”

Io e Max ci guardammo… gli strizzai l’occhio in senso di intesa e complicità.

Max uscì per seguitare il suo lavoro, Asia andò in bagno per rifrescarsi.
Io riaccesi la telecamera e apparve sulla TV il mosaico che mostrava tutte le stanze che accettavano di essere viste.
Approfittai per riflettere.
Sentii che tra me e Asia stava nascendo un rapporto particolare… il sesso ci stava unendo alla grande… ma capii che non era più solo sesso!
Asia tornò dal bagno.

“Papà, terminiamo il nostro aperitivo? Intanto vogliamo curiosare nelle stanze?”

“Certo, tesoro, con piacere.”

Asia mi guardò.

“Papà, prima mi sembra giusto tu sappia perfettamente come potrebbe svolgersi la serata, anche se sono certa tu lo abbia compreso. Potrebbe darsi che qualche coppia ci inviti a scopare tutti insieme…”

“Tesoro, mi fai così ingenuo? Lo so perfettamente, ma sentiamo prima le loro proposte, poi decideremo

“Ma, eventualmente, a te andrebbe?”

“Tesoro, questa sera ho accettato le tue condizioni: questa sera è la tua festa e farò qualunque cosa possa darti piacere. Ormai insieme a te sono pronto a tutto… come già ti ho confessato piano piano mi sto accorgendo di non potere fare più a meno di Mr. Hyde!!!”

La sentii fremere e mi baciò i bocca… il movimento della sua lingua tra le mie labbra mi procurava continui brividi: mia figlia mi mandava fuori di testa!
Il suo non era un bacio normale tra uomo e donna: era qualcosa di indescrivibile, dai mille significati, che mi entrava nel corpo e nella mente!
Asia mi aveva stregato… e non conoscevo antidoti!
Si staccò dal bacio e mi fissò come solo lei sapeva fare… con i suoi stupendi occhi verdi.

“Papà, voglio sapere quella che ritengo certamente la cosa più importante del nostro rapporto: pensi ti darebbe fastidio vedermi godere con un altro uomo, succhiare la sua verga, farmi scopare? Amo il sesso, ma non vorrei che il mio comportamento con gli altri possa ferirti!!”

“Tesoro, apprezzo ciò che mi hai detto e sarò franco poiché non vorrei ci fossero equivoci tra di noi. Da questa mattina mi sto accorgendo che la situazione sta precipitando: sta nascendo tra noi un rapporto meraviglioso, ma non previsto! Ti voglio un bene dell’anima come figlia, ma mi stai anche facendo impazzire per il tuo essere donna, con la tua sfrenata sessualità che mi sta coinvolgendo con il corpo e con la mente.
In queste poche ore ho imparato a leggere nei tuoi occhi il gusto del piacere, quel piacere di cui non solo non voglio privarti, ma se vuoi vorrei contribuire a rendere stupendo.

Quando ho incitato Max ad accarezzarti la fica e quando hai impugnato il suo uccello mostrandomi la sua bellezza, ho visto nei tuoi meravigliosi occhi un immenso piacere frutto di varie componenti: quella fisica, nel sentirti accarezzare tra le gambe e stringere in mano un bel membro, amplificata dalla mia complicità nell’invitare un altro maschio a toccare la fica di mia figlia per farla godere, e amplificata ancora di più dalla mia presenza, nel guardarti e ammirarti mentre godi!”

La guardai… aveva gli occhi umidi! Cazzo, non volevo certo innescare sentimenti impossibili da placare! L’abbracciai forte!

“E poi, tesoro mio, c’è una componente a te sconosciuta, che sono certo farà aumentare il tuo piacere a valori imponderabili: la mia fortissima eccitazione nel vederti godere!
Non so cosa mi stia prendendo, è come se il tuo corpo fosse fuso con il mio: il tuo godimento è anche il mio godimento!
Quando hai chiesto a Max di toccarti la fica ho sentito un’improvvisa erezione, avrei voluto vederlo mentre ti sgrillettava fino a farti godere ed io partecipare infilandoti le dita nella fica e nel culetto per aumentare il tuo piacere.

E quando glielo hai preso in mano mentre mi guardavi avrei voluto tirare fuori anche il mio uccello e invitarti a succhiarci tutti e due, per il tuo e il nostro piacere!
Tesoro, tesoro, tesoro… vivi il tuo sesso come hai sempre sognato… e se lo vuoi condividere con me… eccomi!!! Dovrai essere tu a decidere se accettare o meno le eventuali richieste… ed io accetterò con piacere qualsiasi tua decisione!”

Mi diede un altro bacio profondo… umido… sensuale… poi mi fissò di nuovo.

“Grazie, papà… era proprio quello che desideravo sentirmi dire! Cazzo santo, mi farai morire: io e te, padre e figlia, amanti incestuosi, compagni e complici nel piacere!!! Bastardo… bastardo: ogni tua parola, ogni tuo sguardo, ogni tua carezza mi fa bagnare la fica! Papà… papà… mi fai bagnare!!! Cazzo santo… ho paura: non vorrei fosse amore!!!”

Rimanemmo abbracciati un po’, poi decidemmo di guardare cosa accadeva nelle altre stanze.

Guardammo i diversi riquadri, quasi tutti stavano sorseggiando l’aperitivo, mentre una coppie già aveva aperto le danze, già stava godendo alla grande: lui, in piedi con il bicchiere dell’aperitivo in mano, con il suo superbo cazzo, veramente notevole sia in lunghezza che grossezza, fuori dai pantaloni, mentre la sua compagna in ginocchio davanti a lui lo spompinava con grande maestria… si vedeva che aveva esperienza e piacere nel succhiarlo.
Avevano anche inserito il sonoro.

“Dai, porca… succhiami come sai fare tu… fa vedere ai nostri amici quanto sei brava a spompinare! Fa vedere come ami far godere l’uccello!”

Incitata dal suo uomo la porca spinse il viso verso il ventre dell’uomo e imboccò completamente la verga: quando le labbra toccarono il pube, tirò fuori la lingua da sotto il cazzo e prese a leccare le palle! Un servizio da grande attrice porno!
Lei, mentre succhiava e leccava, lo fissava.
Asia era rimasta ammirata dalla classe della signora.

“Dio, papà, guarda come spompina… è proprio brava! Con il cazzo che gli è arrivato in gola riesce a leccare le palle… stupenda!!!”

Mentre Asia fissava lo schermo, le andai dietro, l’abbracciai circondandola con le braccia, le posai una mano sul seno stringendo leggermente una tetta, mentre le posai l’altra mano sopra il suo pube e la spinsi leggermente all’indietro, contro il mio ventre, per farle sentire bene l’uccello duro che le avevo poggiato sul culo, proprio in mezzo alle natiche.
La sentii fremere… non se lo aspettava!

“Madonnina santa! Come lo sento duro… contro il culo!! Papà… si, abbracciami… stringimi… fammi sentire la tua donna! Si, ti prego! Così ti voglio… così! Fammelo sentire… fammelo sentire!!!”

Tirò indietro la testa sopra la mia spalla… si era abbandonata al mio abbraccio… e la cosa mi intrigava da impazzire!
La strinsi e la baciai sul collo… piccoli baci e slinguate… la sentivo tremare!

“Papà… cazzo! Sto tremando! I tuoi baci… i tuoi baci! Mi fanno impazzire! Baciami… baciami…”

Prese la mia mano sul pube e la pose sulla fica e la spinse sopra… rimase con la mano sopra la mia ad accarezzarla.
L’altro braccio lo girò per portare l’altra mano sopra le mie natiche e spingere il mio bacino contro il suo culetto… voleva sentire bene il mio membro tra le sue natiche!
Mentre seguitavo ad accarezzarle il seno, a baciarle il collo e a toccarle la fica, cominciai a sussurrarle:

“Sei rimasta affascinata nel vedere con che maestria e passione quella donna spompina il suo uomo. Posso sinceramente dirti che tu non sei da meno… me lo hai succhiato in maniera fantastica… non finivo mai di venire… sei stata meravigliosa! Tesoro, dimmi la verità… ti piace succhiare l’uccello, vero? Me ne sono accorto da come mi succhiavi con passione!”

Sentii il suo culetto spingersi di più contro il mio ventre.

“Dio mio! Si, papà… mi piace da morire! Sentirmi la cappella dura e bollente che mi riempie la bocca… Si, mi piace… mi piace! Ma la passione che ho messo con te non la metto con gli altri… mi capisci, vero? Tu sei tu!!! E’ stata una cosa naturale e spontanea… appena l’ho preso in bocca l’ho sentito subito mio… come se mi fosse appartenuto da sempre… ormai lo considero il “mio” cazzo… perché è quello che mi ha messo al mondo! Per lo stesso motivo credo che ogni figlia dovrebbe adorare il cazzo del proprio padre!”

Appena terminò la frase sculettò più volte contro il mio membro… un segnale forte e chiaro!

“Amore, posso farti qualche domanda intima? Ma non vorrei metterti a disagio!”

“Al contrario, papà, non solo non mi metti a disagio, ma la cosa mi eccita molto! Ti prego, chiedimi ciò che vuoi, anche le cose più intime e inconfessabili… e usa anche un linguaggio spinto, se vuoi… il turpiloquio mi eccita da impazzire!”

Lo so che la eccitava, ma eccitava anche me conoscere a fondo le sue intimità e i suoi gusti sessuali: il cazzo mi stava scoppiando e glielo spingevo sempre di più in mezzo alle natiche.
Mia figlia mi aveva coinvolto nella sua libidine sfrenata… e mi stavo accorgendo che la cosa mi piaceva da impazzire!

Seguitavo a baciarla e ad accarezzarla: lei si era completamente abbandonata al mio abbraccio e mi spingeva sempre di più la mano contro la fica.
Continuai l’interrogatorio… andandoci giù pesante… come piaceva a lei!

“Dimmi… ti fai anche venire in bocca? Ti piace il sapore dello sperma?”

Sussultò.

“Si, papà… ma solo con persone fidate… e quando sono certa che posso fidarmi, non mi staccherei dal cazzo che mi sta sborrando in bocca per nessuna cosa al mondo!”

Volevo sapere di più… la strinsi forte e le sussurrai…

“Anche Max?”

La porcellina seguitò a sculettare contro il mio cazzo.

“Dio, papà, come sei porco! Ti eccita sapere se gusto lo sperma di Max? Si, papà, ma mai da sola! Io e Vanessa gliele rivolgiamo insieme le nostre attenzioni: quando è possibile gli facciamo uno splendido pompino a due bocche, lo facciamo sborrare sopra le nostre labbra come un maiale e ovviamente la sborra ce la dividiamo e scambiamo da grandi amiche! Se ti interessa ha un ottimo sapore… calda… cremosa… e molto, molto abbondante! Ma non l’ho mai spompinato da sola… questa potrebbe essere la serata giusta… mentre mi guardi… ti andrebbe?”

“Perché no? Ormai dovresti averlo capito che mi piace tutto ciò che piace a te!”

Lei seguitava a strusciare il culo contro il mio cazzo, mentre io cominciai lentamente a muovere la mano sopra la fica coperta dalla gonna!
Lei allargò le gambe… io intrufolai la mano tra le cosce.
Il tessuto della gonna era molto leggero, per cui sentii perfettamente lo spacco della fica e il grillo durissimo: la mia porcellina si era tolta le mutandine!

“Dio, come la sento bene la tua fica… sei senza mutandine!”

“Si, mi davano impiccio per il resto della serata! Quando sto con te non mi servono… voglio che la mia fica sia sempre pronta a gustare le tue carezze! Prima della fine dell’aperitivo desidero che tu la senta meglio!”

Prese la mia mano, si sollevò la gonna fino alla vita e pose la mia mano sopra la fica… questa volta fui io a tremare!
Sentii la sua fica nuda, bollente, con le labbra gonfie di desiderio e ancora completamente fradicia!
Spinsi il dito medio tra le labbra, lei allargò ancora di più le cosce e spinse la fica contro il mio dito… se lo ficcò completamente nella vagina ed emise un lunghissimo gemito.

“Siiiiii!!!! Cazzoooo!!! Infilamii!! E’ così che voglio godere!!!!”

Cominciai a fotterla lentamente e profondamente con il dito… sulla televisione scorrevano le immagini della pompinara… mentre segava il cazzo aveva preso a succhiare le palle del suo amante.
Asia seguitava a spingermi il culo contro il cazzo.
Mentre le lavoravo la fica la stringevo forte per farle sentire bene il mio corpo contro il suo.

“Sento che ti piace il contatto del mio ventre contro il tuo culetto: scommetto che ti piace anche farti infilare di dietro… dimmi la verità!! ”

Cominciò a tremare… sentivo la sua eccitazione!

“Dio santo papà… sei un adorabile porco! Stai scoprendo i miei punti deboli! Si… si… mi piace prenderlo nel culo… mi fa impazzire! Quando mi impalo e lo sento entrarmi nell’intestino mi sento una gran porca, una troia… e raggiungo il parossismo del godimento!!! Passerei ore a farmi impalare il culetto… uhmmmmm!!! Stupendo!! Non vedo l’ora di sentirmi il tuo adorabile uccello che me lo sfonda e che mi fa urlare dal piacere!!!”

Si adagiava sempre di più contro il mio corpo.

“Papà… chiedi… chiedimi ancora… fammi sapere cosa vuoi da me… cosa vorresti fare alla tua bambina!!! I tuoi desideri mi fanno vibrare, ma tiralo fuori… dammelo in mano… fammelo stringere! Mentre ci confessiamo i nostri desideri incestuosi accarezziamoci i sessi… il tuo dito è già nella mia fica… dammelo in mano!!!”

Mentre con la destra seguitavo a scoparle la fica, con la sinistra sbottonai la patta e lo tirai fuori: la sua mano era pronta ad afferrarlo e a stringerlo.

“Cazzo santo… papà… hai sempre il cazzo meravigliosamente duro!”

Sentivo il suo corpo tremare… l’eccitazione stava montando inesorabile: stringeva il cazzo e mi segava lentamente, mentre le dita nella sua fica erano diventate due… con suo grande piacere!
Tremava sempre di più.

“Dio santo, papà… non ce la faccio più… voglio guardarti mentre mi fotti la fica!!!”

Sempre con le dita piantate nella sua fica mi girai e mi posi di fronte a lei.
Ora eravamo uno di fronte all’altra: lei leggermente accosciata a cosce larghe per farsi chiavare bene la fica con il volto stravolto dalla libidine!
Ci fissavamo negli occhi: io presi a chiavarla profondamente, lei, afferrato nuovamente il cazzo, riprese a segarmi.
I nostri visi erano vicini… cominciammo ad ondeggiare i nostri bacini avanti e indietro: lei per sentirsi penetrare bene dalle mie dita, io per coadiuvare la sua sega.
I suoi occhi brillavano. Ci scambiammo un bacio con la lingua.

“E poi? Cosa vuoi? Dimmelo… papà… dimmelo!”

Mi lasciai completamente andare…

“Vorrei vedere tu e mamma che vi leccate la fica! Da quando l’altro ieri mi hai detto che vuoi sedurla non penso ad altro! Sarebbe stupendo vedere mamma che lecca la fica della sua bambina, mentre tu mi spompini… pensa tesoro, venirti in bocca mentre godi sulla bocca di mamma!”

Come guidati da un unico comando ci abbracciammo e ci baciammo con passione… le lingue sprofondate nelle nostre bocche.
Io le spinsi tutte le dita nella fica, lei mi strinse il cazzo!
La forte eccitazione ci stava facendo perdere la ragione!

“Tranquillo papà… mamma non resisterà alle mie lusinghe d’amore… con qualche scusa le farò vedere la mia fica aperta… se è puttana come dici non potrà fare a meno di sentire il suo sapore! Sarà il mio regalo per te… il regalo per il nostro amore!”

Il campanello e una scritta improvvisa sul TV ci avvertì che tra qualche minuto avrebbero servito l’antipasto e che sarebbe stata interrotta la visione delle stanze, fino alla fine dell’antipasto.

Io e Asia immediatamente realizzammo: la nostra telecamera era rimasta accesa per tutto il tempo e certamente la stanza collegata aveva visto e, soprattutto, sentito tutto.

“E adesso?” chiesi preoccupato. Ma Asia, ancora fortemente eccitata, sembrava meno preoccupata.

“Niente… adesso loro sapranno che siamo padre e figlia con tanta voglia di godere. Pazienza! Comunque dopo l’antipasto, alla ripresa della visione, mi aspetto qualche interessante commento… i due porcellini si saranno bene eccitati… non credo capiti tutti i giorni poter assistere ad un rapporto incestuoso padre-figlia in diretta… e poi siamo solo all’inizio… abbiamo ancora tante eccitanti porcate da far vedere loro… vero papà?”


Continua…
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