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Voglia di triangolo - 8


di bird2012
04.01.2015    |    19.424    |    3 9.0
"“Sto valutando… questo deve essere un piacevole aperitivo… il pasto completo lo gusteremo insieme a mio marito! Mi fa impazzire immaginare il suo sguardo colmo..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 8


Alla fine della giornata andai a timbrare e poi tornai nella mia stanza… in dolce attesa.
Dopo un po’, quando erano tutti usciti, si aprì la porta e lo vidi… e rimasi piacevolmente sorpresa: era Giorgio, il mio capo, il responsabile del mio settore.
Era un ragazzo molto bello e simpatico e ci conoscevamo ormai da molti anni, ma non avrei mai immaginato che anche lui fosse un porcellino.

Dovevo riconoscere che era una persona molto seria: in tutti quegli anni non si era mai permesso di fare avances spinte o proposte oscene nei miei confronti.
Nella sua qualità di funzionario responsabile, gli sarebbe stato facile chiedermi la fica in cambio di qualche facile passaggio di categoria, invece, udite udite, due anni prima mi aveva fatto ottenere il passaggio a mansioni superiori solo per meriti professionali… senza pompini o seghe varie.
Da quel giorno la mia stima e il mio rispetto per lui era aumentata in maniera esponenziale… ed ora me lo trovavo davanti come probabile pretendente a un rapporto a tre con mio marito.
Gli sorrisi.

“Sei tu?”

“Si… ti dispiace? Spero non averti delusa… forse attendevi di meglio!”

“No, affatto… anzi… sono molto contenta sia tu!”

“Grazie, sono lusingato! Posso abbracciarti per cementare la nostra auspicabile amicizia intima?”

“E me lo chiedi? Non siamo forse qui per verificare se esiste il giusto feeling?”

Ci abbracciammo e in un attimo le nostre bocche si cercarono in un bacio colmo di libidine. Sentii la lingua penetrarmi in bocca: l’accolsi con gusto, come quando accolgo il cazzo che mi entra nella fica.
Cominciammo a slinguarci con passione… spinse il suo ventre contro la mia coscia… sentii il cazzo già bello duro: era piacevole costatare che lo eccitavo.
Ricambiai spingendo la mia fica contro la sua coscia… mi staccai dal bacio e lo fissai sorridente.

“Se mi chiedono perché sono rimasta dopo l’orario di lavoro cosa dico?

Sempre tenendomi avvinghiata a lui mi guardò e mi sorrise.

“Tranquilla! Ho già avvertito l’amministrazione che avevo necessità tu rimanessi con me per fare degli straordinari… sperando siano degli straordinari piacevoli!”

Così dicendo spostò il suo bacino e posizionò il suo ventre contro il mio: mi strinse ancora di più a lui… sentii il suo cazzo spingere contro la mia fica!
Ricambiai subito le sue attenzioni oscillando il bacino e strofinandogli la fica contro l’uccello.

“Mi fa piacere sentirti già bello in tiro… devo ritenere non ti sia indifferente! Con questi presupposti ritengo sarà meraviglioso fare gli straordinari insieme a te!”

“Tu non mi sei mai stata indifferente! Durante questi anni non ti ho fatto profferte amorose per due validissimi motivi. Il primo perché, essendo un tuo superiore, mi sarei sentito un verme nel farti proposte sessuali in quanto tu avresti potuto pensare che approfittassi del mio ruolo per ottenere i tuoi favori. Secondo, tu sei felicemente sposata, e non ritengo giusto rovinare i rapporti coniugali.
Quando ho saputo da Luisa che ti piace farlo insieme a tuo marito, mi è sembrato di volare dalla felicità! Avrei avuto la possibilità di averti come uomo e no come Capo e non avrei distrutto alcun legame coniugale! Ma dimmi: tuo marito lo sa del nostro incontro?”

“Certo! E’ proprio quello il piacere: mi eccita da morire giocare con un altro uomo mentre lui mi guarda, o anche il solo fatto di sapere che lui sa che sto godendo con un altro… come adesso! Gli ho telefonato dicendogli che ti avrei incontrato per valutare se tra noi esiste il giusto feeling per poterti piacevolmente invitare una sera a cena… per giocare in tre! La cosa lo ha molto eccitato e mi ha dato carta bianca!”

Spinse ancora di più il suo cazzo contro di me… la mia fica cominciava a brontolare di brutto!

“In che senso “carta bianca”?”

“Che ho il suo amorevole consenso a comportarmi come desidero e come credo opportuno: desidera solo un messaggio per dirgli cosa sto facendo… vuole immaginarmi mentre faccio la troia tra le tue braccia!”

Mi abbracciò forte e mi sussurrò dolcemente.

“E tu cosa pensi di fare?”

Gli misi una mano sul pacco e cominciai a massaggiargli delicatamente l’uccello… ripensai alla foto… non vedevo l’ora di assaggiarlo!
Risposi alla sua domanda.

“Sto valutando… questo deve essere un piacevole aperitivo… il pasto completo lo gusteremo insieme a mio marito! Mi fa impazzire immaginare il suo sguardo colmo di libidine fissare il tuo cazzo mentre me lo metti dentro!”

“Mi piacete molto… avete i nostri stessi gusti, i miei e di mia moglie! Anche io godo da pazzi quando vedo mia moglie farsi scopare da un altro… vedere l’uccello entrare e uscire dalla sua fica! Ugualmente lei va fuori di testa quando fa la troia davanti e insieme a me! E’ una dolcissima puttana completa: adora sia il cazzo che la fica! Abbiamo spesso incontri sia con altre coppie che con singoli e singole… e lei si trova completamente a suo agio con chiunque!

Ma noi andiamo anche oltre in quanto abbiamo deciso, se capitasse, di avere anche rapporti singoli, ma ci piace condividere il piacere in diretta: mentre godiamo ci telefoniamo e ognuno racconta all’altro il proprio piacere! E’ una eccitazione stupenda!”

Ottimo suggerimento… non ci avevo pensato.

“La chiamerai anche adesso?”

Cominciai a sbottonargli la patta dei pantaloni.

“Mi piacerebbe raccontarle come delizi il mio uccello… se sei d’accordo!”

“Si… mi eccita farle sapere che sto con il tuo cazzo in mano… chiamala! Intanto io mando un messaggino a mio marito.”

Presi il cellulare e digitai.

“Amore, è Giorgio, il mio Capo! Mi sento fortemente attratta da lui… sto per tirargli fuori il cazzo per accertarmi delle sue dimensioni. Se fosse di mio gradimento non mi dispiacerebbe prenderglielo in bocca… sempre con il tuo consenso!”

La risposta non tardò a venire.

“Il pensiero che tu stia succhiando un bel cazzo me lo ha fatto già addrizzare! Fallo godere come sai fare tu, fagli vedere quanto è brava la mia mogliettina! A questo punto, tesoro, non voglio tu ti trattenga: se lo desideri fallo venire in bocca! Quando questa sera mi bacerai potrò gustare il sapore del tuo amante! Poi fammi sapere se ha passato l’esame! Baci amore… e buon godimento!”

Dio mio: mio marito acconsentiva non solo che succhiassi il cazzo di Giorgio, ma anche che, se lo avessi desiderato, mi fossi fatta sborrare in bocca!
Il mio amore voleva il mio piacere ed io lo amavo sempre di più!
Adesso sapeva che stavo per fare la troia… la fica era già un brodino.
Abbracciai di nuovo Giorgio.

“Chiamala!”

Mentre digitava il numero, infilai la mano dentro i pantaloni: sentii subito il suo cazzo bollente a contatto della mia mano! Il porco era senza slip… si era ben preparato per l’incontro!
Gli sorrisi.

“Sei un porco… un adorabile porco! Mi stai facendo tirare la fica!”

Ricambiò il sorriso, mentre sua moglie rispondeva alla telefonata.
Feci cenno a Giorgio di inserire il viva voce… volevo sentire.

“Ciao, amore, sono Giorgio, sei libera? Hai un po’ di tempo da dedicarmi?”

“Uhm! Quando mi chiedi se ho tempo è sempre per qualcosa di piacevole: se devi raccontarmi qualche dolce porcata il tempo lo trovo sempre! Dimmi…”

“Sto con una mia collega d’ufficio. Ci conosciamo da anni, ma solo negli ultimi tempi ha deciso di fare la porca insieme al marito e vuole valutare se sono di suo gradimento per trascorrere una serata insieme a lei e al marito.”

“Glielo hai fatto vedere il tuo cazzo?”

“Solo in fotografia… ora mi ha infilato una mano nei pantaloni e me lo sta massaggiando.”

“Sono certa che appena vedrà il tuo cazzo il suo gradimento sarà totale… dille di tirartelo fuori!”

Avevo sentito… era talmente duro e grosso che trovai difficoltà a tirarlo fuori… ma riuscii nell’impresa… tirai fuori tutto, sia il cazzo che le palle!
Cazzo! La foto non era affatto un fotomontaggio e aveva ragione la moglie: avevo in mano un super cazzo! Già avevo l’acquolina in bocca… e nella fica!
Era abbastanza lungo, certamente oltre i venti centimetri, ma era la sua grossezza veramente imbarazzante: tenendolo in pugno non riuscivo a far combaciare le dita… solo il pensiero di sentirmelo in corpo mi fece venire i brividi.
Mi rivolsi a Giorgio parlando a voce alta vicino al microfono, in modo da farmi sentire dalla moglie.

“Tua moglie ha ragione, hai un cazzo divino, grosso da far paura: credo avrò qualche problemino a prenderlo nel culetto, ma non ci rinuncerò di certo… ce la metterò tutta!”

Cominciai a segarlo… era duro come il marmo. Che voglia di sentirmelo nella fica, ma finché potevo volevo tener fede a ciò che mi ero imposta: farmi penetrare solo insieme a mio marito, per la gioia mia e sua.
Sentii la voce della moglie.

“Dolce puttana… le piace prenderlo nel culo! Cosa sta facendo?”

“Mi sta segando… ha una mano molto delicata… me lo sta facendo diventare sempre più duro.”

“Passamela, voglio sentire la sua voce.”

Giorgio mi guardò… annuii con la testa… mi passò il cellulare!

“Pronto, ciao, sono Franca…”

“Ciao, io sono Giulia! Ho sentito che ti piace il cazzo di mio marito…”

“Moltissimo! Me lo presti per una sera? Voglio divertirmi insieme a mio marito!”

“Certo, tesoro, puoi gustartelo quando vuoi! Tra me e Giorgio non ci sono problemi: siamo d’accordo di prendere il piacere quando e come desideriamo… l’importante non nasconderci nulla e condividere apertamente i nostri godimenti!
Pensa che ieri è venuto a trovarmi un vecchio compagno dell’Università, anche lui grande fautore del sesso libero, e abbiamo ricordato i tempi della nostra giovinezza e tutte le porcate che avevamo fatto insieme ai nostri compagni.
L’eccitazione è subito salita alle stelle! I nostri sguardi vogliosi parlavano per noi!
E’ bastata una sua frase: ”Giulia, ho ancora voglia della tua fica!”
Mi sono allungata sul divano, con una mano ho sollevato la gonna fino alla vita e con l’altra ho scostato il bordo delle mutandine mostrandogli la fica già completamente bagnata.
Ho allargato le gambe oscenamente, sussurrandogli:

“Ed io ho ancora voglia del tuo cazzo! Vieni, chiavami come quando mi chiavavi tra una lezione e l’altra… io scostavo le mutandine e tu mi penetravi… mentre i nostri amici, di guardia sulla porta della classe per avvertirci dell’arrivo del professore, si godevano estasiati lo spettacolo della nostra chiavata!”

E’ stata una scopata sublime… abbiamo rivissuto la nostra giovinezza!
Quando ho capito che stavamo per esplodere ho telefonato a Giorgio: gli ho fatto vivere in diretta sia il mio orgasmo che la copiosa sborrata del mio amico nella mia fica! Mi piace fargli sentire quanto godo nel farmi sborrare dentro: la violenza degli schizzi contro l’utero e il calore dello sperma nella vagina mi mandano in estasi! E il mio godimento manda in estasi anche Giorgio!

Ho capito che anche a te, come a me, piace giocare con due cazzi! Sono sempre più convinta che solo con due cazzi a sua completa disposizione una donna può veramente provare il massimo del godimento sessuale!
Ovviamente mi aspetto che ricambi la mia disponibilità, ma non intendo chiederti di assaggiare il cazzo di tuo marito, almeno per ora: Giorgio, mio marito, sa benissimo che ne ho già tanti di uccelli che mi deliziano il culo e la fica! Mi piacerebbe giocare con te: conosco mio marito e so che corteggia e si scopa solo donne di una certa classe… e a me fanno impazzire le donne di classe! Ritengo abbiano qualcosa in più… e me ne accorgo subito quando le bacio, quando le lecco o quando me la leccano. Ti aspetto, tesoro, e se vuoi puoi portare anche tuo marito… ma solo per guardare! Offriremo ai nostri maritini lo spettacolo di una bella lesbicata! Io e te da sole… ti voglio godere tutta, gioia mia, senza maschietti intorno che si intromettono con i loro cazzi! Voglio le tue labbra, il tuo seno, la tua fica e il tuo culetto solo per me… e tutto il mio corpo solo per te! Loro, se vogliono, possono divertirsi tra loro!”

Le sue parole mi stavano facendo girare la testa… doveva essere una donna con un erotismo e una libidine fuori del comune… mi aveva già conquistata!
Le sue ultime parole mi fecero riflettere: non è che Giorgio era bisex? Uhmmm! Avrei fatto bingo: il suo uccello prima me lo sarei gustata io, poi lo avrei dirottato nel culetto di mio marito!

“Giulia, ti ringrazio dei complimenti, sarà un piacere conoscerti intimamente! Tra il cazzo di tuo marito in mano e le tue profferte amorose ho la fica che è un lago! Adesso devo seguitare a pensare alla verga di tuo marito… termino la sega e lo faccio sborrare in mano!”

“Aspetta, non correre… goditelo per bene… prendiglielo in bocca… senti che buon sapore… dai… fammi contenta!”

“O.K., ma solo un assaggino: mi concedo completamente e senza limiti solo insieme a mio marito!”

Stavo bluffando come una puttana: sapevo benissimo che avrei fatto a Giorgio un sontuoso pompino e lo avrei fatto godere tra le mie labbra, ma volevo fosse lei, sua moglie, a chiedermelo!

Ripassai il cellulare a Giorgio, mi inginocchiai davanti a lui e imboccai la cappella: Dio santo, che gusto… mi sentii subito la bocca piena! Cominciai ad alternare golose succhiate a libidinose leccate su tutta la cappella, soffermandomi principalmente sia sul frenulo, zona di particolare godimento per i maschietti, che sul buchino dove esce la tanto amata sborra.
Mentre con una mano segavo l’asta, con l’altra mi ero impossessata delle palle: alternavo delicate strette a dolci massaggi.

Era un uccello veramente possente, tutto da godere: già pregustavo osceni giochini insieme a mio marito.
Dato che c’ero, volevo conferme circa la disponibilità bisessuale di Giorgio.
Spinsi la mano che gli stava deliziando le palle tra le natiche e appena il buchino fu a tiro gli spinsi un dito profondamente nel culo: sentii lo sfintere accoglierlo completamente senza problemi! Giorgio doveva essere ben abituato a farsi visitare il culetto!
Lo sentii gemere dal piacere e riprese a parlare con la moglie.

“Giulia, amore… mi ha messo un dito nel culo… mentre me lo sta succhiando! Dio… Giulia… è porca come te… mi pompa il cazzo e mi incula!”

Mentre seguitavo a pompare quel possente cazzo, sentivo i gemiti di sua moglie.

“Amore, mi sono messa tre dita nella fica… sto godendo anche io! Dimmi Giorgio… ti sta facendo godere la porca? Dai, sborragli in bocca… abbiamo trovato un’altra splendida puttana da unire alle nostre riunioni di piacere!”

Giulia stava condividendo con suo marito il gusto del mio pompino e mi venne subito il desiderio di far partecipare anche Luciano alla festa!
Tolsi l’uccello dalla bocca e il dito dal culo e parlai a voce alta per farmi sentire da Giulia.

“Giorgio, aspetta… voglio far partecipare anche mio marito! Tutti e quattro è più eccitante.”

Telefonai a Luciano.

“Amore, voglio condividere con te il piacere che sto provando a spompinare Giorgio! Voglio che ascolti in diretta la sua sborrata nella mia bocca! Sua moglie ci sta già sentendo da un altro cellulare e si sta masturbando! Io già le ho parlato… è una gran porca… mi ha invitato a lesbicare con lei mentre tu e suo marito vi godete lo spettacolo! Ora passo il cellulare a Giorgio: sarà lui a farvi la cronaca del mio pompino! Io devo dedicarmi completamente al suo cazzo… con la bocca e con le mani! Ti amo, amore, e mi raccomando di non venire: te lo voglio svuotare io il tuo uccello!”

Diedi il cellulare a Giorgio, che aveva ascoltato tutto il mio discorso.
Parlò subito con mio marito.

“Ciao, io sono Giorgio, il collega di Franca, piacere di conoscerti. Sono certo possa farti piacere se ti dico che tua moglie mi eccita da morire e non vedo l’ora di fotterla davanti i tuoi occhi! So bene che vai in estasi quando vedi un altro cazzo che te la chiava, la fa godere e le viene dentro riempiendola di sborra… perché anche io sono come te!
Anche io sento lo stesso perverso piacere quando vedo gli occhi di mia moglie fissarmi con libidine mentre si fa montare senza ritegno dal maschio di turno e raggiungo l’apice del godimento quando la sento urlare il mio nome mentre si fa riempire la fica di calda sborra!
Sappi che tutto ciò che dico viene ascoltato anche da mia moglie: ho entrambi i cellulari posati sopra le mie orecchie e vi racconto in diretta il pompino di Franca!”

Io, intanto, non avevo perso tempo: mentre Giorgio era intento a parlare con mio marito gli avevo tolto i pantaloni… me lo volevo godere bene quel sontuoso cazzo, senza impedimenti di sorta.
Ora aveva il basso ventre completamente scoperto, con il cazzo e i coglioni a mia completa disposizione.
Lo guardai nuovamente prima di riprendergli il cazzo in bocca: con le due mani reggeva entrambi i cellulari contro le orecchie per poter comunicare in contemporanea sia con sua moglie che con mio marito.
Gli lanciai un bacetto.

“Giorgio, mi raccomando: descrivi bene a quei due porcelli dei nostri rispettivi coniugi il servizietto che sto per farti!”

Impugnai il suo cazzo con entrambe le mani e lo portai alla bocca: cominciai subito a succhiare voracemente la cappella, mentre con le mani avevo avvolto completamente l’asta per deliziarla con una libidinosa sega a due mani.
Più muovevo la pelle su e giù, più sentivo la verga gonfiarsi e indurirsi: capii subito che Giorgio apprezzava molto il mio lavoretto di bocca.
La conferma mi venne dalle sue parole.

“Dio santo… Giulia, sentissi che bocca… è una sanguisuga! Se lecca la fica come succhia il cazzo ti farà impazzire! Luciano, puoi essere orgoglioso di tua moglie: lavora di bocca che è una meraviglia! Con questo servizio non credo resisterò molto: sarebbe un onore poter godere nella sua bocca!”

Sentii provenire dai due cellulari gli incitamenti di sua moglie e di mio marito di venirmi in bocca, ma io non ci pensavo affatto: non volevo farlo godere subito, me lo volevo gustare più che potevo!

Smisi di succhiargli il cazzo per farlo un po’ riposare, mi intrufolai con la testa tra le sue gambe e iniziai una libidinosa leccata di palle: Giorgio ne fece subito partecipi i nostri coniugi!

“Cazzo, che troia! Mi sta leccando i coglioni! Uhmmm!!! Cazzo santo! Me li sta succhiando!!!”

Infatti, dopo una abbondante leccata, me li presi in bocca e iniziai a succhiarli con gusto: passavo da uno all’altro, me li giravo tra le labbra e li riempivo di saliva, per poi risucchiare tutto rumorosamente!
Giorgio fremeva, agitava il bacino per muovere le palle dentro la mia bocca: mi stavo dedicando completamente ai suoi coglioni, senza toccare minimamente il cazzo… temevo sborrasse… e non volevo!

Il porco aveva allargato completamente le gambe per facilitare il mio lavoro di bocca.
Ero con la testa tra le sue cosce: mi spostai leggermente e mi trovai con il viso immerso tra il solco del culo.
Cominciai a strofinarlo oscenamente tra le chiappe… su e giù… su e giù… e quando lungo il percorso incontravo, con il naso o con la lingua, la rosellina, mi fermavo, spingevo con forza e scuotevo con vigore la testa in modo da stuzzicargli il buchetto del culo… e poi riprendevo a strofinare il viso… su e giù!

Giorgio era fuori di testa: mi spingeva il culo verso il viso per aumentare il suo piacere, mentre urlava il suo godimento verso il due cellulari… senza tralasciare i particolari più eccitanti!

“Giulia… Luciano… mi sta leccando il buco del culo! Ohhh!!! Noooo!!! Il naso… il naso… mi ha infilato il naso nel culooo!!! Mi sta inculando con il nasooo!!! Cazzo… cazzo… godooo… godooo!!!”

Con il viso stretto contro le sue natiche non riuscivo a sentire le voci di Giulia e di mio marito che provenivano dai cellulari: fu Giorgio che si spostò e riprese la posizione iniziale… con il cazzo contro la mia bocca!

“Franca, ti prego… succhiami il cazzo… fammi venire… sto impazzendo! Vogliono parlarti… mentre me lo succhi!”

Capii che Giorgio era al limite e non volevo più farlo soffrire. Imboccai completamente il cazzo… e cominciai a pompare solo con il movimento della testa… avanti e indietro… avanti e indietro… senza mani… solo di bocca… come fanno le pompinare sopraffine!
Per le mani avevo previsto altre dolci incombenze: con una gli avvolsi i coglioni e presi a stringerli ritmicamente seguendo il ritmo della pompa, l’altra gliela infilai tra le natiche e gli ficcai prepotentemente due dita nel culo, che il porco gradì con entusiasmo.

“Si… si… cazzo, mi ha messo due dita nel culo… mentre me lo succhia e mi accarezza le palle! Si, ve la passo…!”

Mentre ero tutta presa a deliziargli il cazzo, le palle e il buchetto del culo, avvicinò i due cellulari alle mie orecchie: le voci di Giulia e di mio marito non fecero altro che aumentare ancora di più la mia eccitazione.
Le parole di Giulia confermarono completamente i miei sospetti.

“Brava, Franca, succhiagli il cazzo e inculalo… forte… forte che gli piace! Il mio adorato marito non solo sa far godere le donne con il suo cazzone, ma sa far godere anche gli uomini con il suo buchetto del culo! Impazzisce quando lo prende in culo e fa delle sborrate colossali: io ne approfitto, lo succhio per tutta la durata dell’inculata e alla fine partecipo anche io al suo forte godimento ricevendo una immensa e interminabile sborrata in bocca che ingoio fino all’ultima goccia per sentirmi lo stomaco pieno del suo piacere!
Anche se le dita che gli hai messo dentro non possono assolutamente essere paragonate a un bel cazzo che gli fotte il culo, potrai certo farti un’idea di quanta sborra è capace di schizzare quando gli lavori il culo!
Dai, Franca, tesoro, dai… inculalo forte e sentirai che delizia dentro la tua bocca! Dio santo, tesoro, quanto vorrei esserti vicino per dividere da buone amiche la sborra di mio marito!”

Le sue parole mi infiammavano: cominciai a vangare con forza il culo di Giorgio, spingevo le dita e le giravo vorticosamente dentro il buco, mentre avevo aumentato il ritmo della pompa e della strizzata di palle.
Ormai volevo la sua sborra, volevo sentirmi riempire la bocca… speravo fortemente in una conferma alle parole di Giulia… ne volevo tanta… tanta!
Anche mio marito mi incitava a ingoiare tutto!

“Dai, amore mio, fa godere il tuo nuovo amante tra le tue labbra… gusta il suo sperma e ingoialo tutto… pensa a quando il suo cazzo te lo riverserà tutto nella fica… ed io ti sarò vicino per sentirti godere!”

Si… si… Giulia e Luciano attendevano trepidanti la sborrata di Giorgio nella mia bocca!
Non potevo certo deluderli: accogliendo il suo sperma tra le mie labbra avrei fatto felice quattro persone… Giorgio, me e i nostri amati coniugi!

Accelerai tutti i movimenti della bocca e delle mani per farlo venire.
All’improvviso sentii il suo buchetto del culo contrarsi spasmodicamente intorno alle mie dita, il cazzo gonfiarsi spudoratamente e il suo ansimare farsi sempre più accelerato.
Lo guardai fisso, in attesa della desiderata sborrata: anche lui mi fissava, con la bocca aperta dal piacere.
Lo vidi portare i cellulari verso la sua bocca mentre sculettava come una zoccola contro le mie dita che gli trapanavano il culo.
Mi spinse il cazzo in gola… e cominciò ad urlare di piacere.

“Franca… eccomi… ti sborro in boccaaa! Giulia… Luciano… le sto schizzando in boccaaaa!!! Dio santo… sta ingoiando tutto… ingoia tutto… tuttoooo!!!”

Serrai con forza le labbra intorno al cazzo e cominciai a ingoiare tutto quel ben di Dio: schizzi di sborra calda e cremosa mi colpivano ripetutamente la gola
Cercai di ingoiare ogni schizzo seguendo il ritmo della sborrata: uno schizzo e subito ingoiato… un altro schizzo… e subito ingoiato! Non dovevo dare tempo di riempirsi la bocca, altrimenti mi sarebbe stato difficile ingoiare tutto e lo sperma mi sarebbe uscito dalle labbra… ma io non volevo perdere nulla!

Era veramente un’impresa: aveva ragione Giulia, Giorgio non finiva mai di sborrare! Più gli muovevo e spingevo le dita nel culo, più dal suo cazzo uscivano copiosi fiotti di sperma!
Ma riuscii con orgoglio nel mio intento: non persi una goccia e provai un dolcissimo piacere nel sentire quella marea di sborra calda defluire lentamente dentro il mio stomaco!

Mi alzai in piedi, Giorgio si era appoggiato alla scrivania… era distrutto… non aveva più una stilla di sborra nei coglioni!
Gli tolsi i cellulari dalle mani e li avvicinai alla mia bocca.

“Giulia, tesoro, e tu Luciano, amore della mia vita, ho esaudito i vostri desideri… e anche quelli miei e di Giorgio: gli ho svuotato completamente i coglioni dentro la mia bocca e ho bevuto tutto! Non è andata perduta una goccia… posso dire di aver fatto veramente il pieno!
Luciano, il mio Capo ha brillantemente superato l’esame: un cazzo da sogno e una impareggiabile sborrata!
Non ci rimane che invitarlo a casa… per godercelo interamente e senza limiti di sorta!”


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