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La maturità - 5


di bird2012
29.07.2013    |    22.368    |    1 9.6
"Ci scambiavamo tutti e tre baci senza discriminazioni di sesso: le nostre lingue vagavano da una bocca all’altra al massimo della libidine..."
LA MATURITA’
Cap.5


Asia non aveva dato molto peso al fatto che la coppia avesse sentito che eravamo padre e figlia… anzi… sembrava molto eccitata dall’idea che ci avessero visti abbracciati a giocare reciprocamente con i nostri sessi!
E la sua eccitazione era contagiosa…

“Tra poco verrà Max… forse è meglio se ci ricomponiamo… non mi sembra opportuno che ci veda così!”

“No… no… non lo trovi stupendo farci trovare così? Voglio che mi veda con il cazzo di mio padre in mano… e con la tua mano sulla mia fica… voglio farlo eccitare! Dio mio… non vedo l’ora che venga!”

“Mi sembra di aver capito che hai un debole per lui!”

“Si, in effetti Max mi piace molto: è galante, ha tante attenzioni, è un bel ragazzo, simpatico e poi ha un gran bel cazzo!
Per ovvi motivi di rispetto, considerata la sua posizione, lui non ha mai chiesto niente, siamo io e Vanessa che lo stuzzichiamo, lo facciamo eccitare e poi ce lo godiamo! Ho capito che avrebbe un gran desiderio di scoparmi, ma, come ti ho detto, per ora lo abbiamo fatto godere solo con la bocca. Ma da sola non me lo sono mai goduto… né con la bocca, né con la fica… non è mai capitata l’occasione! Ma credo che prima o poi gliela do… se la merita… e poi la cosa non mi dispiacerebbe affatto! Dovrebbe essere proprio gustoso sentirmi il suo uccello nella fica! Sono certa che mi farebbe godere come una porca!”

Il pensiero di vederla impalata da Max mi fece impennare il cazzo… lei lo avvertì immediatamente.

“Uhmm! Il tuo cazzo ha avuto un sussulto! Mi è vibrato in mano!”

Me lo strinse con forza e mi ficcò la lingua in bocca… mi slinguò un po’, poi mi fissò.

“Ti piacerebbe vedermi chiavare con Max? Ti prego, papà… dimmelo!! Ti ecciterebbe vedermi accoglierlo nel mio ventre? Ti prego…”

La sua eccitazione era alle stelle: la sua fica mi colava nella mano come una fontana… ed io non le ero di meno!
L’abbracciai.

“Si, amore mio… non posso nasconderlo! Mi piacerebbe vederti scopare con Max!”

La sentii tremare.

“Dio santo! Vedermi scosciata mentre il suo cazzo entra e esce dalla mia fica? Sentire i miei gemiti di godimento?”

Anche io cominciai a tremare… l’eccitazione mi stava prendendo al cervello.

“Si, tesoro mio, mi farebbe impazzire vedere il suo cazzo che ti martella la fica e tu che ti contorci come un serpente dal godimento che provi nel farti chiavare sotto lo sguardo di tuo padre! Ed io che lo incito a farti godere sempre di più!”

Ormai il suo tremore era incontrollabile.
Mi abbracciò.

“Dio, che meraviglia: mio padre gode nel vedermi chiavare e io godo nel farmi chiavare mentre lui mi guarda!”

Seguitava a riempirmi di baci e a parlarmi.

“Papà, ti rammenti la tua promessa? Che questa sera soddisferai qualunque mio desiderio? Sei sempre deciso ad accettare qualsiasi mia proposta? Ho voglia di vivere porcate ed esperienze inimmaginabili: voglio ricordare questa serata per tutta la vita!”

“Tesoro, devo ancora ripeterti che ogni tuo desiderio sessuale sarà anche un mio desiderio? Chiedimi tutto… e ne godremo insieme…”

Avvicinò le labbra al mio orecchio, spinse la fica contro la mia mano, mi strinse ancora di più l’uccello e mi sussurrò con voce suadente.

“Anche a prendere in bocca il cazzo di Max?”

Cercai di nascondere il mio imbarazzo a tale proposta per non farla rimanere male, ma certamente non me la aspettavo.
Volevo replicare che io non lo avevo mai fatto, ma lei non me ne diede tempo.

“Papà, voglio vivere una serata porca insieme a te… e cosa potrei aspettarmi di più porco che vedere mio padre che prende in bocca un bell’uccello? Papà, pensa che goduria: io e te che succhiamo lo stesso cazzo! Da impazzire dal gusto! Tu succhi la cappella, mentre io gli lecco le palle… le nostre bocche vicino che alternano baci lascivi e leccate di cazzo… Dio santo… ci pensi… gli lecchiamo insieme la cappella fino a farlo sborrare tra le nostre labbra! Stupendo… stupendo!!!”

Mi infilò la lingua in bocca e cominciò a mulinarla dentro, mentre ondeggiava il ventre avanti e indietro per chiavarsi contro le mie dita e accelerò il ritmo della sega: il pensiero di vedermi spompinare Max la stava mandando fuori di testa.
Ed io volevo certo deludere il mio angelo!

“Certo, amore di papà… gli succhierò il cazzo… anzi… voglio dimostrarti quanto ti amo e che per te sono pronto a tutto… non mi hai detto che la sua sborra è particolarmente gustosa? Se lo desideri lo farò venire in bocca!”

La sentii tremare dall’eccitazione.

“Oh, papà… sei meraviglioso! Ti amo… ti amo… ti amo! Sei porco come ho sempre desiderato fosse il mio uomo! Ti porterò ad essere completamente bisex come lo sono io: già vedo il tuo culetto farsi impalare con gusto, mentre io delizio il tuo cazzo con la mia bocca!”

Max bussò per servirci l’antipasto.

La mia porcellina confermò il suo desiderio…. il suo comportamento mi faceva impazzire.

“Papà, rimani così… non ti togliere!”

Prese il telecomando ed aprì la porta: eravamo ancora abbracciati nella stessa posizione uno di fronte all’altra, io con le dita infilate nella sua fica, lei con il mio cazzo in mano che seguitava a segare lentamente!

Max, appena entrò e ci vide, rimase un attimo piacevolmente sorpreso… vidi il suo sguardo andare subito sulla mia mano con le dita infilate nella vagina!
Poi sorrise.

“Mi fa piacere vedere che la serata è iniziata nel migliore dei modi! Posso permettermi di fare un apprezzamento?”

Asia rispose subito.

“Certo Max… lo sai che tra noi tutto è permesso!!!”

Quella frase mi fece fremere.

“Asia, siete stupendi… tu a gambe larghe, tuo padre che ti ha infilato le dita nella fica e tu con il suo cazzo in mano! Dovreste vedervi… siete una meraviglia! Posso farvi una foto? Ovviamente rimane a voi!”

Come sempre Asia mi precedette.

“Bravo, Max… sei un angelo! Immortala questo abbraccio incestuoso tra me e mio padre!”

Max aprì un cassetto del settimino, prese una fotocamera digitale e ci scattò varie foto, con diverse inquadrature.
Asia mi guardò.

“La fotocamera fa parte degli accessori forniti dal locale, ci sono tutte le comodità: se qualcuno vuole fare foto intime ne ha tutta la possibilità”

Finite le foto io e Asia rimanemmo ancora un po’ a deliziarci reciprocamente i nostri sessi.
Max ci guardò ammirato.

“Vedo che il nostro Prosecco fa miracoli!”

Asia stava per rispondere, ma la precedetti.

“Il Prosecco lo gustiamo solo come aperitivo… per il resto ho la fortuna di avere una figlia come Asia!!”

Al mio complimento la sentii fremere tra le mie braccia… che stupenda sensazione!
Asia si rivolse a Max.

“Scusa Max, una stanza dovrebbero aver visto le nostre effusioni e aver sentito che siamo padre e figlia… è la n. 3. Sono persone fidate? Le conosci?”

“Si, certo, sono clienti affezionati, vengono spesso. Potete stare tranquilli: livello sociale molto elevato, assolutamente fidati e riservati… nessun problema. Se la cosa può interessarvi sono molto porcellini… aperti a tutto… ho sentito commenti molto positivi sulle loro prestazioni!”

La cosa ci rincuorò e nel contempo ci intrigò .

“Grazie Max… sapevo di poter contare su di te.” Esclamò Asia.

Max rispose subito… aveva capito che ormai era dei nostri!

“Lo sai che io sono sempre disponibile… per qualunque desiderio!”

Asia approfittò subito della risposta di Max.

“Allora vieni qui vicino… ho un desiderio…”

Io e Max ci guardammo e ci scambiammo un sorriso pieno di innominabili significati.
Sentii Asia stringermi il cazzo… certamente la presenza di Max la eccitava.
Max si avvicinò a noi due: la mia adorabile porcellina, mentre con la mano sinistra seguitava a segarmi, con la destra cominciò a sbottonargli la patta dei pantaloni… mentre gli tirava fuori il cazzo lo fissava negli occhi.

“Avevo desiderio di sentirvi tutti e due in mano! Dio santo…. Che meraviglia avere i vostri due stupendi cazzi insieme nelle mie mani! Duri, caldi, grossi… non vorrei lasciarli più! Baciatemi… vi prego… tutti e due insieme… baciatemi!”

Cominciò a segare i nostri cazzi, mentre avvicinava le sue labbra alle nostre.
Guardai Max… e lui guardò me: ci fu subito un cenno d’intesa!
Poggiammo le nostre labbra sopra quella di Asia e le spingemmo le nostre lingue dentro la bocca!
Appena se le sentì tutte e due in bocca, il mio tesoro emise un lungo gemito di piacere: cominciò a succhiarcele con una libidine spaventosa, mentre con le mani seguitava a dare piacere ai nostri uccelli.
Io ripresi a chiavarla con le dita, mentre vidi Max allungare una mano verso il suo culetto: dopo qualche attimo la sentii fremere ed esternare il suo godimento.

“Oh!!! Si… cazzo… bravo Max… infilami un dito nel culo che mi piace… inculami, Max! Papà, tu seguita nella fica! Madonna santa… è stupendo… stupendo… davanti e dietro! Seguitate… vi prego…!”

Che stupendo triangolo avevamo costituito!
Riprendemmo il nostro bacio osceno a tre bocche, mentre lei segava i nostri cazzi e noi le lavoravamo la fica e il culo!
Non avevo mai baciato un uomo, ma la forte eccitazione non metteva più limiti al mio comportamento… stavo godendo come un maiale.
Ci scambiavamo tutti e tre baci senza discriminazioni di sesso: le nostre lingue vagavano da una bocca all’altra al massimo della libidine.
Succhiavo la lingua di Asia, le passavo la mia saliva, la slinguavo oscenamente, ma appena sentivo la lingua di Max uscire dalla bocca di Asia e leccarmi le labbra, aprivo istintivamente la bocca in un osceno invito che lui accoglieva prontamente… me la infilava tra le labbra ed io la succhiavo con gusto: oddio mio… mi resi conto che mi piaceva come non mai baciare Max.
La mia adorabile puttana cominciò ad incitarmi… ed io non aspettavo altro.

“Dai, papà… bacialo… anche tu Max… bacia papà… Dio mio… non avevo mai visto due uomini baciarsi… mi eccita da impazzire… baciatevi… vi prego! Con la lingua in bocca!”

Capii che la cosa eccitava anche Max: incollammo le nostre bocche e cominciammo a slinguarci come maiali… e anche Asia unì la sua lingua alle nostre.
In quel momento ebbi la conferma che la presenza di Asia mi infondeva una eccitazione e una libidine incontrollata: insieme a lei ormai sarei stato pronto a tutto… anche a fare sesso con un uomo.

Io e Max mugolavamo come porci… ci succhiavamo reciprocamente le lingue con un piacere inimmaginabile solo alcuni minuti prima.
Asia si accorse subito del nostro piacere… e completò l’opera.
Prese le nostre mani libere e le portò sopra i nostri reciproci cazzi: appena impugnai il cazzo di Max e lo sentii così duro e caldo, mi venne spontaneo stringerlo con gusto… altrettanto fece lui.
La mia puttana cominciò ad incitarci oscenamente.

“Dio santo… che meraviglia! Bravi… segatevi… e baciatevi! Mi piacete così porci… mi piacete da impazzire! Così vi voglio… come ho sempre desiderato!”

Max si staccò un attimo e mi guardò.

“Per me è la prima volta!”

“Anche per me… ma la cosa mi piace molto!”

“Anche a me: il dito nel culo di Asia e il tuo cazzo in mano mentre ti bacio… una esperienza elettrizzante… un piacere mai provato… peccato non abbia tempo, ma sarebbe meraviglioso sborrare insieme mentre Asia ci guarda…”

La voce di Asia non si fece attendere.

“Tranquillo che il tempo non ci mancherà: ormai sei dei nostri! Ho visto che avete ben gradito sia baciarvi che prendervi il cazzo in mano e la cosa mi rende immensamente felice: adoro la bisessualità, e mi sembra che voi due siate abbastanza portati. Ora Max, prima che torni al tuo lavoro, vorrei la conferma della mia opinione: voglio vedere se gradite anche prendervi il cazzo in bocca… dai… fammi vedere!”

Ovviamente Max non si aspettava una simile proposta indecente, ma intervenni subito per convincerlo.

“Dai, Max, prendimelo in bocca… poi ricambierò con piacere il tuo servizio!”

Max tolse il dito dal culetto di Asia, si inginocchiò davanti a me e, dopo un attimo di esitazione, imboccò la cappella.
Le sue labbra calde mi diedero i brividi.
Sentii la lingua leccarmi la punta dell’uccello… cazzo, quanto mi piaceva!
In un attimo cambiai le mie preclusioni sul sesso omosessuale: la bocca di Max era piacevole quanto quella di una donna.
Lo incitai oscenamente.

“Bravo… succhiami il cazzo… dai… succhiami come una puttana!”

Asia mi abbracciava e baciava.

“Vedo che ti piace… ne sono felice… avremo più variazioni per godere! Adesso succhia il suo… dimmi se ti piace!”

Non me lo feci ripetere: mi inginocchiai e senza tentennamenti lo imboccai!
Non avrei mai pensato fosse così gustoso sentirsi un cazzo duro e caldo nella bocca: cominciai a pompare come una puttana, mentre gli accarezzavo le palle.
Sia Asia che Max presero a complimentarsi per la mia arte di pompinaro e la cosa mi eccitava da morire.

“Dio santo, papà, quanto mi ecciti vederti con il cazzo in bocca: lo succhi meglio di una troia… Max, dimmi, ti piace come te lo succhia?”

“Da impazzire! Non sapevo di avere gusti omosessuali, ma la bocca di tuo padre è meravigliosa… se non si ferma gli sborro in bocca!”

Mi fermai.
Vidi Asia baciare Max.

“Max, saperti così porco mi piaci ancora di più… anzi, direi che piaci a tutti e due… anche a mio padre! Non vedo l’ora di godermi lo spettacolo di voi due che fate sesso… credo che impazzirò!”

“Anche a me piacete tutti e due… sprizzate libidine e lussuria da tutti i pori! E’ impossibile starvi vicino senza eccitarsi! Ora scusate, ma devo andare a lavorare… il dovere mi chiama…”

Ma Asia ormai non aveva più limiti.

“Max, cerca di organizzarti per questa sera… inventati qualunque cosa… voglio godere con te e mio padre… voglio che mi scopi davanti a lui! Ti prego Max… vi voglio tutti e due!”

Max ormai aveva perso qualsiasi inibizione dovuta alla mia presenza.
Mi guardò e mi chiese apertamente.

“Anche tu vuoi che la scopi? Mi eccita da impazzire sapere che il padre vuole coinvolgermi in un rapporto a tre con la figlia!”

“Si, Max: ormai io e mia figlia siamo due corpi e un’anima! Ogni suo desiderio è anche il mio desiderio: hai sentito? Ci vuole tutti e due… non deludiamola… ti aspettiamo! E poi credo che anche noi due dobbiamo approfondire la nostra conoscenza!”

Max si avvicinò e mi baciò in bocca, con tutta la lingua dentro.

“Sarà un piacere succhiarti il cazzo!”
Poi si avvicinò ad Asia, baciò anche lei in bocca e le sussurrò: “Io e tuo padre ti faremo impazzire!” e uscì dalla stanza.

Asia mi strinse il cazzo e mi baciò.

“Cazzo, è proprio quello che voglio… voglio impazzire tra le vostre braccia… mentre godo con i vostri cazzi!”

Iniziammo a mangiare, ma l’atmosfera era carica di erotismo.
Mentre stavamo gustando il prelibato antipasto di pesce, innaffiato da un ottimo vino bianco ghiacciato, mi venne una idea... volevo strabiliare la mia porcellina.
Presi un gamberone e tenendolo in mano guardai Asia.

“Questi gamberoni sono squisiti, ma a me piacciono più saporiti!”

Mi guardò, ma prima che potesse dire qualcosa seguitai.

“Tesoro, allarga le gambe!”

Capì al volo, vidi il suo volto illuminarsi, i suoi meravigliosi occhi verdi brillare… era l’emblema della felicità!

“Papà!!! Davvero?”

“Certo, tesoro… anzi, allargati bene la fica!”

Si alzò subito la gonna, allargò le cosce e con entrambe le mani si aprì la fica!

“Dio santo, papà, tu mi farai morire! Le porcate che ho sempre sognato! Dai! Ficca dentro!”

Avvicinai il gamberone all’ingresso della vagina e lentamente lo introdussi dentro.
Asia era in trance.

“Madonnina santa… un gamberone nella fica!!! Da urlo!!!”

Ci fissammo, occhi negli occhi… uno sguardo dai mille significati: libidine, passione… e amore!!!
Cominciai a muovere lentamente il gamberone nella fica, avanti e indietro… inizialmente l’idea era quella di muoverlo un po’ e poi toglierlo… per gustarlo.
Ma vidi che il movimento piaceva, e non poco, alla mia adorata porcellina… seguitai a muoverlo… dentro e fuori… avanti e indietro!
Asia cominciò a smaniare.

“Cazzooo!! Cazzoooo!!! Sto impazzendo!!! Mio padre mi sta scopando la fica con un gamberone… e mi piaceeee!!! Quanto mi piace!!!”

Accelerai il movimento del gamberone.
Asia allargava sempre di più le cosce e spingeva il ventre contro la mia mano: voleva sentirsi il gamberone bello dentro.
Sentii il suo respiro farsi affannoso, era eccitatissima!
Accelerai ancora di più, spingendo più che potevo il gamberone nella fica.
Asia era stravolta!

“Dai… non ti fermare! Papà, ti pregoooo!!! Sto godendo da pazzi!!! Un gamberone in fica… Dio che gusto! Seguita… ancora… amore mio, ti prego… ancora!”

Non mi fermavo, ma volevo sentire la sua conferma.

“Tesoro, vuoi venire?”

Altra domanda retorica.

“Siiiiiiiii!!!!!! Voglio venireeeeeeee!!!! Sto godendo come una porcaaa!!! Muovi forte che vengooo! Eccomi… eccomiii!!! Noooo!!!! Vengooo… con un gamberone nella ficaaa!!! Cazzo santooo!!!”

Si gettò tra le mie braccia spossata… piano piano tolsi il gamberetto e lo portai al naso!
Stupendo odore di fica!
Lo avvicinai alla bocca di Asia.

“Tesoro, vuoi assaggiare il gamberone al dolce sapore della tua fica innamorata?”

Mi guardò, con ancora negli occhi lo sguardo del piacere.

“Innamorata di chi?”

La strinsi forte… forte…

“Ma di me, tesoro… e di chi altrimenti?”

Mi sembrò di vedere i suoi occhi lucidi.

“Finalmente lo hai capito!!!” e incollò la sua bocca alla mia nel bacio più passionale e sensuale che abbia mai avuto in vita mia… era un bacio d’amore!

Quando si staccò mi guardò e sorrise.

“Facciamo metà per uno del gamberone? Così anche tu sentirai la mia fica innamorata!”

Ci dividemmo il gamberone, gustandone sensualmente il dolce sapore.

“Papà, io pensavo che questa sera ti avrei scandalizzato con il mio comportamento e la cosa mi eccitava da matti, ma mi sembra che sei tu che stai scandalizzando me… e la cosa è ancora più eccitante!

“Allora diciamo che siamo una coppia perfetta: ci scandalizziamo reciprocamente. Non è stupendo?”

“Si, credo proprio sia stupendo!”

Arrivò Max per portare via i piatti dell’antipasto: vide subito lo sguardo e l’espressione sognante di Asia.

“Asia, hai uno sguardo strano… ti senti poco bene?”

“Non sono mai stata tanto bene in vita mia! Sono appena venuta… tra le braccia di mio padre! I vostri gamberoni sono eccellenti, molto più del prosecco!!!”

Max la guardò con uno sguardo interrogativo.

“Non capisco!”

“Hai mai assaggiato un gamberone al sapore di fica innamorata? Ecco perché non capisci!”

Max capì e sorrise.

“Io non ho mai avuto la fortuna di sentire il sapore di una fica innamorata!”

Asia, da grande puttana, colse la palla al balzo.

“Allora cosa aspetti: non capita sempre poter leccare una fica innamorata! Vieni, Max… sono certa che la mia fica innamorata abbia tutto un altro gusto!

Così dicendo si allungò sulla sedia, si alzò la gonna fino alla vita e allargò completamente le cosce: la sua fica oscenamente aperta e fradicia dall’eccitazione era pronta per essere deliziata da Max, il quale si inginocchiò tra le cosce di Asia ed espresse la propria ammirazione.

“Hai una fica stupenda… non vedo l’ora di penetrarla per sentire il suo calore…”

Asia prese il viso di Max tra le mani e lo baciò languidamente.
Poi lo guardò.

“Max, neanche puoi immaginare quanto io desideri ardentemente sentire il tuo cazzo impalarmi la fica e farmi godere, e per darci maggior reciproco piacere ti farò certamente venire dentro… si, ti farò riempire la mia fica con la tua sborra… ma deve essere chiara una cosa…”

Tacque un attimo e rivolse lo sguardo verso di me, fissandomi intensamente... poi proseguì.

“…la mia è una fica innamorata… ma solo di mio padre!!!”

Mi sorrise e mi lanciò un bacetto.
Sentii una morsa allo stomaco… la situazione sentimentale andava peggiorando!
Dove ci avrebbe portato il nostro rapporto?
Max la guardo.

“Tuo padre è un uomo fortunato di averti come figlia…”

Poi guardò me.

“Non puoi immaginare quanto ti invidi…”

Poi posò le labbra sulla fica di Asia e fece scorrere la lingua lungo tutto lo spacco.
Asia emise un lungo gemito.

“Uhmmm! Che lingua… la mia fica è abituata a farsi leccare, ma devo dire che la tua lingua mi piace… mi fa godere… leccami e assapora bene… la mia fica innamorata ha un buon sapore?”

Max leccò e succhiò la fica per un po’, poi si alzò e baciò Asia, la quale gustò il sapore della propria fica.

“E’ quello che pensavo: la mia fica ha un sapore diverso… tutto merito di papà!

Max sorrise.

“E’ vero, devo ammettere che la presenza di tuo padre ti sta rendendo molto più attraente… e non solo nella fica! Adesso vado, ma vi avverto che tra un paio di minuti verrà riattivata la visione. Avete un’altra mezz’ora di tempo per divertirvi… buon proseguimento.”

Uscito Max, Asia si rivolse a me.

“Scusa papà, ma devo chiamare Vanessa… mi starà aspettando!”

“Non le dirai mica…”

“Certo, altrimenti che la chiamo a fare? Già so che starà a cosce larghe ad accarezzarsi la passera, in attesa di notizie erotiche!”

Telefonò.

“Ciao, sono Asia. Te la stai accarezzando? Lo immaginavo. Si, è qui con me. Sei una porca, vuoi anche i particolari?”

E cominciò a ridere, mentre mi guardava.

“Ho poco tempo, sarò telegrafica, ma spero di essere esaustiva. Mi ha abbracciato spingendomi il cazzo contro il culo… duro da impazzire! Poi mi ha messo una mano sulla fica e mi ha messo un dito dentro! Si, porca… tutto il dito nella vagina! Ti stai sgrillettando? Sei una troia! Allora senti l’ultima… ma non te ne venire, che la serata è lunga! Mi ha fatto venire scopandomi con un gamberone dell’antipasto… Si, hai capito bene! Me lo ha infilato nella fica, mi ha scopato e mi ha fatto venire! Lo so che mi invidi, porca, per avere un padre come il mio! Seguita a sgrillettarti… ci sentiamo dopo… e ricordati di come siamo rimasti d’accordo… Ciao”

Spense il telefono.

“Non le hai detto di Max?”

“No, per ora no, poi glielo dirò, ma non vorrei ci rimanesse male che godo con lui senza di lei!”

“Mentre telefonavi stavo riflettendo: forse ora che sei venuta, ti è passata la voglia, forse avrei fatto bene a non farti godere! Ti ho rovinato il resto della serata!”

“Ma che sei pazzo? Vai tranquillo! Devi sapere che sono multiorgasmica: se la compagnia è valida e l’atmosfera è quella giusta riesco a godere senza limite! E tu sei il più valido dei compagni e l’atmosfera è la migliore che potrei sperare! Quindi, papà, non mi risparmiare… fammi venire più che puoi… risponderò a qualunque tua sollecitazione!”

Si accese il collegamento: ci fu subito un messaggio proveniente dalla coppia con lei abile pompinara.

“Scusate l’intromissione. Abbiamo avuto il piacere di assistere alle vostre effusioni amorose… e abbiamo sentito che siete padre e figlia! Vi assicuriamo la nostra più completa discrezione. Vi invidiamo per provare piaceri a noi preclusi e vi ammiriamo per aver avuto il coraggio di saltare il fosso Abbiamo un figlio 20enne, ed abbiamo un enorme desiderio di coinvolgerlo nei nostri giochi erotici: mia moglie, dalla voglia di sentirsi suo figlio dentro il ventre, va fuori di testa ed io, solo al pensiero di vederlo scopare la madre, impazzisco. Ma purtroppo non troviamo il coraggio!. Ciò di cui non riusciamo a capacitarci è che siamo una coppia aperta a tutto in campo sessuale, senza limiti, sempre disponibili, essendo entrambi bisex, a godere con singoli, singole e coppie… ma quando si tratta di sedurre nostro figlio siamo bloccati. Ogni vostro consiglio sarebbe bene accetto… non conoscete un rimedio al nostro problema? Dobbiamo inoltre dirvi che siete una coppia fantastica e ci avete eccitato oltre ogni dire. Sarebbe meraviglioso poter approfondire con voi la nostra conoscenza intima… avrete certamente visto che anche noi siamo molto porcelli… potremmo trascorrere una serata insieme molto interessante…
Un abbraccio.”

Rimanemmo turbati.
Espressi il mio parere.

“Dovrebbe essere terribile dover soffocare il desiderio e la passione per il proprio figlio: lo vedi tutti i giorni, ti abbraccia, vorresti soffocarlo di baci… ma non osi…”

Rispose Asia.

“E’ quello che ho provato io fino a l’altro ieri…”

Mi resi conto di aver parlato troppo.

“Hai ragione, amore… scusa!”

Mi abbracciò.

“No, papà, non devi scusarti… tu non potevi certo sapere! Se solo avessi immaginato il mio tormento… notti insonni a martoriarmi la fica sognando il tuo cazzo, era così forte il desiderio che mi sembrava veramente di sentirti dentro di me… e per tutto il tempo che mi accarezzavo invocavo il tuo nome: “Vieni, papà… ti aspetto… la mia fica ti aspetta… la mia bocca ti aspetta… il mio culetto ti aspetta…” finchè non raggiungevo tremendi orgasmi sussurrando il mio amore per te: “papà… papà… sono venuta per te… per te”! E mentre portavo le dita alla bocca per succhiarle e gustare con libidine i miei succhi vaginali che le ricoprivano, sentivo una lacrima colare lentamente lungo le mie gote… si, papà, non mi vergogno a confessartelo… mi veniva da piangere al pensiero di non poterti avere, che dovevo soddisfarmi da sola con le mie dita quando avrei desiderato fossi tu a farmi godere tra le tue braccia!
Quindi ora sai quanto io possa conoscere perfettamente la loro sofferenza e vorrei fare qualcosa. Sarebbe meraviglioso poter aiutare questa coppia ad esaudire il loro desiderio: … tu che ne pensi? Mi sta venendo qualcosa in testa… che ne dici di invitarli a fare quattro chiacchiere?”

“Se lo desideri…”

“Solo se lo desideri anche tu!”

Asia si avvicinò alla tastiera e rispose al messaggio.

“Venite a trovarci… anche noi due siamo bisex… e molto porcellini… possiamo parlarne… vi aspettiamo.”


Continua…
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