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Voglia di triangolo - 6


di bird2012
26.01.2013    |    27.149    |    6 9.5
"Mi sentivo completamente troia, senza più alcun freno inibitorio..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 6


Dopo esserci rifocillati e riposati un pochino dopo la splendida scopata, i miei due maschietti ripresero a stuzzicarmi: le loro quattro mani e le loro due bocche presero di nuovo a visitare, con mia grande gioia, ogni cm del mio corpo nudo! Con i loro corpi nudi sopra al mio avvertivo con piacere che i loro sessi stavano velocemente riprendendo vigore.

Fu il dolce porcellino di mio marito a chiedermi, quasi sussurrando:

“Adesso cosa consigli per il proseguimento della serata?”

Sentivo il suo uccello sbattermi contro la coscia: lo abbracciai e lo baciai con passione. Dio, quanto lo amavo!

“Tesoro, prima mi hai ammirato mentre lo prendevo nella fica, che ne diresti di deliziarti nel vedermi prenderlo nel culetto? Nel sederino, però, voglio anche la tua presenza: vi voglio sentire tutti e due! Per dovere di ospitalità diamo la precedenza a Paolo, ma poi vienimi a trovare anche tu. Sai come si dice? “Due cazzi nel culetto sono sempre meglio di uno solo!”

Ridemmo tutti e tre, mentre salivo sul letto per prendere posizione: mi misi in ginocchio sul bordo a cosce larghe, con il viso poggiato sul materasso e con il culo bello sollevato, nella classica posizione della pecora.

Con entrambe le mani mi allargai le chiappe del culo mostrando ai mie maschietti il mio forellino, già abbastanza dilatato dal godimento: cominciai a rantolare e a gemere!

“Paolo, gioia mia, inculami, fammi il culo davanti a mio marito! Ti prego, fammi sentire troia davanti a lui, voglio sentirmi zoccola per il mio e il suo piacere! Uhmmm!!! Luciano, amore, guarda come me lo faccio mettere nel culo dal tuo amico!”

Sentii Luciano dare libero sfogo alla sua libidine.

“Franca, unico amore mio, credo di impazzire! Sento tremende fitte di eccitazione al basso ventre, sento il cazzo scoppiarmi. Quante volte ho sognato questa oscena situazione ed ora il sogno si avvera: questo tuo gesto perverso e osceno, di tenerti il culo aperto per offrire il tuo delizioso buchetto ad un altro uomo, mi manda il sangue al cervello.

Solo chi ha vissuto questa dolce esperienza può capirmi, solo il marito che ha visto la propria moglie mettersi a pecora davanti a lui, allargarsi il culo e offrirlo al proprio amante per farsi inculare, può capire cosa sto provando!”

Vidi Luciano e Paolo avvicinarsi: la mia rosellina pulsava di desiderio!
Cominciai a contrarre il buchino del culo per eccitare ancora di più i miei amanti.
Sentii mio marito rivolgersi verso Paolo.

“Dai Paolo, mettiglielo nel culo… mia moglie lo desidera con tutta l’anima… ed anche io!”

Sentii le mani di mio marito unirsi alle mie per allargarmi ancora di più il culo e incitare il suo amico.

“Dai, Paolo, fammi vedere come glielo infili!”

Paolo tuffò il suo viso tra le mie chiappe e sentii le dita di Luciano avvicinarsi al buchetto per allargarlo ancora di più, mentre la lingua di Paolo cominciava a leccarlo e a penetrarlo. Poi incollò le labbra sul mio buco come una ventosa e prese a succhiarlo.
Mi sentivo il buco del culo risucchiato con crescente ardore: spinsi indietro il culo contro la sua bocca.

“Diooo!!!Paolo, daiiii!!! Siiii!!! Succhiamelo, succhiami il buco del culooo! Siii!! Cazzo, mi piaceeee!!!”

Ma Luciano non stava nella pelle: voleva vedermi penetrata!

“Paolo, ti prego, mettile il cazzo in culo! Non ce la faccio più, fammi vedere mia moglie inculata… ti prego!”

Il viso di Paolo si sollevò dal mio culo e dopo qualche attimo sentii la sua cappella strofinarsi sul mio forellino.
Dio Santo, finalmente… stava per arrivare il momento!

“Guarda Luciano come mi inculo tua moglie, goditi lo spettacolo, guarda come le rompo il culo! Vuole sentirsi troia davanti a te e cosa c’è di meglio, più perverso, più depravato per una moglie che farsi rompere il culo davanti al proprio marito?”

Mi appuntò la cappella sul buchetto: il solo contatto mi procurò un brivido… gemevo dal piacere!

“Tesoro mio, gioia mia, dai, ficcamelo, ti sto aspettando! Non farmi più aspettare… ficcamelo: piano, lentamente, voglio godermelo centimetro per centimetro!”

Paolo dette una piccola spinta: rilassai tutti i muscoli per accoglierlo dentro!
La cappella mi entrò nello sfintere, lo sentii dilatarsi oscenamente e cominciai a mugolare dal piacere.

“Uhm!! Si… si… inculami tesoro… inculami forte! Spingi, in fondo… si… così… dammelo tutto!“

Paolo cominciò a spingere lentamente: sentivo il buco del culo dilatarsi al massimo per permettere la penetrazione di quel paletto di carne.
Centimetro dopo centimetro mi entrò completamente nell’intestino: ero abituata a prenderlo, per cui non sentii alcun dolore, ma tanto, tanto, tanto piacere!

Luciano seguitava ad essere in estasi.

“Franca, Dio mio! Vedere il ventre di Paolo a contatto del tuo culo e immaginare quei 23 cm di carne completamente inseriti dentro il tuo intestino, mi sta mandando fuori di testa! Amore, te lo ha messo tutto dentro… tutto dentro!”

Confermai la sensazione di mio marito.

“Lo sento, lo sento… non mi sono mai sentita così riempita! Amore, non puoi immaginare che gusto! Paolo, adesso inculami bene, aprimi bene il culo… fammelo sentire tutto, ti prego, tutto fino alle palle!
E tu, Luciano, allargami bene le chiappe: voglio che tu veda bene il cazzo di Paolo, l’amante che mi hai trovato, entrare e uscire dal culo di tua moglie! Guarda come sono troia, goditi lo spettacolo che hai sempre sognato, mentre io mi lavoro la fica!!!”

Luciano mi aprì il culo più che poteva.
Sentii Paolo sfilare il cazzo fino a far rimanere solo la cappella nel buchino, per poi riaffondarmelo completamente nel culetto con un colpo solo e deciso.
Ad ogni affondata sentivo andarmi il sangue al cervello.
Paolo sapeva bene come sfondare il culetto di una donna… colpi forti, potenti, decisi… da farti sentire il cazzo nello stomaco… proprio come piaceva a me essere inculata.

“Siiiiii!!!!Cosìììììììì!!! Così mi piace… spaccami il culo!! Fammi godereeeee!!!”

Paolo cominciò ad incularmi!
Io ero in preda del parossismo sessuale: ad ogni colpo di cazzo nel culo emettevo gridolini e mormorii di godimento e incitamento.

“Dai… dai… si… così… sbattimi… tutto… tutto… dammelo tutto!”

Il buco del culo era completamente dilatato: la strada era fatta!
Il cazzo entrava e usciva senza trovare più alcuna resistenza: immaginavo mio marito, a pochi centimetri, che si godeva uno spettacolo affascinante!
Ormai erano più di 10 minuti che mi stava inculando, ma Paolo non dava cenni di cedimento: il porco mi aveva letteralmente aperto il culo.
A questo punto volevo una variazione sul tema.

“Paolo, toglilo tutto e poi rimettimelo, toglilo e rimettilo: mi piace sentirlo quando entra… godere dell’attimo della penetrazione!”

Paolo esaudì il mio desiderio nel migliore dei modi: il buchetto del culo ormai era talmente dilatato che per infilarlo non c’era più bisogno di appuntarlo.
Lo toglieva e me lo rinfilava tutto con un colpo secco: ogni colpo nell’intestino mi toglieva il respiro!
Stavo godendo come non mai: per facilitargli il compito di incularmi con un solo colpo seguitavo a tenermi il culetto completamente aperto.
In quella posizione così oscena mi sentivo una gran troia, ma quanto mi piaceva!!!

Mio marito era al settimo cielo.

“Paolo, amico mio, le stai facendo proprio un bel servizio a mia moglie, la stai sfondando: non avrei mai pensato sarebbe stato così fortemente eccitante vedere mia moglie farsi sfondare il culo da un altro!”

La risposta di Paolo mi fece fremere.

“E ancora non è finito: ora le faremo provare il piacere di sentire l’alternanza di due cazzi nel culo e nella fica!”

Dopo la scopata anche la fica era completamente dilatata: Paolo tolse il cazzo dal culo e lo infilò con un colpo nella fica, poi lo tolse dalla fica e con un colpo nel culo.
Cominciò ad alternare i colpi: uno in culo e uno nella fica… uno nel culo e uno nella fica!
Dopo cinque o sei colpi invitò mio marito a fare altrettanto.

“Vieni, Luciano, adesso tocca e te: uno in fica e uno in culo… poi me la ripassi!!!”

Cominciarono ad alternarsi dentro il mio corpo: io avevo perso la ragione!
Ogni sei colpi, tre nel culo e tre nella fica, si davano il cambio.
I due adorabili maiali si godevano la mia fica e il mio culo a turno… ed io mi godevo quei superbi cazzi sculettando come una puttana.
Io ormai non contavo più gli orgasmi che avevo avuto… era un godimento continuo.

I miei maschietti mi aveva sfondato davanti e di dietro, ma io volevo ancora di più.
Mi sentivo completamente troia, senza più alcun freno inibitorio.
Mi scatenai.

“Vi voglio tutti e due insieme… davanti e dietro… voglio sentire entrambi i vostri membri nel mio corpo. Luciano, tu mettiti sotto, ti voglio nella fica… Paolo, tu vienimi sopra, ti voglio nel culo! Forza, ragazzi… questa è la prima doppia della mia vita… apritemi tutta… fatemela ricordare!”

Mio marito si sdraiò supino, io gli salii sopra a cavallo e mi penetrai subito a smorzacandela: me lo sentii tutto nel ventre.
Piegai il busto in avanti, lo abbracciai e sollevai leggermente il culo.

“Amore, ci pensi… due cazzi insieme… mi state penetrando insieme! Allargami le natiche, così Paolo mi infila meglio.”

Le mani del mio amore afferrarono subito le chiappe e le divaricarono al massimo: sentii la cappella sfregare lungo tutto il solco e posizionarsi sul buchino.
Il mio amante cominciò a spingere, ma benché il mio buchino fosse completamente dilatato, la penetrazione risultava un po’ difficoltosa a causa della presenza di un altro uccello nel primo canale.

Ma la voglia di prenderlo nel culo abbatté ogni difficoltà: cominciai ad ondeggiare il bacino sculettando contro il cazzo di Paolo per facilitare la penetrazione, mentre lui seguitava a spingermelo dentro.
L’unione fa la forza: le due azioni simultanee permisero l’introduzione completa e profonda del cazzone di Paolo nel mio culetto.

Sentii l’uccello vibrarmi dentro e fui scossa da lunghi brividi di piacere.
Mi sentivo piena in entrambi i buchi.

“Uhmmm! Luciano… Paolo… mi siete dentro… davanti e dietro… mi avete riempito il corpo con i vostri uccelli del paradiso! E adesso aprite le danze dentro i miei buchetti!”

I miei maschietti non si fecero attendere.
Paolo riprese a martellarmi il culo come sapeva fare lui.

“Bravo, Paolo… così… così… queste affondate nel culo mi mandano in estasi! Ogni colpo si ripercuote anche sulla fica!”

Luciano, intanto, stava lavorandomi la fica scopandomi da sotto, dal basso in alto e confermò la mia dolce sensazione.

“E’ vero, Paolo, quando colpisci dentro il culetto sento la vagina contrarsi intorno al mio uccello… è veramente gustoso! Dai, sbattila forte nel culo che godiamo di più tutti e tre.”

Iniziarono con pompate alternate: uno entrava e l’altro usciva!
Appena si sfilava uno dal culetto, subito prendeva posto l’altro nella fica…. Appena usciva dalla fica entrava trionfale l’altro nel culo… i due membri, da bravi amici, facevano in modo di non lasciare mai il mio corpo senza cazzo!

Mentre le due verghe mi deliziavano davanti e dietro, mi ero aggrappata al corpo di mio marito per fargli sentire le vibrazioni del mio corpo.
Mi ero incollata alla sua bocca e gli succhiavo la lingua come se fosse stato un altro cazzo: pensai cosa avrei provato se, oltre ai due uccelli infilati davanti e dietro, avessi succhiato contemporaneamente un altro vero cazzo… tre maschi tutti per me, a riempirmi tutti e tre i buchi disponibili!
Credo sarebbe stata l’apoteosi del piacere!
L’appetito vien mangiando: io in mezzo a tre uomini… l’idea non era affatto da scartare… anzi… era da tenere in grande considerazione!

I miei amabili porcellini seguitavano a godersi pienamente i miei buchini.
All’improvviso, come ad un segnale convenuto, cambiarono tecnica: non più inculata e scopata alternata, ma me li infilavano e toglievano in contemporanea.
Quando me li toglievano insieme mi sentivo svuotata, mi mancava qualcosa di cui mi ero abituata e non potevo farne a meno, ma poi me li riaffondavano insieme, con un colpo deciso e potente, riempiendomi nuovamente culo e fica… e ad ogni colpo sentivo la testa scoppiare!
Stavo provando il più grande piacere sessuale della mia vita: ero ormai certa che farsi penetrare contemporaneamente da due maschi sia il maggior godimento che può provare una donna… e solo le donne che anno avuto tale fortuna possono capirlo!
Stavo scoppiando… e ne feci partecipi i miei amanti.

“Svelti… infilatemeli insieme… spingeteli… amori miei… non ho mai goduto tanto in vita mia… pompatemi insieme che sto venendooo!! Cazzo santooo!!! Che meravigliaaaaa!!! Godoooooo!!!! Pompatemi che godooooo!!!”

Affondarono con violenza le loro verghe… fu l’orgasmo più dirompente della mia vita: venire con due cazzi in corpo!

Io ormai non avevo più capacità di intendere e di volere: abbracciata a mio marito con la sua lingua in bocca, stavo con il culo e la fica aperta a godermi i miei amanti che seguitavano a martellarmi senza pietà!
Fu Paolo che propose di terminare.

“Luciano, io sto per venire: se sei d’accodo ti propongo di venire tutti e due nella fica di tua moglie!
Penso sia stupendo, nel primo rapporto a tre, mischiare le nostre sborrate dentro il suo ventre… tu che ne pensi?”

“Mai proposta fu più deliziosa: Franca, amore, rimettiti supina, vogliamo starti sopra mentre ti veniamo dentro!”

Non aspettavo altro: una doppia sborrata dentro la mia fica era proprio la ciliegina sulla torta… il giusto tributo per una splendida serata!!!
Incitai i miei adorabili maschietti.

“Oh! Si! Si! Bravi… riempitemi tutta con la vostra sborra… riempitemela tutta!!!”

I miei amanti fecero veramente un bel lavoro: prima venne Paolo tra le mie cosce, che dopo quasi 20 minuti di inculate era cotto a puntino.
Venne quasi subito, ma non potevo pretendere miracoli: mi infilò il cazzo nella fica, afferrò da sotto le mie natiche per attirare il mio ventre contro il suo e dopo alcuni colpi cominciò ad inondarmi la fica.

Quando si tolse la sentii colare lungo le cosce… invitai subito mio marito a prendere il suo posto!

“Vieni amore, svelto, mettilo dentro prima che esca la sborra: Uhmmm! E’ eccitantissimo pensare che mio marito mi infila il cazzo nella fica piena della sborra del mio amante!”

Appena Luciano mi penetrò sentii un brivido: il cazzo immerso in quel mare di sperma procurò quel classico ed osceno sciacquio che mi faceva impazzire.

“Amore, Dio santo! Senti come sciacqua!!!”

Mio marito mi venne sopra con tutto il corpo e mentre iniziava a chiavarmi ancora, mi abbracciò e mi baciò.

“Amore mio, angelo mio, non puoi capire ciò che sento! E’ la prima volta che provo una sensazione del genere, ma è una meraviglia indescrivibile, un godimento sia fisico che mentale! Franca, tesoro, pensa alla perversa sequenza degli eventi che stiamo vivendo: ho invitato il mio amico a casa, ti sei fatta scopare e lo hai fatto venire dentro, poi mi hai fatto leccare e ingoiare lo sperma che ti aveva riversato nella fica trattandomi come un perfetto cornuto; non contenta ti sei fatta inculare e di nuovo chiavare, poi ci hai ricevuto insieme nel tuo corpo per poi farti riempire la fica di sperma per la seconda volta… ed ora mi ti stai facendo chiavare immerso nella sborra bollente del mio amico!

Sei una puttana, amore, una puttana… la mia dolce puttana… la puttana della mia vitaaaaaa!!! Vengooo! Anche io ti vengo dentroooo! Diooo!!! La tua fica piena del nostro sperma… quello di tuo marito e quello del tuo amante!!!”

Anche mio marito mi inondò: sborrata nella sborrata!!!
Mentre sentivo lo sperma debordare dalla fica lo abbracciai forte come non lo avevo mai abbracciato.

“Luciano, vita mia, non toglierti, rimanimi dentro… abituati al perverso piacere di avere il tuo cazzo immerso nella sborra di un altro uomo! Questa sera, tra le vostre braccia, ho assaporato il dolcissimo piacere di essere baciata, accarezzata, leccata, palpata, titillata, pizzicata, mangiata, chiavata, inculata e sborrata da due uomini! Ho goduto come mai avrei pensato fosse possibile… non ho contato gli orgasmi provati! Non vorrei più rinunciare a questo piacere che abbiamo provato insieme: dimmi che anche tu lo vuoi… ti prego, dimmelo! Dimmi che desideri ancora annegare il tuo cazzo nella mia fica colma della sborra di altri uomini!”

Mio marito, l’amore della mia vita, mi rimase dentro!
Rimanemmo avvinghiati come gli innamorati di sempre.
Paolo, sdraiato sul letto, ci guardava, ormai sembrava un estraneo.

Mio marito mi baciò teneramente e accarezzò il mio viso: mi sentii sciogliere.

“Luciano… sei la mia vita… non potrei vivere senza di te!”

Ricambiò il mio bacio.

“Franca, amore, sono sufficienti le parole che mi hai detta alla fine di questa splendida serata per capire che abbiamo intrapreso la strada giusta. Paolo non si offenderà, ma lui conosce bene il ruolo del singolo: soddisfare i desideri della coppia e lui ha assolto in maniera sublime il suo compito, ma nonostante gli innumerevoli orgasmi che ti ha procurato e il piacere che ho provato io, il nostro rapporto di amore non è stato minimamente scalfito!

Forse temevamo che il sesso a tre potesse incrinare il nostro rapporto, invece mi sembra che io ti ami molto di più di tre ore fa!
Paolo è stato, senza offesa, il nostro esame di maturità: lo abbiamo superato brillantemente!!!!

Amore, da domani una nuova vita: sarà un piacere immergermi ancora nella sborra dei tuoi amanti!!!”


Continua…


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