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Mia figlia Sara - 1


di bird2012
18.06.2016    |    76.409    |    5 5.5
"Buonanotte!” Rimasi allibito dalle parole di mia figlia: in un attimo ebbi molte risposte alle mie domande! Si faceva chiavare, e certamente da molto..."
Mia figlia Sara

Cap.1



E’ così disdicevole eccitarsi nell’ammirare il corpo eccitante della propria figlia?
E’ un desiderio perverso e depravato sognare di strofinare il viso tra le sue giovani cosce, annusare la sua calda fica, passare la lingua tra le sue umide labbra per poi soffermarsi sul duro grilletto… e lavorarlo di fino… e sentirla godere sopra la tua bocca… e magari sentirla sussurrare: “Uhmmm! Papà, lecchi meglio di tutti gli altri”?
E’ indegno, per un padre, fantasticare che la propria figlia cavalchi il suo uccello senza alcun ritegno e, priva di ogni pudore, lo implori di rimanere dentro di lei per godere del piacere di sentirsi il ventre riempito dello sperma del suo amato papà?

Se tutto ciò è vero allora il mio comportamento è stato disdicevole e sono da giudicare come un padre pervertito, depravato, indegno!
Ma quanti padri si trovano nelle mie stesse condizioni, quanti padri hanno i miei stessi desideri nei confronti delle loro figlie, desideri forse irrealizzati e irrealizzabili, ma pur sempre irrefrenabili desideri di sentire le loro labbra intorno ai nostri uccelli e vederle a gambe larghe pronte a riceverci dentro di loro!
Ignoro quanti saremo, poiché ognuno nasconde questi perversi desideri dentro di se, ma se potessimo esternarli liberamente… credo avremmo una bella sorpresa!

Non so come possa essere accaduto: forse ci vorrebbe Freud per poter svelare cosa si celi nella mente di noi poveri mortali.
Come ogni padre che si rispetti, fin dalla nascita ho sempre amato Sara, la mia bambina, senza avere mai, neanche lontanamente, nutrito per lei alcun interesse peccaminoso, come è giusto che sia tra genitore e figlia.

Non so darmi una spiegazione razionale perché all’improvviso, con la maggiore età, qualcosa di indefinibile, imponderabile, è scattato nella mia mente!
Dopo il suo diciottesimo anno d’età il sentimento puro che avevo sempre avuto verso di lei si è trasformato, in maniera repentina, in un irrefrenabile desiderio sessuale: non vedevo più in lei la figlia-bambina, ma la figlia-donna… la figlia-porca!

Cominciai a sentirmi gonfiare l’uccello alla visione delle sue giovani cosce scoperte, oppure nel vederla indossare leggings particolarmente attillati che le modellavano non solo le chiappe del suo delizioso culetto, ma anche le labbra della fica!
Per non parlare delle sue tette, perennemente senza reggiseno, che evidenziavano, attraverso le sue camicette trasparenti, due deliziosi capezzoli circondati da una scura aureola che non facevano altro che aumentare la mia perenne eccitazione!

Mia moglie era infermiera presso un ospedale, per cui, a secondo dei suoi turni, rimanevo spesso solo a casa, anche di notte, e ne approfittavo per giocare con il mio cazzo mentre sognavo il mio desiderio impossibile!

Ormai era diventata un’ossessione, una piacevole ed eccitante ossessione: sentivo l’impellente bisogno di menarmi il cazzo mentre me la immaginavo nelle situazioni più erotiche ed indecenti possibili!
Per rendere anche più veritieri i miei sogni, avevo imparato, tramite il ben conosciuto programma di gestione delle foto Photoshop, a creare dei foto montaggi.

Avevo trovato molte foto porno che ritraevano donne impegnate nei più vari accoppiamenti sessuali: da vari tipi di masturbazione ai rapporti con uno o più uomini.
A ogni donna avevo sostituito il viso di mia figlia e a molti uomini il mio volto!
Poi di notte, in completa solitudine, collegavo l’hard disk con le foto alla televisione e mi gustavo, mentre mi menavo il cazzo, la sequenza delle immagini del mio amore mentre veniva posseduta in tutte le posizioni possibili da tante meravigliose verghe… compresa quella del suo papà!
La scopavo, la inculavo, le sborravo in bocca, mentre lei veniva, contemporaneamente, posseduta da altri maschi: avevo fatto veramente un gran bel collage che mi procurava splendide sborrate!

All’epoca il mio amore aveva quasi 19 anni e mi facevo domande su domande a cui, ovviamente, non sapevo darmi una risposta, ma che non facevano altro che aumentare la mia eccitazione.
Quanti padri si fanno le stesse domande mentre si accarezzano l’uccello?
Come era la sua fica? Se la rasava, come ormai era di moda, o preferiva avere un po’ di pelo per renderla più eccitante?
Certamente si masturbava, come è normale che sia per una ragazza della sua età, ma come si faceva? Le piaceva fottersi con le dita nella vagina o preferiva venire lavorandosi il grilletto? O, addirittura, entrambe le cose? Una mano nella fica e l’altra sul clito?

Certamente alla sua età avrà avuto esperienze sessuali, ma a che livello? Si faceva scopare? Lo prendeva in bocca? Ingoiava lo sperma? Dava anche il culo ai suoi corteggiatori?
E mentre mi facevo tutte queste domande mi segavo il cazzo come impazzito e sborravo come un maiale e mentre schizzavo sussurravo il suo nome: “Sara, amore, papà sborra per te… per te!!!”

Mi rammentai di aver letto da qualche parte che se vuoi veramente conoscere una persona “Spiala sempre e fruga tra le sue cose, vedrai quante sorprese puoi trovare!”
Per cui cercavo di approfittare di ogni situazione per spiarla.
Una sera sentii che stava parlando al cellulare con una sua amica.
Aveva lasciato la porta della sua stanza socchiusa e ne approfittai per ascoltare: ciò che udii mi fece scoppiare il cazzo nei pantaloni!

“Tu lo sai che ho una certa esperienza in merito, ma devi credermi: non ho mai visto una bestia del genere!
Non era un cazzo, ma un tronchetto di carne duro come il marmo!
Benché a pompini non stia dietro a nessuna, non riuscivo a prenderlo in bocca: una cappella impressionante!
Mi sono bagnata come una vacca!
Comunque gliel’ho lavorato bene l’uccello, l’ho fatto godere come un maiale! Quando gli ho leccato le palle e me le sono messe in bocca, prima una e poi l’altra, alternativamente, per succhiarle, l’ho mandato fuori di testa!

Per non parlare di quando ha sborrato: credevo di strozzarmi per quanto sperma mi ha riversato in bocca!
Raffiche di schizzate che non mi davano tempo di ingoiare… ma sono stata brava… l’ho mandato giù tutto!
Dopo essersi svuotato per bene ha pensato a me!
Prima mi ha leccato il culo e la fica facendomi subito venire nelle sue labbra: avresti dovuto vedere come ingoiava goloso tutto il brodino che mi colava dalla fica!

Poi mi ha deliziato entrambi i buchetti con una forchetta sublime: con due dita in culo e due in fica mi ha chiavato per una decina di minuti facendomi sborrare altre due volte!
La mia micia non aveva mai pisciato tanta sborra in vita sua!
Mi ha confessato di fare sesso con la figlia, ma io sono molto più brava di lei a succhiargli il cazzo: lei non riesce a ingoiare tutto come faccio io e i suoi complimenti mi hanno lusingato!
Sinceramente, tanti complimenti da parte di un uomo adulto, per di più un gran porco con molta esperienza in fatto di donne, mi hanno fatto sentire particolarmente compiaciuta ed orgogliosa delle mie qualità amatorie!!

E’ un porco tutto da godere!
Mi ha proposto di trascorrere un intero pomeriggio con lui: ha detto che vuole dedicarsi con calma a tutti i miei buchetti!
Il pensiero di farmi sfondare la fica e il culo mi attira molto, ma ci voglio pensare!
Non temo certo le sue dimensioni: il mio culetto e la mia passera sono ben abituati a ricevere uccelli di ogni tipo, ma è il fatto di sapere che fa sesso con la figlia mi ha spiazzato.
Lei è una mia cara amica d’Università e mi sembrerebbe di farle un torto facendomi chiavare dal padre: non vorrei pensasse voglia mettermi in competizione con lei per rubargli il giocattolo!

Suo padre potrebbe benissimo soddisfarci tutte e due, ma non so se lei accetterebbe di dividerlo con me: mah! Vedremo!
Comunque se lo vuoi provare basta dirmelo: va matto per le provette bocchinare e so che anche tu con la bocca non scherzi!
Adesso ti saluto, ci vediamo domani all’università. Buonanotte!”

Rimasi allibito dalle parole di mia figlia: in un attimo ebbi molte risposte alle mie domande!
Si faceva chiavare, e certamente da molto tempo, faceva i pompini con tanto di ingoio, per di più a uomini adulti, forse della mia stessa età, e da quello che diceva aveva molta esperienza in fatto di cazzi!
Beh! Cominciai a pensare che mia figlia, non più tanto bambina, era proprio una bella puttanella… e la cosa non fece che aumentare ancora di più la voglia di chiavarmela!

Un pomeriggio, appena tornata dall’Università, si mise in tuta e mi disse che sarebbe andata a correre un pò per tenersi in forma.
Rammentai: “Fruga tra le sue cose!”

Andai nella sua camera e cominciai a cercare e in un cassetto ecco la sorpresa: in una scatola c’era un bel cazzo vibrante, lungo all’incirca 20 cm e anche decisamente grosso, e una bottiglietta di liquido per lubrificare gli oggetti utilizzati per i giochi sessuali e facilitare la loro introduzione.
Lo accesi e rimasi piacevolmente sorpreso.

Il vibratore aveva molteplici funzioni: vibrava, girava, si allungava e si accorciava, il tutto a varie velocità! Inoltre aveva una protuberanza per soddisfare anche il grilletto quando il vibro fosse stato completamente nella vagina!

La fica ne avrebbe avuto il massimo piacere: oltre quello dovuto alla vibrazione, si sarebbe sentita allargare le pareti vaginali a causa della rotazione e si sarebbe sentita chiavare dal movimento di avanti e indietro del vibro… e anche il clito sarebbe stato deliziato!

In un attimo ebbi ulteriori risposte alle mie domande.
Sara, per godere del suo piacere solitario, utilizzava quel meraviglioso cazzo vibrante: altro che dita nella vagina e sul grilletto, la porca voleva il meglio per la sua fica!
A 19 anni era naturale non fosse più vergine, ma rimasi strabiliato nel vedere le dimensione di quel giocattolo: per infilarsi quel cazzone dentro la mia bambina doveva avere la fica particolarmente aperta! Certamente per avere una fica così dilatata ne doveva aver gustati molti di cazzoni… e rabbrividii all’idea di quanti maschi avevano avuto la fortuna di chiavarsela!

E il culo? Se lo infilava anche nel culo? Il liquido lubrificante serviva anche per facilitare l’inculata?
Ero fuori di testa, il cazzo mi scoppiava, in quanto mi stavo rendendo conto di quanto Sara fosse deliziosamente porca!

Rimisi tutto a posto e stavo per uscire dalla stanza quando gli occhi mi andarono sopra la sua inseparabile borsa: Sara l’aveva lasciata sopra la sedia per andare a fare jogging.
Il cuore accelerò i battiti: presi la borsa e svuotai il suo contenuto sopra il letto.

Quello che vidi mi mandò il sangue al cervello: innanzi tutto un portachiavi con un mini vibratore, appositamente progettato per deliziare il grilletto!
Un fidato e discreto amico di piaceri che Sara portava sempre con se, un amico sempre disponibile nel caso la porcellina avesse avuto un impellente desiderio di sborrare!

Ma il colpo finale fu la visione di una scatola con dei preservativi: ve ne erano di vari colori, funzioni e misure: neri, rossi, ritardanti, sensibilizzanti e anche con delle escrescenze per aumentare lo sfregamento nelle pareti vaginali!
Mentre fissavo i preservativi non potei fare a meno di tirarmi fuori il cazzo e iniziare a segarmi, mentre, ad occhi chiusi, immaginavo Sara mettere il preservativo intorno al cazzo del suo amante e poi prenderglielo in bocca per insalivarlo per bene e farselo mettere nella fica!

Generalmente sono i maschi ad essere forniti di preservativi, ma evidentemente la mia puttanella era previdente: se il maschio ne fosse stato sprovvisto non era certo sua intenzione rinunciare al cazzo ed era pronta a fornire lei la protezione adatta per godersi una deliziosa chiavata senza problemi!

Se a diciannove anni ti masturbi la fica chiavandoti con un mega cazzo vibrante multi funzione, ti porti dietro un mini vibratore per dare sollievo alla tua passera quando ha voglie di godere e, soprattutto, sei fornita di preservativi da utilizzare per ogni evenienza credo ci sia poco da capire: mia figlia era una porca, una gran puttana, meglio dire una gran troia, sempre pronta a godere!

Se prima desideravo mia figlia, ora, dopo tutto quello che avevo visto, ero veramente fuori di testa dalla voglia di chiavarmela!
Rimisi tutto ordinatamente a posto nella borsa, ormai avevo visto abbastanza e ripensai al fatto che per conoscere le persone devi frugare tra le sue cose: tutto vero… adesso cominciavo veramente a conoscere mia figlia… per di più sotto un punto di vista particolarmente piacevole!

Andai nella mia stanza e, a scanso di visite inaspettate, mi chiusi dentro: dopo quello che avevo scoperto di mia figlia avevo il cazzo che mi scoppiava e avevo voglia di godere!
Mi spogliai nudo, mi distesi sul letto e presi a menarmi il cazzo come impazzito, mentre, ad occhi chiusi, fantasticavo su mia figlia, come fossi in un sogno.
La vedevo a cosce larghe mentre si chiavava con il suo cazzone, il viso trasfigurato dalla libidine, il corpo contorcersi durante la sua sborrata!
Poi si sfilava il cazzo dalla fica e, dopo averlo lubrificato per bene, se lo infilava tutto nel culo e cominciava ad incularsi come una zoccola, mentre immaginavo la sua fica secernere una quantità indescrivibile di umori dal piacere dovuto al cazzo nel culo!

Improvvisamente immaginai la presenza di un uomo che le si avvicinò, le tolse il cazzo finto dal culo e le avvicinò il suo alle labbra: la puttana lo imboccò tutto e cominciò a spompinarlo come una zoccola di professione!
Poi dalla sua borsa prese un preservativo, glielo infilò lentamente mentre lo fissava negli occhi e allargò le gambe: il maschio, dal volto indefinibile, le andò sopra, la penetrò profondamente e iniziò a cavalcarla con potenti affondi di cazzo, mentre lei si era avvinghiata a lui circondandolo con le braccia intorno alla schiena mentre con le gambe intorno ai reni gli dava il giusto ritmo della chiavata!

Immaginando mio figlia farsi chiavare da uno sconosciuto sentivo il cazzo scoppiarmi in mano: sarebbe stata una eccitazione indescrivibile vederla realmente mentre un cazzo le sfondava la fica!
Ma la mia immaginazione andò oltre e mi sembrò sentirla sussurrare: “Te ne sei venuto troppo presto, non ho goduto… togliti! Adesso ci penserà papà a farmi godere come si deve!”

Immaginai mi chiamasse.

“Papà, vieni, pensaci tu! Solo il tuo cazzo può dare alla mia fica il piacere che le spetta come donna e come figlia: solo il rapporto incestuoso con mio padre può soddisfare la mia irrefrenabile voglia di godere!”

Mi avvicinai a lei, con il cazzo splendidamente eretto, presi il preservativo e glielo diedi: mi eccitava farmelo mettere da lei… ma lei sorrise!

“No, per te no! Il preservativo solo per gli altri: il tuo cazzo me lo voglio godere a pelle, sentirne il suo calore, gustare gli schizzi di sborra che mi colpiscono l’utero!
Il cazzo del padre e la fica della figlia devono stare in intimo contatto, devono accarezzarsi reciprocamente, devono scambiarsi le dolci sensazioni che provano nel concedersi l’un l’altra… niente deve interporsi tra loro!
Dai, entrami dentro e fammi godere!”

Trovai la sua fica ancora sotto l’influsso della precedente chiavata!
Dolcemente dilatata, completamente aperta e pulsante, in attesa di essere nuovamente penetrata dal mio cazzo per riceverne ulteriore piacere!
Ancora bollente, con le labbra gonfie, colma di umori vischiosi che avrebbero facilitato l’ingresso del mio cazzo, che sarebbe scivolato dolcemente dentro di lei fino alle palle!

Immaginai di chiavarla con tutta la passione, l’amore, la lussuria, la libidine che avevo in corpo, mentre lei mi incitava e mi dava le giuste indicazioni di come volesse essere chiavata per provare il massimo del piacere!

“Dai, fottimi forte! Così… così… bravo… veloce… veloce…. Uhmmmm… Dio santo! Rallenta… piano… altrimenti mi fai pisciare! Non vorrai mica che ti pisci addosso mentre mi scopi! Non è che ti piacerebbe? Guarda che mica mi vergognerei di pisciarti addosso mentre mi chiavi se ti piace! Basta chiederlo… e ti inondo! Potremmo organizzarci per farlo insieme… sarebbe meraviglioso, non trovi? Io ti piscio addosso mentre tu mi sborri nella fica! Uhmmmmmm!!!! Che goduria!!!!”

Sognai di farla venire per due volte, senza toglierle il cazzo dalla fica, mentre la sentivo gemere: “Papà… papà… solo tu sai farmi godere… solo tu!”
Quando sentii il cazzo scoppiarmi in mano cominciai a sussurrare.

“Sara, sto per venire! Davvero vuoi che goda dentro di te?”

La sua risposta mi mandò in estasi.

“Papà, pensi ti negherei e mi priverei di questo immenso piacere? Ma ti rendi conto che è la cosa più meravigliosa possa esserci nella vita: il padre che sborra nella fica della figlia! Dai, schizzami tutto il tuo sperma! Dai… sborrami tutta… tutta… fino all’ultima goccia che hai nel cazzooo!!!”

Sognando queste dolci parole uscire dalle labbra di Sara, diedi gli ultimi colpi di mano al mio cazzo e cominciai a sborrare un fiume di sperma!
Diressi i getti verso il mio corpo, gli schizzi mi arrivarono sul viso, sul torace, sulla pancia, immaginando Sara, con la sua lingua al di fuori dalle labbra, leccare golosa tutto il mio caldo nettare!

Fu un orgasmo da urlo, non finivo mai di schizzare: la fantasia di vedere mia figlia farsi chiavare e poi chiavarla io stesso mi aveva mandato in estasi!

Nei giorni seguenti seguitai a spiarla: speravo lasciasse la sua borsa incustodita… era una miniera di informazioni circa la sua condotta depravata.
Tutto mi sarei aspettato, meno quello che scoprii dopo qualche giorno.
Tornò a casa nel tardo pomeriggio, solita tuta e uscì per il suo jogging: andai di corsa nella sua stanza e aprii la sua borsa… sperando di trovare qualcosa di eccitante… e la mia speranza non andò delusa!

Vidi le sue mutandine: la porca, dopo aver goduto, aveva preferito rimanere con la fica scoperta!
Portai la pattina al naso: era ancora abbondantemente umida ed emanava un sensuale ed afrodisiaco odore di fica!
Presi ad annusare a pieni polmoni l’odore della fica di mia figlia, mentre la mano scese repentina ad accarezzare l’uccello sopra i pantaloni!
Ma nella borsa c’era anche dell’altro: avvolto in un fazzoletto di carta c’era un preservativo colmo di sperma, annodato per non far perdere nulla!

Lo guardai incredulo: non era stato riempito solo il serbatoio finale, come avviene per le normali eiaculazioni, ma era quasi tutto il preservativo ad essere completamente pieno di sperma… una sborrata colossale!
Ripensai alla telefonata con la sua amica, quando le confidò della interminabile sborrata ricevuta in bocca dal padre della sua amica universitaria: era sua la sborrata nel preservativo?

La sera, appena andò a letto, andai subito ad origliare sperando telefonasse alla sua amica: avevo visto giusto!
Feci appena in tempo per ascoltare le frasi salienti del discorso.

“Amica mia, mi ha trapanato per più di due ore, passando dalla fica al culo senza interruzione! Per la prima sborrata con il cazzo nella fica gli ho fatto mettere il preservativo: il porcone lo ha riempito completamente!
Gliel’ho tolto con cura, l’ho annodato per bene e l’ho messo accuratamente nella borsa, sotto il suo sguardo divertito.
L’ho baciato languidamente e gli ho sussurrato.

“Lo conservo per ricordo e per farlo vedere ad una mia amica: voglio farti pubblicità! Sono certa che quando vedrà le tue potenzialità sarà più che vogliosa di assaggiarti!”

Poi gli ho permesso di dedicarsi ai miei buchetti in piena libertà: tra culo, fica e bocca si è sbizzarrito!
Se ne è venuto altre due volte, altre due meravigliose sborrate, una in fica e una nel culo, in cui ho potuto gustare pienamente i suoi abbondanti schizzi!

Domani ti vengo a trovare e porto con me il preservativo pieno della sua sborrata: mentre ammiriamo quel ben di Dio ci faremo un meraviglioso reciproco ditalino… che ne dici? Voglio sentire la tua fica inondarmi la mano con il suo piacere mentre sogni di farti riempire la bocca! O preferisci te la lecchi? Lo sai che quando mi chiedi di farti godere con la mia lingua non mi tiro certo indietro… anzi!”

Ero fuori di me dall’eccitazione: una nuova sconvolgente scoperta!
Sara era anche bisex: non amava solo il cazzo, ma anche la fica… almeno quella della sua amica!

Me ne andai a letto bisbigliando tra me e me: “Dio santo che dolce porca… che meravigliosa troia… che insuperabile zoccola!”

Cominciai, come da dolce abitudine, ad accarezzarmi il cazzo e a pensare a come avrei potuto realizzare questo mio desiderio: essere accanto a lei mentre si faceva montare da un altro maschio, accarezzarla, baciarla, metterle il cazzo in bocca, vederla dimenarsi e contorcersi sotto i colpi del suo amante, sentire i suoi gemiti… finché il maschio non se ne fosse venuto!
Poi sarei entrato io, dentro il suo ventre, per completare l’opera con una abbondante sborrata!

Ormai ero determinato: dovevo fare del tutto per raggiungere il mio scopo… se non volevo impazzire… ma come?


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