Il Mercoledì È Il Giorno Ideale...

Macklemore - Wednesday Morning

https://www.youtube.com/watch?v=TxwiNgPq_5M



Il mercoledì è il giorno ideale...

La domenica sono sempre un po' mesto.
È banale. Ma non riesco a non pensare che il fine settimana sia finito. Anche se c’è ancora tutto un giorno davanti. La tristezza passa soltanto a fine giornata, intorno alle diciannove. Sopraggiunge una specie di impazienza, quella di recuperare gli ultimi scampoli del giorno di festa. Dopo cena, poi, la frenesia lascia spazio ad una spossatezza liquida che scivola verso un sonno agitato.

Il lunedì ho mal di testa fino alle undici.
La riunione commerciale fino a mezzogiorno. Il nervoso fino alle diciassette. Poi, sono talmente provato e deluso che vorrei tornare bambino. La mamma che mi coccola con una tazza di latte caldo e nesquik. Le coperte rimboccate. No. Il lunedì non va bene per niente.

Il martedì sono in forma. Ho dormito parecchio. E a fondo.
Mi sveglio ottimista. Non vado in ufficio, devo vistare qualche cliente. Sono brillante, positivo. Chiudo degli ottimi contratti, il martedì. Alle diciotto, poi, mi vedo con Alberto. Qualche game a tennis, la doccia e discorsi tra uomini. Una birra e via, a casa. Il martedì è un buon giorno, ma lo riservo per me.

Il giovedì sono affaticato.
Il giovedì è come un lunedì che si ripropone dopo la metà della settimana. C’è ancora molto da fare ed il weekend è troppo lontano. Ogni tanto penso che il giovedì sia il giorno più duro. E poi devo portare mia figlia a danza. Ho la riunione del circolo.
La suocera che suona alla porta alle venti precise. Buonasera, dico io. Buonasera, ringhia lei. Mia moglie le da qualche disposizione dell’ultimo minuto poi usciamo. A cena al ristorante, da soli o con quella coppia di amici che non mi sono troppo simpatici. Oppure al cinema o a teatro. Alle ventiquattro siamo a casa e se lei è sufficientemente determinata c’è il tempo per una gelida scopata a luce spenta.
Il giovedì è stancante.

Il venerdì è attesa. Attesa colorata di speranza.
La riunione di fine settimana. La presentazione dei report e dei risultati.
A pranzo con i clienti importanti ed il direttore, nel ristorante esclusivo. Alle sedici saluto Barbara, la mia segretaria, ed esco. Vado a fare la spesa. Mi piace occuparmene e poi, in verità ho una spiccata dote per occuparmi della cambusa. Incontro moglie e figlia in centro, sono andate in biblioteca. Mangiamo al McDonald’s. Facciamo compere da H&M. Ridiamo tutti e tre insieme.
Il venerdì è un giorno sorridente.

Il sabato dormo un po’ di più, ma non troppo.
La piccola gioca a pallavolo. Mi piace vedere le partite di queste minuscole imitazioni di donne, coi loro vezzi ed i loro comportamenti già così adulti. Sono buffe e tenere. Il pomeriggio, se è bel tempo, una passeggiata. in riva al mare o in collina. La sera, mia figlia va a dormire dalla nonna.. E noi usciamo con Alberto e sua moglie. Stasera andiamo a mangiare sushi? Perfetto. E se poi facessimo un salto a sentire la musica in quel locale che è aperto fino a tardi? Bevo qualche birra di troppo e, con Alberto, fumo una sigaretta di nascosto fuori dal locale. Lei se ne accorge e mi tiene il muso per un po’. A casa, poi, però cerca di farsi perdonare. Teniamo la luce accesa e quando viene la guardo negli occhi. Il sabato è il giorno più lungo.

E il mercoledì...?
Il mercoledì è il giorno perfetto. Ideale.
A metà settimana. Non troppo all'inizio, non troppo alla fine.
Il mio capo è in ferie. Tutti i mercoledì va a a caccia.
La mia segretaria è in trasferta in quell'altra filiale che non funziona tanto bene.
Quella in cui stiamo cercando di mettere le mani per sistemare un po’ di cose.
Ed io, il mercoledì, ho sempre un appuntamento da quel cliente. Un po’ lontano da casa.

Devo partire presto la mattina. Però è vicino a dove abiti tu.
Il mercoledì lo pregusto già quando mi metto in macchina che non è ancora l’alba.
Quando bevo un caffè schifoso all'autogrill ma non mi importa...
Quando alle nove sono già uscito dall'ufficio del cliente.
Quando alle nove e venti precise sono sotto casa tua...

Suono il citofono. Dovresti essere sola.
Il mercoledì lo sei sempre, tuo marito è sempre in trasferta. Mi apri che sai ancora di letto.
Ti sei appena alzata. Bacio quelle labbra morbide piene ed avide che mi fanno impazzire.
Hai preparato la colazione ma non c’è tempo. Corro subito in camera tua, seguito da te.
Ti svesti e mi svesti. Ti svesto e mi svesto.
Rapidi, famelici. Quasi arrabbiati. Le nostre bocche a mangiarsi e mordersi.
Le tue mani mi aprono furiose i pantaloni cercano il cazzo e lo afferrano stringendolo forte.
Affondo il volto nei tuoi seni, sodi ed abbondanti.
Quanto ti voglio. Quanto ti desidero.
Sei seducente come un giorno d'estate di venticinque ore.

Ti inginocchi e lo prendi in bocca. Sono eccitato. Duro. Impaziente.
Ti tengo la testa e l’accompagno a ritmare il piacere.
Sei in mio potere. Sono in tuo potere.
Sono io che guido la situazione, ma solo perché la tua docile sottomissione è la più potente delle armi di seduzione.
Non resisto più. L’orgasmo si affaccia alla finestra della tua bocca e dei tuoi occhi.
Perchè tu vuoi gustare e guardare.
Osservo la tua lingua che lecca l’asta.
Le labbra che succhiano avide la cappella.
Le tua mani che si aiutano.
Con una ti accarezzi forte la fica.
Ti sento mugolare di piacere.

Il mercoledì è perfetto come la pelle del tuo volto e del tuo collo sottile.
Il mercoledì è caldo come quel fiotto di sperma che colora il tuo imbarazzo.
Il mercoledì è denso come il gusto della sborra che ti finisce in gola.
Il mercoledì è ruvido come la pelle del tuo viso, incrostata dal peccato che abbiamo commesso.

Il mercoledì è il nostro giorno.
Tuo e Mio...

SI..., Il mercoledì è il giorno ideale.


Nemesi