Tecniche di seduzione tra banconi e carrelli...

Lucio Battisti - Supermarket

https://www.youtube.com/watch?v=DFIEJq0E4Fc


Come ogni sabato mattina estivo...
sono lì mezzo addormentato, che giro nel reparto ortofrutta con il mio carrello al seguito cercando di decifrare la mia stessa scrittura su un micro post-it del menga, quando mi si avvicina una bella quarantenne, fasciata in un abitino che non si potrebbe proprio definire discreto.

Il seno strizzato che ad ogni suo respiro sembra stia per saltare fuori dalla generosa scollatura , il sedere quasi scoperto, due sandali che l'alzavano da terra di almeno 12 centimetri, truccata e profumata come non mai.

L'accento è quello tipico della valle, un po' greve...
La voce roca è quella di una fumatrice incallita.

- "Scusi posso?"
- "Lei mi sembra uno che se ne intende?"

Abbozzo un sorriso, e intanto penso che sia un'iscritta ad A69 che non so come, mi ha riconosciuto.

- "Mi dica", le rispondo guardandola direttamente negli occhi.
- "Devo prendere un'anguria, ma non so quale scegliere. Lei se ne intende?"

- "Guardi signora, con le angurie, come con la vita di solito lascio fare al caso, tanto ho imparato che è inutile sbattersi più di tanto".
- "Sì, forse ha ragione, ma Lei quale mi consiglierebbe? Siamo in otto questa sera a cena. Mi hanno detto che quelle più colorate sono le migliori. Sa..., vorrei fare bella figura."

- "Mah..., come le ho detto non saprei. In fondo è un po' come con le donne. Non è affatto detto che le più appariscenti si dimostrino poi a tavola, le più saporite e succose".
- "Lei dice? Ecco avevo visto giusto allora. Lei è uno che se ne intende. Allora quale mi consiglierebbe?"

- "Guardi, che ne dice di quella..., là in fondo. Non è proprio grandissima e mi sembra bella colorata come piace a Lei".
- "Sì..., mi sembra un'ottima scelta, la prendo. Per cortesia me la mette nel carrello?"

Mi allungo verso di Lei che sta proprio davanti al cestone. Praticamente le sono quasi addosso. Anche Lei si inclina verso di me, appoggiandomi le tette su una spalla.
Mmm, ha un buon profumo...

"Ecco fatto", le dico mettendo l'anguria nel carrello, poi mentre sto per salutarla, mi accorgo che manca l'etichetta del prezzo.

- "Mi spiace. Vedo solo ora che manca il prezzo, ho paura che dovremo sceglierne un'altra".
- "Ma io voglio questa, ormai mi ci sono affezionata e poi l'ha scelta Lei..." mi risponde ammiccando e ridendo.

- "Sa..., quando mi prende una fissa per qualcosa o qualcuno, poi devo togliermela a tutti i costi, altrimenti continuo a pensarci, a pensare a cosa potrei essermi persa rinunciandoci. Questa cosa mi fa proprio diventare matta. Mi aiuti per favore..."

Io rimango lì a guardarla come un pirla, mentre sbatte le lunghe ciglia di quegli occhioni scuri, fissando prima i miei e poi guardando in basso, non so più se verso l'anguria o verso il rigonfiamento sempre più visibile nei miei pantaloni.

Per fortuna, a togliermi dall'imbarazzo arriva il Carlo, il responsabile del reparto.

- "Ciao Carlo, vini qui per favore. La signora, mia amica, vuole questa anguria ma non è prezzata..."
- "Potete prenderne un'altra, tanto sono tutte uguali..."

- "No Carlo!!! Non hai capito..., anch'io la pensavo come te sino a pochi minuti fa, ma la signora mi ha appena dimostrato in modo assolutamente inconfutabile, che anche le angurie non sono tutte uguali, ce ne sono di speciali, per cui..."

- "Ho capito, ho capito te la vado a pesare, ma mi devi un caffè, ricordati", e me lo dice strizzandomi l'occhio...


Eh già, l'Esselunga al sabato mattina...,
quante storie.


Nemesi