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Lui & Lei

Scriverai di me...?


di Membro VIP di Annunci69.it xNemesi
26.01.2024    |    512    |    7 9.5
"E' che mi incuriosisci e in te, il non detto, viene improvvisamente illuminato da piccole sciabolate di luce..."
Perchè anche uno come me che ama giocare con le parole,
a volte riprende le sembianze di lupo...

E' che mi incuriosisci e in te, il non detto, viene improvvisamente illuminato da piccole sciabolate di luce...
Una luce rossa, pulsante e color sangue, che arriva dritta dentro, passando dalla mente e scendendo giù attraversando e agitando carne muscoli e pelle di cui uno come me immagina già il sapore, come un predatore fa con la sua preda.
(O sarà esattamente il contrario?) :-)




Al Stewart - Year Of The Cat
https://www.youtube.com/watch?v=cqZc7ZQURMs



"Che poi mi sono chiesto tante volte cos'è che fa scattare la molla in un uomo e una donna che non si sono mai visti, l'attrazione animale e il decidere di incontrarsi, con il tempo quasi sempre contato, prima di riprendere ciascuno la propria vita di sempre."


***

Era circa un mese che ci stuzzicavamo, prima con un innocente messaggio di quelli che solitamente non lasciano traccia, seguiti poi da altri e infine dalle conversazioni notturne dove confessarci i nostri desideri le nostre voglie dando spazio alle nostre fantasie, mentre le nostre mani cercavano il nostro sesso per placare il fuoco che le parole avevano acceso.

Le immagini delle tue dita, bagnate e intrise del piacere della tua fica che portavi alle labbra, quelle del mio cazzo duro per te, pochi secondi prima di esplodere nell'orgasmo con caldi fiotti caldi di sborra che ho immaginato tante volte bagnarti le labbra ed il viso.

***

Sono nel parcheggio di quell'outlet vicino a casa tua e ti aspetto.
Mi hai appena telefonato per avvertirmi che sei in ritardo e mi sto spazientendo.
Quello che non sai è che questa è una cosa che mi fa proprio incazzare e da incazzato poi divento più animale del solito.

Finalmente arrivi, scendi dalla macchina e ti vengo incontro. Sei come ti avevo immaginata e sento già una fitta all'inguine che cerco di tenere sotto controllo. Ci baciamo sulle guance come semplici amici, la giornata è fredda ma il tempo è bello, il lago è a pochi minuti di strada.

Mentre sali sulla mia macchina non resisto..., ho voglia di sentire il sapore delle tue labbra.
Con una scusa mi avvicino, ti afferro la nuca e ti bacio. Ti infilo la lingua in bocca, sento la tua rispondere e cercare la mia in un bacio lungo e silenzioso. Le mie mani cercano il tuo seno, lo accarezzano lo stringono, mentre tu inconsapevolmente ti lasci andare aprendo leggermente le gambe.

Ho voglia di sentire il sapore della tua fica, mi ero ripromesso di fare il bravo ma la voglia di te mi fa perdere ogni controllo, ogni razionale pensiero.Ti accarezzo le gambe, infilo una mano sotto il vestito mentre tu sollevi il sedere dal sedile per facilitarmi il compito e indicarmi la strada con la tua.

Sei bagnata, eccitata, liquida, infilo le dita tra il tessuto e la tua pelle. Rudemente ti penetro con un dito trovandoti calda, morbida, accogliente mentre continuiamo a baciarci ancora e ancora...
L'eccitazione è talmente palpabile che la macchina si riempie del dolce profumo del tuo sesso, del tuo e mio godimento, ti sento vibrare, sento le tue gambe tremare e poi stringersi intrappolando la mia mano nelle forti scosse del tuo orgasmo.

Stupita, Ti abbandoni sul sedile, mentre ti guardo con tenerezza.
Ti ricomponi.
Le parole tra noi ora scorrono placide e lente. La mia eccitazione è ancora evidente.
I miei pensieri faticano a condensarsi. Sono come un equilibrista a passeggio su un filo che faticosamente si sforza di non cadere. Un equilibrista che tu vuoi far cadere. Mi guardi divertita e mi stringi il cazzo con una mano, attraverso la stoffa dei pantaloni, mentre cerco di avviare la macchina,

Mi fermi, mi dici che prima di partire vuoi mangiare il mio cazzo, lì..., tra le macchine parcheggiate che ci nascondono alla vista di questo parcheggio affollato.

Sposti indietro il sedile accucciandoti ti inginocchi, mi apri i pantaloni. Con fatica riesci a scoprire il mio cazzo duro e bagnato dal tessuto dei boxer impiastricciati di me, lo afferri, lo osservi compiaciuta, prima di avvicinarlo alla tue labbra alla tua lingua che subito lo avvolge, lo lecca assaporandone il sapore e l'odore.

Sono i tuoi occhi, i tuoi occhi grandi e scuri da gatta che mi fissano a farmi morire.
Nei nostri programmi non doveva iniziare così il nostro incontro, avevamo altri progetti, ma la voglia di noi, accumulata in tutte quelle settimane, le tante parole che ci siamo scambiati,hanno deciso per noi. Mi stai succhiando e leccando hai scoperto le mie palle, le accarezzi, scendi a leccarle e baciarle passando con la lingua attraverso tutta l'asta del mio cazzo e prima di ingoiarlo fino in gola.

Ho solo voglia di sborrarti in bocca, sulle labbra, in faccia, per poi baciarti.
Sto per venire ti dico. Poi con l'ultimo briciolo di ragione, riesco a fermarti. ti sollevo per baciarti e per dirti che ti voglio. Che voglio scoparti, che voglio riempirti tutta di me, che non posso aspettare..

Usciamo dal parcheggio, il motel è a pochi minuti di strada che sembrano secoli.
Siamo nella camera, c'è un ampio letto a baldacchino, noto subito delle sbarre di ferro che attraversano la testiera del letto, ma è solo un attimo, perché tu dopo aver regolato le luci come piace a te, mi togli la giacca mi spingi sul letto e mi sei sopra. Mi baci, strofinandoti su di me, tiri fuori i seni dal vestito e bloccandomi le braccia dietro la testa appoggi i capezzoli già duri alla mia bocca per farteli mordere, mentre mi chiedi maliziosamente se sei some avevo immaginato.

I tuoi seni ed i tuoi gemiti mi mandano fuori di testa. Ormai l'hai capito che non sono fatto per restare fermo e passivo molto a lungo. Sfuggo alla tua presa e senza fatica ti sollevo questa volta penetrando con due dita la tua fica liquida, dita che poi leccheremo insieme in un nuovo bacio profondo fatto di saliva e di lingue.

Ora, ancora vestita, ti giri sollevando il tuo vestito sopra la schiena in modo da scoprirti.
Scosti le mutandine e ti siedi sulla mia faccia, per farti mangiare la fica. Ti muovi, vuoi che ti scopi con la lingua anche il buco del culo che mi mostri aprendoti con le mani le natiche e mentre lo faccio ti sento armeggiare con la cerniera dei mie pantaloni per prendermelo ancora in bocca.

Afferri forte il mio cazzo e inizi a giocarci. Per un attimo penso ancora a quel primo innocente messaggio che ci ha portato qui, in questa stanza e penso a come ti piace il cazzo, lo so, lo sento.
Il mio cazzo? E penso che forse non è il caso di porsi domande del genere

Lo annusi ancora, ne senti l'odore forte di maschio, con la lingua raccogli le gocce di liquido che bagnano la mia cappella, poi non resisti alla voglia, che è tanta, di ingoiarlo fino in fondo, lo sento pulsare nella tua bocca che si riempie di saliva mentre ti scopo la fica con la lingua ed il culo con due dita.

Lo vuoi dentro ora.
Ti sollevi, ti accovacci sopra di me, come se dovessi fare pipì.
In equilibrio instabile sul letto..., non ti sei neppure tolta le scarpe, ti apri la fica con le mani e senza distogliere i tuoi occhi dai mie ci infili due dita bagnate di saliva. Con studiata lentezza ti masturbi in quella posizione a pochi centimetri dal mio cazzo, anch'io mi masturbo per te. Dalla tua fica cola un filo lucido di liquido che raccolgo con la punta del mio cazzo, è solo una attimo, lo afferri e te lo infili dentro la fica impalandoti lentamente su di me.

Accompagno il tuo movimento sostenendoti con le mani, ho quasi paura di farti male, lo sento entrare e letteralmente aprirti la carne stretta. Ti racconto la fiaba di quanto sei bella e puttana, una principessa puttana che ama guardarsi allo specchio, (forse per riconoscersi), i lunghi capelli arruffati, i seni strizzati fuori dal vestito corto, i capezzoli duri e scuri, le gambe divaricate e la cappella di quel cazzo che entra ed esce dalla sua fica aperta. Mi cavalchi, mi scopi, mi bagni il cazzo con la tua sborra sempre più copiosa e liquida.

Non resisti molto. Esausta ti abbassi sopra di me dondolandoti. Vuoi sentirlo tutto dentro e aperta sino in fondo.
Ti stringo un seno e ti infilo le dita di una mano in bocca per tenertela aperta, i tuoi movimenti diventano sempre più brevi e veloci, un attimo prima di sentire arrivare il tuo nuovo orgasmo forte e violento e vederti rovesciare gli occhi, mentre non riesci a trattenere un lungo e soffocato grido quasi da animale ferito.

***

Poi ti abbandoni, sdraiandoti su di me, mentre ti accolgo e ti stringo,
cullandoti come una barca in rada dopo la tempesta.

Guardandomi negli occhi mi chiedi: "Scriverai di me?"


Nemesi


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