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Lui & Lei

La metamorfosi... (Il giorno che il Piero si svegliò con la figa)


di Membro VIP di Annunci69.it xNemesi
20.02.2022    |    2.184    |    4 8.3
""Pronto dottoressa, avrei un problema, non riesco a trovarmi il clitoride"..."

Dopo una notte di sogni strani e inquieti che non riesco a ricordare mi sveglio.
Ho una strana sensazione, come al solito infilo la mano dentro alle mutande per dare il buongiorno e sistemarmi il pacco e non lo trovo più.

Allungo la mano verso la lampada sul comodino, mi scopro dal piumino e mi guardo in mezzo alle gambe. Ussignur…, non c'è proprio più!
E quel che è peggio è che al suo posto mi è spuntata la figa.
Oh mica una roba disegnata…, proprio una fuffa vera!

Peli morbidi e allineati come soldatini, piccole e grandi labbra e tutte quelle altre cosine che hanno di solito le fighe, o almeno credo, perché un conto è vederla addosso a una donna, un altro vi assicuro è avercela addosso.

Mi strofino gli occhi e guardo bene, urca è proprio una passera!
Forse sto ancora dormendo…, mi serve un caffè di quelli forti per svegliarmi, penso.
Metto a bollire la moca da sei e mi sforzo di fare l’indifferente, ma dopo il terzo caffè non resisto, mi infilo la mano tremante tra le gambe e la figa è ancora là.

Cioè…, capite? Lei sta li come se niente fosse e non fa nulla: nessun segno di vita, non cala, non cresce non se ne va a zonzo di qua e di là come quell'altro, che ci son giorni che mi fa diventar matto e lo prenderei a sberle o lo infilerei nel primo buco che trovo, giusto per dargli una lezione e fargli capire finalmente chi comanda.

Bevo altri tre caffè e mi sento un po’ agitato, ho un dubbio...:

"E se mi fossero spuntate anche le tette?"
Mi tiro su la maglietta della salute color crema della Cagi e guardo:
“Nooo, ci sono anche loro e son pure niente male anche se piccoline, una seconda abbondante almeno!”

E ora che faccio con una fuffa e due tette?

All'improvviso sento un gran botto, è stato il vento. Fuori c'è un specie di tornado e le persiane si sono aperte sbattendo forte contro il muro.

Mi tasto subito il pacco e stavolta c'è!!!
Ussignur che spavento che ho preso!

Sai che storia a raccontarlo alla mia fidanzata?
"Elena ti devo dire una cosa, questa notte mi è spuntata la figa!"
No perché a lei piaccio perché son senza fuffa, ne sono sicuro e anch'io credo che non la prenderei in considerazione se avesse il pisello.

"Mi vorresti bene anche se avessi la cellulite?" mi aveva chiesto Monica la mia ex che era un po’ fissata con la palestra e le diete. Una di quelle domande a trabocchetto che ti fanno sempre le donne quando non te l’aspetti e che non sai mai dove buttarti per non sbagliare e così per non affogare provi a metterla sul ridere:

"Beh Monica, per un po’ di cellulite, (meglio usare cautela), può anche andare, ma non il pisello ecco se tu avessi il pisello tra noi credo che non potrebbe funzionare."
"Ma allora vieni con me solo perché c'ho la figa? Ecco, lo sapevo che da me vuoi
solo quella? L’unica cosa che ti interessa di me è solo scoparmi!!!

"No, Monica ti giuro che..."
"Se, se…, sei solo un stronzo come tutti gli altri. Uomini che fingono di interessarsi a te e invece vogliono solo quella!
“Ma no Monica, lasciami spiegare è che…”
“Non c’è nulla da spiegare. Sei solo un grandissimo stronzo!!!”
"No…, no, vedi, io penso che l'amore sarà pure cieco, però insomma, ecco…, da qualche parte cieco o no, la figa ce la deve avere…”

Uffi, quanto odio i discorsi complicati con le donne. Ci finisco sempre dentro controvoglia, che poi alla fine c’hanno ragione sempre loro e tu finisci sempre per far la figura del cretino.

“Mi hanno insegnato a non discriminare le persone, eppure la mia incapacità d'innamorarmi delle persone sprovviste di figa è indubbia, mai per un solo istante ne ho desiderata una che avesse l'aria di non avercela, a parte quella volta con la Pamela, una italo brasiliana che avevo conosciuto a una festa, talmente gnocca, che dovevo immaginare quando mi aveva trascinato nei bagni degli uomini che sotto sotto ci fosse la sorpresa.”

"Il tuo non è un amore vero, sei un maniaco schifoso e non ti voglio più vedere!"
"Ma noo, Monica dai!, se proprio tu non l'avessi avuta, io..., io..., io..."
“Io io…, ecco sei il solito maschio egocentrico e narcisista! Non c’è più niente da aggiungere, passo e chiudo.”


Uffi, ora che il pacco è tornato meglio rimettersi a dormire e non pensarci più.
Prendo sonno subito, sarà per la zuppa inglese con i savoiardi inzuppati di Sassolino che mi ha fatto la zia Carla, quella che solo per la crema gialla ci mette dodici tuorli d'uova sbattuti con zucchero e burro, per non parlare degli altri strati al cioccolato e caffè.
Mi sembra di aver mangiato il Colleoni con tutta l’armatura che ora da dentro mi punge il fegato con l'alabarda per uscire.

Abbasso nuovamente lo sguardo alla mutanda e non vedo più niente.
Non ci credo, la figa è di nuovo là, immobile, intonsa, attonita e musona.
Quasi quasi telefono al mio amico Mario così…, per sfogarmi e magari avere un consiglio.

"M'è spuntata la fuffa", gli dico, "A te è mai successo?"
"No", dice il Mario senza fare un plissé, "Ma allora siamo fortunati, vuol dire che non occorre più che ci si sbattiamo a destra e sinistra per procurarcela. Senti, se vengo fino a casa tua me la fai vedere?"
"Cazzolina Mario! Per questo le donne ti mandano tutte a quel paese! Ce l'ho da meno di mezz'ora e già me la vorresti vedere!!!”
"Ciao eh, ci vediamo in giro" gli dico, e sbatto giù.

Che Amico del cazzo! Scroccone insensibile e stronzo!
"Che ti credi?..., giustamente, la prima cosa che faccio da possessore di figa è tirarmela! ”Zoticone infame."
E poi anche se sei mio amico, mica me la puoi domandare così su due piedi..., la passera va data solo se c'è l'amore, non è mica un cazzo qualsiasi che lo vuoi sempre infilare dappertutto!
E poi magari hai anche il coraggio di dirmi che mi vuoi bene?
E come mai in tutti questi anni che ci conosciamo, fin dalle elementari, non me l’hai mai detto?
Scommetto solo perché ero sprovvisto della figa vero?
Beh, lo sai che ti dico Mario?, che la cosa era reciproca...


Metto il lucido nero sulle scarpe mi infilo i calzoni e prendo dal cassetto una camicia stirata, stasera voglio essere proprio elegante.
Alle 7 di sera devo essere sotto casa della mia nuova collega, la Patrizia una cavallona di quasi un metro e ottanta. Ho preparato tutto, l'auto lavata, i copri sedili “Fantasia di cielo stellato”, i tappetini nuovi e l'Arbre Magique “Aria di Portofino” che le piace tanto.

Mi guardo allo specchio, mah…, non so, forse meglio cambiare camicia, o i pantaloni. Sembra che mi tirino troppo sui fianchi o forse son proprio le scarpe a non andar bene.
Mi sento in uno stato di confusione totale come non mi era mai successo.

Porca miseria! Per vestirmi ho ribaltato tutto l’armadio. Sono in ritardo e ancora insoddisfatto del risultato, io che di solito per vestirmi ci impiego al massimo dieci minuti.
Sto per uscire quando sento un odorino non proprio piacevole. La fuffa emana un profumino di freschino e di trota e ho pure le mutande bagnate, mi sa che mi tocca andare a rilavarmela col Chilly alla menta piperita, eppure son passate solo due ore dall'ultima volta. Ueeee, non facciamo scherzi!, mica mi avranno dato una figa difettosa?

Mi metto a googlare, no…, sembra che sia tutto Ok, c’è scritto che è tutto normale, dipende dal periodo, dagli ormoni, l’ovulazione, le mestruazioni, il periodo di mezzo, quello di sopra e di sotto. Urca che confusione, con la figa avrebbero dovuto farmi avere anche il libretto d’istruzioni e invece niente.

Però ora mi sento già più tranquillo! E come se non bastasse ho il mio primo mal di testa.
Si perché finché la figa non ce l’hai mica puoi dire che hai mal di testa, cioè puoi anche dirlo ma nessuno ti prende sul serio e tutti ti sfottono e prendono in giro. Quando invece la fuffa c’è, il mal di testa diventa un arma eccezionale! L’armageddon risolutiva e finale per toglierti d’impiccio in qualsiasi occasione.

Patrizia mi aspetta tutta eccitata ed elegante, è la prima volta che spero di non scoparmi una donna al primo appuntamento:
"Sai sono in un periodo strano della mia vita" le dico per mettere le mani avanti…
"Stasera ho anche un po’ di mal di testa..., non so se riesci a capire, ho tutta un'emicrania che mi gira attorno al capo che sembra uno sputnik..."

La porto al ristorante che ho prenotato prima che mi saltasse fuori la figa.
Uno di quelli che quando esci hai più fame di prima ma che piacciono tanto alle donne, le riempio il bicchiere di vino, è il metodo di solito che funziona per poi finire la serata a casa sua a scopare. Stasera forse è meglio se la faccio bere un po’ più del solito, così forse me la cavo, magari le viene l’abbiocco e mi evito imbarazzanti spiegazioni.
A forza di bere mi scappa la pipì. Da quando ho la fuffa ho notato che mi scappa almeno ogni ora, mi alzo barcollante ed entro nel bagno degli uomini.

Orroreeee!!! Non mi dovrò mica sedere su quel water che c'ha più pipì sulla tavoletta e tutt'intorno che dentro al buco?
"Beh, sai che ti dico, me ne frego e la faccio in piedi lo stesso".
La figa però mi accorgo subito che è un pessimo strumento per farla così. Il primo schizzo parte a razzo verso l’alto e finisce contro la parete, abbasso la mano e con le dita la stropiccio per cercare di modificare la traiettoria ma sbaglio in qualcosa e così finisco per farmela sui pantaloni e sulle scarpe. Speriamo solo che la Patrizia non se ne accorga.

Si è fatto tardi.
Siamo in macchina, decisamente sbronzi nel parcheggio di un supermercato, lei mi accarezza tra le gambe, io le sbottono la camicetta e le ciuccio le tette.
Cerco di fermarla ma Lei velocissima mi apre i pantaloni e comincia a menarmela.
Pazzesco!!! Patrizia è talmente ubriaca che le dico che è la sua, e lei manco ci fa caso.
Oh per essere la prima volta da portatore di figa devo dire che ci sa proprio fare! Sono allupato di bestia eppure ancora se ci penso il pisello mi fa ancora piuttosto schifo.
Bel problema se ti piace la passera ma sei sprovvisto di pisello.
Le salto sopra e la scopo con due dita, lei geme, gode e mi dice che ce l’ho proprio grosso,
(forse l’ho fatta bere davvero troppo), poi la riporto a casa.

Mi sveglio la mattina che ancora mi tira.
Urca se mi tira! Anche se credo che per la figa non sia il termine più adatto da usare.
Mi rendo conto che non ho idea di come fare a menarmela, di solito la vedo con un’altra prospettiva, ci vorranno i preliminari? Da dove inizio? No perché di solito quando mi ritrovo davanti ad una fuffa, dopo trenta secondi al massimo di leccatina, lo caccio dentro e stantuffo come un ossesso finché la riempio tutta, poi rotolo da una parte e dormo come un ghiro.

A chi posso chiedere come fare? A Mario?
"Mario, scusa tu lo sai come si mena una figa?"
Meglio lasciar perdere il Mario in vita sua ne ha viste si e no due, una delle quali l'ha pagata.

Quasi quasi, provo a telefonare al consultorio.
"Pronto dottoressa, avrei un problema, non riesco a trovarmi il clitoride".
"Buongiorno a te cara signorina, la scoperta del proprio corpo è una tappa fondamentale della propria vita, un momento dell'intimità della donna che crea l'autocoscienza sessuale ecc…, ecc…, quanti anni hai?, 13?, 14?"
"Veramente ne ho 38"
"38!!?? e non ti sei mai accorta di…, cioè sei ancora vergine..., illibata?"

Urca non ci avevo pensato…, sono anche vergine!!!

"Si, guardi dottoressa io sono una che se la tiene stretta", le dico…
“Sa…, non ho ancora trovato il mio principe azzurro…”
"Beh, ai giorni nostri mi fa piacere che ci siano ancora donne di alti principi morali, mi dica cara, quando ha avuto l'ultima mestruazione?"
"Guardi, a dire la verità io ancora non ho visto nulla, non è che magari son già in menopausa?, in compenso però mi sembra di avere sempre una pescheria tra le gambe”.
"Ma lei non ha mai fatto una visita ginecologica?, sa alla sua età, non è normale e poi non c'è nulla da aver paura, poi se è illibata possiamo fare degli accertamenti per via rettale..."

Ecco, lo sapevo…, ho la figaa da un giorno è già tutti me lo vogliono mettere anche nel sedere. Affanculo anche il consultorio!

Certo che la vita delle persone dotate di figa è un autentico inferno: tutti che vogliono approfittarsene, ti riempiono di consigli su cosa è meglio per te pensando che sei cretina, e subito dopo ti vogliono infilare roba dappertutto.
Per non parlare degli “amici” che con la scusa di prendere insieme un caffè poi tentano di portarti a letto.

Allargo le gambe sul letto e me la guardo per bene allo specchio, se avessi il mio "ciccio" son sicuro che sarebbe già partito verso lo spazio come un missile.
Invece nulla, lei sta la e non fa niente, forse…, anzi quasi certamente, a lei piacerebbe il cazzo ma a me fa ancora senso sta cosa, che ci posso fare?

Ci sparo sopra un paio di spruzzate di deodorante Intima di Karinzia al "Lime dei Caraibi", che deve aver lasciato la precedente affittuaria dell’appartamento dove vivo e mi tiro su le mutande, che poi mi sa che devo anche passare al mercato a prenderne di nuove che queste da uomo, hanno quel sacchettino davanti tutto floscio che mica sta bene.

Il telefono in salotto squilla.
Alzo la cornetta, è Luigi, un altro mio amico sfigato che non ne ha mai vista una.
E’ così imbranato che quando è andato col Mario da una a pagamento, solo per poterla vedere, appena la tipa ha iniziato a spogliarsi è svenuto per l’emozione e hanno dovuto portarlo via con l’ambulanza.

Luigi sospira, ha un tono tra l'irrequieto e il supplichevole, prende fiato poi dice:
"Sai il Mario mi ha parlato del tuo problema e pensavo che potresti venire a farti una birretta a casa mia stasera? So che tu sei molto gentile e poi sei sempre stato speciale e bello dentro, magari potresti aiutarmi a superare il mio piccolo problema..., cioè…, sai…, quello che ho con la figa, ecco…, potremmo fare una cosina da amico ad amico, senza dirlo a nessuno...”

Sbatto giù la cornetta dopo averlo insultato e mandato tre volte a quel paese.
Ecco un altro amico di merda, non aspettano altro di avere un conoscente a cui spunta la passera per approfittarsene!

Robe da matti…, chi mai lo avrebbe mai detto.
Non sono neanche passate 48 ore da quando ho la figa...,
e già gli uomini mi stanno tutti sulle palle!!!


Nemesi
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