L'uomo Lupo...

Placebo - I Know
https://www.youtube.com/watch?v=gGGWN2T-Nno



Si aggira furtivo.
Sembra uscire fuori direttamente dalla notte che sempre preferisce al giorno.

I suoi occhi non sono quasi più umani.
Osservalo quando non se ne accorge e potrai scorgere un essere sconosciuto a questa realtà ormai piatta e plastificata.
Quello che fa, ciò che desidera con tutto se stesso, quello di cui il suo corpo si nutre è un bisbiglio, una rivelazione, l'unica per lui davvero importante.
L'unica da poter sputare in faccia alla morte.

E allora...
Allora "donne" se lo incontrate preparatevi a morire!

Lui vi prende, vi soggioga, vi blandisce, per soddisfare ogni suo desiderio, il più malsano e lascivo spingendovi ogni volta un po' più in là, fino a un luogo da cui non è più possibile tornare indietro. Culo, fighe, bocche. Non gli bastano mai, ne vuole sempre di più, ancora e ancora, insieme alle vostre vite.

Tutto, dicono, iniziò a causa di una donna che lo tradì.
Si vestì di lutto. Cominciò cercando vergini da violare in ogni modo possibile per trasformarle in sante puttane ma gli anni passano e le vergini convertitesi in followers di guru e stilisti alla moda ormai non si trovano più.

"Un vero disastro"..., mi ha confessato l'ultima volta che l'ho incontrato mentre si aggirava in cerca di donne di mezza età sovrappeso e dalle permanenti dai colori più improbabili, ad un festival musicale estivo all'idroscalo.
"Sai...", mi disse, tra una boccata di sigaro e l'altra,
"Da qualche tempo ho deciso di mutarle in oggetti. Oggetti non necessariamente utili e graziosi, l'importante è che mantengano una parvenza di purezza indecente per farle in qualche modo tornare a risplendere"

Ogni buco viola
Ogni centimetro di pelle sporca
Graffia la superficie del loro corpo.
Inizialmente dolce, poi violento e inarrestabile.
Lui gode dello sporco, del perverso che colpo dopo colpo vede e sente crescere dentro di loro. Le malcapitate che hanno incrociato il suo sguardo si sono sentito raggelare il sangue ma a dire il vero è un brivido che dura solo un attimo.

Sangue caldo che scorre.
Gonfia le tempie il ventre e la gola.
Eccitazione che cola inarrestabile tra le cosce aperte.
Frustate potenti, morsi rabbiosi.
Le sbatte per ore con spinte sempre più forti, senza perdere l'erezione.
A ogni colpo inferto il cazzo si indurisce sempre più lacerando la carne.
Ti viene in faccia, sugli occhi, per cancellare ogni barlume di luce e poi riempire ogni orifizio. Quando sembra abbia finito, è allora..., nel momento dell'abbandono, che lui riprende con più foga.
Le fotte per trasformarle.
Per svuotarle dai ricordi e da ogni pensiero.
Lava via tutto, in un sorta di reset programmato.
Nuovi oggetti risplendenti rinati di una nuova purezza, in nome dell'unico suo credo di fighe e culi aperti per sempre.
Nuovi oggetti plasmati e levigati a colpi di cazzo.

Non ha valori, non prova pena.
La sua nuova missione è l'unica cosa che ancora gli fa battere ciò che ha nel petto. Sempre di più vuole, e sempre più in la si spinge.
Forse vorrebbe perdersi ma non riesce a fermarsi e non perchè abbia qualcosa o qualcuno che lo trattenga, semplicemente aspetta...
Aspetta di trovare un giorno un altro animale come lui.
Perchè, anche se lo negherà sempre, quello che davvero desidera è che questo suo strano modo d'amare sia corrisposto.

Occhi.
Occhi gialli che escono dal buio della notte...
.

***


Qualche giorno fa l'ho rivisto in un bar della Barona.
Non era più solo.

Anche in Lei era nascosto un animale.
Un animale ferito, Lo sguardo dai grandi occhi scuri e quasi timidi ma che se osservi bene, è ancora più feroce e determinato di quello che c'è in Lui...

Un animale che si alimenta dei ricordi degli altri.
Lei seziona le loro vite, i loro cuori, in modo chirurgico, penetra le loro menti, ne spreme il concentrato di tutte le perversioni, della lussuria e degli atti più osceni e li asseconda. Rivive quei ricordi, legge i pensieri e li fa suoi. Li riplasma di nuova forma e sostanza. Gemme lucenti, cristalli di parole di verità disarmante che poi sputa sui marciapiedi delle strade in modo che chiunque passi le possa raccogliere e ne possa trarre fonte di ispirazione.

Un animale dai grandi occhi scuri, che non ha mai conosciuto l'amore.
Un animale perennemente in viaggio forse per cercare da qualche parte l'esistenza di quella cosa che chiamano felicità. Un animale che rischiando tutto ha deciso di cercarla lì. Nel suo inferno.

Ora la vedo tornare da Lui e andargli incontro.
Appare nuda e indifesa, i palmi delle mani bianchi e lisci aperti e in vista in segno di resa.

Eppure c'è in tutto questo qualcosa di strano.
E' Lei che dovrebbe avere paura,
e invece è Lui che ora sta tremando..

Occhi.
Occhi scuri che illuminano il buio della notte.



Nemesi