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Gay & Bisex

al campo di tennis il ritorno


di pirlino
03.08.2020    |    2.506    |    2 9.7
"Lo leccavo bene da sotto, mi spingevo giù e gli leccavo anche le palle non pelose, mi passavo il suo cazzo per tutta la faccia accarezzandolo in qualche modo..."
Ero ritornato sul campo da tennis,dove il custode porco e due suoi amici,porci come lui si presero cura del mio culetto,avevo voglia di essere inculato dal vecchio bavoso e anche se Michele,il mio amichetto, non c'era feci un giro per i campi in cerca del vecchio custode.
E' una normale giornata feriale, che avevo in programma di concludere con quel che per me è del sano e divertente sesso con qualche uomo bello irsuto,possente e porco con un bel cazzo. La serata è molto umida. Arrivo per le 20.45, e vedo solo due persone giocare una partita,mi avvicino a guardare il match,uno di loro e' un uomo ,l'altra invece e' una signora,giocano per un bel po' ed io aspetto con ansia di vedere se c'e' il mio custode,ma niente,dopo una ventina di minuti ,la signora saluta l'uomo e va via,al che lui vedendomi sul bordo,mi chiede se voglio continuare a giocare qualche set con lui,accetto,e' un uomo di circa 55 anni,distinto,capelli brizzolati quasi tutti bianchi,molto magro e alto, e dopo le presentazioni,iniziamo la partita che con molto orgoglio vinco io.Guardo l'orologio del campo,sono le 22.15,quindi dico che devo andare via e vado dritto in spogliatoio a cambiarmi. Poco dopo arriva anche il mio avversario e scambiamo due chiacchiere, parliamo della bella partita fatta e del più e del meno. Io, generalmente molto timido con persone nuove, stento sempre a far decollare la conversazione, mentre lui mi faceva molti complimenti su come avevo giocato, tessendo le lodi di alcuni bei punti che avevo messo a segno. Io ricambiavo i complimenti, ma appena finivo di parlare, lui ripartiva quasi subito con altri argomenti. E così ancora nel tragitto fino alle docce, continuava a parlarmi quasi ininterrottamente. La sua voce delicata e suadente, e la sua grande signorilità nei modi e nei movimenti, non lo facevano certo sembrare gay, ma nemmeno denotavano una gran virilità, tanto che ho cominciato ad avere dubbi sul suo orientamento sessuale. Ma proprio appena dopo che mi era balenato questo strano pensiero in testa, lui mi dice, tra le altre cose, di essere sposato e di avere due figlie ormai grandi. A quell'ora quasi tutti i circoli tennis sono deserti, perchè solitamente alle 21 solo gli amatori molto appassionati accettano di giocare, soprattutto nelle serate autunnali. Siamo dunque soli in un grande spogliatoio, ma non faceva freddo. Mentre sistemiamo le borse sulle panchine, lui continua a parlarmi di varie cose che nemmeno ben ricordo. Io tenevo tranquillamente la conversazione, ma rispondevo annuendo o a monosillabi, perchè continuavo a chiedermi del perchè tutto questo parlare con me, che ero praticamente uno sconosciuto. Mi sono detto che magari ognuno ha il suo carattere e lui era così, anche se i suoi modi nel parlarmi erano davvero particolari, quasi delicati. Ogni volta che lo guardavo, vedevo che lui mi guardava dritto in viso e spesso sorrideva. Trovavo il suo comportamento molto strano, ma non volevo credere ad un secondo fine, non solo per il fatto che fosse sposato, ma soprattutto perchè non mi era mai capitato di essere in qualche modo "corteggiato" da un uomo. Poi se devo essere schietto, le mie rare fantasie su uomini sono prettamente legate a sesso spinto, alle bellissime sensazioni che si provano nei momenti più trasgressivi, come quando ad esempio si prende in bocca un bel cazzo duro. Non certo sono attratto dal corteggiamento,ma da quello di essere preso da troia.
Ad ogni modo, sarà stato per l'adrenalina dello sport appena terminato ancora in circolo, per la situazione quasi surreale di un grande spogliatoio vuoto e a luci basse, e per il modo quasi intimo con cui questo signore praticamente sconosciuto continuava a rivolgersi a me, ho iniziato quasi inspiegabilmente ad eccitarmi. Di solito, durante e dopo una partita di tennis, ho sempre il cazzo molto moscio, ma proprio mentre mi denudavo completamente ho cominciato a sentire sopravvenire un'erezione. Ho tentato di contrastarla, ma si sa che l'eccitazione parte sempre dal cervello e a volte ti ritrovi a non poterla fermare. Come sento e vedo che il cazzo cominciava a diventare ben più grande, tendo subito a coprirmi con l'accappatoio, che di solito non indosso prima della doccia ma soltanto alla fine. Così, dando le spalle a lui, vado verso le docce che si trovano in una stanza separata rispetto alla grande stanza centrale dello spogliatoio, quindi chi entra nello spogliatoio non può mai vedere la gente che sta facendo la doccia. Entrando nella stanza delle docce, lui ovviamente smette di parlarmi. Le docce sono separate da pareti in muratura e di fronte ad esse un corridoio con gli appendini. Di quattro docce scelgo la seconda e, dopo aver appeso l'accappatoio di fronte, entro in doccia completamente nudo. Il mio cazzo era quasi del tutto duro e, modestamente devo dire che quando è totalmente in tiro è un bel cazzone di 19 cm. Tra l'altro, tempo fa, ho tentato un esperimento di rasatura dei peli intorno al pene e alle palle. Devo dire che a livello igienico mi trovo molto bene, e la sensazione di accarezzarsi le palle quasi senza peli è molto piacevole. Il pensiero di essere lì, nudo in una doccia con il cazzo in tiro, e solo con un uomo che fino ad allora era stato così gentile e parsimonioso di complimenti nei miei confronti, mi faceva eccitare ancora di più, ma l'istinto era ovviamente di nascondermi, così davo le spalle alla doccia, mentre attendevo che l'acqua che già scorreva diventasse calda. Poco dopo lo sento entrare. Invece di mettersi nella prima doccia da me lasciata libera, sceglie la terza, quella dopo la mia. Mi passa dietro la schiena e io mi giro solo con la testa per guardarlo. Era quasi totalmente glabro, guardo in basso e vedo il suo culo senza peli ed il cazzo moscio ma non piccolo, direi piacevole alla vista. Subito rigiro la testa ed inizio a sciacquarmi con l'acqua calda. Lui allora dice: "approfitto un attimo del bagno" e si dirige verso la toilette. Penso: è una scusa per passare di nuovo dietro di me e guardarmi meglio nudo? Anche questo pensiero mi eccita non poco, ma continuo a farmi la doccia con il cazzo ormai totalmente in tiro. Come finisco di insaponarmi, lo sento tornare dalla toilette. Subito sto attento per dargli nuovamente le spalle in modo da nascondere la mia erezione. Lui passa dietro di me e rientra nella sua doccia. Sento anche l'acqua della sua doccia scorrere, e mentre ci facciamo la doccia contemporaneamente non ci diciamo una parola. Io, avendo iniziato un pò prima di lui, finisco prima, mi giro per prendere l'accappatoio e lo indosso. Il mio cazzo dritto sbucava fuori dall'apertura dell'accappatoio che di solito allaccio approssimativamente, ma in quel momento non mi sono preoccupato più di tanto, in quanto sentivo ancora la sua acqua scorrere. Mi avvio dunque verso l'uscita della stanza delle docce, ma dopo un paio di passi mi accorgo di aver dimenticato il bagnoschiuma in doccia. D'istinto, mi giro per tornare a prenderlo, con l'accappatoio semiaperto e il cazzo dritto ben visibile. Proprio in quel momento, sento l'acqua fermarsi e vedo lui uscire subito fuori dalla doccia per prendere il proprio accappatoio. Invece di coprirmi, resto pietrificato e lo guardo dritto in faccia. Lui che non ancora si accorgeva della mia erezione, mi guarda in faccia mentre si mette l'accappatoio. Io ero immobile davanti a lui, lo vedo che butta l'occhio sul mio cazzo ma risale subito con lo sguardo quasi imbarazzato a guardarmi nuovamente negli occhi. In quel momento mi sono passate tante cose per la testa. Magari potevo dire che non era lui ad eccitarmi, ma la situazione. Oppure che non sono attratto dagli uomini in quanto tali, ma solo dalle porcate che si possono fare anche con i membri maschili. Ma non dico niente. Anche lui, con l'accappatoio appoggiato sulle spalle ma aperto, non dice niente. Ci guardiamo negli occhi, quasi nudi, io con il cazzo in tiro, lui moscio ma più grande di quanto lo avevo visto prima. Senza pensarci su più di tanto, decido di fare un passo in avanti, sinceramente con il solo intento di riprendere il bagnoschiuma nella doccia, ma proprio in quel momento anche lui fa un passo in avanti verso di me. Ci fermiamo di nuovo, uno di fronte all'altro. Dopo pochi secondi, sento la sua mano avvolgermi il cazzo durissimo. Quasi subito, socchiudo gli occhi e sospiro. Non ho più il coraggio di guardarlo in faccia, ma penso solo a godermi il suo tocco delicato che mi accarezza il pene ancora umido della doccia. In piedi, senza avvicinarsi di più a me, si spinge con la mano sotto le palle e la sensazione è bellissima. E' molto delicato e sensuale, ci sa fare. La testa iniziava ad esplodermi ormai di porche sensazioni, fino a farmi perdere pian piano ogni inibizione. Riapro gli occhi e lo guardo in faccia, lui era quasi impassibile, e con il suo solito sorrisetto continuava il massaggio erotico. Il silenzio ormai stava diventando pesante, così mi faccio coraggio e sussurro: "sì, è bellissimo così" e richiudo gli occhi in preda al piacere. Appena dopo aver pronunciato quella frase, percepisco un suo movimento corporeo. Riapro gli occhi, lui mi lascia il cazzo per togliersi l'accappatoio e riappenderlo in tutta tranquillità. Si rigira verso di me e, rapidamente e inaspettatamente, si inginocchia completamente nudo e non curante del bagnato che c'era per terra. Sapevo cosa stava per succedere, ma non avevo il coraggio di guardarlo direttamente. Sento solo il mio cazzo entrare delicatamente nella sua bocca calda. Istintivamente, poco dopo, gli appoggio una mano sulla testa, usando la sua stessa delicatezza, accompagnandolo nei suoi movimenti di fellatio. Lui inizia a farmi un pompino con i fiocchi, ed io a tirare fuori tutta la mia porcaggine. Improvvisamente le parti si invertono. Sembravo io quello più timido dei due fino a poco prima, ora invece stavo godendo del pompino di un uomo e gli stavo dicendo quasi sussurrando: "sì dai... succhiami... è fantastico". Anche se non c'è nessuno, il circolo è ancora aperto e qualcuno, tipo il custode, sarebbe potuto entrare da un momento all'altro, anche se non ci avrebbe visto subito perchè eravamo nella stanza separata delle docce. Questa cosa ovviamente rendeva la situazione ancora più eccitante. Quindi se dicevo qualcosa, lo dicevo sottovoce anche per sentire se si apriva la porta di ingresso dello spogliatoio. Il pompino è delizioso, si vede che li sa fare. Le mie inibizioni ormai stavano quasi totalmente scomparendo e, in preda ad una fortissima eccitazione, iniziai a desiderare di succhiarglielo, fantasticando di come poteva essere il suo cazzo duro, che non ancora avevo avuto modo di vedere. Mi faccio di nuovo coraggio, gli allontano delicatamente la testa con una mano e gli dico "alzati". Lui si alza subito e con la coda dell'occhio vedo che anche lui aveva avuto una bella erezione. Lo guardo dritto negli occhi e gli dico: "voglio succhiarti anch'io". Lui non risponde, ma sorride. Mi tolgo l'accappatoio con foga, facendolo cadere a terra, e mi inginocchio come lui poco prima. Scendo giù e finalmente lo vedo bene. Un bel cazzo, più grande del mio, con pochissimi peli bianchi, come i suoi capelli. Non esito a prenderglielo subito in mano per sentirne la durezza e, poco dopo, a cominciare a leccarlo con la lingua da sotto per tutta la sua lunghezza. Era pulito, appena docciato, ben duro e molto piacevole sotto la lingua. Ogni tanto mi venivano in mente dei flash di quanto surreale fosse tutto questo. Che ero andato per essere chiavato dal vecchio custode, e invece ora mi ritrovavo a fare maialate in doccia con uno appena conosciuto. Per altro, a questo punto, sicuramente entrambi bisex insospettabili. Pensieri che continuavano solo ad accrescere la mia eccitazione e a spingermi a fare e volere di più. Il gusto di quel cazzo duro era inebriante, considerando anche il fatto che era passato ormai un bel pò di tempo dall'ultima esperienza del genere. Lo leccavo bene da sotto, mi spingevo giù e gli leccavo anche le palle non pelose, mi passavo il suo cazzo per tutta la faccia accarezzandolo in qualche modo col viso ed il naso. Una sensazione bellissima avere un cazzo duro in faccia, che puoi leccare a tuo piacimento. Dopo qualche minuto di leccate, gli prendo finalmente in bocca la cappella e lo sento sospirare. Comincio a pompare con un ritmo piuttosto veloce e lo sento ansimare, ma anche lui sommessamente per non fare rumore. La situazione si faceva sempre più calda, tanto che il mio cervello era ormai partito verso nuovi desideri perversi. Lui ansimava di piacere al mio pompino, ma non diceva niente. Ancora una volta, sono io a rompere il silenzio. Ormai non avevo più bisogno di farmi coraggio, ero totalmente eccitato, quindi istintivamente gli ho detto direttamente ciò che in quel momento desideravo. Mi fermo con il pompino e, con il suo cazzo ancora davanti alla bocca, lo guardo dal basso in alto e gli dico: "voglio che mi scopi!". Lui mi sorride e mi risponde: "ci speravo", e dopo pochi secondi aggiunge: "ma non così, non ho condom". Io immediatamente rispondo al suo sorriso con un altro sorriso e dico: "lo voglio a pelle". Lui aggiunge: "ma se ci sente qualcuno..." ed io: "dai non c'è nessuno, poi siamo qui in disparte, facciamo piano e sentiamo se entra qualcuno". Lui si convince e fa cenno di sì con la testa. Non se lo fa ripetere due volte, e mi dirigo dentro la seconda doccia. Apro l'acqua, è subito calda. Mi sciacquo in mezzo alle chiappe rapidamente, poi prendo un pò di bagnoschiuma e me lo passo sul buco del culo eccitato. Non mi giro a guardarlo, ma percepisco dai rumori dietro di me. Ancora senza girarmi, chiudo l'acqua, appoggio due mani contro la parete della doccia e divarico le gambe, piegandomi un pò in avanti essendo più alto di lui. Sempre senza girarmi, gli dico: "dai, mettimelo in culo, dai". Lui è ormai pronto e, senza dire una parola, comincia a puntarmi il culo. Sento la cappella sfiorarmi il buco e subito ho un sussulto di piacere. Allungo una mano dietro per provare a guidarlo, ma non lo trovo, poi improvvisamente sento la cappella appoggiarsi bene sul mio buco. La goduria di quel tocco era sublime e mi inebriava. Rimetto la mano sul muro e lo sento iniziare ad entrare. Dico: "sìììì... cosììììì" e poco dopo sento il suo cazzo duro entrarmi facilmente ma lentamente nel culo. Mentre si fa strada, inizio a sospirare di piacere. Non prendevo un cazzo in culo da tantissimo tempo e in quel momento mi sono chiesto: "perchè ho aspettato tanto??" Ormai rapito dalla libidine, gli dico: "dai scopami, fottimi!". Lui non dice niente, ma comincia a spingere di più e sento il suo ventre piatto e le sue gambe sbattere contro le mie natiche a a buon ritmo, nè veloce o violento nè lento. Io, ormai in estasi, mi lascio andare a qualche frase di turpiloquio, tipo: "ti ho battuto sul campo, ora te mi sbatti nella doccia!". Lui non rispondeva, ma aumentava il ritmo e vigore ad ogni cosa che dicevo, fino a prendermi in mano il cazzo e a segarmi. Allora gli dico: "sìììì segami... fammi sborrare col tuo cazzo nel culo". A quel punto lui si ferma nel segarmi e mi dice: " anche a me piace prenderlo"poi continua a fottermi ormai afferrandomi i fianchi con entrambe le mani. Allora lui mi dice: "sei sicuro di voler venire così?" ed io: "sì, col tuo cazzo tutto nel culo sarà bellissimo!". Alle mie porche parole, lo sento afferrarmi il cazzo durissimo con più decisione e a ricominciare a segarmi con vigore ma allo stesso tempo con un tocco più che piacevole. Ero quasi all'apice del piacere, e i miei gridi soffocati di godimento annunciavano ormai inequivocabilmente l'arrivo imminente di un orgasmo.
Lui se ne accorge e mi infligge tre o quattro colpi di reni che mi fanno sentire tutto il suo cazzo dentro, fino alla base. Io, quasi a ringraziarlo, gli dico seguendo i ritmici singhiozzi dei suoi colpi: "sei fantastico... tu sì che sai... come fottere... il culo... di un vero porco... come me!". Dopo pochi secondi, comincio a sborrare nella doccia cercando di soffocare il più possibile le urla di piacere per non fare casino. Al termine della sborrata, lui rallenta il ritmo fino ad uscire subito dal mio culo. Sapevo bene che lui non era ancora venuto, allora mi giro subito verso di lui, mi inginocchio di nuovo davanti a lui e comincio a segarlo forte. Lo guardo in faccia mentre gli dico: "sì dai vienimi addosso... vienimi in faccia... dai". Lui non dice niente, ma lo vedo in preda al piacere che sta per venire. Lo sego ancora più forte, finchè comincia a schizzare. Uno schizzo mi colpisce il viso, vicino alle labbra. Il resto mi finisce addosso. Da vero porco, tiro fuori la lingua e lo assaggio con la punta, guardandolo negli occhi. E' salato ed un pò acre, ma gradevole. Mi risollevo, lui si allontana e senza dire niente, facciamo di nuovo una doccia. Io, con il culo un pò dolorante, riuscivo ancora a godere della sensazione di leggero bruciore e di quella inaspettata e porca esperienza di aver preso di nuovo un cazzo dopo tantissimo tempo. Per giunta, da un altro insospettabile bisex come me e maturo. Usciamo dunque dalla doccia senza dirci nulla. Non so se per l'imbarazzo di quanto accaduto o per cos'altro, non parlavamo più. Ognuno si riveste il più rapidamente possibile, mettendo a posto le proprie cose. Solo al momento di uscire dallo spogliatoio, ci guardiamo e lui mi dice: "beh, mi piacerebbe fare un'altra partita". Io sorrido e gli dico: "certamente, ho il tuo numero, ti faccio sapere quando sono disponibile.". Lui: "ok buona serata" e io: "anche a te, ciao".
Ero quasi per uscire,quando noto la luce accesa nel casolare del custode,mi avvicino e posso vedere attraverso la finestra che e' seduto sul divano a guardare un filmino porno.Busso e dopo pochi attimi,mi apre e vedendomi il suo viso si illumina e il mio culo ricomincia a pulsare."vieni dentro troietta che cosi' mi fai sborrare,che ne ho bisogno"
Appena entrato.mi fece togliere i vestiti,lasciandomi solo con il mio perizoma,e mi fece sedere sulle sue cosce mentre guardavamo il filmino,potevo sentire il suo enorme cazzo in erezione tra le mie chiappe,e la voglia di prenderlo nel culo aumento' in me.Si alzo' e prese due birre dal frigo e porgendone una a me mi disse"Beviamoci una birra che poi ti inculo".
Iniziai ad assecondare le sue richieste,o,meglio per chiamarle come faceva lui imposizioni delineando due figure distinte nel rapporto,padrone e schiavo.
Mi fece risedere sulle sue cosce,ma stavolta aveva messo il cazzo fuori e me lo spingeva nel culo,avendo spostato il mio perizoma,fino a farlo entrare completamente.Notando che il buco era bello largo,mi chiese come mai e cosi' gli confessai che l'avevo appena ricevuto nel culo nelle docce,al che lui mi chiamo' troia e rottainculo,continuando pero' a fottermi.
Dopo un po',sempre sorseggiando la sua birra ghiacciata mi fece mettere carponi sul tappeto per leccargli l'uccello.Tolto il sapore salato della sua carne dovuto al sudore,una sua frase ruppe il silenzio mentre gli succhiavo il cazzo,"devo pisciare",al sentire quella frase rallentai i miei movimenti di bocca fino a staccarmi lasciando solo che la mia mano continuasse lentamente a segarlo,"vuoi andare subito al bagno o dopo quando abbiamo finito?"gli chiesi guardandolo fisso negli occhi,e lui "finiamoci velocemente questa birra e andiamo insieme in bagno,continuiamo li mentre mi svuoto". Bevvi velocemente e sotto sforzo il resto della birra facendomi salire uno stato di piacevole euforia,in quel momento non pensavo a nulla di particolare,avevamo gia' scopato in bagno,lui seduto sulla tazza e io sopra a cavalcarlo,io seduto sulla tazza e lui all'impiedi a scoparmi in bocca oppure io appoggiato sulla lavarice e lui da dietro a chiavarmi il culo,quindi andare in bagno non era una cosa nuova,poggiai la birra vuota sul tavolino affianco al divano,lui mi afferro la mano riportandola sul cazzone eretto e mi disse"stringilo forte altrimenti piscio per strada e accompagnami in bagno". Ci alzammo dal divano e ci avviamo verso il bagno che era poco distante,nell'uscire dalla sala, poggio' anche lui la sua bottiglia vuota e accese la luce del corridoio che illuminava in maniera soft sia la sala che il bagno. Io andai avanti quasi tirandolo verso il bagno perchè avevo nella mia mano destra il suo cazzo,non si era mai verificata una situazione simile e seppur banale mi eccitò questo ruolo,entrammo in bagno ed accesi la luce,subito spenta da lui,"basta la poca luce del corridoio"annui.
Come un bravo badante posizionai il suo cazzo in direzione del water e gli dissi"ora puoi fare pipi",lui mi rispose"sono eccitato,e voglio pisciarti in faccia,devo pisciare con te nella doccia",durante questo breve scambio di battute la mia mano continuava a stringergli l'uccello,ed era effettivamente duro,leggermente curvo verso l'alto. La doccia era poco distante ma dal lato opposto della tazza,quindi mi spostai verso la doccia,tirai la tendina tutta verso il lato destro e gli lasciai l'uccello dicendogli"qui puoi farla tranquillamente",la sua risposta mi paralizzo,"togliti il perizoma",ci fu qualche secondo di silenzio"togliti il perizoma ed entra nella doccia". Una vampata di calore mi sali dai piedi fino ad arrivare al viso,sicuro il colore della mia pelle divento rosso di vergogna,ma il gioco di ombre della luce del corridoio non mostrarono questa mia fragilità,e questo mi diede coraggio,nel bagno era calato il silenzio,avevo iniziato a togliermi il perizoma quando realizzai che lui aveva gli ormoni a mille perchè aspettava impazientemente che finissi di spogliarmi segandosi velocemente,ero nudo,nella penombra del bagno,mi girai lentamente dandogli le spalle,il piano doccia era freddo,rimasi fermo aspettando una sua parola,un suo ordine che non tardo ad arrivare"girati,inginocchiati e apri la bocca",feci come lui mi aveva detto e un suo lungo sospiro anticipò una pioggia calda abbattersi sul mio volto,l'odore era forte,dalla fronte passando per le guance il suo piscio si faceva strada verso la mia bocca,amaro,un sapore amaro e caldo partiva dalle mie labbra per arrivare al cervello che lo percepiva come buono,il suo getto era ancora copioso e rivolto prevalentemente sulla mia fronte,cercai di aprire di più la mia bocca cacciandogli la lingua come altre volte avevo fatto in segno di desiderio di sborra e di piscio,lui accolse subito il mio invito dirigendo il suo piscio nella mia bocca che fu inondata,non riuscivo a berla tutta e l'eccedenza che cadeva scorreva calda e piacevole sul mio corpo bagnando anche tutto il mio cazzo lubrificando la mia mano che lo segava. Stava finendo,la parte finale della sua pisciata aveva perso d'intensità,si avvicinò ancora di più verso di me,in questi getti finali il suo piscio entrava tutto nella mia bocca,un paio di volte lo buttai tutto giù altre lo feci scivolare ai lati delle labbra. Mi ritrovai subito il suo cazzo duro in bocca e continuai il lavoro iniziato poco prima sul divano,l'odore nella doccia era forte,il sapore del suo cazzo buono,ricordo lo leccai di gusto e avidamente mentre continuavo a masturbarmi,venni subito,poco dopo anche lui ebbe il suo orgasmo nella mia bocca e come sempre buttai giù il suo caldo sperma. Dopo l'apice del piacere si complimento' con me "mi hai fatto godere come un maiale,come non godevo da tanto,sei bravo,sei ubbidiente,mi piaci cosi,non cambiare e ci divertiremo per molto tempo insieme,ora lavati,ti aspetto in sala".
Lui usci e io iniziai a farmi una doccia,in quel momento ero eccitato,felice di averlo fatto contento e orgoglioso di aver ricevuto dei complimenti,i miei pensieri erano un mix di entusiasmo e timori,dove ci avrebbe portato questa nuova fase del nostro rapporto,era un bene,un male,queste le domande che accompagnarono la doccia,il ritorno a casa e quasi tutta la notte,ma come spesso era accaduto in giornate in cui molti pensieri tormentavano la mia testa la risposta anche quella notte arrivò dalle mie gambe,mi masturbai un paio di volte e questo faceva pendere l'asticella della bilancia verso il pieno consenso e l'accettazione della mia troiaggine.In una sola serata avevo ricevuto due sborrate di cui una nel culo ed una in bocca ed una bella calda pisciata. Così, quasi come non fosse successo niente. Invece è tutto vero... sento ancora un pò di quel bruciore mentre finisco di scrivere questo racconto. Sì, perchè l'eccitazione di quanto accaduto, mi è tornata violentemente addosso dopo qualche ora, spingendomi a scrivere questo racconto erotico per condividerlo con altri bisex insospettabili come me, che avrebbero goduto esattamente come me di questa trasgressiva esperienza, e che spero avranno un'erezione nel leggerlo, così come l'ho riavuta io mentre lo scrivevo. Anzi, sarebbe altrettanto eccitante ricevere commenti e considerazioni, quindi invito i lettori di questo mio racconto a contattarmi, per condividere anche privatamente le nostre più trasgressive passioni e fantasie.

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