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Gay & Bisex

la cascina dei piaceri


di pirlino
30.01.2023    |    1.294    |    0 9.6
"Ad un certo punto prese il mio uccello in mano e affondò il suo dentro il mio sfintere, rimanemmo immobili così alcuni minuti, e cominciava a piacermi, ..."
Io sono nato in un piccolo paese del sud. Al mattino la sveglia era alle 7, fare le faccende di casa con mia madre, fare colazione, e poi correre a scuola, tutto trascorreva nella normalità, fino ad un mattino, che essendo domenica, quindi senza scuola, presi una stradina di campagna e mi ritrovai davanti ad una cascina a me sconosciuta. incuriosito dalla nuova scoperta sbirciai attraverso un finestrino chi c’era dentro casa. Vidi un camino acceso e rimasi incollato al vetro del finestrino. All' improvviso una voce grossa mi disse: “non stare li al freddo.. entra, la porta é aperta”. Seguii il consiglio e mi infilati in quella piccola stanza. All’interno c’era un letto, un tavolo ed un paio di sedie. Entrando mi avvicinai al camino.. ora faceva un caldo eccessivo.. tanto che istintivamente mi tolsi il cappotto. La voce disse… bravo.. bravo! Riscaldati prima di andare a scuola.. tu sei il figlio della signora Maria ,vero?" si sono io. "Vieni. Vieni. Bevi un po di latte caldo.. e prendi anche un pezzo di cioccolata se ti piace. L’ uomo si alzò dalla poltrona e la coperta che lo copriva cadde ai suoi piedi. Rimasi di pietra!! Non avevo mai visto un uomo con un un cazzo del genere .!!Aveva una specie di bastone tozzo e lungo tra le sue gambe!!!" Siediti, non ti mangio mica". Stavo seduto e con la testa bassa guardavo sott’occhio la sua nudità, e potevo sentire farfalle nel mio stomaco e il mio pisellino comincio' a farsi duro. Lui si spostò vicino al fuoco e lo ravvivo’ ancora di più .. faceva molto caldo… tanto caldo, Lui ritornò a sedersi e mi ordinò di andargli vicino…Come una marionetta mi spostai e mi avvicinai guardando con attenzione quel bastone che ora si era gonfiato e vibrava nell’aria… vieni… toccalo, toccalo.. senti come e' caldo stesi la mano ed a stento lo riuscii a stringere.. la mia mano era piccola. .Il pene dell uomo mi vibrava in mano. Lui disse.. vieni più vicino. Mi alzò come una piuma.. e mi ritrovai seduto in mezzo alle sue gambe senza più il pantalone e la mutanda. Mi piegò sul tavolo e con la mano prese il burro che era nel piatto e lo schiaccio’ in mezzo alle mie natiche!!Avevo capito cosa voleva fare, rompermi il culo, ed io non aspettavo altro, anche se avevo una fottuta paura, essendo il suo cazzo bello doppio. Infatti, dopo nemmeno pochi secondi, me lo mise dentro. Lanciai un urlo stridente che riempi la piccola stanza!!Quel grosso bastone era entrato dentro al mio piccolo ano!!Mi disse… Fermo.. Fermo.. resta fermo così!!Volevo morire.. sentivo un dolore pazzesco nel culo.. dolore.. bruciore.. e lo sentivo andare su e giù.. fin quando diede una spinta violenta che mi fece cadere disteso a terra con lui addosso lo sentivo respirare forte.. talmente forte e lanciò un grido… VEEENNNGGGO…Un calore mi invase tutto è sentii un qualcosa di caldo dentro il mio intestino… lo sentii uscire da dentro di me e rimasi a terra senza la forza di alzarmi.. mi sentivo sazio e senza forze…Dovevo reagire.. raccolsi le poche forze che avevo e scappai via!Quando rincasai, mi chiusi dentro al piccolo bagno e mi ripulii tutto ,non prima di toccare il mio buco pieno di sborra del vecchio, con il quale mi feci una bella sega. Passò del tempo e non avevo più dolore e bruciore. Ma ogni volta che mi toccavo l’ano… sentivo una certa voglia, quella di ritornare alla cascina, di riavere il suo cazzo nel culo. Una mattina, la mia curiosità mi riporto’ davanti la casetta nel bosco… sbirciai di nuovo… ma non c’era nessuno!. Rimasi deluso.. cercavo di nuovo quell’uomo… volevo provare ancora il suo cazzone, sentivo il culo che si stringeva e si apriva, avevo il corpo che ardeva.. Ardeva di essere violato di nuovo.. quando all’improvviso mi sentii alzare da terra. Era lui.. mi prese ,mi porto' dentro e mi spoglio’ in silenzio. Mi abbassò sul tavolo e sputo’ nella sua mano e la passo sulla sua verga… mi allargò le natiche e sputo’ di nuovo. Punto’ la capocchia sull’ano e mi spinse la verga tutto dentro al culo. Rimase fermo per un po', si accomodo dentro di me e con forza incominciò ad andare avanti e indietro spinse talmente forte che le fitte di dolore diventavano insopportabili. Dissi" piano.. piano non così forte… fai piano, si cosi… profondo… lentamente.. dai… dai… ora.. spingilo ora profondamente… daii.. arriva.. arriva.., sborrami dentro, dai".Lo sentii stringersi attorno al mio corpo.. ed il solito calore inondo’ il mio corpo. Siiiii… ora stavo provando la felicità!!Le cose andarono avanti così per qualche mese, lui mi succhiava anche il cazzo dopo avermi sborrato in culo ,io venivo 2 o 3 volte in un pomeriggio e poi mi mandava a casa con il culo pieno di sborra. Un giorno mi fece fare un bel bidet e mi disse di voler fare qualcosa di nuovo.Dopo spogliato mi mise a culo in su, e cominciò a leccarmi a lungo culo e palle, mi piaceva da morire, leccò a lungo e sentivo il culo bello umido. Venne davanti, prese in bocca il mio pisello e mi mise un dito nel culo, poi credo 2 dita, mi faceva un pò male ma lui mi succhiava e cominciava a piacermi da morire; venni subito, come sempre nella bocca del vecchio, che bevve tutto. Ero eccitato da morire, andò in cucina e tornò con 2 carote di misure diverse e disse:" vedrai che ti piacerà, ma rilassati. Cominciò a leccarmi il culo, sentivo la sua saliva che colava, poi ci mise dentro le dita, venne davanti e si prese l"uccello in bocca, poi mise una carota nel culo, mi faceva male, però resistevo, aveva smesso di succhiarmi per non farmi venire subito. Quando vide che non mi lamentavo, prese l"altra carota e me la mise pian piano dentro, la tirò fuori più volte perchè mi lamentavo, ma pian piano mi stavo abituando e la muoveva gradualmente. Mi chiese se mi piaceva, ma non sapevo cosa dire perchè era un misto di dolore e piacere, però il mio cazzo era bello duro. Tolse la carota e mi fece stendere sul fianco, lui si sdraiò dietro di me. Mi disse di rilassarmi, nel mentre mi baciava collo e orecchie (avevo i brividi)con le dita mi accarezzava palle e culo, poi senti che poggiava il suo pisello tra le mie natiche e mi disse di non toccarmi e non segarmi,e pian piano lo sentìì entrare in culo con molta cura cercando di non farmi male. Non entrò tutto ,credo solo la cappella e si muoveva avanti e indietro, mi volevo segare ma lui mi teneva le mani per non farmi venire subito. Ad un certo punto prese il mio uccello in mano e affondò il suo dentro il mio sfintere, rimanemmo immobili così alcuni minuti, e cominciava a piacermi, tanto che muovevo il culo per sentire il suo pisello andare su e giù,era bellissimo. A quel punto cominciò a stantuffarmi sempre più forte, dicendomi di tutto, che avevo un bel culo, che ero una piccola troia e rottinculo, ansimava come non l"avevo mai sentito, poi lo sentìì godere con urla liberatorie nel mio sfintere. Mi fece girare e gli sborrai in bocca in un batter d"occhio, il culo mi fece male per alcuni giorni. I nostri giochi andarono avanti per lungo tempo, gli facevo da sborratoio quasi tutti i giorni, nel frattempo aveva cambiato alimentazione, disse per avere una sborra più dolce per me. Dopo alcune settimane facemmo un 69,mi venne in bocca, e la sua crema era dolce, buona,la mandai giu tutta senza problemi, lui con la mia lo faceva sempre. Le cose andarono avanti così per un po' di tempo, a volte anche fuori, quando mi portava a pescare in posti tranquilli e isolati. Ci mettevamo dietro un cespuglio a giocare, una volta ci sorprese un suo amico, vecchio come lui, forse anche di piu', ma credo che lo avessero organizzato, almeno questa fu la mia impressione, il suo amico aveva già il cazzo fuori, e lui glielo prese in bocca subito ed il suo amico prese in bocca il mio. Avevo il culo umido perchè mentre il suo amico gli arrivava in bocca.io sborrai in bocca all"amico, ma come solito, a 15 anni ne avevo ancora voglia, entrambi lo capirono e cosi' andammo a casa su, anche per fare riprendere la loro voglia. Appena entrati in casa l"amico mi spinse sul tavolo e si mise dietro di me, mi abbasso i pantaloncini, e cominciava a farsi largo tra le mie natiche, aveva un pisello più o meno come quello del vecchio, ad un certo punto entro con un colpo secco che avvertii con lieve dolore. Poi comincio a muoversi, il mio amico osservava dicendo di non toccarmi, l'amico dietro era in calore e ci dava dentro talmente forte che mi faceva male, così il vecchio gli disse di smettere, l"amico si tirò fuori, me lo mise in bocca, e cominciai a fargli un bocchino. Intanto il vecchio disse "ora dietro ci vengo io, visto che sei bene aperto voglio farti sentire anche il mio cappellone. Me lo mise dentro di colpo, era eccitato nel vedermi succhiare il suo amico che mi venne in bocca quasi subito, mentre il vecchio mi inculava sempre più forte, ad un certo punto sentii brividi lungo il corpo e l"uccello che mi sputava dentro il culo tanta sborra come non mai, stavo venendo senza segarmi, con il vecchio che era dentro di me e mi faceva godere come non ho mai goduto, quando ha estratto l'uccello sentivo la sborra colare lungo le cosce. Fino a 17 anni le cose continuarono così, bevevo la sborra del vecchio, e lui mi riempiva il culo di sborra, io sempre la sua bocca. Avevo imparato a godere prendendolo in culo senza segarmi, anche l"amico ci era riuscito. Una volta ha voluto che andassi a casa sua, dissi di si perche' mi piaceva molto il suo cazzone.Arrivato a casa sua ho trovato anche un altro uomo, davvero brutto, grasso, calco e sui 70 anni, ma con un cazzone di oltre 22 cm, che gia' aveva messo in bella mostra, ed insieme mi hanno rotto il culo per oltre tre ore. Oramai ero succube dei loro cazzi, e per un po' di tempo andavo a casa sua per farmi chiavare come la troietta che ero divenuta. Poi per gli studi lasciai il paese, ma trovai tanti altri cazzi con cui dilettarmi.
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