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Gay & Bisex

al campo di tennis


di pirlino
05.07.2020    |    4.909    |    2 9.3
"Dopo poco sentii suonare alla porta, lui aprì, sentivo delle voci ma mi sembrava fosse più di una persona, preso dalla curiosità sbirciai e vidi due signori..."
Oramai al secondo liceo ero divenuto la troietta e succhiacazzi di Michele,un ragazzo del terzo,che se ne approfittava di me ogni qualvolta aveva le palle piene di sborra.A volte ,dopo essersi fatto fare un bocchino dalla sua ragazza,essendo ancora in tiro mi chiamava e andavamo nei cessi dove mi inculava fino a che si svuotava le palle dell'ultima goccia di sperma.Lo facevamo dove capitava, negli scantinati, sulle terrazze dove si lavavano i panni, dietro i cespugli.Ultimamente, aveva preso a giocare a tennis, affittavamo il campo e giocavamo delle ore e dopo la partita ovviamente c'era la doccia ristoratrice, non c'era doccia dove io non dovessi farlo contento, una volta mi ricordo che mentre c'erano due adulti che non conoscevamo che si cambiavano io ero dentro una doccia con Michele che lo spompinavo, ormai ero alla soglia dei miei 17 anni e ero un esperto succhiatore nonchè bevitore di sperma, la cosa era troppo bella per lasciar stare.
Al campo di tennis c'era il custode, un uomo rozzo sui 60 anni puzzolente, sempre sudato, e mani sporche, mi ricordo che era una bella giornata di sole e gli altri non c'erano cosi io e Michele andiamo a giocare a tennis da soli, partita bella e lunga e alla fine nelle docce mi chiede di farlo divertire, eravamo gli ultimi ad aver affittato il campo e sapevano che non sarebbe arrivato nessuno, la nostra testolina ingenua ci fece pensare di essere tranquilli, dopo un bel pompino, mi fece mettere a 90 sulla panca degli spogliatoi e inizio una lenta e lunga inculata; sul più bello si spalancò la porta e apparve lui, il custode, che vedendoci fare quelle cose ci disse" e bravi porcellini", Michele si fermò di colpo, ma lui gli disse - no continua che mi piace vedere la troietta che si fa inculare -. mentre si avvicina abbassa la chiusura lampo e tira fuori un cazzo non lunghissimo ma molto largo, l'odore di piscio e di sporco si sentiva da lontano, più si avvicinava e più avevo paura che dovevo prenderlo in bocca, si posizionò davanti a me e me lo mise davanti alle labbra, io aprii la bocca ma appena preso mi venne quasi da vomitare, ma lui mi prese la testa e con forza me lo cacciò dentro, aveva un sapore forte di piscio. Michele nel frattempo era venuto si vestì in fretta e scappò via; mentre usciva il custode gli disse - e non dire niente a nessuno altrimenti sono affari tuoi -.Mi ritrovai da solo nello spogliatoio con il custode che mi pompava la bocca e dopo poco mi sborro in bocca, sembrava non finire mai, era tanta e
molto densa,me la fece ingoiare tutta e appena finito io credevo che potevo andarmene e invece lui mi ferma e dice - dove vai?! anche io voglio assaggiare il tuo bel culetto giovane -; mi prese un colpo aveva un cazzo troppo largo, ma a lui non interessavano le mie proteste, mi fece rimettere a 90 sulla panca, mise del bagno schiuma sul cazzo e me lo infilò dentro. un dolore lancinante mi squarcio' le budella, mi pompò non so per quanto tempo e quando venne nel mio culetto dolorante non avevo più forza. a quel punto lo tirò fuori e me lo mise in bocca ordinandomi di pulirlo, era sporco di sperma e di residui del mio culetto e di sborra di Michele ma a lui non interessava dovevo farlo e basta. appena finito mentre mi rivestivo mi disse - e domani sera devi passare da me giù al gabbiotto, e non ti scordare che posso dire a tutti cosa fate voi qua dentro... -.avevo il culo dolorante ma essere stato preso con una certa violenza mi fece eccitare e a casa mi sparai una grande sega.La mattina dopo mi alzai ripensando alla sera prima e al custode e di come mi aveva usato ed ero di nuovo eccitato. mi sono alzato di corsa e sono andato in bagno nella speranza che nessuno notasse la mia eccitazione. Arrivato in bagno mi feci una sega paurosa infilandomi il manico della spazzola nel culo; feci una sborrata fantastica, nel bagno c'era odore di sperma, me l'ero fatta sulla pancia e da li colava sui pochi peli che erano presenti sul mio pube, ero ancora indietro con lo sviluppo nonostante i miei 16 anni, avevo un cazzo non troppo grosso, pochi peli solo li, palle e culetto liscio e devo dire che non mi sorprendeva che ai miei amici piacesse farlo con me.Sono andato a scuola ma ero mentalmente assente, ero impaziente di rivedere il custode, alle 18 dovevo stare presso il suo casolare vicino ai campi da tennis, la mattinata a scuola sembrava non finire mai, alla campanella d'uscita mi involai verso l'autobus per arrivare a casa il più velocemente possibile e fare subito tutti i compiti. passavano le ore e nel pomeriggio passarono a chiamarmi gli amici ma io dissi di sentirmi poco bene e che non sarei uscito quel giorno. Michele, preoccupato, mi chiese se c'entrava qualcosa con quello che ci era successo la sera prima e io dissi - no tranquillo quel porco si è sfogato e mi ha lasciato andare -.
Erano quasi le 18 e mi incamminai verso il casolare del custode dei campi da tennis.
mentre mi avvicinavo ero preso da un misto di eccitazione e paura; rimasi un pò impalato davanti alla porta ma alla fine bussai, sentii la sua voce forte e molto autoritaria che diceva avanti. appena dentro sentivo il suo odore di uomo, aveva un odore forte di sudore, da uomo che aveva faticato tutto il giorno. la sua casetta era piccolina, appena entrati c'era una sorta di salottino con divano, tv e un angoletto per cucinare, poi c'era il bagno e una sola camera con un lettone vecchio.Quando mi vide disse - ah sei tu troietta, allora sei venuto, ti è piaciuto il mio cazzo ieri -; io non dissi niente ma il mio silenzio suonò certamente come un si, infatti mi disse: - fai una cosa vai di la nella camera spogliati e aspettami che arrivo subito, vado in bagno e arrivo -.Andai di la mi spogliai e aspettai che arrivasse, poco dopo arrivò completamente nudo, la sera prima solo il cazzo avevo visto, era bassino, peloso, cazzo corto e largo, pancia molto pelosa, si sentiva tutto il suo odore misto di sudore e piscio, si mise sul letto e mi disse" e brava la mia troietta ora devi farmi godere".Mi ordinò di iniziare a leccarlo sul corpo, mi fece leccare i capezzoli e avevo vicino le ascelle che emanavano un forte odore di sudore, mentre leccavo lui mi toccava il culo sembrava impazzire per il mio culetto liscio, ci infilava dentro le dita e ci giocava ad un certo punto mi disse di prenderglielo in bocca e io ovviamente non mi feci pregare, appena preso in bocca quasi vomitavo ma resistetti, sapeva di piscio, mi ordinò di pulirlo per bene e di leccare anche le palle. dopo poco che lo pompavo mi disse - che bella troia che sei! ora però devi dimostrarmi obbedienza e allora scendi e leccami i piedi -. non sapevo cosa fare, rimasi fermo e allora lui mi prese per i capelli e mi disse - dai troia fai quello che ti chiedo", mentre leccavo i piedi mi aveva fatto posizionare con il mio culetto verso la sua faccia e lui continuava a giocarci, ogni tanto mi strizzava palle e cazzo, mi diede anche delle sculacciate. ad un certo punto mi fece mettere a pecora sul letto e mi disse - ora il tuo uomo ti scopa bella troietta -; sputò sul buco e mi impalò. Ho sentito dolore quando è entrato ma ben presto divenne piacere, quando mi venne nel culo simultaneamente sborrai anche io senza toccarmi, se ne accorse e mi disse - brava la mia troietta -; poi mi fece alzare e mi disse - vieni in bagno che me lo pulisci -. mi fece mettere nella vasca da bagno, mi mise il cazzo in bocca sporco di sperma e degli umori del mio culetto e me lo spinse dentro dicendomi -dai puliscilo - era ormai moscio, ma ad un certo punto sento qualcosa di caldo e di acre che invade la mia bocca, mi stava pisciando in bocca e mi teneva la testa; appena mi lasciò sputai il più possibile. Senza preoccupazione mi disse: - giovedì è il mio giorno libero passa alla solita ora che ti faccio divertire con un mio amico e ricordati di non mancare -.arrivai a casa e corsi in bagno a lavarmi con la paura che potesse sentirsi l'odore di piscio e cazzo che avevo indosso.Sentivo ancora il suo cazzo odoroso in bocca. quella pisciata in bocca mi aveva schifato, ma anche eccitato. nonostante la doccia ero ancora eccitato e il mio cazzo, seppur non di grosse dimensioni, era in tiro. solo soletto nella cameretta mi sono poggiato sul letto e mi sono lasciato andare ad una lenta sega;anche perche' i miei non c'erano. Dopo essermi rilassato con una bella sega ho iniziato a pensare al giovedì e al fatto che ci fosse anche un suo amico, preso dai pensieri mi addormentai, ero praticamente nudo coperto solo dall'asciugamano.
Dormii tanto, perchè venni svegliato dalla mamma che mi venne a chiamare per cenare, con mia enorme vergogna ero rimasto nudo, l'asciugamano era caduto e lei mi vide nudo e mi disse che ero divenuto un bel maschietto con un bel giocattolino tra le gambe e come se niente fosse me lo carezzò e se ne andò.Arrivò finalmente il giovedi', ero ansioso e eccitato, mi presentai nella casa del custode come da accordi e bussai. la sua voce cavernosa e autoritaria mi disse avanti, entrai, lui mi vide e disse - ecco la mia troietta, dai vai in camera da letto e spogliati - io gli dissi - ma il tuo amico? - e lui rispose - e brava la mia troietta hai fame di cazzi oggi?! non ti preoccupare ne avrai -.Mi fece andare in camera da letto e mi disse di indossare quello che trovavo sul letto. arrivato in camera da letto trovai delle calze a rete, delle mutandine a perizoma e un piccolo reggiseno; le indossai e devo dire che davanti allo specchio sembravo proprio una troietta. Dopo poco sentii suonare alla porta, lui aprì, sentivo delle voci ma mi sembrava fosse più di una persona, preso dalla curiosità sbirciai e vidi due signori anziani sulla 60ina. quando li vidi venire verso la camera mi buttai sul letto facendo finta di niente, entrarono e appena mi videro dissero al custode che aveva ragione, sembravo proprio una bella troietta.
Si spogliarono uno era bassino come il custode un cazzo normalissimo ma bello scappellato e l'altro alto almeno 1,90 e appena nudo mise in mostra un cazzo di almeno 20cm e largo.Si misero nel letto con me ma il custode rimase vestito a guardare seduto
sulla poltrona, mi iniziarono a tastare e toccare soprattutto il culetto, ad un certo punto quello bassino mi da un bacio in bocca infilandomi la lingua in gola, piano piano mi sentii spogliare e mi ritrovai il cazzo del bassino in bocca mentre l'altro mi leccava il cazzo e tutto intorno; ero eccitatissimo. mi fece girare e inizio a leccarmi il culo, una sensazione bellissima, avevo un cazzo in bocca e una lingua che mi penetrava sempre di più, mentre ero intento a gustarmi quei due cazzi sentii l'odore forte e acre del custode, si era spogliato e me lo stava dando da succhiare insieme all'altro, alternavo il suo all'altro e mentre facevo questo ho sentito una dolore al sedere, il lungo era entrato, lo aveva grosso ma il custode mi teneva e non potevo divincolarmi; però, passato il primo momento, il mio culetto ormai allenato iniziò a godere di quella presenza. non ci volle molto a sentirlo sborrare nel mio intestino; contemporaneamente il basso sborrò nella mia bocca mentre il custode era ancora in tiro, si levò e mi fece pulire i cazzi dei sue suoi amici. Nel frattempo loro si rivestirono e dissero al custode che ne era valsa la pena, che ero bravo e che la cosa si poteva organizzare ancora al solito posto.Quando uscirono chiesi al custode di cosa parlavano e lui mi disse - tu zitto e pensa a farci godere. vedrai che ti porto in un bel posto dove avrai tanti bei cazzi a disposizione. e ora vieni in bagno -. ormai sapevo cosa voleva, mi misi nella vasca, aprii la bocca e lui mi infilo' il cazzo dentro e inizio a pisciare, mi colava addosso, un pò la mandai giù, appena finito di pisciare mi prese per la nuca e inizio a scoparmi la bocca fino a sborrare tutto dentro. Mi fece uscire dalla vasca, mi rivestii e andai via.Ovviamente andai altre volte da lui sempre nell'attesa di andare in quel posto.
ovviamente non trascurai mai i miei amichetti, anzi ne coinvolsi altri... ma questo lo racconterò in un'altra storia.
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