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Gay & Bisex

sottomesso a Giovanni


di pirlino
10.01.2022    |    4.605    |    3 9.6
"Io aprii la bocca e sentii un getto di urina arrivarmi dentro..."
Ero ancora un ragazzino quando capii che oltre a piacermi gli uomini maturi,mi piaceva anche essere sottomesso a loro e abbandonarmi alle loro voglie obbedendo ai loro piu' indecenti desideri, e scoprii questo grazie a un amico di famiglia,Giovanni: aveva 62 anni, era un bell'uomo alto 1,80 cm, aveva ancora un bel fisico, aveva solo messo un po' di pancetta,ma aveva due belle gambe pelose e sode, e soprattutto un gran bel pacco in mezzo.Ricordo che da sempre era a casa nostra, lui era scapolo e capitava spessissimo che pranzasse da noi per le feste o le domeniche, spesso in estate si andava tutti al mare insieme, ed io,che da quando avevo compiuto i 14 anni, avevo conosciuto le pulsioni sessuali, mi ero spesso ritrovato in spiaggia ad ammirarlo, e soprattutto ad ammirare il suo pacco che vedevo decisamente essere bello grosso.
Mi ero sparato numerose seghe pensando a lui, ma pensavo fosse solo e soltanto un sogno irraggiungibile. Nonostante non avesse nessun grado di parentela, in segno di rispetto lo chiamavo zio.
Era giugno, le scuole erano finite ed un sera mi chiese se l'indomani mattina potevo andare da lui a dargli una mano ripulire il suo garage dalle cianfrusaglie che aveva accumulato.Io accettai di buon grado, mi faceva piacere potergli dare una mano.
Ed eccomi li a casa sua l'indomani mattina alle 9; mi venne ad aprire con addosso solo un paio di pantaloncini, anzi per essere esatti erano un paio di jeans tagliati, in pratica poco piu' di una mutanda.
Io per un attimo lo guardai estasiato, poi ritornai alla realta' e dissi 'zio dai, hai gia' deciso cosa buttare?', lui:"Si ho gia' pensato a tutto'", cosi' andammo in questo garage che era sotto la casa ed iniziammo a lavorare.
Mentre eravamo intenti a prendere le cose diverse volte mi strusciava contro il sedere il suo cazzo, lo sentivo bene, capii che non aveva messo null'altro che quei pantaloncini e la mia eccitazione crebbe, ma non potevo darlo a vedere e comunque non feci caso a quei strusciamenti, pensavo fossero casuali e non mi dispiacevano affatto, anche se notai che man mano lo sentivo sempre piu' duro.
Ma continuammo il lavoro, dopo un' oretta da quando avevamo iniziato, trovai sullo scaffale uno scatolone pieno di riviste porno: vidi solo le prime e con aria sarcastica gli dissi 'zio di queste che ne dobbiamo fare?' e lui 'le vuoi tu? Senno' me li porto di sopra, sai come e', anche alla mia eta' a volte vengono determinate voglie.'Gli consegnai lo scatolone e lo porto' di sopra.Avevamo quasi finito quando trovai una valigetta lui mi disse 'dammela la porto sopra ci sono dei giochi dentro.' E dopo aggiunse 'beh se sei bravo magari ti ci faro' giocare' e con questa frase enigmatica se la porto' sopra.Io ero curiosissimo di sapere cosa c'era dentro,ma non chiesi nulla.
Finimmo che era quasi ora di pranzo e mi propose di mangiare da lui e accettai. Dopo pranzo mi propose di bere una birra rilassati in salotto per ripagarci dalla fatica, io dissi 'bene una bella birra fresca in relax mi va'.
Eravamo seduti sulle poltrone mentre sorseggiavamo la birra e mi disse 'sai adesso ci vorrebbe un bel pompino, magari con ingoio finale!'
Io quasi mi soffocavo ma come se nulla fosse gli risposi che 'beh ci vorrebbe una bella donna per farlo' e lui 'no anche i maschietti li sanno fare' e aggiunse 'vero no?'
io feci finta di non capire, e lui fece qualcosa che mai mi sarei aspettato, si alzo' venne davanti a me e si calo' i pantaloncini denudando un cazzo da paura, bello grosso di circonferenza e con due palle enormi sotto.Io rimasi impietrito non sapevo che fare.
Mi disse 'dai ciuccialo un po' allo zio', io sgranai gli occhi e rimasi fermo e lui mi disse 'lo so che ti piace, gli sguardi a mare li vedevo, ma non pensavo ti piacesse succhiare cazzi, invece la settimana scorsa ti ho visto dietro la stazione che facevi un pompino ad un tizio, e vedevo che ci sapevi fare. Chissa' quanti ne hai gia ciucciati troia'.
Io provai a negare, ma mi disse 'beh o me lo succhi o lo dico a tua madre dove ti ho visto, e poi non fare il prezioso, lo so che lo vuoi tutto!' me lo avvicino' alla bocca ancora di piu', io aprii la bocca, mi prese la testa e me lo sbatte' tutto dentro, non era ancora al massimo dell'eccitazione, ma comunque mi riempiva tutta la bocca .
'Troia fammi sentire la lingua ' io ormai ero completamente in suo potere e cominciai a leccarglielo 'ummm bravo ci sai fare di lingua '.
Dopo un paio di slinguazzate era durissimo. Mi lascio' la testa, si sedette nuovamente in poltrona e mi disse 'dai vieni qui e completami sto pompino forza!'
Mi inginocchiai ai suoi piedi e comincia a spompinarlo di gusto sentivo che mugolava di piacere, stava gradendo il servizietto.
Mentre continuavo ad avere il suo cazzo in bocca mi spingeva la testa contro il suo cazzo lo sentivo arrivarmi in gola e nonostante a volte mi veniva qualche conato, lui continuava a scoparmi la bocca.Mi lascio' la testa,mi fece uscire il cazzo completamente fuori dalla bocca e comincio' a frustarmi le guance il mento e le labbra con il suo cazzone duro.
Me lo torno' ad infilare in bocca e disse 'ciuccia che sei un ciucciacazzi nato'.
Si tolse i sandali e con un gesto deciso prese la mia testa e la porto sui suoi piedi 'dai lecca' io rimasi fermo oltre al cazzo e alle palle, non avevo mai leccato altro agli altri maschi con cui ero stato, mi diede un ceffone e mi disse 'forza lecca o ne avrai altri'.
Gli leccai i piedi, simulando una pompa al suo alluce 'umm bravo impari subito'.
Il cazzo si era un po' afflosciato nel frattempo ma ormai io desideravo ardentemente bere la sua sborra, quindi mi staccai dai piedi e risali ,'ti piace il cazzo troia che sei' ma non me lo fece prendere in bocca, si alzo e ando' nel bagno facendosi seguire da me.
Mi fece sedere sul cesso e mi disse 'apri la bocca forza', io obbedii.
Lui mi appoggio' la cappella sulla lingua senza far entrare il cazzo in bocca, io provai a cercare di succhiarglielo ma mi blocco' la testa, non capivo cosa volesse fare, quando improvvisamente sentii il suo piscio arrivarmi in bocca 'bevi troia se cade a terra te lo faccio leccare'.Io deglutii quello che avevo in bocca e lui esperto mi pisciava piano in bocca dandomi il tempo di berlo tutto.Ero sconvolto avevo voglia di vomitare, anche se il gusto non mi era dispiaciuto. Fini' e si scrollo' il cazzo su di me, poi me lo rimise in bocca tutto e mi scopo' con foga la bocca: sentivo che mi entrava sino alla gola, disse 'basta voglio schizzare'.Mi tenne la bocca aperta e si masturbo' davanti a me fino a sborrarmi in faccia e in bocca poi mi disse 'dai puliscilo' cosi gli leccai le ultime gocce di sperma dalla cappella.
Si stacco da me, mi fece alzare, e mi disse 'bravo ciucciacazzi hai una bocca fatta a posta per succhiare' io ero in silenzio non sapevo che dire, mi osservo' e mi disse 'dai spogliati che sei sporco,e a casa cosi' non ci puoi tornare'.Effettivamente avevo vistose macchie di sperma sulla maglietta e anche sui pantaloni, aveva eruttato una quantita' enorme di sperma,e notai anche delle macchie di piscio, quindi, non avevo scelta, mi spogliai e notai che anche i boxer erano macchiati di sborra tanta era stata l'eccitazione che ero venuto senza nemmeno toccarmi, quindi tolsi anche questi e gli diedi tutto per lavarlo.
Lui usci' dal bagno e ando' a mettere tutto in lavatrice, anche i suoi pantaloncini, io mi sciacquai la faccia, levandomi lo sperma che mi era arrivato anche tra i capelli.
Dopo un po' lui mi chiamo' per andare in salotto con lui.Mi sentivo imbarazzato stare nudo davanti a lui, ma andai comunque, ci sedemmo in silenzio, accese la tv come se nulla fosse successo.Io speravo che la lavatrice facesse in fretta, dopo un quarto d'ora di questa atmosfera di attesa si alzo' e ando' a telefonare, mise il vivavoce in modo che potessi sentire. 'Pronto Marco, sono Giovanni' telefonava ad un suo amico che non conoscevo, non capivo come mai volesse farmi sentire la telefonata?,ma dopo capii, 'allora Giovanni era come dicevi tu? si e' rivelato un vero ciucciaminchie?' rispose il suo amico. Io capii che parlavano di me.E lui 'si', fantastico ha una bocca che e' meglio di una fica, l'ho riempito di sborra e piscio; ha bevuto tutto fantastico'-mi sentivo umiliato e sottomesso a lui- 'e il culo come ce l'ha?' Giovanni rispose 'beh ancora non lo so, ma penso che potrebbe essere una troia fantastica anche di culo'.Mi chiamo', e io andai da lui, mi disse di dire al suo amico come era stato succhiargli il cazzo, io ero imbarazzato,ma lui mi disse 'forza troia non ti vergognare, che se sei bravo assaggerai pure il suo'.Io presi la cornetta e cominciai a dire al suo amico che Giovanni aveva un cazzo stupendo e che la sua sborra era meravigliosa, lui mi venne dietro e insalivatosi un dito me lo ficco' su per il culo, emisi un gemito tra dolore e piacere, mi bloccai a parlare mentre lui con il suo dito mi scopava il culo, lo tiro' fuori e me lo diede in bocca a ciucciarglielo, mi fece insalivare tutte le dita, poi mi ricomincio' a scopare il buchetto prima solo il medio e poi infilo' piano le altre dita arrivo' a mettere 4 dita dentro mentre io gemevo tra piacere e dolore ma il mio cazzo apprezzava, ero durissimo.Intanto il suo amico al telefono ascoltava, riprese la cornetta e gli disse 'ummm ha un bel culetto un po' stretto ma ancora per poco'.
Lascio' la cornetta, ma non chiuse la chiamata, si mise dietro di me, mi abbasso' a pecorina, e comincio' a leccarmi il buchetto, io era al massimo dell'eccitazione, sentire la sua lingua dentro mi dava sensazioni mai provate, stavo godendo da matti. Si giro' e mi diede il suo cazzo in bocca 'troia dai leccalo per bene, lascialo ben insalivato che dopo te lo voglio far sentire tutto in culo' io mi bloccai e mentii 'no dai non l'ho mai preso dietro' ormai il culo dopo essere scopato dalle sue dita, lo volevo dentro di me,ma il pensiero del suo gran coso in culo mi spaventava…E lui 'dai che il tuo culo lo vuole, ho sentito come godevi mentre ti scopavo con le dita, forza leccamelo dai'.Lo presi in bocca e lo sentii ridiventare duro sotto i colpi della mia lingua, quando era al massimo dell'erezione me lo levo' dalla bocca e ando' a mettersi dietro di me. Comincio' a sbattermelo sulle natiche, poi con le sue mani mi apri' le chiappe e avvicino' la cappella al buco, la sentivo appoggiata al mio buchetto, dura.Con un colpo secco entro' dentro, io lanciai un grido e lui schiaffeggiandomi le chiappe 'zitta troia che tanto anche se urli te lo spacco lo stesso sto culo'.Era fermo tutto dentro, appena senti' che mi ero rilassato, visto che il culo si era abituato alla sua presenza, comincio' a muoversi, mi stava scopando prima lentamente, poi sempre con piu' foga.Lo sentivo tutto, sentivo le sue grosse palle sbattermi sulle chiappe e poi lo tirava fuori del tutto per poi riaffondarlo dentro con sempre maggior vigore, mentre mi scopava mi schiaffeggiava le chiappe e poi mi strinse con le sue mani il mio cazzo e mi sego'Dopo tre colpetti venni sulla sua mano, lui me la porto' alla bocca 'forza troia lecca'.
Io leccai la sua mano pulendola dalla mia sborra. Lui continuava a scoparmi sentivo il ritmo che stava aumentando e il suo cazzo mi sembrava sempre piu' grosso dentro il mio culo, mi strinse i fianchi e diede un altro paio di colpi veloci,lo sentii venire dentro di me, mi riempiva il culo con la sua sborra.Stette un paio di minuti ancora dentro di me fermo, poi lo estrasse quando era moscio, me lo mise davanti la bocca 'dai puliscilo', io lo leccai togliendogli le ultime gocce di sperma rimaste.Riprese la cornetta, io avevo completamente scordato il suo amico al telefono che aveva sentito tutto e gli disse 'beh come hai sentito gli ho allargato anche il culo, e' fantastico da scopare come una troia'.
E Marco rispose 'mi sono sparato un sega sentendovi, me lo devi far provare intesi?' e lui 'certo appena si puo''.Parlavano come se non fossi li, ero il suo schiavetto. Chiuse il telefono e ando' in bagno, dicendomi di seguirlo, 'dai lavami il cazzo forza', io obbedii capendo che ero completamente in suo potere, gli feci il bidet e andai pure a prendergli un paio di slip che gli misi.Si rivesti' e ando' a prendermi una tuta da farmi indossare visto che i mie abiti erano ancora bagnati 'gli dici a tua mamma che mentre prendevi le cose dal garage ti sei sporcato, e ti ho prestato questa', non mi aveva portato intimo, quindi indossai la tuta, mi riaccompagno' a casa e se ne ando'.Per tutta quella settimana non lo vidi ne' sentii, io evitavo di poterlo incontrare ed evitavo di nominarlo a casa, non sapevo cosa provare, mi sentivo usato, umiliato, ma mi era piaciuto tantissimo sapevo che se mi cercava di nuovo non avrei potuto dirgli che si per qualsiasi sua voglia.
La domenica fu a pranzo da noi, si svolse tutto come al solito, come se nulla fosse accaduto, io evitavo di incrociare il suo sguardo, ma a parte questo tutto normale. Finimmo di mangiare e lui mi chiese se l'indomani mattina ero libero e se mi andava di accompagnarlo che doveva andare in un'altra citta' per lavoro e che si seccava a fare strada da solo.Io, a dire il vero, immaginando quello che poteva succedere l'indomani ero eccitato e quindi dissi di si', poi mi ritirai nella mia stanza.
Rimase un altro paio di ore parlando con i miei poi disse 'vado, grazie sempre di tutto prima di uscire vado da Enzo, cosi' ci mettiamo d'accordo per domani'.
Venne nella mia stanza, entro' e si chiuse la porta alle spalle io ero seduto, si avvicino' si abbasso la zip, lo tiro' fuori e mi disse 'dai fammi una sega veloce' ed io 'ma sei pazzo e se vengono i miei? ' e lui 'dai muoviti che non viene nessuno, tuo padre sta guardando la tv e tua mamma sta lavando i piatti'.Io lo presi in mano e lo segai senza nemmeno guardalo, ero troppo in tensione per la situazione, appena stava per godere me lo avvicino in faccia, senti un odore forte di urina e sudore ma non potevo far altro che assecondare le sue voglie; lo presi in bocca e ingoiai la sua sborra. Si ricompose e mi disse 'bravo il latte ti piace', io non risposi.Lui ormai soddisfatto mi disse 'per domani alle 8 fatti trovare pronto che ti porto con me, non mi fare aspettare ti raccomando', io 'Ok domani alle 8 saro' pronto mi suoni ed esco, ciao, a domani'- lui- 'ciao a domani e un'ultima cosa non mettere nulla sotto, ti voglio senza mutande hai capito?' io 'va bene'-lui-'allora a domani troiona .'
Usci', saluto' i miei e se ne ando'.Quella notte dormii poco, ero agitato per l'indomani cosi alle 6 e 30 ero gia' sveglio, andai in bagno mi svuotai completamente e mi pulii, mi vestii solo con un paio di pantaloncini al ginocchio e una maglietta, senza intimo, come mi aveva ordinato lui. Era strano sentire il cazzo libero e il buchetto a contatto direttamente con i pantaloni ma dopo un po' non ci feci nemmeno piu' caso. Puntualissimo, anzi in anticipo, alle 8 meno 5 minuti era davanti casa.Non aspettai nemmeno che suonasse, uscii di corsa salutando velocemente i miei.Lo salutai e salii in auto,'vedo che sei stato puntuale, bravo' mi disse, poi accese l'autoradio e non mi rivolse piu' la parola.Io ero curioso, volevo sapere che intenzioni aveva, ma non osavo chiedere, notai che nel sedile posteriore c'era la valigia che avevo visto in garage da lui, chissa' cosa conteneva?
Avevamo gia fatto 10 minuti di strada quando mi resi conto che non stavamo andando verso le autostrade, ma verso la sua casa in campagna, conoscevo bene la strada e la casa, c'eravamo stati tante volte con i miei a passare delle giornate o per le scampagnate.
Non era vicinissima, ci volevano circa 40 minuti di strada per arrivare. Gli ultimi tratti di strada erano completamente in campagna senza nulla attorno.Il viaggio continuava, ogni tanto allungava la mano e mi stringeva il cazzo o il capezzolo attraverso la maglietta.
Finalmente arrivammo nell'ultimo tratto di strada, non c'era piu' nessuno intorno a noi e il rischio di incrociare altre macchine era quasi inesistente, mi prese la mano e la porto' sul suo pacco.'Dai, tiramelo fuori e comincia a segarlo'. Io obbedii, gli abbassai la zip e denudai il suo cazzo, sentii subito appena glielo tirai fuori un forte odore ma cominciai lo stesso a menarlo, subito dopo un paio di colpi di mano era gia duro.'Abbassati e leccalo' cosi' feci mentre lui continuava a guidare, arrivammo davanti al cancello che aprii ed entrammo.Mi fece entrare in casa facendomi portare la valigia. Mi avvicinai al tavolo per appoggiarla mentre lui richiudeva la porta,venne dietro me, mi tolse la maglietta e mi strinse i capezzoli ,'ummm' gemevo, mi piaceva sentire le sue mani addosso.
Mi tolse i pantaloni, 'brava, troia vedo che hai obbedito, niente intimo' me lo fece sentire duro contro il culo ma non si spoglio'.Apri' la valigia e vidi che era piena di oggetti sessuali, alcuni non li avevo mai visti. Ne prese uno, non so nemmeno adesso come si chiama, era una specie di cintura con un fallo al centro, mi infilo' il fallo in culo e allaccio' la cintura 'cosi te lo faccio diventare bello largo'.Mi dava fastidio sentire quel coso dentro ma non dissi nulla, sapevo che dovevo solo obbedire, dopo un po' mi abituai a quella presenza e camminavo quasi senza accorgermene di averlo in culo.'Dai vieni qui e spogliami'. Era seduto su una poltrona mi avvicinai, cominciai a spogliarlo, gli tolsi le scarpe ed i calzini,'leccami i piedi, forza' glieli leccai per 15 minuti abbondanti, finche', stanco di questo giochetto, si alzo', si fece sbottonare la camicia e leccare i capezzoli e le ascelle.
Poi volle che gli togliessi i pantaloni, notai che aveva ancora addosso gli slip che gli avevo messo io, gli tolsi pure questi, 'troia da quel bidet che mi hai fatto tu non me lo sono lavato per dartelo bello odoroso' mi prese la testa e mi sbatte la faccia contro il suo cazzo, sentii il forte odore di urina e sudore che emanava, mi fece leccare le palle e volle che gli leccassi anche il culo, almeno questo se l'era pulito.Dopo un po' di slinguazzamenti al suo buco e alle sue palle, non volle farmi leccare il suo cazzo, mi fece mettere in piedi, prese i suoi slip che aveva indossato per una settimana e me li mise sotto al naso facendomeli annusare, non so, ma quell'odore di maschio mi inebriava.Ando' al tavolo dove c'era la valigia e prese qualcosa che non vidi, si avvicino' a me mi prese le mani e le porto dietro la schiena senti delle manette chiudersi attorno ai mie polsi.Ero nudo con quel specie di dildo in culo, i polsi legati dietro la schiena ma non so come mai ero comunque eccitatissimo. 'Troia sei totalmente mio, posso fare cio' che voglio di te' mi disse e sapevo che era vero.
Prese nuovamente gli slip e me li ficco' in bocca. Mi trascino' vicino al tavolo mi fece mettere a pecorina e mi tolse il dildo dal culo.Poi comincio' a sculacciarmi le chiappe. Ogni tanto si fermava e mi strusciava il suo cazzo contro le chiappe e lo passava nel solco tra le natiche.Mi levo' gli slip dalla bocca e mi tolse le manette. Mi disse ora voglio godere.
Mi mise sul tavolo a gambe all'aria e mi scopo' cosi guardandomi in faccia: mi sentivo la sua troia come la prima volta che me lo mise nel culo.Anche stavolta mi schizzo' dentro e uscii solo dopo che era moscio, me lo diede in bocca per pulirglielo.Non si rivesti', rimanemmo nudi seduti in poltrona a fumare.Era passata la mattinata, era gia' ora di pranzo, prima di preparare da mangiare ricevette una telefonata 'Ciao Marco'-rispose 'non puoi venire? Peccato'.Non sentivo cosa diceva l'altro, sentivo solo lui 'ah, vieni stasera? Bene'Poi non so cosa disse l'altro ma sentii che rispose 'gli hai spiegato la strada? Viene verso le 14? Ok e' qua assetato' e chiuse.Pranzammo e lui si ando' a sdraiare,mi disse 'non ti vestire, alle 14 viene un mio amico, devi soddisfarlo come se fossi io capito?'
Io rimasi in cucina mentre lui riposava in camera da letto, alle 14 puntuale arrivo' una macchina, sentii bussare ed aprii.Mi trovai davanti un uomo sui 55 anni tarchiato, pelato, moro. Entro' in casa, chiusi la porta, si sedette in poltrona e mi disse 'bravo, vedo che mi aspettavi, allora forza,vieni qua e succhiamelo'.Mi avvicinai a lui mi misi in ginocchio e gli abbassai la zip e gli denudai il cazzo: aveva una bella minchia, certo, paragonato a Giovanni era piccolino, ma comunque non potevo fare commenti o altro, sapevo che dovevo soddisfarlo come mi era stato ordinato.Cosi' cominciai a prenderglielo in bocca, lo leccavo tutto dalla cappella alle palle facendogli sentire la lingua dentro il buchetto del cazzo e leccandogli il frenulo 'ummm che ciucciacazzi meravigliosa, dai si continua ummm', mi teneva la testa dettandomi il ritmo della pompa finche non mi strinse ancora di piu' la testa contro il suo cazzo tenendomela ferma e eruttando direttamente nella mia gola sei schizzi di sborra calda che non potei far altro che ingoiare.Soddisfatto mi lascio' la testa, cosi io mi alzai pensando che si rivestisse e andasse via, invece lui stava fermo li, dopo un po' si alzo' e mi chiese dov'era il bagno.Io glielo indicai, ma lui volle che andassi insieme a lui.Entro' senza chiudere la porta e mi disse 'mettiti nella vasca che devo pisciare e voglio farti una doccia con il mio piscio', obbedii mi misi dentro la vasca e lui in piedi accanto mi piscio' addosso 'apri la bocca, forza'.Io aprii la bocca e sentii un getto di urina arrivarmi dentro. Fini', si scrollo' il cazzo e si ricompose e ando' via. Vidi solo allora che Giovanni era davanti la porta del bagno che si era goduto tutta la scena e mi disse 'bravo mi piace che sei cosi obbediente ora lavati'.Mi feci una doccia e lo raggiunsi. Mi aspettava con un vibratore in mano e mi disse 'vieni che te lo ficco cosi il tuo culo rimane sempre bello aperto pronto a prendere cazzi', mi avvicinai, mi misi a pecora davanti a lui e me lo sbatte' dentro.Mi fece sedere sulla poltrona accanto a lui, si alzo' e mi si mise davanti e mi disse 'voglio scoparti la bocca mentre il vibratore ti allarga il culetto' mi prese la testa tra le mani e me la tenne ferma io apri la bocca quel tanto bastava a far entrare il suo cazzo, lo mise dentro e comincio' a muoversi come se stesse scopando una fica, si fermo' e mi disse 'per adesso il lattuccio che ti piace tanto non te lo do'.Si stacco' da me mi fece alzare e mi tolse il vibratore, mi disse 'vieni ti faccio vedere una cosa'.Vidi solo allora che sul tavolo c'era una videocamera, tolse il nastro e lo mise nel video registratore. Appena parti' mi rividi ciucciarlo a l'uomo che era venuto, il bastardo aveva filmato tutto compresa la doccia.
Mi disse 'se non vuoi che questo lo vedano i tuoi devi obbedirmi in tutto ok?' gli risposi 'sei un bastardo, ma hai vinto saro' il tuo schiavo, qualsiasi cosa vorrai faro''. Erano le sei del pomeriggio ritelefono' al suo amico Marco e mi disse che per le 21 quella sera l'avrei conosciuto. Io dissi che era troppo tardi dovevo tornare a casa mi rispose 'non ti preoccupare, ci penso io' telefono' ai miei dicendo che aveva problemi con l'auto e che saremmo dovuti rimanere a dormire li' e che tornavamo l'indomani.Aveva sistemato proprio tutto. Mi aspettava la serata con lui e il suo amico.Non avevo idea di cosa mi aspettava quella sera, visto la perversione e la fantasia di Giovanni, se anche il suo amico era cosi', potevo aspettarmi di tutto.Si rivesti' e feci per farlo pure io,'chi te l'ha detto? Devi stare nudo, ora ti do' un grembiule, indosserai solo quello, sarai la nostra servetta!'.
Si fini' di vestire e mi disse 'riposati un po' per adesso, io nel frattempo preparo la cena'.
Andai nella camera da letto e mi sdraiai un po', mi addormentai e fui chiamato da lui alle 20.Scesi di sotto che aveva gia' finito di cucinare, appena mi vide mi si avvicino' e mi mise il grembiule.Mi disse 'se hai fame, cena adesso che con noi non ti siedi, ci dovrai servire!'. Mangiai qualcosa velocemente, ero agitato, eccitato e non sentivo la fame.Finii e mi ordino' di andare ad apparecchiare per due.Nel frattempo che finivo sentii una macchina arrivare: era il suo amico, finalmente lo avrei conosciuto. Suono' e Giovanni mi disse 'forza bagascia, vai ad aprire non fare aspettare il mio amico!'.Cosi feci e mi ritrovai davanti un uomo di mezza eta', portava la barba sale e pepe, il fascino del brizzolato si fece strada in me, era piu' alto e piu' tonico di Giovanni, scoprii dopo che aveva un passato di cestista e che ancora si teneva in forma; era vestito di tutto punto in giacca e cravatta, sinceramente mi aspettavo un vecchio bavoso e fui piacevolmente sorpreso.Entro' e senza nemmeno salutarmi mi passo' dietro e mi strinse una chiappa 'troiona, stasera sto culo sara' mio' questo fu il suo saluto.Giovanni entro' nella stanza e si salutarono calorosamente,'certo e' un po' magrolina la vacca'- disse Marco parlando di me - 'ma se e' come dici tu te lo sfondero' a dovere, vedrai' - rispose Giovanni 'ha un culo e' una bocca da favola e poi e' il mio schiavo: esegue ogni mio ordine, e per stasera sara' anche tuo, tanto sa che non puo' ribellarsi'.Si sedettero a tavola e rivolgendosi a me 'forza servici la cena non ci fare aspettare, che ci mettiamo in forze per scoparti come meriti', poi si misero a parlottare piano tra loro, non sentivo.Andai a prendere i primi, glieli portai e mentre servivo Marco, Giovanni mi ficco' un vibratore in culo, gemetti, mi tremo' il piatto e lui 'non farlo cadere e poi tanto dopo il mio cazzone questo nemmeno lo senti' e si misero a ridere, il piatto non cadde, appena lo posai davanti a Marco mi disse 'ci servirai con il culo pieno!'
Mi fermai dietro di loro mentre mangiavano, il vibratore mi dava fastidio e ogni tanto muovevo il culo per farlo adattare, gli versavo il vino e mentre mi chinavo a volte prendevano i capezzoli e me li stringevano.Finirono il primo e andai a prendere il secondo, anche questa volta mentre ero chino a servire Marco, Giovanni si fece sentire nel mio culetto infilando anche un dito, lo tiro' fuori e prima di iniziare a mangiare se lo fece leccare.Notavo dallo sguardo di Marco che era eccitatissimo, mentre mangiavano Marco mi disse 'troia voglio rilassarmi un po' mentre mangio levami le scarpe e leccami i piedi' velocemente ero sotto il tavolo a obbedire, quando finirono mi fece alzare per andare a prendere la frutta, quando tornai sentii Marco che diceva '…ma sicuro che la beve? Ce n'e' tanta non vorrei sporcarti il pavimento?' e lui 'tranquillo al massimo gli e' la facciamo leccare dopo da terra direttamente! 'mi avvicinai e Marco mi disse 'abbassati e tirami fuori il cazzo'.Appena glielo liberai notai che era di dimensioni veramente ragguardevoli, piu' grande di quello di Giovanni, non era durissimo, era barzotto, cominciava appena a scappellarsi facendo intravedere il buchetto del cazzo, appena mi fui abbassato con la bocca all'altezza giusta mi prese la testa, avvicinandola al cazzo, senza farmelo entrare del tutto: appena fu sulla lingua sentii il getto di urina che partiva dentro la mia bocca, bevvi tutto avidamente, quando fini' 'scrollala dai' mi disse e lo feci facendomi arrivare le ultime gocce in faccia.'Minchia e' fantastico, e' bravissimo quasi quasi lo farei venire ad una delle nostre feste' 'vediamo, ancora devo fargli fare alcune esperienze e poi lo porto- rispose Giovanni.Quando mi alzai Marco mi mise le mani sulle chiappe, mi avvicino' a se' e tirandomi fuori un capezzolo dal grembiule, comincio' a morderlo, mentre con il pollice e l'indice dell'altra mano mi stringeva l'altro.Continuo' cosi' per una decina di minuti alternando i denti e le dita tra i due capezzoli mentre io gemevo di piacere.
Mi stacco' da lui, sparecchiai il tavolo servendogli poi l'amaro. Giovanni mi disse 'ne vuoi un goccio?' io annui, tiro' fuori il cazzo, mi prese la testa abbassandola e mentre ero cosi' ne verso un poco sulla cappella 'dai lecca' e cosi feci.Non male quell'amaro! Mi ordino' di sgombrare il tavolo da tutto mentre loro andarono a sedersi in poltrona, passando accanto alla valigia e prendendo alcune cose.Io finii di sparecchiare, mi ordinarono di togliermi il grembiule e raggiungerli, cosi' feci, si fecero entrambi spogliare da me, non avevo visto male, il cazzo di Marco era davvero enorme, piu' lungo e' grosso di quello di Giovanni, e molto spesso, quasi quanto una lattina di birra.Mi fecero mettere a 4 zampe e mi misero un collare ed un guinzaglio 'che bel cagnolino che abbiamo' disse Giovanni, prese uno strano dildo con forma ovale e con una specie di coda e me lo ficco in culo,'si adesso e' proprio la nostra cagna'disse Marco, prese il guinzaglio dalle mani di Giovanni ,'cagna leccami i piedi' mi ordino' Giovanni, e feci cosi'.Poi Marco con il guinzaglio in mano si mise a passeggiare per la stanza costringendomi a seguirlo, feci un giro della stanza cosi' con lui, poi passo' il guinzaglio a Giovanni e anche con lui feci un giro,ci fermammo di nuova davanti a Marco e Giovanni mi prese la testa e me la mise contro il culo di Marco facendomi leccare il suo buchetto 'ummm che lingua stupenda che ha' si giro' e si fece leccare le palle.
Io ero sempre a 4 zampe, mentre leccavo le palle di Marco, Giovanni mi sculacciava le chiappe, poi vollero alternarsi mi fecero girare e mentre leccavo le palle di Giovanni, Marco mi sculacciava.Mi levarono quella 'coda' e mi ficcarono dentro un altro dildo piu' grosso e con fuori una coda piu' vistosa, io caddi esausto a terra, loro si andarono a sedere di nuovo sulle poltrone e mi ordinarono di strisciare fino a loro.Strisciando li raggiunsi mi fecero mettere in ginocchio e Marco mi ficco' il suo cazzo in bocca, era davvero enorme non riuscivo a tenerlo tutto dentro potevo solo leccargli la cappella, lui mi prese la testa e me lo spinse ancora di piu' dentro, lo sentivo direttamente in gola e mi vennero i conati ma lui continuava a scoparmi la bocca.Poi Giovanni mi prese per i capelli e mi porto' sul suo cazzo e mi scopo' la bocca, poi si misero vicino quasi attaccati e cercarono di infilarmi tutte e due i loro cazzoni in bocca, ovviamente entravano appena le cappelle ma avevo la bocca spalancata al massimo, poi mi lasciarono, andarono vicino al tavolo facendosi seguire da me.Mi misero a pecorina sul tavolo legandomi le mani e i piedi ai piedi del tavolo , Giovanni si mise dietro e comincio' a scoparmi mentre ciucciavo il cazzo di Marco, Giovanni dopo 10 minuti che mi cavalcava mi venne dentro e si stacco' da me, era il turno di Marco farmi il culo con un colpo secco, aiutato dalla sborra di Giovanni, era tutto dentro ma era davvero enorme.Sentii il culo spaccarsi, sentii un dolore feroce, lui dopo essere entrato del tutto dentro stette fermo, aspetto' che il mio culo si abituasse al suo enorme cazzo e poi comincio' a muoversi, Veniva fuori fuori per poi rientrare tutto, mentre mi scopava mi sculacciava le chiappe e mi diceva 'troia senti che cazzone enorme che ho? Te lo spacco sto culo' sentivo le sue palle sbattermi contro le chiappe.Giovanni si avvicino' davanti a me e mentre l'amico mi spaccava il culo mi piscio' in faccia, Marco che ancora si muoveva nel mio culo, aumento' il ritmo della scopata e mi riempi' il culo di sborra.Mi slegarono 'vatti a lavare e poi pulisci qui' io obbedi' mentre loro si rivestirono e si misero a guardare la tv.
Si era fatto tardi andammo tutte e tre a dormire, Giovanni e Marco nel lettone io sul divano in cucina, ero molto stanco e mi addormentai subito.Mi svegliai verso le 3e30 di notte, andai in bagno e visto che avevo fame cercai in frigo qualcosa da mangiare: non pensavo di aver fatto rumore ma dopo un po' vidi che Marco si era svegliato.Stava andando in bagno e mi chiamo' 'vieni qui forza!' mi alzai e lo raggiunsi 'tienimelo mentre piscio' obbedii stavo per lavarmi le mani ma mi blocco','mangerai con il sapore del mio cazzo sulle tue mani' andammo in cucina e io finii di mangiare mentre lui mi osservava.
Poi si alzo', mi si mise davanti e mi disse 'dopo mangiato ti ci vuole un po' di crema' me lo ficco' in bocca e cominciai a spompinarlo, poi ci spostammo si sedette sulla poltrona e si fece completare il pompino. Mi venne in bocca obbligandomi a bere tutto.
Soddisfatto torno' a dormire e lo stesso feci io, dormii fino alle 7 quando mi svegliai. Dovevo andare in bagno, notai che loro ancora erano a letto cosi' andai in bagno, mentre ero seduto sulla tazza entrarono entrambi si misero davanti al cesso e mi pisciarono addosso come se io fossi trasparente si scrollarono il loro cazzoni e uscirono.
Io finii, mi lavai e li raggiunsi e ci rivestimmo. Marco se ne ando' e dopo aver fatto colazione uscimmo pure noi. Mi riaccompagno' a casa senza dirmi nulla. Dopo un paio di giorni mi chiamo' per andare a svuotarlo, per le due settimane seguenti mi telefonava ogni 2-3 giorni per farsi soddisfare da me, a volte si faceva solo spompinare, altre mi scopava, io ero abbastanza sereno e contento di questa situazione: il suo cazzo mi piaceva molto e cosi' non frequentavo squallidi giri per soddisfare le mie voglie.Un sabato pomeriggio mi chiamo''troiona stasera ti voglio far passare una serata particolare'- mi disse, appena risposi al telefono - risposi 'ok,"-'bravo frocione di ai tuoi che esci e' ti ritiri tardi, vieni da me verso le 22 che poi ti porto in un posto, mettiti una tuta e non mettere le mutande'.
Chiuse senza aspettare la mia risposta, tanto sapeva che all'orario che mi aveva detto sarei stato da lui. Al pomeriggio dissi ai miei che avevo un invito ad una festa di 18° compleanno e che sarei tornato tardi, mi chiedevo dove voleva portarmi e cosa mi aspettava, non sapevo le risposte ma ero comunque eccitatissimo alla prospettiva della serata.Non potevo uscire direttamente con la tuta senno' avrebbero immaginato che mentivo, quindi la misi nel bauletto dello scooter programmando di cambiarmi dopo che ero uscito.Anticipai un po' alle 21e 30, uscii e alle 21e 50 ero da lui, mi vide, mi apri','troiona sei in anticipo, non vedevi l'ora di prendere cazzi?' mi saluto' cosi', poi vide che non ero vestito con la tuta 'cazzo fai? non obbedisci? ti avevo detto di mettere una tuta!' mi disse. 'scusa ma ho detto che uscivo e non era probabile che andavo in giro con la tuta di sabato sera, ma l'ho portata con me, se mi dai il tempo mi cambio' gli risposi mentre prendevo la tuta dal bauletto,e lui'bene ma ti cambierai dove ti diro' io, non qui.
Le mutande le hai messe?' - 'no' risposi io-'bene meglio allora tra un po' partiamo' mi disse.
Ci sedemmo un po' in salotto e alle 23 uscimmo, non mi anticipo' nulla e nemmeno io osai chiedere. Ci dirigemmo verso l'autostrada, appena superammo il casello si mise a destra andando molto piano e mi disse 'dai levati i pantaloni, cambiati adesso' ed io 'qui in macchina? '- 'si forza' mi rispose.Prese un dito,e me lo mise in bocca facendomi mimare un pompino al suo dito medio sempre con la luce interna accesa. Poi spense la luce e accelero', non avevo la piu' pallida idea di dove stessimo andando.
Non avevamo fatto tanti km quando alla prima piazzola di sosta che incontrammo entro', io notai che c'erano diverse macchine e anche alcuni camion fermi ma sinceramente non capii cosa facessero li', come non capii la manovra che fece. Giovanni, infatti percorse quasi tutta l'area di sosta piano e arrivati quasi all'uscita torno' indietro e si ando' a fermare tra le varie auto in sosta vicino gli alberi che costeggiavano la strada, si mise non vicino all'autostrada ma dal lato opposto.Spense le luci e l'auto. Vidi che appena noi ci eravamo fermati alcune macchine avevano fatto il nostro stesso giro andando molto piano e qualcuno passandoci accanto ci aveva guardato.Dopo 5 minuti circa che eravamo fermi tiro' fuori il suo cazzo e mi disse'dai ciuccialo'; io inizia a spompinarlo finche' gli divento' durissimo 'ummm sempre un piacere sentire la tua bocca' mugolava mentre glielo ciucciavo.Poi mi stacco' dalla sua minchia e mi disse 'scendi forza'. Per un attimo rimasi perplesso -'non ti lascio qui, non ti preoccupare' mi disse lui notando la mia inquietudine.
Scesi dalla macchina e mi appoggiai ad un albero ,subito dopo scese pure lui. Si avvicino' e mi disse 'per stavolta il culo te lo faccio riposare' mi fece spostare si appoggio' lui all'albero col cazzo fuori dalla patta, mi fece inginocchiare e me lo mise in bocca.
Mentre lo spompinavo notai che si avvicinavano diversi uomini, imbarazzato provai ad alzarmi ma lui mi mise le sue mani sulle spalle costringendomi a stare in ginocchio, poi riprese la mia testa e la spinse contro il suo cazzo, capii che dovevo semplicemente continuare a succhiarglielo senza fare caso a quello che succedeva intorno, chiusi gli occhi e cercai di godermi quella pompa.Dopo un paio di minuti che succhiavo sentii le sue mani spostarmi la testa, riaprii gli occhi e vidi che si era formato un cerchio attorno a me. C'erano 6/7 maschi oltre a Giovanni con il cazzo di fuori e tutti intorno a me, erano di varia eta', uno giovanissimo penso nemmeno ventenne e poi alcuni di mezza eta' e un signore molto maturo che penso avra' avuto piu' di 70 anni.Erano tutti con il cazzo duro intenti a segarselo, anche i loro cazzi erano di misure diverse, qualcuno era proprio piccolo e un paio invece facevano concorrenza a quello di Giovanni in quanto a dimensioni.3/4 di loro,dopo aver sborrato in terra o addosso a me andarono via,e rimasero solo il vecchio ed un altro uomo di mezza eta',che nel mentre si erano avvicinati a noi. Giovanni mi spinse la testa contro il primo cazzo vicino a lui, iniziai a spompinarlo , poi passai a quello accanto e cosi' via fino a tornare da Giovanni, nel secondo giro qualcuno provo' a farmene ciucciare due , ogni tanto qualcuno mi prendeva la testa e mi scopava, stetti in mezzo a loro intento a ciucciarli per piu' di mezzora , poi il 70enne che era quasi di fronte a Giovanni , mi tenne il suo cazzo in bocca un po' piu' di quanto avesse fatto sinora mi prese la testa tenendomela ferma e mi scopo' la bocca fino a schizzarmi dentro un litro di sborra liquida,che sembrava essere piu' piscio che crema.Lui fu il primo, poi lo segui' l' altro, mi ritrovai a bere la sborra di 2 sconosciuti, Giovanni soddisfatto che avevo fatto godere questi maschi, mi inondo' la bocca per ultimo.Risalimmo in auto 'vedi troiona quanti bei cazzi prendi con me?' mi disse.Io non risposi nulla avevo il cazzo durissimo, la situazione mi aveva eccitato da impazzire.Lui si accorse di questa mi eccitazione mi mise una mano dentro la tuta e mi sego' fino a farmi venire. Ci accendemmo entrambi una sigaretta e ripartimmo.Come al solito non mi disse nulla durante tutta la strada arrivati a casa sua io mi sciacquai e mi rimisi i pantaloni, prima di andarmene mi disse 'cerca una scusa anche per domani sera che ci torniamo e stavolta oltre la bocca anche il culo voglio farti usare' io annui e tornai a casa.L'indomani sera stesso percorso iniziale anche stavolta fece le sue porcate mentre guidava e anche stavolta ci fermammo alla solita piazzola, stavolta spense l'auto e lascio' le luci accese mi disse di scendere, abbassarmi i pantaloni e mettermi a pecora sul cofano dell'auto.Dopo qualche minuto Giovanni scese si mise dietro di me e comincio' a scoparmi: anche in questa occasione i maschioni arrapati non si fecero attendere , dopo un paio di minuti che Giovanni mi stantuffava, sentii che lasciava il posto a qualcun altro. Questo cazzo era decisamente piu' piccolo del suo entrava facilmente nel mio buchetto ormai slabbrato, dopo 10 minuti che mi scopava sentii Giovanni che lo bloccava per lasciare posto ad un altro, io non li vedevo potevo solo distinguerli dai cazzi, questo avra' avuto un cazzo di 18 cm ma molto grosso: anche lui mi stantuffo' per qualche minuto per poi cedere il mio culo ad un altro.Sentii 3 cazzi diversi divertirsi con il mio buchetto, nessuno di loro giunse all'orgasmo, mi torno' ad inculare Giovanni distinguevo bene il suo cazzo era il piu' grosso di tutti e mentre lui mi scopava gli altri si misero a segarsi attorno a me, ben presto mi arrivarono addosso diversi schizzi di sborra, qualcuno piu' ardito mi schizzo' in faccia, altri sulle natiche mentre finalmente Giovanni mi riempiva il culo con la sua sborra.Stavolta non ci fu bisogno che mi segassi, ero venuto sul cofano della sua macchina mentre mi inculavano. Mi asciugai alla meno peggio di tutta la sborra che avevo addosso e ce ne andammo.Quando fummo a casa sua mi disse 'adesso sei proprio una troia come ti volevo io, vieni in bagno che ho voglia di pisciarti in bocca".lo seguii nel bagno dove mi piscio' in bocca,e dopo avergli sgrullato e pulito il cazzo, andai via.Era passata piu' di una settimana da quella sera alla piazzola, mi ero ripreso dallo shock di essere stato usato da un gruppo di sconosciuti e cominciavo a sentire una certa voglia, ero indeciso se andare dietro la stazione come facevo prima di farmi usare da Giovanni, o aspettare lui.Mi sentivo davvero in suo possesso come non avrei immaginato mai, quindi per non tradirlo e deluderlo mi ero deciso a fare una doccia fredda e se ancora avessi avuto voglia mi sarei fatto una sega.Immerso in questi pensieri sentii il telefono squillare con un tempismo quasi irreale. Mi precipitai a rispondere, 'troiona' sentii appena risposi, 'sono Marco ti ricordi del mio cazzone?' risposi di si, 'mi ha dato il numero Giovanni' continuo' lui, 'ho bisogno di svuotarmi le palle vieni che ti riempio di sborra.'
Dissi che ero libero e mi feci dare l'indirizzo dove andare, rimanemmo che entro 15 minuti sarei stato da lui 'sbrigati troiona il mio bel cazzone ti aspetta' mi disse e chiuse il telefono.
Ci pensai un po' su, ma partii per raggiungerlo, in fondo cosi' non stavo tradendolo, se gli aveva dato il numero e' perche' voleva che andassi a servire il suo amico.
Arrivai sotto casa di Marco, citofonai e salii da lui, mi venne ad aprire indossando solo un accappatoio da cui si intravedeva il suo notevole cazzo ancora addormentato.
Lui senza nemmeno salutarmi mi afferro' per un braccio tirandomi dentro e chiuse la porta. Con un gesto rapido mi prese la testa costringendomi ad inginocchiarmi e mi sbatte' il suo cazzo in bocca 'forza succhia troia' mi disse e comincio' a scoparmi la bocca,in un paio di colpi era subito duro ed enorme, mi vennero i conati ma lui continuo'. Si stacco' da me e mi fece alzare, mi tolse la maglietta e inizio' a torturarmi i capezzoli mordendoli e tirandoli forte.Gemevo dal piacere, poi mi abbasso' pure i pantaloni e gli slip lasciandomi a culo nudo, mi mise a pecora e mi risbatte' il suo cazzone in bocca e mentre lo spompinavo comincio' a sditalinarmi il buchetto 'troiona dopo quello che mi ha raccontato Giovanni questo nemmeno lo senti vero?' disse lui.Continuava a scoparmi il buco con le dita mentre lo spompinavo dicendomi di tutto 'troia, frocio, succhia cazzi, rotto in culo, succhia puttana' continuava a incitarmi cosi. Poi si fermo' e mi disse -' aspetta che il culo te lo voglio allargare per bene, cosi' poi ti scopo con il mio cazzone'.Ando' in cucina lasciandomi cosi a culo nudo, torno' subito dopo tenendo in mano due grosse carote e si mise dietro me, inizio' a leccarmi il buchetto ed ad insalivarlo per bene, poi sentii che infilava la prima carota, la mise dentro e mi scopo' con quella il culo.La spingeva dentro e la ruotava per allargarmi per bene, si fermo' e sentii che sputo' sul buco, poi sentii che appoggiava la seconda carota, e subito dopo un dolore bestiale capii che me le aveva infilate entrambe, si mise davanti a me 'ora succhiamelo mentre il tuo culetto si allarga che dopo te lo sfondo con questo cazzone' mi disse mentre mi sbatteva il suo cazzo contro le guance.
Lo ripresi in bocca e riiniziai a succhiarglielo dopo qualche minuto, si stacco' da me, mi fece mettere in piedi,mi tolse le carote dal culo,per poi rimettermi a pecora e sfondarmi il culo con il suo bel cazzone.Mi martello' il culo per oltre 20 minuti,fino a sborrarmi dentro.
'Minchia che troia che sei'.Andai in bagno per farmi un bidet.Mentre ero seduto a farmi il bidet vidi entrare Marco tutto nudo a cazzo moscio, si avvicino' a me, mi prese la testa e avvicino il suo cazzo alla mia faccia e inizio a pisciare '- apri la bocca troia e bevi forza' mi disse, io obbedii riempiendomi la bocca del suo piscio e gustandomelo tutto, fini' e si scrollo' le ultime gocce su me.Usci' dal bagno, io finii di lavarmi, tornai di la', mi vestii, lo salutai e senza dire altro andai via.Fui lo schiavetto di Giovanni fino a quando poi lasciai la mia citta' per gli studi universitari,ma ogni volta che ritornavo a casa,correvo da lui, che insieme al suo amico Marco mi sfondavano il culo
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