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il nonno di Massimo


di pirlino
16.05.2020    |    11.356    |    5 9.9
"Don luigi un uomo su i 60/65 anni era un ottimo cuoco, gli piaceva preparare piatti con verdure fresche..."
Verso i 15/16 anni e come ogni anno, andavo in vacanza con i parenti del mio migliore amico, .
Quel giorno io e Massimo ci vedemmo per prendere i miei bagagli, salutai mia mamma che mi riempii di raccomandazioni e via.
I genitori di Massimo erano una felicissima coppia, mi piaceva molto trascorrere del tempo con loro, li ritenevo una parte della mia famiglia.
Durante il viaggio io e Massimo non facevamo altro che ridere e scherzare, ascoltavamo buona musica e ogni tanto ci addormentavamo.
Arrivammo a destinazione, Calabria, un viaggio lunghissimo 6 ore di macchina; la casa dei genitori di Massimo era su una collina circondata dal verde, uccellini, piccoli animali che girovagavano, un luogo che mi metteva buon animo.
Non appena arrivai vidi una persona da lontano che ci veniva contro, Massimo mi disse che il nonno avrebbe passato le vacanze con noi.ci presentammo, si chiamava Luigi.
Posammo le valige e incominciammo la nostra fantastica estate. A dir il vero mi mancava un po il prof di latino, lui era partito per l'america dal figlio e non vedevo l'ora di riabbracciarlo!
Il primo giorno di vacanza lo trascorremmo salutando e cercando di incontrare i vecchi amici. Gente simpatica e giovane come noi.
Massimo nel suo casolare aveva anche delle bici che utilizzavamo per raggiungere il mare mentre i genitori scendevano in auto. La sera eravamo sfiniti dal viaggio e la passammo nel giardino dove si svolgeva buona parte della vita estiva.
Il nonno Luigi era una persona simpatica, rideva e scherzava con tutti, era sempre pronto per organizzare e fare qualcosa di divertente.
I giorni trascorrevano e io puntualmente ogni sera mi sparavo una sega sotto la doccia pensando al mio prof. ... davvero mi mancava sentivo il bisogno di stare con lui.
Un giorno mentre cenavamo il padre di Massimo ci avviso che il giorno seguente saremmo andati in barca per delle immersioni. tutti mi guardavano e capirono che la mia paura per il mare aperto non era cambiata, la famiglia di Massimo mi conosceva e sapevano che io avevo paura, ma sapevo benissimo che erano appassionati di pesca subacquea, gli dissi che ormai ero grande e potevo rimanere a casa comodamente nel giardino e leggere un mio libro.
Il giorno successivo Massimo mi svegliò dicendomi che andavano via ci vedevamo in serata, salutai e mi riaddormentai.
Mi alzai e mi avviai per casa, mi preparai la colazione e mi rilassai su una sdraio. ero in slip torso nudo ciabatte sotto una vecchia quercia... cosa volevo di piu? certo mi sarebbe piaciuto avere al mio fianco il mio prof. avrei fatto l'amore su un telo, rimanendo nudi e abbracciati. mentre fantasticavo da dietro sentii una voce, era il nonno che mi chiamava. si avvicinò e io di scatto posai il libro sul mio pacco, era duro si vedeva anche se avevo gli slip. ero in preda al panico... Don Luigi si avvicinò e mi chiese cosa avessi voluto per pranzo, gli dissi che non sapevo che lui era a casa, chiesi scusa se ero in slip, mi rassicurò e mi disse di non preoccuparmi eravamo fra uomini e soli!
Mi alzai e mi misi in piedi, il pacco si era sgonfiato un po, cercai di aggiustarlo e di non farmi vedere mentre camminavamo verso il casolare. Arrivati a casa incominciammo a preparare un buon pranzo. Don luigi un uomo su i 60/65 anni era un ottimo cuoco, gli piaceva preparare piatti con verdure fresche. Si tolse la maglia e rimase con un paio di pantaloncini e ciabatte, mentre mangiavamo si parlava del più e del meno, mi offrì un ottimo liquore locale e ci sedemmo sulle sdraio. mentre si discuteva del più e del meno si alzò di scatto e prese un telo da mare, le sedie segavano il retro coscia, la poggiò sulla sedia e si sfilò il pantaloncino, aveva il costume.
Anche se erano passati un po di giorni non avevo mai visto il nonno di Massimo in tenuta da mare.si sedette e continuammo a parlare, allargò braccia e gambe per prendere meglio il sole.
Don Luigi una bella persona un fisico di un ex nuotatore, mi raccontò di tutte le sue gare e di tutti gli impegni che aveva. Mi piaceva parlare con lui ma notavo che ogni tanto strizzava e si aggiustava il pacco. dopo un po si alzò prese una piccola doccia e si bagnò, effettivamente il caldo era insopportabile, mi invitò a bagnarmi, glli disse che non avevo il costume, mi convinse e mi bagnai, feci una pazzia ma non lo sapevo attraverso gli slip si vedeva tutto il mio pisello, feci finta di nulla però notai che Don Luigi ogni tanto lanciavo l'occhio. Mi venne in mente il prof. mi sentivo come stesse succedendo un qualcosa che conoscevo e il mio pacco s'incomiciò ad alzare, feci finta di nulla ma mi premeva appoggiai la mano sopra per nasconderlo, don Luigi incominciò il rito e ogni tanto si toccava, ad un certo punto sentii una cosa che mi toccava, vidi che era il suo piede che sfiorava il mio, continuai a far finta di niente, il suo piede continuava a sfiorare il mio sempre di più, vidi che si toccava il pisello.
Questa cosa durò una decina di minuti, si alzò e disse che il caldo era forte, mi invitò ad entrare in casa e che in salone si stava freschi. Lo seguii, mi volevo sedere sul divano ma il mio slip di cotone era bagnato, vidi don Luigi che si calò il suo costume e mi invitò a farlo lo feci e ci sedemmo sulle due poltroncine uno di fianco all'altro.
Il mio pene nel frattempo scese un po non era eccitato e ne duro, avevo paura non sapevo come reagire dopo tutto era il nonno del mio migliore amico.
Don luigi ricominciò con il suo piede chiuse gli occhi, vedevo il suo cazzo smuoversi, rispetto il cazzo del prof. era grosso, testicoli grandi, il suo piede raggiunse la mia coscia, aprìì gli occhi si abbassò prese il mio piede e se lo portò fra le gambe, richiuse gli occhi e con la sua mano, instintivamente io lo mossi, vedevo don Luigi smuoversi e il suo fiato aumentò. Il mio piede toccava i suoi testicoli, erano morbidi e davvero grossi, aprii gli occhi si alzo mi prese per mano e disse di seguirlo.
Andammo nella sua stanza, mi sdraiò sul letto mi apri le gambe e mi prese il mio cazzo in bocca, poi sali' leccandomi i capezzoli il collo e poi mi diede un bacio, sentivo la sua lingua vellutata esplorare la mia bocca. Ero di nuovo in preda al panico, avevo il cazzo durissimo, scese di nuovo sul mio cazzo, mi leccò le palle, piano piano scendeva verso le gambe, provai una nuova sensazione mi leccava i piedi mi dava piccoli morsetti che mi procuravano scariche, sentivo le sue palle grosse che mi toccavano le gambe, si sdraiò su di me e sentii finalmente quel grosso coso con quelle grosse palle. ci girammo mi guidò a scendere verso il basso e piano piano arrivai al suo cazzo, ancora un po moscio, lo presi in bocca e dopo una 20 di pompate si fece grande, mi piaceva, Don Luigi mugulava di piacere sentivo il suo bacino muoversi di tanto in tanto, mi aggrappo con le gambe circondando il mio corpo, io continuavo a pompare il tempo di riprendere fiato che don Luigi mi schizzo una grossissima quantità di sperma sul volto, si girò mi prese il mio cazzo in bocca sollevandomi le gambe e mi pompo' il cazzo massaggiando il mio culo gli arrivai in bocca e lo sfilò solo quando si sgonfiò.
Si sdraio e mi diede un bacio, sentivo il sapore del mio sperma . feci un grosso errore mentre parlavamo a letto se mi era piauto o meno lo chiamai prof.! Alla fine dovetti spiegare chi era e come mai sapevo fare pompini alla mia giovane età! gli dissi cosi' del prof. e che mi piaceva come persona. Luigi mi capii e mi diede un forte abbraccio prima di lavarci e rivestirci.
Andammo in giardino dove parlammo un po erano appena le 16 e Massimo con i genitori non sarebbero rientrati prima delle 23 se non più tardi perchè facevano una prova per un immersione notturna per i giorni a seguire.
Ci preparammo e andammo in paese per fare spesa, in macchina mi faceva ridere e scherzava perchè diceva che avevo un piede niente male e che gli ispirava. Comprammo molte cose e fu davvero gentile, mi offrì un ottimo gelato, al rientro a casa don Luigi preparò una veloce cena fredda per la sera per il rientro dei suoi congiunti.
Luigi mi chiese che avrebbe dovuto lavarsi si sentiva ancora un po l'odore di sperma e che anche io avrei dovuto. Andammo in bagno si spogliò e ci infilammo in doccia. Non appena entrati mi abbracciò e mi diede un fortissimo bacio che durò tantissimo, mi teneva stretto per il culo sfiorando il mio buco. Mi baciava sul collo mi leccava le orecchie mi baciava, era tutto semplicemente bello!!
Uscimmo dalla doccia ci asciugammo e ci avviamo verso il suo letto Luigi mi fece un fantastico massaggio ai piedi con un olio, mi sentivo rilassatissimo e la cosa mi eccitava da morire, sentivo le sue mani unte salire il mio corpo si soffermarono sul mio didietro e incominciarono ad esplorare l'ano, piccoli passi di dita incominciarono ad entrare, le sue mani oliate mi provocavano un forte piacere mi girai su di un fianco, luigi si posizionò dietro e fece entrare due dita dentro andavano avanti e indietro. Lascio le mani dai fianchi e posizionò il cazzo, aveva difficoltà ad entrare la punta era abbastanza grossa. La cosparse di olio per bene e piano piano entrò, si soffermò per molto finchè il buco non si allargò, spingeva piano finche non sentivo scivolare quel grosso pezzo di carne gigante, si fermò tutto dentro, sentivo il mio buco allargato a più non posso incominciò a muoversi lentamente, mise una sua gamba intorno al mio corpo, la tenevo stretta, sentivo il sudore aumentare, misto di piacere e dolore, mi baciava l'orecchio avevo il cazzo in fiamme in semi erezione. andava avanti e indietro si muoveva, cambiammo posizione, mi posizionò a pancia in su mi prese per i piedi e scopava sempre molto lentamente, mi baciava i piedi, mi sentivo al settimo cielo, mi dava piccoli morsi alle dita dei piedi mentre mandava tutto dentro il cazzo, si muoveva sempre piu ma sempre con molta calma, ero eccitatissimo, diede dei colpi di fianchi fortissimi spinse più non posso e spinse sborrandomi dentro. fu fantastico, si sfilò da dietro e mi chiese di incularlo, ci provai ma avevo il culo spaccato mi sentivo distrutto, mi fece posizionare tipo 69 e mi fece un pompino delizioso gli arrivai in bocca leccandomi cazzo culo e palle.
Erano circa le 20 e decidemmo di fermarci perchè Massimo e i suoi potevano arrivare anche prima. ero al settimo cielo di aver trascorso una giornata fuori programma.
Al rientro Massimo era felice di vedermi mi mostro' alcune foto che avevano fatto immergendosi, tutti insieme vedemmo il filmino che avevano girato. La sera a letto con Massimo, come al solito si scherza e si rideva mi raccontò che avevano organizzato per l'ultimo fine settimana della vacanza una gita in barca di notte per delle immersioni con istruttori; lui era al settimo cielo io ero già in visibilio e immaginavo come poteva andare a finire con il nonno!
La settimana trascorse come sempre, con Don Luigi cercai di limitare anche ogni piccolo sguardo ogni tanto entrava in camera per vedermi ma evitavo sempre per paura. Arrivati il sabato mattina andai con Massimo e i genitori a fare compere per le immersioni: batterie, cibo, bevande ecc...
La sera arrivò e io e Don Luigi accompagnammo Massimo e i suoi al porto per la partenza, li salutammo e ci saremmo rivisti al mattino per il loro rientro.
Salimmo in macchina e un silenzio avvolse il tutto, come se qualcosa stesse per succedere. arrivammo a casa e mi sdraiai sul divano. Don luigi mi prese in braccio mi portò in camera dei suoi e mi diede un caloroso bacio, sentivo i brividi scorrermi su tutto il corpo, una forte eccitazione mi pervase, mi sdraiò sul letto e mi denudò, mi massaggiava con le sue grosse mani, sentivo quel forte caldo circondarmi, si posizionò a 69 e incominciammo a spomparci, avevo il suo cazzo mezzo duro e a ogni pompata sentivo che si ingrandiva di più lo avevo sopra di me lo afferrai per il culo e piano piano gli massaggiavo l'ano lo bagnai con la saliva e infilai un dito dentro. si fermò, io muovevo il mio dito avanti e indietro, infilai due dita e don Luigi inarcò la schiena dalla goduria, lo sentivo ansimare e cercavo di introdurre anche un terzo, piano piano entrarono, andavo molto lentamente. mi sfliai da sotto lo posizionai a pecora e gli poggiai il cazzo in culo, ormai era aperto dal mio lavoretto, entrai e incominciai a stantuffarlo a più non posso, cambiammo molte volte posizione cercando di non sborrare, mi fermavo e poi riprendevo, lo rimisi a pecora lo aggrappai e mentre lo inculavo gli facevo una sega. eravamo in una morsa di calore, sentivo il sudore scorrere ovunque, il nostro fiato aumentava sempre più, gli arrivai dentro cercando di andare veloce e dando colpi molto forti.don Luigi si sfilò da me,si giro'e mi mise il suo cazzo in bocca e mi arrivò sul volto, una quantità di sperma che non avevo mai visto.
ci abbracciammo per un attimo, riprendemmo fiato, mi alzai per una doccia e don Luigi mi seguì.entrammo in doccia e a vicenda ci lavammo,e lui ne approfitto' per introdurre due dita nel mio culo e chiavarmi con esse come fosse un cazzo.Sborrai di nuovo,mentre lui invece di sborrare,comincio' a pisciarmi sul culo e sulle cosce.finito di pisciare ci lavammo e uscimmo dalla doccia e a vicenda ci asciugammo.
La sera proseguì, fra un boccone di cibo e una scopata, oramai il mio cazzo era sempre duro, mi sentivo il culo spaccato in due ma anche questa volta ero felice, mi addormentai nudo fra le sue braccia.
Il giorno seguente mi svegliai ed ero nella mia camera, nudo con un lenzuolo che mi copriva a malapena, di fianco c'era Massimo, non capivo cosa era successo erano tornati prima dall'immersione. cercai di alzarmi e don Luigi era in cucina e mi disse che era tutto ok nessuno ci aveva visto. lui mi aveva portato in camera mia e coperto.
Facemmo tutti colazione e i genitori di Massimo dissero che avevano deciso di rientrare prima perche', il mare si stava ingrossando e per paura, erano rientrati.
Massimo durante il giorno e mentre preparavamo i bagagli per il rientro a casa mi disse che mi aveva visto nudo e che anche a lui piaceva ogni tanto dormire così... e molte volte prendeva il sole nudo sul terrazzo del nonno! diventai rosso da morire e cercai di cambiare discorso dicendo che ero appena uscito dalla doccia e che mi ero appoggiato sul letto ma la stanchezza sopraggiunse e mi ero addormentato.
Durante il viaggio non facevo altro che pensare a quello che era successo, mi sentivo in colpa nei confronti del mio prof..ed anche per la paura che Massimo avesse potuto capire che fosse successo qualcosa fra me e il nonno...

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