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voglia di bambu' nero


di pirlino
08.08.2023    |    1.286    |    2 9.8
"Quando ha finito di sparare la sua grossa sborrata, mi ha tolto le mani dalla testa e poi le ha lasciate cadere al suo fianco..."
Era da un po' di tempo, che appena riuscivo ad addormentarmi sognavo di essere una puttanella che si faceva scopare come una maiala da un bel cazzone nero, ed una volta sveglio capivo che era un sogno e andavo a masturbarmi.Un giorno pero' un mio compagno di scuola,a cui avevo confessato il mio dilemma,essendo anche lui un frocetto come me,mi consiglio' di fare visita in un negozio gestito da un uomo marocchino o egiziano,non lo sapeva nemmeno lui da dove venisse,ma sapeva che aveva sfondato diversi culetti nel quartiere,compreso il suo.Fu cosi' che mi feci coraggio e andai a visitare sto negozio. Ero un po' titubante, però l'idea non era male, avere una liquirizia nera tutta per me era emozionante.Così entrai e cominciai a sbirciare tra la mercanzia e vidi un bel uomo sulla 50ina,nero,alto e possente.Lui mi vide e mi sorrise,ma io scappai via.Passarono circa due settimane che io mi fermavo nel suo negozio,ma non compravo nulla.Lui lo aveva capito,e cosi' fece amicizia con me.Passarono altri 4/5 giorni in cui mi intrattenevo a parlare con lui di svariati argomenti. Ogni volta che parlavamo, io davo sempre una sbirciatina alla patta dei pantaloni e mi chiedevo cosa c'era li sotto. Dopo che stavo da lui a parlare correvo subito a casa a masturbarmi pensando a lui, al suo pene che immaginavo immenso. Fu così che un giorno presi coraggio e mi recai nel suo negozietto,era orario di chiusura pomeridiana, ci salutammo e seduti uno accanto all'altro leggevamo le notizie sportive, io ero eccitatissimo e pensavo che se non avrei fatto qualcosa in quel momento non l'avrei mai fatta più. Feci un sospiro e misi la mano sopra i pantaloni ed iniziai a toccare, lui mi guardò intensamente come per dire lo sapevo che eri una checca. Massaggiandolo, il suo pene divento durissimo ed allettato abbassai la cerniera, lo tirai fuori ed iniziai a masturbarlo. Aveva un cazzone talmente grosso che facevo fatica a contenerlo nella mia mano, lo stavo facendo godere alla grande. Lui mi tolse la mano, visibilmente eccitato e mi disse di andare nel camerino, perchè li dove eravamo poteva passare qualcuno e vederci, e nel tragitto che portava al camerino mi diede una pacca sul sedere. Entrammo nel camerino e mi fece sedere su uno sgabellino in modo tale che potessi prenderlo in bocca comodamente. Senza dire nulla iniziai a leccarlo tutto infine lo presi tutto in bocca, tutto un modo di dire,perche' già solo la sua coppola era abbastanza. Dopo un po' di pompini mi disse di spogliarmi ed io lo feci perchè era quello che desideravo, però avevo anche un po' di paura perchè il mio culetto aveva preso solo cazzi piccoli,non grosso come il suo, e glielo feci notare.Mi disse di stare tranquillo, che culi ne aveva sverginati tanti e sapeva come fare.Mi misi a pancia in su e con le gambe aperte, lui prima mi fece un pompino di gusto poi iniziò a leccarmi l'ano e ad insermi le sue dita. Avevo dolore però non era niente in confronto a quello che stava x arrivare. Dopo avermi lubrificato, iniziò a spingermelo dentro, il dolore nel momento in cui mi penetrò fu grandissimo, infatti gridai come una puttanella.Me lo tenne dentro senza muoverlo in modo tale che le pareti dell'ano si abituassero al suo pene, poi iniziò a muoverlo avanti e indietro come un rullo compressore. Godevo alla grande, avevo più di 20 cm di pisello dentro il culo e godevo alla grandissima, il piacere dapprima misto al dolore iniziò a diventare solo piacere, grande piacere. Dopo un po' cambiammo posizione, mi mise a pecorina e mi disse d tenere le natiche allargate. Mi penetrò vigorosamente, era una vera e propria tempesta nera, aveva il culo in fiamme e piangevo come una verginella, ma mi piaceva, e mi feci scopare finchè lui non fu sazio. Alla fine mi misi di nuovo in ginocchio pronto a prendere la sua sborra filante in bocca, e li rimase estasiato perchè non pensava fossi così porco, lui voleva solo spruzzarmi in faccia. Iniziai a succhiarlo tutto finchè lui non me lo tolse dalla bocca ed iniziò a masturbarsi velocemente, mi tenne la testa vicino al pene fino a quando non emanò un grido di piacere ed in quel momento mi sentii riempire la gola di un liquido caldo. Gli feci vedere come mi aveva riempito bene e poi in un momento ingoiai, era buonissimo, ne volevo ancora ed iniziai a leccargli quello che rimaneva sul suo cazzo. Mi disse che ero una troia, la sua troia che mi avrebbe scopato ogni giorno. Infatti per le seguenti due settimane,passavo da lui durante la pausa pranzo per farmi rompere il culo da quel bellissimo cazzo.Poi un giorno mi chiede se sono interessato a conoscere un suo amico,che come lui adora i frocetti come me.Lo guardo,ci penso un poco,e gli dico di si'.Appuntamento a casa sua domenica pomeriggio.Non aspetto altro che domenica.Dopo pranzo,dico alla mamma che vado a casa di un amico e corro a casa sua.Busso il citofono e salgo al secondo piano,la porta e' semiaperta,entro e vedo Amed,il marocchino e un altro uomo,un po' piu' vecchio di lui,capelli grigi,pizzetto e bello cicciottello,ma basso,quasi quanto me.A prima vista resto un poco disgustato,ma poi ,dopo un po' di chiacchiere,si rivela essere alquanto gentile e affabile.Amed mi ha presentato a lui come "il ragazzino di cui ti parlavo". Omar,questo il suo nome, sorrise e disse "Che bel ragazzo,ora vado a pisciare".Mentre Omar andava in bagno a pisciare, Amed si voltò verso di me e disse: "Quando vedrai il suo cazzo,lo amerai. È come un albero,ma non preoccuparti,oggi vuole solo provare la tua boccuccia".Potevo sentire Omar che pisciava in bagno come un rinoceronte che piscia in uno stagno. Quando è uscito, Amed gli ha detto che forse avrebbe dovuto lasciare che mi occupassi del suo problema. Non ho detto niente, ma lo ammetto, ero eccitato e volevo vedere il cazzo di Omar. Ci fu un silenzio imbarazzante,poi si è alzato e si e' avvicinato a me. "Cosa vuoi fare?"gli ho detto"Voglio che tu mi succhi il cazzo, ma andiamo in camera," rispose. Siamo entrati nella stanza di Amed e lui si è chiuso la porta alle spalle,e mi ha ordinato: "Va bene, scendi laggiù".Presi un cuscino dal letto e lo misi sul pavimento di fronte a lui. Ero solo un po' titubante perché non sapevo cosa aveva tra le cosce. Ho tirato giù per le gambe i suoi pantaloni, finché non gli sono caduti a terra.Vedevo i suoi boxer belli pieni e ho avvicinato il viso al suo pacco. Sapeva di sudore e muschio, ma non come un cattivo odore che dura tutto il giorno, ma più come un profumo virile ed erotico perché si capiva che si era appena fatto la doccia prima di uscire. Stavo baciando il contorno del suo enorme cazzo attraverso i boxer. Potevo sentire il suo cazzo crescere e muoversi mentre lo strofinavo con il muso mentre lui mi metteva una mano sopra la testa per segnalare che gli piaceva quello che stavo facendo. "Vuoi il mio grosso cazzo, vero? Ecco. Sali su!"Ho tolto la faccia dai suoi boxer e ho risposto: "Rilassati. Ti farò sentire davvero bene. Ora è il momento di mettermi in bocca il tuo grosso cazzo nero".Ho abbassato i boxer intorno alle sue ginocchia ed è allora che sussulto forte. Lasciatemi solo dire che Amed è appeso come un fottuto cavallo, ma Omar potrebbe essere appeso come un elefante. Era mezzo duro e ciò che mi ha riportato indietro di più è stato il suo spessore.Questo cazzo non solo era nero molto scuro, ma era circonciso e aveva un'enorme vena che scorreva direttamente sopra e un'altra sul lato destro. Ho paragonato la circonferenza del cazzo di Omar a quella di una lattina di Pringles, anche se probabilmente non era così grande, ma quasi. Anche le palle erano enormi e ravvicinate e pendevano molto in basso dalla sua asta.Ho subito leccato e baciato questo mostro. Ho afferrato la base e ho iniziato ad accarezzarla mentre la leccavo. Per mettere la mia bocca sulla testa, ho dovuto letteralmente aprire la bocca il più possibile. Alla fine riuscii a mettere le labbra attorno all'enorme fungo, ma viste le dimensioni, volevo assicurarmi che i miei denti non si grattassero.Quando un uomo è così ben dotato, è molto difficile fargli un vero pompino. Non c'è modo che qualcuno possa ingoiarlo in profondità o addirittura prendere più di qualche centimetro in bocca. Ho succhiato e masturbato quell'enorme pezzo di carne finché non è stato completamente duro, cosa che ho trovato anche strana perché di solito i cazzi così enormi hanno difficoltà a essere completamente eretti. Ho smesso di succhiare e masturbarmi sull'enorme cazzo nero abbastanza a lungo da farlo sbrodolare presperma. "Sì ragazzo. Gioca con le palle mentre succhi il cazzo. Ecco. Non essere timido. Succhia quel cazzo, ragazzo. Mi farai venire," con la sua voce profonda.Ho smesso di succhiare per chiedere a Omar: "Vuoi metterti più a tuo agio?"Non ho aspettato la risposta e l'ho portato verso il muro in modo che potesse appoggiarsi contro di esso. Poi ho spostato il cuscino e ancora una volta mi sono inginocchiato davanti a lui, ha allargato le gambe per darmi un accesso migliore e ho ricominciato a lavorare su quell'enorme cazzo nero."Ecco bravo ragazzo. La tua bocca è piena di questo grosso cazzo. Dannazione, è bello. Non osare smettere, sto per impazzire. Mi piace farmi schiaffeggiare le palle quando vengo". Continuavo a gemere e succhiare quel cazzo. Omar era appoggiato al muro e poi ha messo entrambe le mani sulla mia testa. Le ha semplicemente tenute lì per aiutare a guidare la mia bocca su e giù sul suo cazzo duro."Oh cazzo! Ecco che arriva! Colpiscimi le palle, ma continua a succhiare quel figlio di puttana! Colpiscile!" urlò.Ho fatto ricorso a strattoni con una mano e ho messo l'altra mano direttamente sotto le sue palle basse pendenti e le ho schioccate scherzosamente più e più volte. Il primo batuffolo che è uscito dal cazzo nero di Omar mi ha colpito in fondo alla gola e mi ha sorpreso così tanto che i miei occhi si sono spalancati. Sono stato attento a non cambiare la mia velocità di sussulti e schiocchi in modo che potesse venire ancora e godere fino a quando non ha finito completamente. Mi teneva ferma la testa con le mani mentre continuava a eruttare tutto il suo carico nella mia bocca. Grugniva come un cinghiale mentre eiaculava.Mentre stava rilasciando tutta la sua frustrazione e la sborra repressa nella mia bocca, stava soffocando dal piacere quando ha chiesto: "Mangia quella fottuta sborra ragazzo! Non muoverti finché non ho finito".Quando ha finito di sparare la sua grossa sborrata, mi ha tolto le mani dalla testa e poi le ha lasciate cadere al suo fianco. Ho tirato lentamente la mia bocca dalla testa del suo cazzo senza lasciare che il suo sperma fuoriuscisse. Avevo la bocca piena e l'ho ingoiato come al solito. Ricordo che era piccante e piuttosto salato ma non male. Omar è rimasto lì a riprendersi per qualche minuto mentre mi alzavo. Il suo grosso cazzo nero era duro per metà e gli pendeva appena fino a metà coscia. Mi sono accovacciato e l'ho spremuto finché lo sperma rimanente non è uscito. L'ho bevuto e mi sono rialzato. Il suo cazzo era pulito come un fischio.La porta si e' aperta ed e' entrato Amed,che mi ha abbassato i pantaloncini e mi e' penetrato nel culo,dopo averci sputato sopra.E' durato nemmeno 10 colpi e mi ha sborrato dentro al culo.Omar nel mentre si è vestito e sono uscito con loro solo per bere qualcosa in salotto prima di tornare a casa mia con il sapore dello sperma di Omar in bocca e il mio culo che scaricava lentamente la melma di Amed. Non vedevo l'ora di tornare a casa per masturbarmi e dire al mio amichetto degli eventi appena accaduti. Mario,appena gli dissi del cazzo di Omar,volle anche lui provarlo e cosi' il giorno dopo glielo dissi ad Amed che il mio amichetto voleva anche lui provare il cazzo di Omar e mi disse di andare da lui la domenica pomeriggio che ci sarebbe stato anche Omar.Arrivata la domenica ci presentammo a casa sua e appena entrati,ci fecero inginocchiare, e misero i loro cazzi fuori per farsi fare un bel bocchino.Mario fece un balzo per beccare il cazzone di Omar che posso ben dire era di 23.5 cm..Sembrava essere come un bimbo nel paese dei balocchi,ed io non ero da meno .Dopo una decina di minuti ci fecero mettere a pecorina sul letto,uno affianco all altro e quello fu il momento clou della giornata.Omar volle inculare Mario che comincio' a piangere di dolore/gioia mentre veniva sfondato,mentre io oramai abituato al cazzo di Amed non facevo altro che gemere di gioia.Ci cavalcarono per almeno 15 minuti cosi e poi si scambiarono i culi.Appena Omar mi penetro',sentii una fitta al culo che mi fece gridare,poi un immenso piacere per oltre 10 minuti di inculata.Amed non resistette e sborro' nel culetto di Mario che ora era a gambe all'aria,con il culo pieno di sborra.Omar lo segui' a ruota riempendo il mio sfintere di almeno un litro di sborra calda. Ambedue si fecero pulire il cazzo da noi troiette. per poi ricominciare dopo nemmeno mezzora a romperci di nuovo il culo. Andammo via che erano le 8 di sera con i culi rotti e soddisfatti. mario volle venire a casa mia per farci un bel 69 prima di ritornare a casa sua.Alla fine diventammo le loro troiette. Proprio quello che desideravamo..

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