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trio

come la mia ragazza ha scoperto la mia passione per il cazzo


di pirlino
25.10.2023    |    2.412    |    1 9.8
"Che coppia di depravati che siamo, pensai, stavamo entrambi assaporando la sborra del mio amico, mentre lui era in piedi di fronte a noi e ce lo sbatteva in..."
L’estate era arrivata finalmente, dopo gli esami liceali, decidemmo di andare via con un gruppetto di amici in Sardegna per trascorrere 10 giorni di vacanza, eravamo in 8 e avevamo affittato un appartamento nella zona di porto torres.
Appena arrivati, il padrone di casa ci accolse e ci mostrò tutta la casa.
C’erano due camere con letti matrimoniali e altri 4 letti disponibili come divano-letto nel soggiorno dell’appartamento.
Fortunatamente eravamo solo due coppie e decidemmo così di usare per noi coppie le due camere da letto. Gli altri nostri 4 amici, due maschi e due femmine, si sistemarono in salotto.
Avevamo due bagni più una doccia esterna in cortile quindi eravamo ben organizzati. I primi due giorni passarono normalmente tra sole spiaggia e fiumi di vino locale.
Non nascondo che ero un pochino geloso della mia ragazza in quanto oltre ad essere molto carina, aveva un fisico invidiabile.
Era alta 1,76, aveva una terza di seno e un bel culetto. Era uno di quei classici culi dove ti viene proprio la voglia di affondarci la faccia dentro per poi trapanarlo con il cazzo.
Era sodo, ma non di marmo quindi sballonzolava per bene attirando l’attenzione di tutti.
Lei era anche abbastanza maliziosa perchè le piaceva metterlo in mostra indossando pantaloncini molto succinti che non lasciavano molto all’immaginazione.
Il terzo giorno avevamo deciso di andare ad un apericena sulla spiaggia dopo aver passato il giorno al mare. La spiaggia era vicina a casa così decidemmo di andare a fare le docce scaglionati per poi tornare in spiaggia per l apericena. Andarono per primi l’altra coppia e le due ragazze.
Quando l’altra coppia finì la doccia e tornò in spiaggia, andarono gli altri due nostri amici. Nel mentre che io ed Angela. aspettavamo che le due ragazze tornassero, mi accennò più volte di avere voglia di fare sesso ma soprattutto aveva voglia di prenderlo in bocca. Decidemmo così di approfittare del nostro turno a casa per soddisfarci.
Quando le due ragazze tornarono, ci avviammo verso casa e nel tragitto incontrammo anche un altro nostro amico che ci aveva messo pochissimo. Era rimasto solo Ugo a casa.
Arrivati al portoncino di ingresso, aprimmo con la chiave ed entrammo insieme. Ci si presentò davanti una situazione bizzarra e imbarazzante, Ugo stava facendo la doccia in cortile completamente nudo, non si accorse subito di noi, ma io ed Angela ci accorgemmo subito delle dimensioni del suo pene, sembrava quello di un cavallo. Angela rimase allibita dalle dimensioni di quel cazzo penzolante così grosso e lungo, un po preso dalla gelosia che la mia ragazza stesse ammirando il cazzo di un altro, dissi “permesso” ad alta voce in modo che Ugo si accorgesse della nostra presenza e si coprisse.
al che si girò di scatto e cercò di coprirsi con le mani con scarsi risultati. Noi ci avviammo dentro casa a fare la doccia.
Entrammo nel bagno ed una volta dentro Angela guardandomi esclamò:« Ma che cazzone ha Ugo ? hahah è enorme, tu lo sapevi?».« mah, sì avevo sentito voci in giro, ma sai, le cose che si dicono a volte sono fesserie» risposi un po’ ingelosito. Angela ribadì «madonna è un mattarello! è un’arma!!!»
Io nel frattempo entrai nella doccia e notai che mi era diventato barzotto! Che mi stava succedendo? Mi stavo forse eccitando per le parole della mia ragazza, o per aver visto il cazzo di Ugo? Decisi allora di scaldare un po’ la situazione.
Mentre io ero nella doccia lei era seduta sul water che aspettava, così le dissi: «Sei così sbalordita? ti piacciono grossi?»
Lei rispose: «beh a chi non piacciono hahahah». «Beh ma tu non puoi lamentarti, non stai con un minidotato» risposi io.
mi disse «No, certo però amore il suo da molle era grosso quanto il tuo da duro!!! cioè è assurdo!»
Questa affermazione mi aveva un pò indispettito però allo stesso tempo mi ero anche eccitato, subito mi passarono nella mente mille immagini della mia ragazza che succhiava un cazzo grosso e poi se lo prendeva in quel bel culetto. Senza che me ne accorgessi mi era diventato durissimo, così decisi di stare un po’ al gioco ed iniziai a provocarla:
«Se da molle è grosso come il mio da duro, immagina quando gli diventa completamente duro! ammesso che gli diventi tutto duro» Rimase un po’ in silenzio, poi mi rispose «sì beh se gli cresce in proporzione, diventa enorme! che poi anche da molle riuscirebbe a soddisfare chiunque!!!» Continuai dicendole: «Immagina quanto potrebbe essere grossa la cappella, ci vorrebbero due mani per tenerla tutta» Notai che non mi rispose, stava in silenzio.. Così aggiunsi:
«Ti piacerebbe leccare un cazzo così? passare la lingua su quelle palle enormi e penzolanti?»
Non ottenni risposta, così spostai leggermente la tendina della doccia e vidi Angela con le gambe aperte e appoggiate una al muro e una sul bidè mentre si stava masturbando con gli occhi chiusi.
Che maiala! Pensai, mentre la stavo provocando, si stava masturbando pensando sicuramente al cazzo di Ugo
Infastidito, ma eccitato dalla situazione continuai a provocarla dicendole:
«Certo che bisogna anche vedere se riesce a farlo entrare in bocca a qualcuno, ci vorranno tre o quattro mani per tenerlo tutto dentro!» Vidi che stava aumentando il ritmo, si era infilata tre dita nella figa e un dito nel culo e muoveva ad un ritmo sempre più veloce così decisi di darle il colpo di grazia e dissi:
«Con quelle palle enormi che si ritrova, pensa a quanto può sborrare, vorrei proprio vedere! »
A quelle mie parole, Angela esplose in un orgasmo bestiale ansimando e gemendo come una troietta!
Chiusi l’acqua della doccia e aprii la tendina, quasi sorpresa cercò di ricomporsi (come se non avessi notato che non mi stava più rispondendo). Le dissi: «hai goduto pensando al cazzo di Ugo? dimmi la verità, dimmi a cosa stavi pensando»
Mi rispose: «sì, immaginavo di leccarglielo mentre penzolava sulla mia faccia ». E poi? le dissi.« e poi ho immaginato che sborrasse talmente tanto da riempirmi tutta la bocca, e farla colare ovunque su tutto il mio corpo!»
«Sei proprio una troietta» risposi io. Lei con mia sorpresa disse: «Sei stato tu a provocarmi, sicuro che non ti piacerebbe goderti una scena del genere?» Voleva provocarmi, così decisi di rilanciare ancora dicendole:
«Se hai il coraggio, dopo la doccia andiamo di là e gli chiedi se puoi succhiarglielo dato che ti piace il cazzo enorme»
«Si va beh, ma non sono una troia! Non possiamo andare di là e dire: hey ciao Ugo voglio succhiartelo»
Cercai di spingerla oltre: «Ah quindi hai paura? hahaha immaginavo! se vuoi io temporeggio qui e tu vai di là con lui per convincerlo» «Va bene, mi faccio la doccia e poi vediamo chi ha paura»
Finita la doccia, si vestì ed uscì dal bagno senza nemmeno guardarmi. Sentii che arrivata in salotto, chiese ad alta voce se Ugo era ancora in casa. Sentii la sua risposta: «Sì sono in cortile che fumo una sigaretta»
Vidi dal bagno che si incamminava verso la porta d’ingresso, così ne approfittai per spostarmi in salotto e sbirciare da una finestra da cui non potevo essere visto. Appena arrivata fuori, si sedette su una sedia vicino a lui e cominciò a chiacchierare del più e del meno, dicendo che io ero andato a farmi la doccia ed ero di solito lungo a farmela.
Poi continuò dicendo: «Comunque riguardo a prima quando siamo entrati», subito lui intervenne dicendo:
«Si, scusate mi dispiace, pensavo che ci metteste di più ad arrivare, mi ero messo fuori perchè i bagni dentro erano delle saune dopo che gli altri si erano fatti la doccia» Lei lo interruppe
«Ma no figurati, stai tranquillo, ci mancherebbe! Mi dispiace solo aver disturbato te e il tuo amichetto là sotto hahaha o forse sarebbe meglio dire amicone!!». Ugo si mise a sorridere e scherzò dicendo:
«Meno male che mi stavo solo lavando e non stavo facendo altro! è da un bel pò che non ci gioco!»
Lei colse l’occasione è rispose: «Ah si? ti faranno male, le avrai gonfissime e belle piene». «Vuoi vederle?» disse Ugo
«Perchè no, mi hai incuriosito hahahah». Ugo indossava dei pantaloncini da spiaggia, da seduto li scostò quel tanto che bastava per far fuoriuscire le palle enormi, non aveva le mutande sto maiale!
Rimasi scioccato alla vista di quelle palle enormi penzolanti dalla sedia, anche Angela era allibita, le fissava con la bocca aperta dallo stupore. Dalla mia visuale sembravano davvero grandi. Dopo poco Angela riuscì a formulare una frase, e disse: «Wow!! sono enormi, da quanto non le svuoti?» Ugo rispose che erano circa 10 giorni, ma che non avrebbe resistito ancora tanto, così quella troietta della mia ragazza disse «Vuoi che ti dia una mano io? o anche due hahahah»
Lui rispose: «eh magari hahaha, ma come la mettiamo con il tuo ragazzo. ?»
Prontamente lei rispose che tanto stavo facendo la doccia. A questo punto prontamente Ugo spostò ancora un pò i pantaloncini per fare uscire completamente il cazzo.
Non potevo credere ai miei occhi, si era spostato leggermente più avanti sulla sedia per far penzolare bene sia le palle che quel cazzone immenso, Angela lo guardo' dicendo: «Da vicino è ancora più grosso!! è proprio un cazzone.! ed è ancora molle». Non appena finì di parlare, si inginocchiò per terra, e cominciò delicatamente a massaggiargli le palle e tastare il cazzo ancora molle. Non ci stavo credendo, ora lei stava andando fino in fondo! Mi accorsi che avevo il cazzo durissimo così mi tirai giù i boxer e cominciai a masturbarmi lentamente alla vista delle manine della mia ragazza attorno a quella bestia. Pian piano cominciò a sollevarlo e a prenderlo con due mani, era incredibile, sarebbero servite altre due mani per tenerlo tutto! Forse potevo andare ad aiutarla? Ma no, che cavoli di pensieri mi stavano passando per la testa!
In men che non si dica, avevo sborrato sul pavimento! Ero eccitato come non mai e continuavo ad avercelo duro.
Angela intanto stava segando leggermente Ugo, che ad un certo punto le disse: «Ti va di scappellarmelo e leccarlo?»
«E me lo chiedi?» disse lei. Poi iniziò lentamente a scappellarlo, uscì una cappella grossa rosa chiara, e iniziò ad avvicinarsi con la bocca, tirò fuori la lingua e comincio a leccarla roteandoci la lingua attorno.
Non ci stavo credendo, era davvero andata fino in fondo!
Dopo un paio di minuti di leccate, nonostante il cazzo fosse soltanto barzotto, lo prese in bocca.
Ugo chiuse gli occhi dalla goduria e Angela gli disse: «Certo che è bello succhiare un cazzo così, quello di Enzo(io). non è neanche la metà della larghezza, non ti riempie la bocca».
Mi sentii subito sminuito, ma ero talmente eccitato che non ci pensavo, riuscivo solo a guardare Angela e segarmi, poi lei cominciò a giocare con il prepuzio, aveva ricoperto la cappella e giocava con la pelle del prepuzio passandoci sopra vorticosamente la lingua. Nel mentre guardava Ugo dritto negli occhi come per volersi accertare che stesse godendo.
Dopo un po decise di volerlo succhiare da sotto come per mungerlo, così si sdraiò praticamente sotto la sedia appoggiata sui gomiti e cominciò a leccare il cazzo penzolante facendosi sbattere le palle in faccia.
Ugo disse compiaciuto: «Non pensavo fossi così troia, ti piace proprio il cazzo grosso, buono a sapersi!»
Lei non rispose perché aveva la bocca impegnata. Andò avanti per circa 5 minuti finchè il cazzo di Ugo non fu completamente duro. Era un mostro! Mai visto un cazzo del genere era lungo almeno 25 cm e largo come una lattina di coca cola. Angela si posizionò di nuovo davanti a lui e cominciò a pomparlo con due mani e la bocca come se fosse un tubo. Stavo per venire nuovamente e non durai molto perché vidi Ugo che, deciso a dettare il ritmo, prese la testa di Angela. con due mani e cominciò a muoverla su e giù con foga.
Quella visione mi fece sborrare nuovamente sul pavimento in attesa che sborrasse anche Ugo
Angela si interruppe solo un attimo e disse ad Ugo: «Ti prego sborrami in faccia e riempimi tutta!» e nel mentre si infilò una mano sotto la brasiliana e prese a masturbarsi. Ugo durò ancora un paio di minuti dopo di che prese in mano il bestione con una mano e si staccò da lei che si posizionò davanti al cazzone con la bocca aperta.
Dopo poco uscì il primo schizzo, densissimo e bianco. Uscì con una violenza assurda sulla lingua di Angela. che rimase sconvolta. Ma non era finita lì, seguirono altri schizzi come se fosse un idrante. Ne contai otto!!!!
Angela era completamente ricoperta dalla sborra bianchissima di Ugo, le colava ovunque. Sta troia era riuscita ad ottenere quello che voleva. Quando Ugo finì di sborrare, Angela glielo prese di nuovo in bocca per pulirlo, si era afflosciato ma era comunque mostruoso. Angela sorrise e disse ad Ugo «Direi che ti è piaciuto, ora rientro se no ci becca.
Mi avviai così nella nostra camera e la aspettai convinto che passasse dal bagno per pulirsi ma dopo poco entrò ancora completamente piena di sborra, mi guardò e disse: «Ora ci credi? lo so che ci stavi guardando, spero ti sia piaciuto lo spettacolo. Guarda quanto ha sborrato Ugo!» Poi mi si avvicinò e disse: «Visto che hai perso, come penitenza ne assaggi un pò, tanto lo so che ti piace la sborra!». Io subito risposi: «Sei fuori di testa? non ti basta avermi umiliato? »
e lei ribattè: «no, voglio vederti obbedire e leccare la sborra di Ugo, altrimenti dico a tutti quello che è successo e soprattutto che lo hai voluto tu» A questo punto, nonostante fosse umiliante, decisi di obbedire ad Angela. per non essere sputtanato davanti a tutti gli altri, e poi anche perche' la volevo davvero assaggiare anche io.
Mi avvicinai a lei, e leccai la sua guancia nel punto in cui c’era meno sborra ma lei mi obbligò a passare la lingua dove la sborra era bella densa. Era incredibile di quanta ce n’era, densissima ma soprattutto bianca e saporita. Leccai e ne ingoiai un bel po’ finché lei decise che fosse abbastanza. Andò a lavarsi e poi tornò a vestirsi, nel mentre mi chiese:
«Dimmi la verità ti sei masturbato prima? eri eccitato nel vedermi leccare il cazzone di Ugo?»
Ogni volta che diceva ‘cazzone’ mi faceva eccitare, le risposi: «Sì, sono venuto due volte guardandoti, era spettacolare!»
«Mmm sei un bel pervertito, buono a sapersi, la vacanza è appena iniziata»
Le chiesi cosa intendesse, e mi rispose di non preoccuparmi, così finimmo di vestirci e raggiungemmo gli altri in spiaggia per la serata. Non mi ero ancora reso conto di cosa sarebbe poi successo nei giorni seguenti.
La serata passò tranquilla, nessuno parlò di quello che era successo anche se continuavo ad avere nella mia testa l’immagine della mia ragazza che soddisfaceva il mio amico. Finita la serata, quando tornammo a casa ero ancora super eccitato, e con mio stupore, una volta in camera da letto Angela mi disse che aver succhiato il cazzo di Ugo l’aveva eccitata come non mai e voleva godere un pò anche lei, così mi disse che voleva farsi leccare un po il culo e avere un bell’orgasmo. Si mise così vicino al letto in piedi, si piegò in avanti e con le mani si allargò le chiappe in attesa che iniziassi a farla godere. La guardai pensando al ben di dio che avevo davanti, era proprio bello! Non persi un attimo così mi misi subito dietro di lei per soddisfarla. Non appena iniziai a leccarle il buchetto del culo, iniziò dapprima ad ansimare e poi a parlarmi: «Oh si, fammi godere amore! È tutta la sera che aspetto di farmelo leccare! Non riuscivo a togliermi dalla testa l’immagine del cazzone di Ugo ed ero tutta bagnata!»
Preso dall’eccitazione le risposi: «Ti è piaciuto tanto leccare quel cazzo vero? Lo vorresti davanti a te in questo momento?» «Sì, mi è piaciuto tanto e se fosse qui lo leccherei di nuovo come una troia mentre tu mi fai godere!» rispose lei. Così iniziai ad aumentare il ritmo e le dissi: «Immagina che ti stia preparando il buchetto per fartelo sfondare da Ugo, finalmente il tuo bel culo sarebbe valorizzato da un cazzo così grosso!». Angela era in estasi ed ansimava sempre di più così continuai: «La cosa che mi eccitava di più era vedere le tue manine attorno a quella cappellona ancora molle!»
Alla parola “cappellona” esplose in un orgasmo tenendomi con forza la testa piantata in mezzo alle sue chiappe e muovendo il culo in su e in giù per sfregarlo sulla mia faccia. Non appena si riprese mi disse che voleva succhiare un cazzo così mi tolsi le mutande e mi misi sul letto. Lei, anche se visibilmente delusa dalla differenza di dimensioni tra il mio e quello di Ugo cominciò a succhiarmelo divinamente. Sapevo che stava pensando a lui ma non mi interessava, ero eccitatissimo. Mi leccava anche le palle, ma si vedeva chiaramente che non era sodisfatta come quando aveva quelle di Ugo in mano. Ogni tanto smetteva di succhiarlo, mi guardava e mentre mi segava mi parlava, mi disse: «Sai, mi sono eccitata tantissimo quando ti ho obbligato a leccare la sborra di Ugo dalla mia faccia! Ti è piaciuto vero?»
Le dissi che in realtà mi ero eccitato nell’essere sottomesso in quel modo. «Ah quindi ti piace prendere gli ordini?»
Risposi «Mi è piaciuto farmi dare ordini da te, ho ubbidito, anche se l’idea non mi allettava, ma non potevo non obbedire».
Angela si fermò di colpo e guardandomi negli occhi disse: «Quindi se ti ordinassi di succhiare il cazzo di Ugo lo faresti? sei così depravato?» «Beh se mi obbligassi ordinandomelo probabilmente lo farei. Ti ecciterebbe la cosa? »
Lei riprese a succhiarlo e segarlo con foga dicendomi che l’avrebbe eccitata tantissimo vedere quella scena. Avendo aumentato il ritmo ed avendo in testa l’immagine del cazzone di Ugo davanti alla mia faccia sentivo che stavo per sborrare così le dissi: «Sarebbe bello leccargli le sue palle enormi insieme e farcele sbattere sulla faccia, questo ti ecciterebbe?» Non appena finii di parlare, mentre mi stava rispondendo che avrebbe goduto tantissimo nel farlo, sborrai e le riempii la faccia, anche se non era nulla a confronto di quello che le aveva fatto Ugo! Una volta finito, si leccò per bene le labbra, ed io mi resi subito conto di quello che avevo appena detto preso dall’eccitazione. Pensavo davvero a quelle cose? o le avevo dette solo perchè sapevo che lei si sarebbe eccitata? Con quelle mille domande in testa, ci mettemmo nel letto per dormire e prima di spegnere la luce, lei si avvicinò al mio orecchio e disse «Sei un pervertito, non pensavo fino a questo punto. Non ti preoccupare che ci penso io….»
Io non trovai le parole per rispondere, sia per l’eccitazione che per la paura per tutte queste cose che ci eravamo detti. I tre giorni successivi trascorsero senza che successe più nulla ma il terzo giorno alla sera successe una cosa che me lo fece rizzare all’istante! Prima di addormentarci Angela. con un fare da vera troia mi disse :«Preparati perchè domani svuoteremo le palle di Ugo insieme, ormai si saranno ricaricate! Buonanotte »
A quelle parole mi diventò duro come un tronco di legno e mi addormentai con mille pensieri nella testa!!! Avrei succhiato un cazzo? per di più enorme? mi sarei veramente fatto sborrare addosso o volevo solamente rimanere a guardare mentre lei soddisfaceva Ugo? Il giorno seguente la giornata passò lentamente in spiaggia, non ci fu nessun comportamento sospetto, se non un paio di sguardi maliziosi tra di loro. La sera, durante la cena, una nostra amica propose di andare a vedere uno spettacolo musicale nella piazza del paese e chiese chi volesse andare. Guardai Angela intento a rispondere sì , tutti i nostri amici dissero di sì ma Ugo disse che sarebbe rimasto a casa o avrebbe fatto una passeggiata perchè non gli interessava. A quel punto Angela rispose dicendo che anche io e lei avremmo saltato così potevamo fare compagnia ad Ugo. Io la guardai un pò stranito, avevo già capito cosa voleva fare. Dopo la cena, i nostri amici si prepararono ed uscirono, io S. ed Ugo sparecchiammo il tavolo e ci sedemmo in giardino a bere l’amaro. Angela non perse tempo e subito disse ad Ugo :«Sai l’altro giorno? Ho scoperto che Enzo ci stava guardando!»
Ugo colto di sorpresa, non sapendo che ero a conoscenza dei fatti, fece finta di non capire così Angela disse :«Ma si, quando ti ho leccato il cazzo finchè non sei esploso, Enzo era dentro che ci spiava!»
Ugo mi guardò stranito ed io non dissi nulla. Ma Angela continuò :«A dire la verità, dopo gli ho anche fatto assaggiare un pò della tua sborra. Stasera ci piacerebbe svuotarti le palle insieme, che ne pensi?»
Così Ugo disse: «Ma siete seri? Enzo, davvero vorresti succhiarmelo ?» Gli risposi: «L’altro giorno non ho resistito e mi sono segato mentre Angela si strozzava per prendertelo in bocca, ho obbedito quando mi ha detto di assaggiare la sborra e a dire la verità vorrei provare ad aiutarla» Non perdemmo tempo, Angela subito si sedette per terra davanti ad Ugo e mi fece cenno di andare vicino a lei. Una volta vicini, infilammo entrambi una mano nelle mutande di Ugo passando dalla coscia. Io nel mentre guardavo Ugo per capire la sua reazione. Stava fissando le nostre mani nell’attesa che gli toccassimo il bestione. Una volta nelle mutande andai subito a cercare le palle, non appena le toccai capii quanto erano grosse. Angela nel mentre aveva preso in mano la cappella ed io continuavo a massaggiargli le palle. Avevo il cazzo in tiro così mi tolsi i pantaloni e le mutande ed Angela. sorrise guardando Ugo e dicendo :«Capisci perchè voglio succhiarti di nuovo il cazzo? La vedi la differenza?»
Mi sentii umiliato, ma non ci feci caso, continuai a toccare le palle di Ugo, finchè insieme ad Angela gli sfilammo le mutande. Uscì il cazzone ancora molle ma enorme! Che ben di dio pensai, era davvero grosso, più del doppio del mio da duro. cominciai a segarlo mentre Angela mi guardava soddisfatta «Quindi ti piace eh!» .Risposi «sì, è enorme! È assurdo»
Angela aveva una manualità da vera troia, gli teneva la cappella a fatica così mi prese la mano e la portò sulla cappella per farmi rendere conto di quanto fosse grosso. Ugo aveva la cappella umida quindi la mano scorreva con piacere sopra, riuscivo a chiuderla a fatica. Era giunto il momento di succhiarlo, mi avvicinai piano e aprii la bocca, non appena lo sentii dentro ebbi una sensazione stranissima. Era caldo e mi riempiva la bocca, lo tenevo a fatica.
Cominciai spontaneamente a muovere la lingua, non avevo mai succhiato un cazzo cosi' grosso. Angela mi prese delicatamente la testa e cominciò a muoverla su e giù, sentivo il cazzo di Ugo che si scappellava e mi finiva in gola. lui stava godendo, io ero un pervertito, ma anche lui non scherzava, si stava facendo succhiare il cazzo dal suo amico e dalla sua ragazza. Dopo poco Angela gli cominciò a leccare le palle, mentre io mi muovevo avanti e indietro con la bocca. Ugo era in estasi ed Angela con una mano cominciò a segare anche me. Non so esattamente quanto durai ma sicuramente meno di un minuto!!Le sborrai abbondantemente sulla mano, talmente tanto che mi disse:«Hahaha quanto hai sborrato! Ti piace proprio succhiare un bel cazzo! Credo di non averti mai visto sborrare così tanto»
Io continuai come meglio potevo a far godere Ugo, finché non si alzò e mi disse di succhiargli per bene le palle. Mi posizionai sotto le sue gambe aperte e cominciai a leccarle prima una alla volta e poi entrambe insieme. Le prendevo in bocca e le succhiavo, erano davvero lisce e pesanti!Nel mentre Angela era in piedi vicino ad Ugo e si slinguazzavano come se nulla fosse. Ugo aveva messo una mano in mezzo alle chiappe di Angela e la sfregava per farla godere. Non ci stavo credendo, stavano capitando un sacco di cose tutte insieme. Ero così tanto eccitato che sfilai le mutandine alla mia ragazza e cominciai prima a leccargliela un pò e poi a sfregare la punta del cazzone di Ugo sulla sua fighetta bagnata.
La vista di quel cazzone puntato verso la figa della mia ragazza mi mandò fuori di testa!Erano entrambi in estasi, ma non volevo che la penetrasse, così dopo qualche minuto ripresi a succhiare il cazzo di Ugo e dissi ad Angela di aiutarmi perchè volevo farlo venire. Così entrambi accovacciati iniziammo un pompino a due mentre Ugo in piedi si godeva lo spettacolo. Dopo pochi minuti sentimmo il cazzo gonfiarsi così Ugo ci fece staccare e comincio a segarsi puntando il suo bestione verso di noi. Dopo poco ci disse che stava per venire ed io aprii la bocca automaticamente. Il primo schizzo mi finì sulla lingua. Ugo stava letteralmente dipingendo le nostre facce con il suo carico di sborra! Ne stava uscendo tantissima ed io e Angela cercavamo di non perderne nemmeno una goccia. Avevo ormai la bocca quasi piena è istintivamente presi in mano il cazzo di Ugo che si stava ormai afflosciando ed iniziai a succhiarlo. Era una bella sensazione, Angela nel mentre mi stava aiutando pulendo l’asta. Una volta ripulito, io ed Angela ci scambiammo un bacio appassionato per passarci la sborra di Ugo.
Che coppia di depravati che siamo, pensai, stavamo entrambi assaporando la sborra del mio amico, mentre lui era in piedi di fronte a noi e ce lo sbatteva in faccia!!!!Angela ad un certo punto mi disse:
«Beh sei stato proprio bravo direi! Lo abbiamo fatto godere, ti è piaciuto?»Io risposi: «in effetti sì, è una bella sensazione, mi piacerebbe andare oltre» Angela aveva capito esattamente cosa e si mise a sorridere, guardò Ugo e disse che poteva andarsi a ripulire così saremmo andati a fare la passeggiata. Una volta rimasti soli prendendomi la mano e avvicinandola alla sua fighetta mi disse: «Senti come sono bagnata al solo pensiero di quel cazzone dentro di me, sono contenta che vogliamo la stessa cosa» In effetti era fradicia e aveva la figa che colava umori sulle cosce! Le risposi, «sei proprio una troietta, mi sminuisci e vuoi farti sfondare da Ugo» Disse: «Vedrai come ci divertiremo amore mio!»
Andammo a dormire anche se io non riuscivo a togliermi dalla testa il cazzo di Ugo, appena ci pensavo mi diventava duro! Non mi sentivo affatto gay però non riuscivo a capire come mai ero cosi attratto dal suo cazzo grosso.
Anche tutta la mattina seguente mentre eravamo in spiaggia non pensavo ad altro e quando guardavo Ugo o la mia ragazza, mi passavano per la testa le immagini dell’esperienza della sera prima.
Andammo a casa per pranzo e mangiammo tutti insieme qualcosa di veloce visto anche il caldo.
Dopo pranzo alcuni dei nostri amici si coricarono sul divano per dormire un pò. Stranamente anche la mia ragazza decise di andare a riposarsi.
Mi ero immaginato di poter sfruttare quel momento di tranquillità per farla sfondare da Ugo in tutti i buchi però a quanto pare lei non era dell’idea. Rimanemmo in cortile io Ugo. ed un altro nostro amico a parlare del più e del meno.
Ugo si comportava come se nulla fosse, io ci provavo anche se mi veniva un pò difficile.
Avevo sempre il cazzo in tiro e con il costume avevo paura che si notasse.
Ad un certo punto il nostro amico ci disse che sarebbe andato a prendere il tabacco al tabaccaio perchè lo aveva finito. Il tabaccaio era a circa dieci minuti da casa. Non appena uscito, dissi ad Ugo che andavo a prendere l’acqua in cucina e tornavo. Quando tornai dalla cucina vidi Ugo seduto sulla sedia con il cazzo molle che gli usciva dal costume da una delle cosce. Mi guardò e disse: «Stavi pensando a questo vero?»
Io immobile guardai quel ben di dio e risposi di si, che non riuscivo a togliermelo dalla testa talmente era grosso.
Ugo mi chiese cosa mi era piaciuto di più la sera prima così gli risposi
«In generale tutta la situazione mi ha mandato fuori di testa, il pensiero che Angela te lo succhiasse già mi faceva impazzire, ma farlo insieme a lei è stato qualcosa di assurdo! Se dovessi dirti, mi piace vedertelo molle con quelle palle penzolanti e grosse, mi piace mettermi sotto, farmelo sbattere in faccia e leccare le palle e la cappella quando ce l’hai ancora molle» Ugo era tutto soddisfatto e io continuai:
«Non so come mai mi piace così tanto quando ce l’hai molle, forse perché è molto più grosso del mio da duro, cioè capisci?» Mi tirai giù il costume e uscì il mio cazzo ovviamente duro e visibilmente più piccolo di quello di Ugo molle.
Sorridendo mi disse:«eh si in effetti c’è un pò di differenza, ti andrebbe adesso di giocarci un pò? Mi sembra che tu sia sul punto di esplodere!»
Gli dissi che non vedevo l’ora, il fatto che non ci fosse Angela mi permetteva di avere quel cazzone tutto per me!
Ugo mi disse di seguirlo per non farci beccare dagli altri e si diresse verso il bagno.
Una volta entrati, si tolse il costume e mi disse «Ecco, qui, fai quello che vuoi! Devo solo fare la pipì prima poi è tutto tuo»
Si diresse poi verso il gabinetto. Andai di fianco a lui e glielo presi in mano, lo scappellai leggermente e iniziò a pisciare.
Era veramente pesante talmente era grosso, sarebbero servite due mani per tenerlo tutto.
Non appena finì, prese un pezzo di carta per pulirsi, tirò l’acqua e si girò. Io mi accovacciai sul pavimento e me lo feci sbattere sulla faccia. Avere quel pezzo di carne floscio in faccia mi fece quasi scoppiare.
Mi sfilai il costume e iniziai a segarmi mentre gli leccavo le palle. Era una sensazione fantastica, erano enormi. Provai a prenderle tutte in bocca e ci riuscii a fatica.
Iniziai nel mentre a segarlo lentamente per godermi a pieno la vista di quel cazzo moscio così grosso.
Ad un certo punto dissi che volevo cambiare posizione.
Mi coricai sul tappeto del bagno e gli dissi di inginocchiarsi dietro la mia testa e farmelo penzolare in faccia.
Che vista spettacolare, faceva ondeggiare il cazzone avanti e indietro e me lo sbatteva sulla bocca insieme alle palle.
Ad un certo punto aprii la bocca e me lo feci mettere dentro, cominciai a leccargli la cappella mentre con entrambe le mani gli tenevo le palle.
Era talmente grosso che faticava a diventare duro, ovviamente non era più molle ma era ancora bello penzolante.
Mentre gli leccavo le palle esclamai:
«Minchia Ugo sei un cavallo, adoro succhiartelo e avercelo in faccia, andrei avanti tutto il giorno». Lui sorrise e rispose:
«hahahah beh per me non ci sono problemi, è sempre bello farsi leccare le palle e l’uccello»
Dopo qualche minuto in quella posizione aveva il cazzo completamente duro così gli dissi che volevo provare a confrontarli.
Ci alzammo in piedi entrambi uno di fronte all’altro, avvicinai il mio cazzo al suo e la differenza era più che evidente.
La sua cappella era circa 4 volte la mia, le palle non parliamone, anche di più.
Li tenevo entrambi in mano sfregandoli e segandoli e dissi:
«Dio quanto è grosso!» Non appena finii di dirlo un brivido mi corse lungo la schiena e dopo un secondo iniziai a sborrare, non ero riuscito a trattenermi e gli stavo sborrando sulla cappella e su tutta l’asta, dopo tre o quattro schizzi alzai il suo cazzo per potergli sborrare anche sulle palle!
Non appena finii disse «hahah ma che schifo mi hai riempito l’uccello di sborra! ora lo pulisci»
Mi inginocchiai e incominciai a leccargli prima le palle una alla volta, poi con la lingua passai lungo tutto il cazzo per arrivare alla cappella ed iniziai a ripulirla, era una sensazione bellissima. La cosa ancora più bella è che lui doveva ancora venire. Nel frattempo io ce lo avevo di nuovo duro e ripresi a masturbarmi.
Guardai Ugo con la bocca ancora piena dello sperma che avevo raccolto e gli dissi che ora era arrivato il suo turno per svuotarsi, volevo che mi riempisse la faccia e la bocca.
Me lo ficcò in bocca con una leggera violenza e mi prese la testa con due mani per muoverla avanti e indietro lungo tutta l’asta, nel frattempo muovevo la lingua per soddisfargli la cappella, con una mano mi segavo e con l’altra gli stuzzicavo le palle come per spremerle.
Dopo circa cinque minuti di pompino non-stop, sentii un primo schizzo in gola. Ugo stava venendo, ne sentii un altro e poi ancora un altro e nel mentre che pompavo quel mattarello sborrai di nuovo anche io.
Dopo 4 schizzi Ugo sfilo il cazzo dalla mia bocca e continuò sborrarmi sulla faccia a pioggia.
Io ero lì a godermi la situazione e farmi riempire di sborra dal mio amico.
Aveva sborrato di nuovo abbondantemente e io avevo la faccia ricoperta e la bocca piena.
Il suo cazzone si stava ammosciando così lo presi e cominciai a sfregarmelo su tutta la faccia per spalmarmi tutto quella sborra. Lo presi poi in bocca per ripulirlo per bene. Alla fine mi disse: «cavolo che goduria, mi sono svuotato per bene! ora ci conviene uscire prima che ci becchino!»
Quella stessa sera rivelai tutto ad Angela che compiaciuta del mio fare,mi promise di farsi sfondare il culo e la figa da Ugo prima che ritornassimo a cas. Infatti cosi' fu. Per gli ultimi 3 giorni non fecero altro che scopare come mandrilli, ed il mio compito era quello di pulire sia il suo cazzo che la sua fighetta o il buco del culo, che pur dolorosamente se lo fece rompere piu' di una volta.....Quello fu l'inizio della nostra relazione tra me ed Angela fino a sposarci e continuare nella nostra passione" IL CAZZO".
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