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Gay & Bisex

serata al gay club


di pirlino
20.06.2020    |    11.694    |    4 9.7
"Il mio cazzo era ancora bello tosto no essendo venuto, ma avevo bisogno di un nuovo preservativo..."
Pochi anni fa,essendo a Roma per lavoro,ne approfittai una sera per visitare un famoso cruising gay bar non lontano dal mio hotel.Era un venerdi sera,e dopo cena,verso le 23 arrivai al club, e dopo aver pagato,andai verso il bar ed ordinai il mio drink,mi girai e diedi un occhiata in giro,per vedere se c'era qualcuno di mio gradimento, quando sono arrapato alla ricerca di un giovane culo da scopare, so che i club gay sono il modo più veloce e più facile per trovare ciò che voglio.Il club era pieno di giovani seminudi che danzavano,la musica era assordante.Passai cosi' una mezzoretta a guardare le varie coppie di uomini maturi e giovincelli che si accoppiavano nei vari angoli bui del locale.Poi scorsi un ragazzo bellissimo.Non appena lo vidi capii che il ragazzo era un nuovo venuto in quel luogo. Era là da solo, in un angolo al livello superiore e si guardava intorno in un misto di paura e confusione. Il timbro rosso sul dorso della mano lo indicava come ‘Under 21’, quindi doveva essere tra i diciotto ed i venti anni. Sembrava più giovane, una faccia da bambino; piccolo con un corpo smilzo.Era estate inoltrata, quindi la sua abbronzatura avrebbe potuto essere naturale. Avrei voluto vedere se aveva una linea di abbronzatura, ma me ne sarei reso conto abbastanza presto.Mi diressi verso di lui ed il suo panico mentre mi avvicinavo aumentò. Io stavo facendo mentalmente una lista di tutte le cose che avrei fatto una volta che l’avessi avuto nudo e nel mio letto.Mi avvicinai a lui e dissi"Ciao,se ti va ci si puo' uscire da questo inferno,fare quattro passi e fermarci a bere qualcosa in un posto piu' tranquillo"."si mi fa piacere,grazie,anche perche' il mio amico con cui ero venuto e' occupato"e mi indica un ragazzo magro alla sua destra che stava servendo il cazzo di un bel fusto.“Usciamo di qui” Fu il mio esordio. Guardando il giovane amico suo prendere ogni centimetro del grosso cazzo me lo fece diventare immediatamente duro.
“Questo è quello che voglio che tu faccia a me.” Gli dissi.
In quel momento il fusto esplose riempiendo di fiotti di sborra spessa la bocca del ragazzo.
Il ‘mio’ ragazzo era sbalordito, lo guidai fuori del club fino al parcheggio. La temperatura ed il livello di rumore diminuirono notevolmente quando fummo fuori.
“Hai la macchina?”Lui accennò col capo. Io non volevo perderlo di vista: “Prenderemo la mia macchina. Ti riporterò domani mattina così potrai andare a casa.”
Lo lasciai assimilare quello che avevo detto per un minuto, guardando la sua faccia mentre la sua mente tentava di pensare a quello che sarebbe successo tra quel momento e l’alba.
“Non so.” Disse, più spaventato di quando avevo posato gli occhi su di lui.
Gli afferrai l’inguine, era più rigido di me.“Penso che accetterai. Comunque quanti anni hai?”“Diciannove. E tu?”“cinquantasette e carico di esperienza. Sei mai stato con un maturo?”“solo una volta.”Giungemmo alla mia macchina.“Io sto per andarmene e vorrei che tu venissi con me. Ti darò un minuto per deciderti. La portiera sul lato passeggero è aperta.”Salii in macchina e l’avviai.Pensavo che stesse valutandomi ma, passato un secondo lasciò che fosse il suo pene a decidere e scivolò in macchina.
Partii verso l'hotel.Il tragitto durò dieci minuti e nessuno parlò.Parcheggiai e scesi. Lui mi seguì come un cucciolo impaurito.Entrati.il portiere di notte non alzo' nemmeno gli occhi
per guardare,ma si limito' a una buonanotte.Entrati in ascensore gli palpai il culetto bello sodo con una mano e con l'altra gli toccai il cazzo che era gia' barzotto.Il pivello era in calore.Arrivati alla camera,aprii la porta e lo feci entrare. Una volta che ebbi chiuso pensai che fosse ora di cominciare.Mi girai e mi avvicinai, avvolsi le braccia intorno alla base della sua schiena e cominciai a baciarlo.Lui resistette un po’, ma appena la mia lingua aprì le sue labbra e cominciò ad esplorare la sua bocca, lui si rilassò. Afferrai il bordo della sua camicia, gliela sfilai dalla testa e la gettai sul pavimento.Tornai a baciarlo mentre mi avviavo verso il letto. Calciai via le scarpe poi lottai per togliergli le sue mentre ci avvicinavamo sempre più al letto.Poiché lui non prendeva l’iniziativa, mi strappai la camicia, lasciando che potesse dare una bella occhiata al mio torace peloso.
Mentre lui mi guardava io esaminai il suo corpo. Non era eccessivamente muscoloso, era magro e sodo, completamente liscio e delizioso da guardare.Presi uno dei suoi grossi capezzoli scuri tra pollice ed indice e gli diedi un pizzicotto.Lui si lamentò leggermente. Lo presi per un polso e lo tirai con me sul letto.Mi sedetti sull’orlo del letto e carezzai il suo torace nudo scendendo ai suoi jeans. Avevano la patta con bottoni e li slacciai facilmente. Indossava mutande bianche che erano troppo strette per il suo uccello che doveva essere di rispettabili dimensioni a giudicare dalla protuberanza curva di fronte alla mia faccia. L’aiutai ad uscire dai suoi jeans e mi alzai per aiutarlo a togliere i miei pantaloni.
Io ero cosi' duro che appena mi tolse le mutande, il mio uccello balzò fuori come un martello, puntando verso l’ombelico sexy del ragazzo.
Mi sedetti sul letto e gli tolsi le mutande mettendo la bocca sul suo pene non appena fu libero.Una bella area bianca della forma delle sue mutande era l’unica parte del suo corpo che non era abbronzata.Lui si lamentò come una puttana quando ingoiai il cazzo fino alle palle, assaporando il gusto della sua pelle pulita ed il profumo dalle sue palle. Lo succhiai per un po’ spingendolo in mezzo al letto.Era prossimo ad eiaculare ma non glielo permisi.
“Non ancora!” Gli dissi mentre mi sedevo sul suo torace puntando il mio grosso pene alle sue labbra piene e sexy: I suoi occhi erano sbarrati mentre fissava la mia erezione.
“Apri la bocca.” Non aspettai che aprisse le labbra, vi spinsi contro la cappella gocciolante e lentamente cominciai a spingergli l’asta in bocca. Fu molto bravo a prendendo circa trequarti del mio attrezzo senza soffocare nemmeno una volta.
Cominciai a muovermi dentro e fuori della sua bocca, scopandogli la faccia, facendogli prendere un po’ più di me ogni volta che scivolavo di nuovo dentro di lui. Con un po’ di pratica riuscì a prenderlo sino alle palle, tossendo un po’ quando la grossa radice del mio uccello aprì quelle labbra sexy.Sentii arrivare il mio orgasmo e scivolai fuori mettendo il cazzo bagnato sulla sua faccia. Lui non si aspettava lo sperma e balzò un po’ indietro mentre io mi scaricavo sopra il suo giovane viso grazioso.Tentò di asciugarselo via, ma io gli unii le braccia dietro la testa.“Non ancora. È così eccitante su di te.”
Tenendogli le braccia, leccai via un po’ della mia sborra dalla sua faccia, poi gli baciai collo e spalle.Scesi ad uno dei suoi capezzoli scuri e lo succhiai, godendo del modo in cui lui si contorceva quando mordicchiai la tenera carne.Mi alzai e presi un asciugamano pulito. Asciugai delicatamente il mio carico dalla sua faccia cercando di non farlo cadere sulle lenzuola.“È stato divertente.” Borbottò girandosi e tentando di pescare le sue mutande sul pavimento.“Cosa stai facendo?”Chiesi.“Mi riporterai al club?”
Ora era sdraiato sulla pancia, il culo più perfettamente rotondo che avessi mai visto era a pochi centimetri dalla mia faccia.“Non devi ancora andare via, posso ancora venire.”
Allungai le mani e presi le perfette lune del suo culo, aprendole.La sua fessura era quasi senza peli, salvo per una piccola spira scura intorno al buco. Cominciai a soffiare delicatamente sul suo bocciolo.Reagì favorevolmente aprendolo e chiudendolo leggermente.Gli aprii di più il sedere e pigiai la punta della lingua contro il suo buco.
Il ragazzo divenne selvaggio e cercò di scivolare via.Afferrai la cima delle sue cosce e cominciai un rimming, mi tornò duro mentre gli davo quel piacere intenso.
“Oh mio dio, per favore fermati!”Si lamentò tentando di togliersi.“È così bello!”“E ha anche un buon sapore. Così fresco e così pulito.”Mi mossi in giù e spremetti le sue noci lisce.
“Sei mai stato scopato?”“si,ma poche volte,sono ancora molto stretto!”
Ansimò e ricominciò a lamentarsi non appena la mia lingua tornò ad appoggiarsi alla sua fessura.Proseguii il rimming per alcuni minuti e poi gli dissi di aprire il cassetto del comodino accanto al letto. Lui allungò esitante una mano e lo aprì. Estrasse una piccola bottiglia di lubrificante ed una striscia di preservativi. Mi diede il tutto senza una parola.
Lacerai la confezione del preservativo con i denti. Lo srotolai sopra il mio cazzo duro, ci schizzai sopra generosamente il lubrificante per prepararlo. Poi ne misi un po’ sul suo buco stretto e cominciai a massaggiarlo, spingendolo ad aprirsi con un dito.
“Maledizione, sei veramente stretto.”Il suo culo era stretto, ma cominciò a rilassarsi quando spinsi dentro il dito più profondamente. Ce ne feci scivolare dentro un secondo, cercando di far rilassare l’anello stretto. Il primo dito trovò il suo punto del piacere facendogli rabbrividire tutto il corpo per il piacere.“Se pensi che sia bello, aspetta di sentire com’è bello sentire il mio cazzo.”Estrassi le dita e pigiai la punta del pene contro il suo buco.Ci volle un po’ perché si rilassasse, ma poi riuscì a prenderlo.
Quando fui dentro per metà, portai le mani sotto il suo torace e raggiunsi i suoi capezzoli pizzicandoli.Lui si lamentò e rilassò, lasciando entrare il resto del mio uccello.
“Che bel culo!”Mi lamentai godendo del suo modo di stringere e mungermi.
Dapprima lo scopai lentamente, aumentando la velocità man mano che si abituava ad avere la mia asta dentro di sé.Lo scopavo mentre era sdraiato sulla pancia, poi lo alzai a quattro zampe in modo da poterlo masturbare mentre picchiavo nel suo culo.
“Sto pervenire.”Gli dissi sentendo arrivare il secondo carico di quella sera.
Lui tentò di masturbarsi, ma io spinsi via la sua mano.“Tu verrai quando te lo dico io.”
Dissi perfidamente.Con un sorriso lo feci girare sulla schiena.
Il suo uccello puntava al soffitto della camera da letto e cominciai a stuzzicarlo con la lingua.Io sono un esperto nel portare i ragazzi vicino all’eiaculazione senza permettere loro di venire.Pensai che sarebbe stato impossibile con un ragazzo così giovane, ma riuscii a tenerlo sull’orlo.Il mio cazzo era ancora bello tosto no essendo venuto,ma avevo bisogno di un nuovo preservativo.Ne presi uno e dopo averlo srotolato, feci di nuovo scivolare il suo giovane culo sul mio pene.Lui si lamentò, la sensazione del mio uccello che strofinava contro il suo punto di piacere era insopportabilmente piacevole.Questa volta lo scopai più forte, il suo culo era più abituato alla mia grossa verga.Gli alzai le gambe e le spinsi indietro fino ad avere le ginocchia quasi alle orecchie. La sua erezione era sulla sua faccia e sapevo che questa era la posizione che volevo quando gli avrei permesso di scaricarsi.
Sapevo che vi era vicino, sentivo il suo culo che palpitava intorno al mio uccello, sfidandomi di nuovo ad eiaculare. Lo estrassi quasi completamente e poi lo sbattei dentro fino alle palle. Proprio quando scivolai dentro, lui cominciò a lamentarsi di piacere ed il suo cazzo cominciò a sparare.Glielo posizionai nell’angolo giusto in modo che il suo sperma si vuotasse nella sua bocca.Tre-quattro sprizzi del suo piacere ed io sentii che stavo venendo di nuovo; il suo culo si contraeva come una morsa, praticamente succhiando lo sperma fuori di me.A quel punto eravamo ambedue esauriti e non pensavo che sarei stato in grado di venire in breve.Mi sdraiai e lui scivolò accanto a me, abbracciati restammo senza parlare.Poi ci addormentammo lui a cucchiaio ed io ,toltomi il condom,tenni il cazzo poggiato sul suo culo .All'alba appena svegli,lo portai in doccia,dove lo inculai di nuovo e poi per finire a letto ci facemmo anche un pompino a vicenda dove ci sborrammo in bocca a vicenda.Vestiti,scendemmo giu',facemmo colazione sotto gli sguardi attoniti dei camerieri che avevano capito che quel ragazzino aveva preso una dose di cazzo,ma me ne fregai,e cosi' lo accompagnai alla sua auto,ci lasciammo con un bacio,ma senza dire una sola parola ando' via.Non ho mai saputo il suo nome e non ero sicuro di rivederlo. Ma so che non avro' un’altra notte come quella e sono contento che il ragazzo l’abbia passata con me.
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